In Italia 183.957 casi di cui 51.600 guariti e 24.648 morti. Mai così alto il numero di pazienti dimessi e guariti. Conte riferisce in Senato e alla Camera su emergenza Coronavirus e fase 2. Il Presidente del Consiglio ha annunciato che la strategia per la fase 2 si articolerà in 5 punti: mascherine e Dpi; app Immuni - ma non obbligatoria; rete medica territoriale; Covid Hospital e infine tamponi e test sierologici. Fca: lunedì ripartenza parziale di alcune fabbriche. Tutte le ultime notizie dall’Italia e dal mondo sull’emergenza Coronavirus Covid-19 oggi, martedì 21 aprile.
- Bollettino Protezione Civile: 183.957 contagiati, 534 nuove vittime 21 Aprile
- Conte al Senato: "5 punti studiati dal governo per affrontare la fase due" 21 Aprile
- La diretta e le notizie sul Coronavirus Covid-19 in Italia e nel mondo 21 Aprile
Mai così alto il numero di dimessi e guariti in Italia
Dall'inizio dell'emergenza coronavirus non è mai stato così alto il numero di pazienti dimessi e guariti. Nelle ultime 24 ore sono stati dimessi dagli ospedali 772 pazienti mentre i guariti sono 2.723 in più rispetto a ieri. È nuovo record di guariti in Italia: complessivamente sono 51.600. Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile. Ieri l'aumento dei guariti era stato di 1.822.
Science bacchetta i leader mondiali: "L'epidemia si batte insieme"
Duro editoriale del direttore di Science, H. Holden Thorp. La prestigiosa rivista scientifica bacchetta i leader mondiali di Paesi come Cina e Stati Uniti e anche l'Organizzazione mondiale della sanità. Herbert Holden Thorp non fa sconti a nessuno: le pandemie "sono internazionali. Un virus non rispetta i confini tra Paesi o tra Stati", ma "sfortunatamente troppi leader mondiali vogliono considerare la situazione come un problema soltanto per la propria nazione e non per il mondo". E chiede a decisori politici di garantire alla comunità scientifica "tempo e collaborazione", cruciali per battere il virus.
"Sebbene siamo ancora nelle prime fasi della comprensione dell'immunità umana nei confronti del virus, vengono identificati gli anticorpi neutralizzanti. E sono iniziati studi clinici su vaccini e farmaci. Non ci sono scorciatoie, ma possiamo farcela se avremo abbastanza tempo e collaborazione. La maggior parte dei leader mondiali però non sembra concentrata nel dare alla comunità scientifica queste due cose". Nell’editoriale si legge che gli Usa "si trovano a sostenere due idee apparentemente contrastanti: la Cina ha coperto la diffusione iniziale del virus e ora non possiamo risolvere questa crisi senza collaborare con la Cina. L'Oms ha invece percorso una linea molto sottile nel tentativo di gestire la pandemia senza offendere la Cina".
La decisione da parte degli Stati Uniti di sospendere il sostegno all'Oms però "non è solo pericolosa, ma potrebbe ritardare la fine della pandemia". La quantità di denaro in gioco nel finanziamento dell'Oms "è una piccola frazione dei costi della pandemia. Il budget annuale totale dell'Agenzia è inferiore a 2,5 miliardi di dollari, che è stato confrontato con il budget annuale di un centro medico universitario relativamente grande in una grande città degli Stati Uniti. È un piccolo prezzo, insomma, per aiutare il mondo intero a gestire questa crisi sanitaria. Inoltre, la ricerca di un colpevole dovrebbe iniziare dopo la crisi, non durante".
Il direttore di Science invita Stati Uniti-Cina a fare fronte comune: "Sì, la Cina ha fatto molto per creare questo problema. Ma il mondo non può risolverlo senza collaborare con gli scienziati cinesi. La maggior parte degli articoli importanti che Science ha pubblicato nelle ultime 6 settimane proviene da scienziati cinesi o ha incluso collaboratori cinesi. E gli Stati Uniti hanno felicemente venduto il proprio debito con la Cina formando i suoi studenti", che poi hanno acquisito posizioni chiave, per 40 anni. "Se gli Stati Uniti avessero deciso di cambiare queste politiche, allora farlo – e all'improvviso – sarebbe probabilmente impossibile, e sicuramente non nel mezzo di una pandemia globale".
"Nessuno vuole continuare col distanziamento sociale per sempre (o pensa di poterlo fare). Anche i modellisti più pessimisti concordano sul fatto che questo non può essere sostenuto per molti mesi – si legge sulla rivista scientifica – Ma gli strumenti necessari per arrivare alla fase successiva negli Stati Uniti non vengono ancora tenuti presenti: aumento dei test, del personale e delle attrezzature per gli ospedali con i maggiori bisogni, mascherine per tutti". I leader mondiali "coraggiosi e sicuri credono che le nazioni lavorino meglio insieme, grazie alle istituzioni internazionali; questo processo ha portato benefici al mondo per decenni. I leader deboli ci credono, ma solo se ciò avvantaggia il loro Paese o se stessi. L'Oms non è perfetta, ma ha contribuito a spegnere molti incendi in tutto il mondo per molto tempo".
Studio università Brescia: su 100 pazienti curati con il farmaco antiartrite il 77% è migliorato
I ricercatori dell'Università di Brescia hanno pubblicano i dati sui primi 100 pazienti positivi al coronavirus trattati con il farmaco antiartrite Tocilizumab presso gli Spedali Civili di Brescia: nel 77 percento dei pazienti trattati le condizioni respiratorie sono migliorate o stabilizzate. Si tratta della serie ad ora più ampia al mondo di pazienti trattati con Tocilizumab, che fa seguito ai risultati ottenuti in 20 pazienti in Cina e nei primi due pazienti italiani trattati all'Ospedale Cotugno di Napoli. I risultati saranno pubblicati sulla rivista Autoimmunity Reviews a luglio. Anche l'Agenzia italiana del farmaco ha avviato uno studio sul Tocilizumab.
Oms: tutte le prove indicano che il virus è nato nei pipistrelli e non in laboratorio
Tutte le prove a disposizione suggeriscono che il coronavirus ha avuto origine nei pipistrelli e non è un "costrutto da laboratorio". Lo ha detto la portavoce dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Fadela Chaib, nel corso di un punto stampa a Ginevra dopo che negli ultimi giorni diversi alti funzionari dell'amministrazione e dell'intelligence degli Stati Uniti hanno aperto alla possibilità che la pandemia possa essere stata provocata da "un incidente di laboratorio" avvenuto all'Istituto di virologia di Wuhan. "In questo momento, non è possibile determinare con precisione la fonte del virus che ha causato la pandemia di Covid-19. Tuttavia, tutte le prove a disposizione suggeriscono che il virus ha una naturale origine animale e non è stato né manipolato, né costruito in laboratorio. È molto probabile che abbia avuto origine nei pipistrelli", ha spiegato Chaib. "Molti ricercatori sono stati in grado di osservarne le caratteristiche genomiche e ciò che hanno scoperto non conforta l'idea che il virus sia un costrutto da laboratorio", ha aggiunto la portavoce dell'Oms. A suo dire, “la gente dovrebbe concentrarsi sui fatti" e non su "teorie fasulle" sull'origine del virus. La scorsa settimana gli Stati Uniti hanno annunciato la sospensione dei finanziamenti a favore dell'Oms, organizzazione accusata dal presidente Donald Trump di essere "sinocentrica".
In Lombardia 960 nuovi positivi al Covid-19 e 203 morti
In Lombardia ad oggi sono 67.931 i casi positivi di Covid-19 accertati, con un incremento di 960 rispetto a ieri. Scende ancora il numero delle persone ricoverate in terapia intensiva: sono 851, in totale, in calo di 50 unità. Purtroppo aumenta il numero dei decessi che sale a 12.579, con un aumento di 203 morti in 24 ore. In totale sono stati effettuati 277.197 tamponi.
Bollettino Protezione Civile: 183.957 contagiati, 534 nuove vittime
In Italia sono 183.957 i casi totali di coronavirus (+2729 rispetto a ieri), di cui 51.600 guariti (+2723) e 24.648 morti (+534 in 24 ore). Sono stati effettuati in un giorno 52126 tamponi per un totale di 1.450.150. Questi i dati del bollettino del 21 aprile della Protezione civile.
Nello stato di New York 481 morti in 24 ore: in calo ricoveri e pazienti in terapia intensiva
Sono stati 481 i morti registrati ieri nello stato di New York, dove i decessi totali sono oltre 14.000. In ulteriore calo i ricoveri e i pazienti in terapia intensiva. Ad aggiornare il bilancio il governatore Andrew Cuomo, che ha anticipato la conferenza in vista del viaggio di oggi pomeriggio a Washington per incontrare il presidente Donald Trump. Il numero dei morti di ieri per il secondo giorno di fila è sotto quota 500. Erano stati 478 il 19 aprile, in calo costante rispetto ai giorni precedenti, quando si erano registrati oltre 500 morti e, il 16 aprile, 630 decessi. All'inizio del mese la media era di oltre 700 vittime al giorno.
Nuova impennata di vittime in Gran Bretagna: altri 823 morti
Nuova impennata del numero di morti registrati nel Regno Unito nelle ultime 24 ore, dopo il consistente calo dei due giorni scorsi. Secondo il bilancio reso noto dal ministero della Sanità si registrano altri 823 decessi nei soli ospedali, quasi il doppio di ieri, appena una cinquantina meno di venerdì e 160 meno rispetto al record assoluto giornaliero – britannico ed europeo – del 10 aprile. Il totale censito dei decessi sale a 17.337, mentre i contagi diagnosticati sfiorano 130.000, con una curva d'incremento in flessione attorno a 4300 al giorno.
Lorini, primario a Bergamo: "Investiti da tsunami, difficilmente avremmo potuto fare meglio"
In Lombardia "qualcosa si poteva fare meglio o prima, ma io uno tsunami così non l'ho mai visto". A dirlo all'Adnkronos è Luca Lorini, primario del reparto di Rianimazione e Terapia intensiva dell'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, diventato uno dei simboli dell'emergenza Coronavirus in tutta Italia. Sul fronte ospedaliero "difficilmente si sarebbe potuto fare di meglio: gli ospedali si sono saturati in 15-20 giorni, sono diventati tutti Covid-19, ma in Lombardia abbiamo incrementato le terapie intensive del 200%, erano 800 posti sono diventati 1.500″. Secondo Lorini, "a New York, Madrid, Londra hanno avuto il vantaggio di vederci per quattro settimane e nonostante questo hanno fatto peggio di noi. Continuiamo a fare l'harakiri, ha sbagliato questo e ha sbagliato quell'altro, ma dobbiamo dirlo: noi abbiamo fatto meglio di tantissimi Paesi. Questo non vuol dire che sia un sistema perfetto, sono emersi tutti i suoi limiti, però abbiamo fatto meglio di altri"
Allarme Coronavirus in una prigione dell'Ohio: quasi duemila detenuti positivi
Cresce la preoccupazione per una prigione dell’Ohio che sta diventando il più grande focolaio di Coronavirus degli Stati Uniti: al Marion Correctional Institution sono infatti risultati positivi 109 dipendenti e 1828 detenuti, un numero più alto di quello di una industria della lavorazioni delle carni in South Dakota e della portaerei Roosevelt a Guam. Complessivamente nei penitenziari dell’Ohio ci sono 2400 casi tra i reclusi e 244 tra lo staff, ossia il 20% del totale.
Coronavirus ultime notizie, sale a 141 il numero dei medici morti
Un altro medico è deceduto nelle ultime ore per Covid-19. Si tratta di Silvio Marsili, pediatra in pensione. Lo rende noto la Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), che aggiorna costantemente la lista dei medici deceduti per l'epidemia includendo medici in attività, in pensione e medici pensionati richiamati in servizio o comunque attivi. Il totale dei decessi dall'inizio dell'epidemia sale così a 141.
Il premier britannico Johnson si prepara al rientro mentre continua il recupero dopo il Coronavirus
Il premier britannico Boris Johnson si sta preparando a rientrare al lavoro, dopo il ricovero in terapia intensiva a causa del Coronavirus, occupandosi gradualmente delle questioni sul tavolo del governo. Nel pomeriggio, ha riferito SkyNews, avrà una telefonata con il presidente americano, Donald Trump, mentre in settimana è attesa un’udienza, anch’essa via telefono, con la regina Elisabetta II, per la prima volta in tre settimane. Il primo ministro "continua la sua ripresa a Chequers", dove risiede da quando è uscito dall’ospedale e "non è formalmente al lavoro per il governo", ha sottolineato il suo portavoce a Downing Street, precisando però che Johnson ha già ripreso i contatti con alcuni leader mondiali così come con i suoi ministri e consiglieri.
Bonino replica a Conte: "Non è vero che l'Europa ci ha lasciato soli"
"Lasci perdere questa guerra autolesionista e insensata contro il Mes. Anche le pietre sanno che questo prestito di 37 miliardi arriverà senza altre condizioni.Negozi favorevolmente sui tassi e sui tempi della ristrutturazione: ma la verità è che tra Mes, Bei e altri strumenti ci sono 1.700 miliardi disponibili subito per la ripresa. Non voglio più sentire che l'Europa ci sta lasciando soli: non è vero, è una falsità. L'Unione ha messo in moto tutti gli strumenti che poteva. Credo sia necessaria un’opera di verità nei confronti dei cittadini: non è vero che il Mes è una trappola e non è vero che l’Unione ci sta lasciando soli: abbia il coraggio di dirlo": così la senatrice Emma Bonino si è rivolta al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in seguito alla sua informativa in Senato sulla strategia del governo nell'emergenza coronavirus.
I club di Serie A uniti per la ripresa del campionato, delibera all’unanimità
L’Assemblea di Lega ha confermato l’intenzione di tornare in campo il prima possibile per concludere la stagione regolare 2019/2020. Nessun voto contrario, una volontà univoca che attenderà adesso l’autorizzazione del Governo e seguirà le direttive di Figc, Fifa e Uefa per assecondare le norme sanitarie e mediche da seguire. È possibile che la ripresa dell'attività sportiva, nella cosiddetta fase 2, potrebbe iniziare già il prossimo 4 maggio con gli allenamenti e avverrà in ossequio alle indicazioni diramate dagli organismi mondiali del calcio – Fifa e Uefa – unite alle disposizioni della Figc, sempre in conformità ai protocolli medici a tutela dei calciatori e di tutti gli addetti ai lavori.
Conte al Senato: "5 punti studiati dal governo per affrontare la fase due"
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, interviene al Senato per l'informativa sull'emergenza Coronavirus. Conte inizia il suo intervento al Senato sostenendo la necessità di “coinvolgere il Parlamento a pieno in una fase in cui l’azione del governo rileva su beni primari della persona”. Poi spiega che il governo ha predisposto un piano per la fase due che si sviluppa in cinque punti. Conte spiega:
Sotto il profilo della risposta sanitaria il governo ha elaborato una strategia in cinque punti: mantenere le misure del distanziamento promuovendo l’utilizzo diffuso dei dispositivi di protezione individuale fino al vaccino; rafforzare le reti sanitarie del territorio, con i servizi di prevenzione e l’integrazione tra politica sanitaria e sociale; rafforzare i Covid hospital; uso corretto dei test, come il tampone che è l’unico certo, ma anche i test sierologici; rafforzamento della strategia di mappatura dei contatti sospetti e di tele-assistenza con le nuove tecnologie.
Parlando dell’app che verrà utilizzata per il tracciamento dei contatti, Conte spiega che “sarà su base volontaria, non obbligatoria: chi non vorrà scaricarla non subirà limitazioni nei movimenti o altri pregiudizi”. Conte parla poi della fase due: “Si prospetta, adesso, una fase molto complessa: vogliamo procedere a un allentamento delle restrizioni, dobbiamo fare il possibile per preservare l’integrità e l’efficienza del nostro tessuto produttivo. I motori del Paese devono ravviarsi, ma sulla base di un piano ben strutturato, con una riorganizzazione dei modelli di lavoro e del trasporto. Anche per le misure di distanziamento sociale ci saranno alcune modifiche. Non ci sfugge la difficoltà per i cittadini, il ritorno alla normalità è un’aspirazione comprensibile di tutti. Tutte queste esigenze vengono sollecitate dai cittadini e dai parlamentari”.
A occuparsi della fase due e della predisposizione del piano per affrontarla c'è anche la task force guidata da Colao: "Questo comitato di esperti sta agendo di concerto con il comitato tecnico-scientifico affinché le strategie siano basate su condizioni di sicurezza. Stiamo elaborando un programma di aperture che sia omogeneo su base nazionale e che ci consenta di riaprire buona parte delle attività produttive e commerciali tenendo sotto controllo la curva del contagio in modo da intervenire laddove questa si ri-innalzi sopra una certa soglia. Soglia che non pensiamo debba essere formulata in termini meramente astratta, ma che vogliamo commisurata alla specifica ricettività delle strutture ospedaliere delle aree di riferimento".
A Madrid i funerali si terranno in streaming
Il servizio funebre della città di Madrid (Sfm) ha messo in funzione una piattaforma per i funerali in streaming in modo di permettere a tutti di salutare i propri cari, malgrado le restrizioni per il contagio del coronavirus. I familiari potranno scegliere un funerale religioso e civile. Sarà possibile intervenire mandando un video con un discorso, una poesia o una canzone, ma anche immagini del defunto. Il servizio, completamente gratuito, punta a offrire conforto durante la pandemia, mentre i funerali pubblici sono vietati e i parenti dei defunti possono essere anche loro ammalati o costretti alla quarantena.
Il sindaco di Milano Sala: "Sostegno o sarà un problema pagare stipendi"
"Non posso che chiedere un sostegno finanziario. Al momento ce la facciamo ma è ovvio che passando i mesi saremmo in difficoltà anche per pagare gli stipendi": il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha spiegato ai microfoni del TgR Lombardia, parlando dei cambiamenti della città, in particolare dei trasporti nella Fase 2 per uscire dall'emergenza di Coronavirus. "Sarebbe sciocco arrivare tre giorni prima e dirci farete cosi' e poi – ha aggiunto – non posso che chiedere il sostegno finanziario".
Milano, nessun paziente da quattro giorni al nuovo Ospedale in Fiera
Nessun nuovo paziente da quattro giorni all’ospedale in Fiera di Milano dove sono otto i posti letto occupati sui 53 disponibili. Continuano le perplessità sull’utilità della grande struttura annunciata in pompa magna dalla regione Lombardia in piena emergenza così come quelli sul suo futuro: il presidente Fontana non ha saputo dare una risposta in merito mentre Guido Bertolaso prepara un progetto analogo nelle Marche.
Azzolina lancia Comitato di esperti per la scuola: "È arrivato il momento di lavorare sul dopo"
"Ho firmato l’atto che istituisce presso il Ministero dell’Istruzione il comitato di esperti che ci aiuterà a mettere a punto il nostro Piano per la Scuola". Lo ha annunciato il ministro dell'istruzione, Lucia Azzolina, con un lungo post sulla sua pagina Facebook. Si tratta, spiega Azzolina, di "un progetto ampio, complessivo, per uscire dall'emergenza ma guardando oltre. Serve un approccio resiliente per superare questa crisi: possiamo farlo costruendo insieme una scuola migliore. È una strada obbligata se non vogliamo disperdere i tanti sacrifici fatti in queste settimane. L’emergenza ha ricordato a tutti la centralità del sistema d’Istruzione. Ma ha anche evidenziato le criticità che la scuola italiana sconta da anni. Troppi anni e troppi ritardi. Digitalizzazione, formazione, edilizia: priorità su cui non può più esserci alcuna esitazione. È arrivato il momento di lavorare sul dopo. E dobbiamo farlo subito". Del gruppo faranno parte 18 esperti, il cui elenco è disponibile sul sito ufficiale del dicastero.
Dove seguire in tv l'informativa del premier Conte al Senato e alla Camera
Il premier Giuseppe Conte terrà una informativa sui provvedimenti del governo riguardo all'emergenza Coronavirus questo pomeriggio prima al Senato, alle 15:00, e poi alla Camera, alle 17:30. Sarà possibile seguire in diretta l'intervento del presidente del Consiglio su SkyTg24, RaiNews24 e TgCom24 e su Rai1 con finestre durante la Vita in Diretta, oltre che su Rai Parlamento. Il tutto in vista del confronto decisivo al Consiglio europeo di giovedì, 23 aprile, sul pacchetto di misure economiche delineato dall’Eurogruppo per affrontare l’emergenza Covid-19. Ma sono attese anche le parole sulla situazione interna dell’Italia e sulla fase 2, quella della ripartenza delle le attività che si sono fermate per il lockdown. Al termine dell'informativa non è previsto il voto dell'Aula.
Il caso Rsa Domus Patrizia di Milano: 16 operatori in quarantena con gli anziani e nessun contagio
Mentre monta la polemica sulla gestione delle residenze per gli anziani, diventate focolaio dell'epidemia da Coronavirus, arriva da Milano la storia della Rsa Domus Patrizia, esempio positivo di gestione dell'emergenza: le decisioni tempestive della proprietà e l’abnegazione dei lavoratori hanno finora tenuto fuori il virus dalla struttura che ospita 81 anziani di età media attorno ai 90 anni. Dallo scorso 31 marzo i 16 operatori socio sanitari della coop Virtus sono chiusi all’interno della casa di riposo: vi rimarranno fino al 3 maggio, rinunciando a vedere i propri cari per proteggere i “loro” anziani.
Arcuri: "App per il tracciamento resta volontaria, ma scaricarla è sinonimo di generosità"
"Immaginare che possa uscire solo chi ha scaricato l'app non è possibile. La app resterà volontaria, noi cercheremo di spiegare che la partecipazione e l'utilizzo della stessa è sinonimo di generosità verso se stessi e gli altri, è sinonimo di comunità. La diffusione più vasta di questo strumento sarà fondamentale". Lo ha detto il commissario straordinario per l'emergenza Coronavirus in Italia, Domenico Arcuri, in conferenza stampa a proposito della app per il contact tracing dei contagi scelta nei giorni scorsi dal governo e che si chiama "Immuni". Arcuri ha anche sottolineato, sempre a proposito dell'applicazione, che saranno garantiti "il rispetto della sicurezza e della privacy, perché i dati dei nostri concittadini, che parteciperanno consapevoli, e la loro riservatezza è un diritto inalienabile ed irrinunciabile. Nulla accadrà se non nel totale rispetto delle leggi sulla privacy nazionali e sovranazionali".
Arcuri ha poi dato qualche numero sull'emergenza Coronavirus in Italia. Sui tamponi ha spiegato che "un mese fa ne avevamo fatto 182mila. Ieri abbiamo toccato la quota di un milione e 398mila. Quindi il 500% in più rispetto a un mese fa. Con orgoglio credo sia uno dei tanti risultati della combinazione virtuosa del lavoro che stiamo facendo con le Regioni". Cresce anche il numero di mascherine disponibili: "Ci sono 40,3 milioni di mascherine nei magazzini delle Regioni, aggiornato a ieri. Servirà per fronteggiare picchi di domanda o rigurgiti dell'emergenza. Ormai questo argomento delle mascherine lo possiamo accantonare, ha lasciato il passo a ulteriori questioni. Continuiamo una massiccia distribuzione, sono soddisfatto della trasparenza delle Regioni che dichiarano di averne un po' più di quelle che gli servono".
L'annuncio di Conte: "Informativa oggi pomeriggio in Parlamento sull'emergenza Coronavirus"
"Oggi pomeriggio sarò prima al Senato e poi alla Camera per un’informativa sull’emergenza Coronavirus". Lo ha ricordato il premier Giuseppe Conte sui suoi canali social. Il presidente del Consiglio sarà alle 15:00 al Senato e alle 17:30 alla Camera dei Deputati, come già anticipato ieri da Palazzo Chigi. Due i temi di sicuro al centro dell'intervento: il Consiglio Ue sul Mes e sugli aiuti economici in programma il 23 aprile prossimo e la fase 2 dell'epidemia da Coronavirus, che dovrebbe partire il prossimo 4 maggio in Italia con la fine del lockdown.
La fase 2 dell'emergenza Coronavirus nelle aziende: le indicazione dell'Inail
Il governo sta progettando la fase 2 dell'emergenza Coronavirus anche nei luoghi di lavoro. Giuseppe Conte ha ricordato che dal 4 maggio, con la fine del lockdown, non tutte le attività potranno ripartire, perché il rischio dei contagi è ancora troppo alto. Ci sarà un allentamento delle misure restrittive, i cittadini potranno uscire, ma probabilmente per le aziende si procederà a scaglioni, per evitare assembramenti nei luoghi di lavoro e affollamento sui mezzi pubblici. Come emerge da un documento tecnico stilato dall'Inail, su cui si baserà l'esecutivo per decidere chi e quando potrà ripartire, le aziende dovranno adeguarsi ad alcune misure di sicurezza anti-contagio. Tutte dovranno garantire il distanziamento sociale, bisognerà rimodulare gli orari di ingresso e di uscita, saranno privilegiate, laddove possibile, le riunioni non in presenza e lo smart working. Tra le attività più esposte alla possibilità di infezione ci sono le farmacie, forze dell'ordine, sanità e assistenza sociale, agenzie funebri, parrucchieri.
Neonato nato positivo all'ospedale di Aosta: la mamma, infetta, ha partorito con 38 di febbre
Un bambino è nato all’ospedale Beauregard di Aosta positivo al Coronavirus. Il parto è avvenuto la scorsa settimana, nella notte tra giovedì e venerdì. La madre, anche lei contagiata, ha partorito con 38 di febbre. Il risultato del tampone è arrivato il giorno dopo la nascita. All’interno del nosocomio è stata riorganizzata la degenza nei reparti di Ostetricia e Pediatria.
Nel mondo superati i 170mila morti per Coronavirus
Il bilancio dei morti legati all'epidemia di Coronavirus ha raggiunto quota 170.418 a livello globale, mentre le persone contagiate sono quasi due milioni e mezzo (2.480.749). Lo riferisce la Johns Hopkins University. Gli Stati Uniti restano il Paese più colpito con oltre 42mila decessi e più di 784mila casi, seguiti da Italia, Spagna e Francia, tutti con più di 20mila vittime.
Mattia, paziente 1 a Codogno: "Tenuto in vita dal pensiero di mia figlia"
Dopo due mesi dal 22 febbraio, Mattia Maestri, il paziente 1 di Codogno, è tornato a parlare per raccontare la sua esperienza con il Coronavirus. In una intervista rilasciata a Repubblica il 38enne ha ripercorso i momenti precedenti al ricovero in terapia intensiva: prima la febbre improvvisa comparsa lunedì 17 febbraio che lo ha portato a recarsi in pronto soccorso, poi la polmonite che gli hanno diagnosticato prima di rimandarlo a casa. Ma nonostante le medicine, la febbre non andava via e la sua salute è peggiorata tanto da essere stato costretto a tornare in ospedale il giorno dopo, ed è qui che in poche ore è stato ricoverato dopo che una radiografia aveva rivelato liquido nei polmoni. Infine, il tampone che ha dato esito positivo. "Sono stato tenuto in vita dal pensiero di mia figlia Giulia", ha detto. La piccola è nata poco prima delle sue dimissioni dall'ospedale.
Medico e malato di Coronavirus bloccati per 30 minuti in ascensore
Attimi di apprensione nel pomeriggio di ieri in uno dei tre ascensori del Policlinico Riuniti di Foggia, dove sono rimasti bloccati per circa mezz'ora un medico e un paziente positivo al Coronavirus. Nessun problema, tranne comprensibile preoccupazione della situazione. Vitangelo Dattoli, direttore della struttura sanitaria, ha spiegato che l'ascensore, nonostante sia nuovissimo, si sarebbe fermato già in altre occasioni. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, ma per ovviare a nuovi inconvenienti simili i pazienti del reparto ricoverati per Covid-19 da domani verranno curati al pianterreno. L'ascensore, quindi, non verrà più utilizzato.
La fase 2 dei trasporti pubblici: come sarà la riapertura per metro, bus e tram
Tra le maggiori incognite legate alla fase 2 dell'emergenza Coronavirus, quando cioè saranno allentate le misure restrittive di contenimento dell'epidemia, c'è quella relativa alla sfera del trasporto pubblico. Al vaglio del governo ci sono una serie di ipotesi per far sì che il servizio da un angolo all'altro della Penisola continui in tutta sicurezza per i cittadini. Parola d'ordine: distanziamento sociale. Bisognerà cioè garantire la distanza di almeno un metro tra un passeggero e l'altro su bus, metro e tram, che non potranno più essere sovraffollati come due mesi fa, come anche richiesto dall’Asstra, l’associazione che riunisce 150 aziende del trasporto pubblico locale guidata da Andrea Gibelli. Per questo è possibile che dal prossimo 4 maggio i mezzi pubblici diventino a numero chiuso e le corse potenziate. A tal proposito, si ricordi la proposta di Marco Granelli, assessore alla Mobilità del Comune di Milano. "ATM farà in modo che l’accesso alla metropolitana sia contingentato, informando quando si giungerà al livello di saturazione, e poi sulle carrozze e sui bus segnaleremo sul pavimento e sui sedili la distanza da tenere, e possibilmente anche nelle stazioni della metropolitana, alle fermate in strada. Noi e ATM faremo il massimo, chiediamo fin d’ora ai cittadini di seguire bene le regole e aiutarci".
Ci sarà l'obbligo, inoltre, ovunque per gli utenti di indossare mascherine e guanti monouso, mentre le aziende del trasporto pubblico potranno installare distributori e dispenser per favorire l'approvvigionamento in prossimità di stazioni e fermate. Inoltre, come già aveva anticipato il ministro Paola De Micheli, l'esecutivo prevede anche "percorsi unidirezionali e il controllo della temperatura". È infine allo studio l’apertura stabile delle zone a traffico limitato per alleggerire la rete di bus e metropolitane e per favorire i trasferimenti con mezzo proprio, ma si stanno prendendo in esame anche altre soluzioni, e l'allestimento di aree di scambio, bici e auto in servizio sharing con prezzi calmierati.
Brusaferro: "Andare al mare? Non saranno consentiti assembramenti"
Le prossime vacanze estive saranno subordinate al rispetto del distanziamento sociale. A ribadirlo il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro, che in merito alla possibilità di andare al mare è stato chiaro: "E' difficile rispondere. Siamo tutti consapevoli ormai che raduni o assembramenti di centinaia o migliaia di persone in spazi ristretti non ci sono consentiti. Questo è il primo dato da cui partire. Dopo di che dobbiamo tenere a mente il principio del passo dopo passo. A partire dal quattro maggio si può iniziare a rilassare alcune misure, misurare ciò che avviene e fare un passettino in più settimana dopo settimana monitorando sempre ciò che succede. Rimane però il dato che grandi assembramenti in spazi ristretti, chiusi o all'aperto, sono una realtà che non possiamo immaginare consentita".