Le notizie sul Coronavirus in Italia, i dati e le news dal mondo di domenica 1 novembre. In Lombardia 8.607 nuovi positivi, in Campania 3.860, 2.379 contagi in Toscana, 2.300 in Veneto, quasi 700 nelle Marche. Positivo Bonaccini. Il governo Conte pronto a nuovo dpcm con ulteriori misure restrittive da varare in settimana. Vertice tra Governo e Regioni per discutere i provvedimenti. Ipotesi restrizioni per over 70, coprifuoco alle 18, stop a mobilità tra regioni. Ministro Speranza: "Misure nazionali e per territori". Per l'Iss “Italia va verso Scenario 4, in rapido peggioramento”. Anche nel mondo, dove si sono superati i 46 milioni di contagi, i governi stanno imponendo nuovi lockdown a cominciare dall'Europa dove anche Regno Unito e Portogallo hanno deciso nuovi blocchi.
- Dario Franceschini: "Chiuderemo anche i musei, sono luoghi di possibile contagio" 01 Novembre
- I medici di Torino: "Serve lockdown subito, situazione gravissima" 01 Novembre
- Nuovo Dpcm, si va verso lockdown per le regioni con RT superiore a 1,5 01 Novembre
- Francia, 46.290 casi e 231 morti nelle ultime 24 ore 01 Novembre
- Nuovo Dpcm, coprifuoco alle 18 in tutta Italia: l'ipotesi del governo 01 Novembre
- Coronavirus Lazio, 2.351 positivi e 19 morti 01 Novembre
- Coronavirus Campania, 3.860 contagi e 3 morti nelle ultime 24 ore 01 Novembre
- Coronavirus Lombardia, oggi 8.607 contagi e 54 morti 01 Novembre
- Bollettino 1 novembre: oggi 29.907 e 208 morti 01 Novembre
- Coronavirus Veneto, oggi 2.300 contagi 01 Novembre
- Coronavirus Toscana, 2.379 nuovi positivi Covid in 24 ore 01 Novembre
- Coronavirus Marche, 683 nuovi positivi in 24 ore 01 Novembre
- Liguria, Lombardia e Piemonte chiedono di limitare gli spostamenti degli over 70 01 Novembre
- Mattarella a Brescia per omaggiare i morti Covid al cimitero: "Un Pensiero ai tanti morti in solitudine" 01 Novembre
- Lopalco: “Non possiamo chiudere tutti gli anziani fino al vaccino” 01 Novembre
- Quali sono le città italiane che rischiano il lockdown per l'emergenza covid 01 Novembre
- Nuovo dpcm, via all'incontro fra Regioni e Governo su misure covid 01 Novembre
- Nuovo Dpcm lunedì, tutte le misure: dai lockdown locali allo stop agli spostamenti tra Regioni 01 Novembre
- Ministro Speranza: "Abbiamo 48 ore per una stretta. Le scuole non sono intoccabili" 01 Novembre
Nuovo Dpcm, coprifuoco alle 18 in tutta Italia: l'ipotesi del governo
Coprifuoco per tutta Italia alle ore 18: potrebbe essere questa una delle misure che il governo adotterà per cercare di arginare l’aumento dei contagi da Coronavirus nel nostro Paese. Serrande abbassate e persone in casa, potrà circolare dopo le 6 di sera solo chi è fuori per lavoro, salute o altre necessità ed emergenze, da comprovare tramite autocertificazione. Si parla anche di centri commerciali chiusi nel weekend, stop agli sportelli per le scommesse in bar e tabaccherie, restrizioni alla mobilità regionale e tra regioni.
Bassetti: "Proteggere gli anziani, si potrebbe pensare a una differenziazione degli orari"
"Abbiamo moltissimi contagi e, pur avendo solo una parte di questi dei sintomi, il sistema sanitario è sotto pressione in molte città. Rispetto alla prima ondata siamo più bravi, intercettiamo i casi molto prima. La degenza media è più breve di quello che avveniva a marzo": a dirlo in collegamento con Rai 1 è Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova. "In una situazione del genere bisogna fare qualcosa per vietare che i contagi crescano ancora", ha detto Bassetti. "Io credo che abbiamo una fascia della popolazione, gli ultra-settantenni, che sono le persone da mettere in sicurezza. Si potrebbe pensare a una differenziazione degli orari, la mattina presto ai lavoratori e dopo gli anziani. La chiusura delle scuole, almeno asili ed elementari, è da evitare perché poi i bambini stanno con i nonni", ha spiegato. Secondo Bassetti, il virus questa estate è rientrato in Italia con le vacanze. Sui tamponi Bassetti ha spiegato: "Il tampone offre un'istantanea, ti dice quello che succede oggi, ma non quello che succede domani. Questo è quello che è accaduto in Genoa-Napoli. Il tampone deve essere usato con sapienza, non è un lasciapassare, come non deve essere uno stigma".
Coronavirus Lazio, 2.351 positivi e 19 morti
Sono 2.351 le persone risultate positive al tampone per la ricerca del coronavirus nel Lazio nelle ultime 24 ore secondo il bollettino della regione sull'emergenza Covid. Sono 19 invece i decessi. 967 casi sono stati registrati nella città di Roma, mentre in provincia i positivi sono 811.
Coronavirus Campania, 3.860 contagi e 3 morti nelle ultime 24 ore
Secondo il bollettino della Campania nelle ultime 24 ore sono stati registrati 3.860 contagi nella regione. Sono 21.785 i tamponi effettuati nella giornata di ieri. Le vittime di Covid registrate oggi sono 3 e fanno salire a 676 il numero di vittime complessivo.
Coronavirus Lombardia, oggi 8.607 contagi e 54 morti
Nelle ultime 24 ore in Lombardia sono stati segnalati 8.607 nuovi contagi e 54 morti. Aumentano ancora i ricoveri complessivi in ospedale (più 213 in totale) e in terapia intensiva (più 26 da ieri, per un totale di 418). È quanto emerge dal bollettino sui contagi Covid in Lombardia.
Bollettino 1 novembre: oggi 29.907 e 208 morti
Secondo il bollettino diffuso dal ministero della Salute nelle ultime 24 ore i nuovi contagi da Coronavirus registrati in Italia sono stati 29.907, su 183.457 tamponi effettuati, per un totale di 709.335 infezioni dall’inizio dell’emergenza Covid-19. In calo il numero dei morti: +208 rispetto a ieri. Le regioni più colpite sono la Lombardia con più di 8.600 positivi, seguita da Campania e Toscana.
Zingaretti: "Si sta lavorando per evitare la misura estrema del lockdown"
"In queste ore si stanno valutando misure che siano in equilibrio, non invasive: è giusto legare le regole al tasso di contagio dei territori. Se c'è rischio di saturazione di posti letto in una zona è giusto intervenire". Lo dice il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, che ha chiarito durante la trasmissione a "Mezz'ora in più" su Rai 3 che non “bisogna avere paura di provvedimenti mirati" ma anzi che si sta lavorando per evitare la misura estrema del lockdown, ma per evitarla dobbiamo comunque prevedere misure che limitano il contatto.
Bonaccini positivo al Covid, è asintomatico e in isolamento
Il presidente della Regione Emilia-Romagna e della conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini è risultato positivo al test sul Covid-19. Bonaccini, che non presenta sintomi, come "previsto in questi casi si è posto in isolamento domiciliare nella sua abitazione, da dove porterà avanti regolarmente l'attività amministrativa e di governo regionale nei prossimi giorni", spiega la Regione.
Dpcm in arrivo, ministro Speranza: "Misure nazionali e per territori"
"In queste 48 ore costruiamo insieme il Dpcm su due orizzonti, misure nazionali e misure territoriali". Lo avrebbe detto, a quanto si apprende, il ministro della Salute Roberto Speranza nel corso della riunione con Regioni, Anci e Upi. "Possiamo anche alzare l'asticella nazionale su alcuni punti condivisi" rispetto alle misure per l'intero Paese stabilite dall'ultimo dpcm, e poi "su alcuni territori alziamo i livelli di intervento”, il pensiero del ministro. "In Europa la convivenza col virus senza misure restrittive non sta reggendo, in lockdown sono arrivati Francia e Gran Bretagna, con ottimi sevizi sanitari, si sono aggiunti anche Belgio, Austria e Portogallo – così ancora il ministro della Salute – Dovremmo rafforzare insieme questo racconto anche davanti al Paese, abbiamo una disponibilità di terapia intensiva maggiore di marzo e non abbiamo necessità di rincorrere materiali in giro per il mondo ma dobbiamo abbassare la curva dei contagi".
Boccia: "No a decisione univoca sulla scuola, deve dipendere dal grado Rt di ogni Regione"
"Non si deve prendere una decisione univoca sulla scuola, ma deve dipendere dal grado di Rt in ogni Regione". Lo ha detto il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, al vertice con gli Enti locali sul nuovo Dpcm e le restrizioni in arrivo. "Se un Rt supera un certo livello, allora alcune misure già previste dal piano che abbiamo condiviso e aggiornato insieme devono scattare in automatico", ha aggiunto Boccia.
Cts: "Saturimetro strumento fondamentale, ogni famiglia dovrebbe averlo come il termometro"
Un saturimetro in ogni famiglia come il termometro. Lo consiglia il Comitato tecnico scientifico davanti alla diffusione del coronavirus in Italia. Lo strumento è fondamentale per misurare l'ossigenazione nel sangue e prendere tempestivamente eventuali polmoniti. "I saturimetri sono straordinariamente utili – ha detto il presidente del Consiglio superiore della Sanità e membro del Cts, Franco Locatelli – per considerare la compromissione respiratoria anche all'inizio, con bassi livelli di saturazione dell'ossigeno. Lo sforzo che verrà discusso e che sarà messo in campo – ha spiegato – è quello di dotare i medici di medicina generale e quindi i soggetti infettati di saturimetri, evitando situazioni critiche dei pazienti e pertanto anche l’affanno delle strutture di pronto soccorso degli ospedali". "Ogni famiglia dovrebbe averne uno, come il termometro – così anche Luca Richeldi, membro del Cts e direttore di Pneumologia al Gemelli di Roma – Deve entrare nell’armamentario delle famiglie come il termometro che ci dice se abbiamo la febbre. Ma se avere 38 o 39 non fa questa differenza sapere invece il valore di saturazione dell’ossigeno può dirci se abbiamo una polmonite in corso". Fisiologicamente, la saturazione si attesta tra il 95 e il 100%. Valori compresi tra il 90 e il 95% indicano una condizione di parziale assenza dell'ossigeno, mentre quelli al di sotto del 90% risultano essere patologici e quindi gravi.
Nuove misure restrittive, ipotesi chiusura centri commerciali nel weekend
Chiusura dei centri commerciali nei weekend, quando si concentra l'affluenza, e chiusura degli sportelli scommesse nelle tabaccherie e nei bar perché è lì che si sposta il flusso di chi trova chiuse le sale scommesse. È quanto avrebbe chiesto, a quanto apprende l'ANSA, il presidente dell'Anci, Antonio Decaro a nome dei sindaci, insieme a una intesa di fondo sulle limitazioni da disporre.
Coronavirus Veneto, oggi 2.300 contagi
Continuano a crescere i casi di positività in Veneto, che oggi registra 2.300 contagi più di ieri, per un totale di 59.253 infetti dall'inizio dell'emergenza. Lo riferisce il bollettino della Regione. Si contano anche altre 17 vittime, che portano il dato complessivo a 2.418. La nuova ondata del virus si ripercuote nei numeri in costante crescita degli ospedali, in particolare delle terapie intensive, dove ora si trovano 132 malati (+5). I ricoverati con Covid nei reparti non critici sono 832. I soggetti attualmente positivi sono 31.414 (+2.235).
Coronavirus Toscana, 2.379 nuovi positivi Covid in 24 ore
Sono 2.379 i nuovi contagi da coronavirus in Toscana. In totale, dall'inizio dell'emergenza, i casi sono 46.642. I guariti crescono dell’1,5% e raggiungono quota 15.305 (32,8% dei casi totali). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 1.106.715, 15.841 in più rispetto a ieri. Sono 9.309 i soggetti testati, di cui il 25,6% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 29.974, +7,6% rispetto a ieri. I ricoverati sono 1.279 (70 in più rispetto a ieri), di cui 173 in terapia intensiva (+10) mentre oggi si registrano 18 nuovi decessi. Questi i dati, accertati alle 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale, relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
Deputati Pd contro Toti: "Nessuno è un numero. Parole inaccettabili e inopportune"
"Nessuno è un numero. La dignità e la vita delle persone non si valuta sulla produttività. Parole gravi, inaccettabili ed inopportune!". Lo scrivono su Facebook i deputati Pd per commentare le parole del governatore della Regione Liguria Giovanni Toti e invitandolo a chiudere scusa. "Per quanto ci addolori ogni singola vittima del Covid-19, dobbiamo tenere conto di questo dato: solo ieri tra i 25 decessi della Liguria, 22 erano pazienti molto anziani. Persone per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese che vanno però tutelate”, ha scritto Toti su Twitter. Un messaggio che subito ha scatenato polemiche: "Il senso di questo tweet, che appartiene a un ragionamento più ampio, è stato frainteso. I nostri anziani sono i più colpiti dal virus, sono persone spesso in pensione che possono restare di più a casa e essere tutelate di più", ha aggiunto poi lo staff di Toti.
L'immunologa Viola: "Chiusura alle 18 non serve, andava evitata l’Università in presenza"
“Dobbiamo resistere almeno sino a giugno”. A dirlo è l’immunologa Antonella Viola, che sulla Stampa parla di una lotta ancora molto lunga contro il coronavirus. Per lei comunque il lockdown nazionale non sarebbe la strada giusta da percorrere per contenere i contagi, piuttosto sarebbero più efficaci “chiusure programmate in base ai dati epidemiologici”. “Le misure dell’ultimo dpcm vanno riviste. Intanto bisogna distinguere in base alla situazione degli ospedali e all’indice Rt. Dove è maggiore di 1,5 come in Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta, bisogna procedere necessariamente con dei lockdown. Non c’è alternativa, ormai è troppo tardi. Nelle altre zone va fatta un’analisi sulla diffusione del virus. Occorre un approccio razionale, chiudendo quei luoghi che, in base al tracciamento dei mesi scorsi, si sono rivelati occasioni di contagio”, è il parere di Viola che aggiunge che l’arrivo del vaccino non coinciderà con la fine della pandemia. Secondo l’immunologa, inoltre, non serve a nulla la chiusura alle 18. Poi sulla scuola: “La scuola non è causa dell’aumento di positivi e chiuderla dimostra un fallimento. Il costo sociale di questa serrata è molto più alto rispetto al rischio del virus. Al contrario, andava evitata l’Università in presenza perché muove giovani da tutta Italia che si concentrano in alcune città. Vivono insieme, fanno feste, aperitivi, prendono il treno e tornano a casa mettendo in moto un’ampia circolazione. In estate bisognava potenziare i trasporti, non averlo fatto è una gravissima colpa”.
Finito il vertice col governo. Lombardia, Piemonte, Liguria: "Stop a spostamenti di over 70"
È terminato il vertice tra governo ed enti locali convocato per discutere le nuove misure necessarie per contrastare la seconda ondata dell'epidemia di coronavirus. La proposta di Lombardia, Piemonte e Liguria è quella di evitare lockdown locali limitando gli spostamenti degli over 70.
Coronavirus Marche, 683 nuovi positivi in 24 ore
Nuovo picco di positivi al covid nelle Marche: nelle ultime 24 ore sono stati rilevati 683 contagi su 1.934 tamponi testati, pari al 35%. circa. Secondo i dati del Servizio Sanità della Regione Marche sono 1.090 invece i guariti. La provincia di Ancona ha il maggior numero di casi, 177, quasi alla pari con Macerata (176), seguono poi 160 nella provincia di Fermo, 82 in quella di Ascoli Piceno, 65 nella provincia di Pesaro Urbino, 23 da fuori regione.
Studenti lasciano le loro foto sui banchi per far sentire i prof meno soli, l'iniziativa in una scuola di Faenza
Le loro foto attaccate ai banchi per far sentire i prof meno soli durante il periodo della didattica a distanza. È l'iniziativa di alcuni studenti di una scuola superiore di Faenza (Ravenna) dopo le misure per il contrato all'emergenza covid e che ha ricevuto anche il pauso del sindaco della cittadina. I ragazzi, con la complicità dei bidelli, hanno fatto trovare agli insegnanti le loro foto fissate ai banchi e un cartello su cui hanno scritto: ,"Per favore non staccate le foto sui banchi che abbiamo messo per far sentire meno soli i prof durante le videolezioni". "Una sorpresa davvero simpatica, complimenti ragazzi per l’idea e il gesto!", ha scritto su Facebook il primo cittadino, riproponendo la foto pubblicata sulla pagina della scuola e spiegando: "Questa è l’aula della Classe seconda dell’ Istituto Tecnico Oriani. Gli alunni di nascosto, con la complicità dei bidelli, hanno sistemato su ogni banco il proprio ritratto per far sentire meno soli i loro professori durante le video-lezioni"
Liguria, Lombardia e Piemonte chiedono di limitare gli spostamenti degli over 70
Lockdown generazionale limitando gli spostamenti degli over 70, lo prevede una proposte avanzate al governo da alcuni governatori nel corso della riunione tra ministri e Regioni in vista del nuovo Dpcm per ulteriori misure restrittive anticovid. In particolare ad avanzare questa ipotesi è stato il presidente della Liguria Giovanni Toti appoggiato di governatori della Lombardia, Attilio Fontana, e del Piemonte Alberto Cirio. Lo riporta il Corriere della Sera. "Non credo che il Paese possa permettersi un nuovo lockdown, così come sarebbe impossibile bloccare gli spostamenti tra regioni mentre l’Italia continua a lavorare e produrre. Proteggendo i nostri anziani di più e davvero, la pressione sugli ospedali e il numero dei decessi diventerebbero infinitamente minori. Sarebbe folle richiudere in casa tanti italiani per cui il Covid normalmente ha esiti lievi, bloccare la produzione del Paese, fermare la scuola e il futuro dei nostri giovani e non considerare alcun intervento su coloro che rischiano davvero. Speriamo ci sia saggezza stavolta e non demagogia" aveva anticipato lo stesso Toti sui social, aggiungendo: "Sono proprio i nostri anziani i più colpiti dal virus e sono quelli che vanno tutelati di più: si tratta di persone spesso in pensione, che non sono indispensabili allo sforzo produttivo del Paese ma essendo più fragili vanno salvaguardate in ogni modo"
Emergenza covid, Cosa stanno facendo gli altri Paesi europei per fermare il contagio
Mentre in Italia si discute del nuovo dpcm anche i governi di quasi tutta Europa si stanno ritrovando a introdurre provvedimenti anche più severi di quelli adottati da Roma. In primis la Francia, che ha chiuso la maggior parte dei locali pubblici e limitato gli spostamenti. O la Gran Bretagna, che ieri sera ha annunciato un ritorno al lockdown nazionale per un mese. Le misure adottate nel resto d’Europa.
Mattarella a Brescia per omaggiare i morti Covid al cimitero: "Un Pensiero ai tanti morti in solitudine"
"In questi giorni dedicati al loro ricordo, sono venuto qui per rivolgere un pensiero a tutti i defunti e tra di loro alle vittime del Coronavirus, ai tanti morti in solitudine. Ho scelto di farlo in questo cimitero dove è avvenuto il furto ignobile della croce posta a memoria delle vittime della pandemia", lo ha dichiarato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo aver deposto una corona al cimitero di Castegnato, in provincia di Brescia, dove si è recato in visita per la giornata di Ognissanti. "Ricordare i nostri morti è un dovere che va affiancato a quello della responsabilità di proseguire nell'impegno per contrastare e sconfiggere questa malattia così grave, mettendo da parte partigianerie, protagonismi ed egoismi per unire le forze di tutti e di ciascuno, quale che sia il suo ruolo e le sue convinzioni, nell'obiettivo comune di difendere la salute delle persone e di assicurare la ripresa del nostro Paese" ha aggiunto il Capo dello Stato.
Lopalco: “Non possiamo chiudere tutti gli anziani fino al vaccino”
“Non possiamo chiudere tutti gli anziani fino al vaccino”, lo ha sottoelencato l'epidemiologo e assessore alla Sanità in Puglia Pier Luigi Lopalco a Fanpage.it. “Non si possono prendere tutti i nonni, toglierli alle famiglie e metterli nelle case di riposo” ha ricordato l’epidemiologo parlando del lockdown generazionale. Sulle ragioni che hanno spinto il presidente Emiliano a chiudere le scuole, invece Lopalco ha ricordato che l a“Chiusura è stata sollecitata dai pediatri" perché "gli studi dei medici erano intasati per la richiesta di certificati e tamponi”.
L'allarme del Cts: "Tre milioni di persone non rispettano da quarantena"
Sarebbero circa tre milioni gli italiani che violano sistematicamente la quarantena uscendo di casa nonostante siano entrati in contatto con positivi. Lo rivela una fonte del Comitato tecnico scientifico al quotidiano La Stamp. Secondo la fonte, in questo momento per ognuna delle 331 mila persone positive in isolamento domiciliare "ci sono almeno 10 di contatti stretti che dovrebbero essere in quarantena". In pratica, come minimo 3 milioni e 300 mila persone che però non rimangono a casa ma escono regolarmente. La fonte che parla alla Stampa richiama all’ordine i trasgressori, appellandosi al loro senso di responsabilità, in particolare nei confronti delle persone care alle quale si potrebbe nuocere e ricordando che infrangere l’obbligo comporta anche sanzioni da tre a sei mesi, oltre al reato di procurata pandemia. "A questo punto sarebbe meglio imporre direttamente la quarantena di 14 giorni ai contatti stretti asintomatici, saltando il tampone finale, che mette sotto stress i laboratori che lavorano già al limite delle possibilità e che è di scarsa utilità, perché anche in caso di positività le evidenze scientifiche mostrano che dopo due settimane il rischio di contagiosità è praticamente azzerato", prosegue la fonte.
Quali sono le città italiane che rischiano il lockdown per l'emergenza covid
Il governo pensa a misure più stringenti per frenare la curva dei contagi di coronavirus. Sul tavolo anche mini zone rosse per i territori dove l’indice Rt è pericolosamente elevato. Specialmente per quanto riguarda le grandi città, in cui l’allerta rimane alta, si pensa a dei lockdown per evitare che l’infezione si espanda ai territori dove la curva è ancora sotto controllo. Quali sono le città che rischiano la chiusura.
Nessun contagio in Australia nelle ultime 24 ore, la prima volta in cinque mesi
Nessun contagio da coronavirus nelle ultime 24 in Australia per la prima volta in cinque mesi. Lo ha scritto su twitter il ministro della Salute del Paese Greg Hunt ricordando che è la prima volta dal 9 giugno scorso. I dati raccolti non tengono conto di un contagio registrato a Sydney dopo la mezzanotte di ieri, che sarà incluso nei conteggi del giorno successivo. Questa settimana si è concluso il rigido lockdown che ha visto gli abitanti di Melbourn bloccati in casa per 112 giorni. Dall’inizio della pandemia l’Australia ha registrato circa 27.000 contagi e poco più di 900 decessi.
Nuovo dpcm, via all'incontro fra Regioni e Governo su misure covid
In corso in queste ore l'incontro tra governo e le Regioni sulle misure di contrasto all'emergenza covid da inserire nel nuovo dpcm allo studio dell'Esecutivo. Collegati in videoconferenza i presidenti delle Regioni, il ministro della Salute Speranza e il ministro per gli Affari regionali Boccia ma anche il presidente dell'Anci Antonio Decaro e dell'Upi Michele De Pascale. Nel pomeriggio, alle 15.30, è convocata una nuova riunione di Conte con i capidelegazione, allargata ai ministri più direttamente interessati dalle questioni legate alla gestione della pandemia. Alle 17 infine si uniranno all'incontro anche i capigruppo di maggioranza.
L'appello di Galli: "I nostri morti ricordiamoli nel cuore, non affollate i cimiteri"
"I nostri morti ricordiamoli nel cuore, non affollate i cimiteri" è l'appello rivolto agli italiani dal primario del Sacco di Milano Massimo Galli in occasione del giorno di Ognissanti e alla luce del crescente numero di contagi covid in Italia. "La situazione è sempre più preoccupante. In questo fine settimana state il più possibile a casa e limitate gli incontri anche con familiari ed amici allo stretto indispensabile. I nostri morti ricordiamoli nel cuore e nella mente e non affollando i cimiteri" ha scritto Galli sui social
Nuovo dpcm, governo valuta la didattica a distanza per tutti gli studenti dalla terza media
Per tutti gli studenti delle scuole superiori, ma anche per quelli della terza media, il governo pensa di introdurre la didattica a distanza al 100%. Già il 75% delle lezioni alle superiori era online, come stabilito dall’ultimo Dpcm, ma ora si valuta se estendere la modalità a distanza anche agli studenti della terza media. Sarebbero, in totale, un milione di ragazzi in più fuori dalle scuole.
"Venti giorni per evitare il collasso degli ospedali", il report che ha messo in allarme il Governo
Venti giorni per evitare il collasso degli ospedali italiani, è la proiezione di uno studio condotto da uno degli istituti più prestigiosi, l’Ihme dell’Università di Washington, che spaventa ora il governo italiano pronto a nuove misure più restrittive per fermare la curva dei contagi. Come riporta Repubblica, in base ai dati elaborati dai ricercatori statunitensi, a questo ritmo il 10 di novembre i letti occupati dai malati covid saliranno a 32mila, raggiungeranno cioè il record della prima ondata Dopo due settimane si toccheranno i 75mila ricoveri. Questa è la soglia critica, perché rappresenta il 40% dei letti totali disponibili in Italia.