Secondo l'ultimo bilancio della protezione civile, in Italia i contagi sono 3089, di cui 107 morti e più di 270 guariti. Confermata la chiusura di scuole e università da domani, 5 marzo, fino al 15 marzo. Conte firma il nuovo decreto con le misure per il contenimento da contagio da coronavirus. Il ministro Patuanelli si mette in isolamento (è risultato comunque negativo al tampone). Contagiati due assessori in Emilia Romagna. L'Istituto superiore di Sanità valuta di estendere la zona rossa. Nel mondo sono oltre 93mila i casi e oltre 3200 i morti. I Paesi più colpiti restano la Cina, la Corea del Sud e l'Italia.
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C'è la prima vittima in Piemonte, è un ultraottantenne con patologie pregresse
C'è la prima vittima da Coronavirus Covid-19 in Piemonte è un ultraottantenne con patologie pregresse. L’ultimo aggiornamento della Regione sulla diffusione del virus riporta 81 casi – 20 in più rispetto al tardo pomeriggio di ieri: 41 in provincia di Asti, 15 nell’Alessandrino, 11 in provincia di Torino, 5 nel Verbano Cusio Ossola, 3 in provincia di Novara e 3 nel Vercellese. Venticinque persone sono tuttora ricoverate in ospedale. Di questi, 19 sono ospitati in reparti di malattie infettive: 6 ad Asti, 4 a Novara, 5 all’Amedeo di Savoia di Torino, 2 ad Alessandria, 2 a Vercelli. Altri 13 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva. Finora sono 514 i tamponi eseguiti in Piemonte, 407 dei quali risultati negativi. Dall’Istituto Superiore di Sanità è stato al momento confermato un solo caso, sugli 81 complessivi. Per gli altri si attende ancora il responso dello stesso Istituto.
nelle aree più a rischio "mancano 5mila infermieri"
Di fronte all'emergenza coronavirus "la carenza di infermieri di cui soffre il Paese si è fatta sentire nel peggiore dei modi". La denuncia arriva dalla Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche, secondo cui "nell'immediato", nelle tre regioni a maggior rischio, servirebbero almeno "5.000 infermieri in più negli ospedali". E quelli che ci sono "operano al di là delle loro forze anche a rischio della propria salute".
Direttrice Fmi: "Crescità globale 2020 sarà negativa"
Il coronavirus è "una minaccia seria per la gente e l'economia globale. Siamo determinati ad agire per ridurre i rischi". Lo afferma il direttore generale del Fmi, Kristalina Georgieva, definendo il coronavirus un problema globale che richiede una risposta globale.
Per il Fondo Monetario Internazionale nel 2020 per via del coronavirus "la crescita globale scenderà sotto i livelli del 2019: ma di quanto scenderà è difficile da prevedere". Lo sottolinea Kristalina Georgieva, direttore generale dell'Fmi in conferenza stampa con David Malpass, presidente della Banca Mondiale, sulle azioni richieste per affrontare la crisi. Per la Georgieva per quanto riguarda l'impatto economico "un terzo delle perdite sarà legato ai costi umani" dai decessi agli isolamenti, mentre "due terzi saranno indiretti legati al cambiamento dei comportamenti, insomma legati all'incertezza".
Cosa dice il nuovo decreto del governo
Nella bozza del nuovo Dpcm del governo sono contenute le nuove norme per contenere l’emergenza coronavirus: le disposizioni ampliano quelle già previste lo scorso 1 marzo e sono valide su tutto il territorio nazionale. Nel testo non è stata inserita per il momento la chiusura delle scuole e degli atenei, misura che dovrebbe però essere decisa nelle prossime ore. Tra i provvedimenti più importanti, lo stop a cinema, partite a porte chiuse e anziani in casa.
Il bimbo ricoverato a Bergamo è in buone condizioni
"Le condizioni del piccolo ricoverato sono buone, respira spontaneamente e i parametri sono buoni e stabili. Rimane ricoverato in isolamento nel reparto di Patologia neonatale dell'ospedale di Bergamo, vista la positività del tampone al Covid-19″. Lo si legge nel bollettino dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
"Sospese operazioni al verificarsi di un primo caso in ospedale"
Tutti gli interventi chirurgici programmati saranno sospesi e rimodulati negli ospedali al verificarsi di un primo caso di Covid-19 in una determinata area. Lo prevede la circolare del ministero della Salute che delinea il piano del Governo per l'incremento della disponibilità di posti letto del Servizio sanitario nazionale in relazione alla gestione dell'emergenza per il nuovo Coronavirus. "Al verificarsi del primo ‘caso indice', ovvero del primo caso confermato di Covid-19 in una determinata area, che viene intercettato dalle autorità sanitarie e di cui non si conosce la fonte di trasmissione o comunque non sia riconducibile a zone già colpita – si legge nella circolare – l'autorità competente determina la rimodulazione dell'attività chirurgica elettiva". La ratio del provvedimento, spiega il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo) Filippo Anelli, "è quello di mantenere liberi i posti nelle terapie intensive per fare fronte alle urgenze legate al nuovo coronavirus".
Ministro Azzolina: "Chiusura scuole fino al 15 marzo non è ufficiale"
Il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina ha appena dichiarato che la chiusura di scuole e università fino al 15/3 in tutta Italia non è ancora ufficiale. "Nessuna decisione sulle scuole è stata presa, abbiamo chiesto al Comitato tecnico scientifico una valutazione in questo senso e la decisione arriverà nelle prossime ore". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Azzolina, al termine della riunione a palazzo Chigi
Ministro Patuanelli negativo al tampone, ma è in autoisolamento
Il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli è in autoisolamento al Mise dopo l'incontro di martedì della scorsa settimana con l'assessore lombardo Alessandro Mattinzoli risultato positivo al Coronavirus. Il ministro non ha alcun sintomo, è stato sottoposto al tampone che è risultato negativo. L'autoisolamento durerà fino a martedì della prossima settimana.
Governo valuta chiusura scuole e università in tutta Italia
Il governo, per fronteggiare l’emergenza coronavirus, starebbe decidendo di chiudere scuole e università in tutta Italia fino a metà marzo. Valutazioni in corso. "Nessuna decisione sulle scuole è stata presa, abbiamo chiesto al Comitato tecnico scientifico una valutazione in questo senso e la decisione arriverà nelle prossime ore". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Azzolina, al termine della riunione a palazzo Chigi
Ministro Spadafora: "Si va verso partite a porte chiuse"
"Partite a porte chiuse? Si va verso questo tipo di provvedimento". È quanto ha annunciato il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, uscendo dalla riunione di Palazzo Chigi tenutasi per decidere come comportarsi nell’ambito dell’emergenza coronavirus. Il campionato di Serie A dovrebbe andare avanti in questo modo ed evitare di mettere a rischio l'intera stagione.
Oms: “Mortalità al 3,4%, non esiste vaccino né trattamento specifico”
L’Oms ha ribadito che il nuovo coronavirus causa "una malattia più grave dell'influenza stagionale: a livello globale, circa il 3,4 percento dei casi riportati è deceduto mentre l'influenza stagionale generalmente uccide molto meno dell’1 percento di quelli infetti". Riportando questi dati, l’Oms ha spiegato che "mentre molte persone in tutto il mondo hanno accumulato immunità ai ceppi stagionali" questo "è un nuovo virus a cui nessuno è immune". "Abbiamo vaccini e terapie per l'influenza stagionale, ma – ha aggiunto l'Oms – al momento non esiste un vaccino e nessun trattamento specifico per il Covid-19”.
In Piemonte 81 casi positivi, 32 ricoverati
In Piemonte ci sono 81 casi di coronavirus, secondo gli aggiornamenti forniti dalla Regione, 20 in più rispetto a ieri pomeriggio. Quarantuno sono in provincia di Asti, 15 in quella di Alessandria, 11 di Torino, 5 nel Verbano Cusio Ossola, 3 di Novara e 3 nel Vercellese. Le persone ricoverate in ospedale sono 32, di queste 19 sono nei reparti di malattie infettive. Sei sono ad Asti, 4 a Novara, 5 all'Amedeo di Savoia di Torino, 2 ad Alessandria e 2 a Vercelli. Altri 13 sono in terapia intensiva. Finora sono stati eseguiti 514 tamponi, 407 dei quali sono risultati negativi. L'Istituto superiore di sanità al momento ha confermato un solo caso sugli 81 complessivi.
Crema, scappa in treno dall'ospedale: denunciato 75enne
Portato nel pomeriggio all'ospedale Maggiore di Crema con broncopolmonite e positivo al Coronavirus Covid-19, un uomo di settantacinque anni calabrese ma residente a Codogno, mentre era in attesa ha deciso di andarsene. L'uomo è arrivato in stazione e a quel punto ha preso un treno per Cremona. Il personale del pronto soccorso ha avvisato i carabinieri di Crema che gli hanno telefonato convincendolo a dire dove si trovava. Nel frattempo hanno avvisato i militari di Cremona che al suo arrivo lo hanno scortato all'ospedale della città. Il settantacinquenne è stato denunciato per inosservanza ai provvedimenti dell'autorità.
Galli (Sacco): “Fantascienza ripresa attività la prossima settimana”
Dopo che diversi esperti hanno definito questa settimana "decisiva" per il contenimento dell'infezione da coronavirus in Italia, ha senso pensare che dalla prossima possano riaprire attività e servizi? Secondo l'infettivologo Massimo Galli, primario dell'ospedale Sacco di Milano e docente all'università Statale del capoluogo lombardo, la risposta è no, si tratta di “fantascienza”. Intervenuto oggi a 24Mattino su Radio 24 , Galli ha detto di non credere che una situazione con queste caratteristiche si normalizzi al punto da tornare a breve alla normalità. "Mi auguro di sbagliarmi, ma dovremo gestire questo virus per un periodo non così breve da poter far finta di niente a breve scadenza”, ha aggiunto l’esperto. "La mia preoccupazione maggiore – ha aggiunto – è che non c'è capienza negli ospedali per le persone che stanno bene pur essendo positive al virus e sono avviate all'isolamento a casa. L'isolamento domiciliare non è garanzia di contenimento del problema", avverte ancora Galli secondo cui il rischio è che il problema diventi ciclico. "Non so se basteranno gli spazi dell'ospedale militare di Milano", che sono stati allestiti per le persone positive al Covid-19, ma che non necessitano ancora o che non hanno più bisogno di ricovero. "Dobbiamo prepararci a ciò che può ancora succedere", ha quindi concluso il primario. "In Lombardia abbiamo bisogno di tutte le risorse e strutture possibili, nessuno può permettersi di non scendere in campo".
Zaia: 360 casi positivi e 7 morti
Sono 360 i casi positivi di coronavirus in Veneto, 99 le persone ricoverate delle quali 23 sono in terapia intensiva. Sette i decessi con la persona che ha perso la vita stamattina e 2 che non sono riconducibili al coronavirus. Sono gli ultimi dati forniti dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che si è detto preoccupato “della salute di tutti i veneti”. "Questo è un virus che ha un alto contagio– ha tenuto a ribadire Zaia – e può toccare tutte le fasce della popolazione e può mettere in crisi tutto il sistema sanitario e noi dobbiamo avere le terapie intensive che devono essere sempre pronte ad accogliere il paziente. Ma se aumenta il numero dei pazienti è inevitabile che si vada in crisi ed è la preoccupazione che hanno tutte le regioni".
A Parigi riaperto il museo del Louvre
Il museo del Louvre di Parigi, che era stato chiuso da domenica scorso per i timori di contagio del coronavirus, è stato riaperto. Lo annuncia la direzione del museo dopo una riunione con il personale.
Bollettino Spallanzani: nel Lazio ricoverati 20 positivi, in 22 saranno dimessi
All'ospedale Spallanzani di Roma sono ricoverati 56 pazienti e 20 sono i pazienti positivi al nuovo coronavirus. Tutte le persone ricoverate non destano preoccupazione, ad eccezione di tre pazienti che hanno una polmonite interstiziale bilaterale, in terapia antivirale e necessitano aiuto respiratorio. Tutti i pazienti hanno link epidemiologici. Oggi 22 pazienti saranno dimessi, negativi ai test o che non richiedono ospedalizzazione. Sono gli ultimi dati comunicati dall'Istituto nazionale di malattie infettive Lazzaro Spallanzani.
Gismondo: “Ingiustificate paure verso i lombardi”
Torna a parlare la virologa Maria Rita Gismondo, direttrice del laboratorio di Microbiologia chimica dell’ospedale Sacco. Gismondo ribadisce che “la situazione coronavirus continua ad essere sotto controllo”, e avverte che “dopo aver creato il panico, più si cerca di rasserenare, più la gente si preoccupa”. La dottoressa sostiene che fossero attesi i nuovi ricoveri annunciati ieri dalla Regione Lombardia, cercando di mettere un focus sulla percentuale dei pazienti in ospedale rispetto al numero dei contagiati. Tutti i casi sinora noti si riconducono al focolaio del Lodigiano. Proprio qui, dove c'è quella che viene considerata la "zona rossa", sono state prese contromisure importanti dalla Regione, senza le quali "le paure verso i lombardi sarebbero giustificate, ma che ora non hanno motivo di esistere".
Berlino e Mosca vietano export di mascherine e tute protettive
La Germania vieta l'esportazione delle mascherine. Si tratta di una delle misure eccezionali decise dall'unità di crisi per il coronavirus istituito dal governo tedesco, formato dal ministero della Sanità e quello dell'Interno. Il divieto riguarda anche altri tipo di indumenti volti alla sicurezza come ad esempio i guanti e le tute protettive. In Germania il numero dei contagi da coronavirus è cresciuto complessivamente a 240 casi, come reso noto dal Robert-Koch-Institut. Le infezioni sono state segnalate in tutti i Laender tedeschi ad eccezione della Sassonia-Anhalt. Il focolaio più grande è quello del Nord-Reno Vestfalia con 111 casi. Come la Germania, anche la Russia ha deciso di vietare l'esportazione di mascherine e tute protettive, insieme ad altri tipi di equipaggiamento simili.
Il governatore Emiliano: "Genitori non mandino i figli a scuola"
"Invito tutte le famiglie a non mandare a scuola i loro figli a tutela della loro salute perché non siete obbligati a farlo". A dirlo il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, durante la conferenza stampa convocata per spiegare l'ordinanza adottata dalla Regione per autorizzare scuole e università ad attivare la didattica a distanza, da casa, nell'ambito dell'emergenza coronavirus. "Didattica è meno importante della salute pubblica, non lo dico io ma la Costituzione italiana", ha aggiunto Emiliano.
Primo caso a Bruxelles in una sede UE: funzionario era tornato dall'Italia
Un membro del personale dell'Agenzia europea per la difesa (EDA) a Bruxelles è risultato positivo al coronavirus Covid-19. Sono state annullate tutte le riunioni fino al 13 marzo come misura precauzionale. A quanto si apprende, l'alto funzionario che ha contratto il nuovo coronavirus era tornato la settimana scorsa da un viaggio in Italia.
Emilia Romagna, due assessori positivi al test
Due assessori in Emilia Romagna sono risultati positivi al test del coronavirus Covid-19. Sottoposti al tampone tutta la giunta. Il presidente Stefano Bonaccini è risultato negativo. I due contagiati sono la neo assessora regionale Barbara Lori, che aveva partecipato alla seduta di insediamento della Giunta venerdì scorso. Subito dopo aver appreso la notizia, ieri sera tardi, il presidente Bonaccini, il sottosegretario Davide Baruffi e l'assessore alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini, si sono sottoposti al test tampone, per motivi legati all'operatività dell'Ente e doverose ragioni precauzionali. L'assessore Donini era entrato in più diretto contatto con Barbara Lori nei giorni scorsi. Il presidente Bonaccini e il sottosegretario Baruffi sono risultati negativi. Positivo, invece, Donini. Già questa mattina, gli altri componenti la Giunta sono stati sottoposti al test. Lori e Donini sono in buone condizioni e si trovano presso le loro abitazioni, dove rispetteranno il periodo di isolamento. In entrambi i casi è in corso di definizione la lista dei contatti avuti nei giorni passati e, così come previsto dai protocolli, verranno svolti gli accertamenti sulle persone interessate, che verranno contattate direttamente dalle strutture sanitarie competenti territorialmente. Il presidente Bonaccini parteciperà all'incontro con il premier Giuseppe Conte e le parti sociali dedicato alle misure economiche, previsto nel pomeriggio a Roma, collegato in videoconferenza dalla Regione, a Bologna.
Pronto piano per aumentare i posti di terapia intensiva
È pronto il piano del Governo per aumentare i posti di terapia intensiva sul territorio nazionale. È delineato in una circolare del ministero della Salute. Previsto un incremento del 50 percento dei posti letto in terapia intensiva e del 100 percento nelle unità di pneumologia e malattie infettive. Prevista la "rimodulazione locale delle attività ospedaliere", ed è "necessario ridistribuire il personale sanitario per l'assistenza, con un percorso formativo ‘rapido', qualificante per il supporto respiratorio per infermieri e medici”. Il percorso formativo "rapido", indicato nella circolare del ministero, è destinato a infermieri e medici da dedicare alle aree di terapia sub intensiva. Si raccomanda l'utilizzo dei corsi Fad (Formazione a distanza) disponibili presso l'Istituto superiore di sanità. Indicato poi l'utilizzo delle strutture private accreditate "per ridurre la pressione sulle strutture pubbliche mediante trasferimento e presa in carico di pazienti non affetti da Covid-19". Per garantire il trasporto dei pazienti critici, la circolare indica che "dovranno essere costituiti pool di anestesisti-rianimatori provenienti non solo dalla Regione interessata, ma anche da altre Regioni meno interessate". Inoltre bisognerà identificare anche "una o più strutture-stabilimenti ospedalieri da dedicare alla gestione esclusiva del paziente affetto da Covid-19". La circolare è stata pubblicata il primo marzo 2020 ed è indirizzata a Protezione civile, ministeri, assessorati, federazioni degli ordini e istituzioni sanitarie.
Bloccata nave a Genova, a bordo 50 persone
Momentaneo isolamento per una nave Gnv con circa 50 marittimi a bordo, attraccata al porto di Genova, in zona riparazioni navali. A quanto si apprende dalla capitaneria di porto di Genova, l'Usmaf ha comunicato che un passeggero sbarcato a La Goulette, in Tunisia, il 27 febbraio scorso, era risultato positivo al nuovo coronavirus. Di qui sono scattate, come da protocollo, le misure preventive in attesa dell'esito dei controlli sanitari.
La compagnia precisa che la persona che a Tunisi è risultata positiva al test da coronavirus ha effettuato l'esame solo alcuni giorni dopo l'arrivo in Tunisia. "La nave, che come pianificato da tempo è attualmente in sosta per lavori di manutenzione, non è in quarantena, in quanto non vi sono casi effettivamente rilevati a bordo, tuttavia al fine di garantire l'isolamento con sorveglianza attiva dei marittimi domiciliati è stato temporaneamente inibito l'accesso a terzi. Non risultano al momento segnalazioni di alcun tipo da parte dell'equipaggio e c'è un costante monitoraggio in collaborazione con le autorità preposte".
Prezzi delle mascherine gonfiato del 400 per cento, sequestri della GdF
La Guardia di Finanza di Milano ha sequestrato mascherine, disinfettanti e presidi medico-sanitari messi in vendita in rete a prezzi folli, con rialzi fino al 400 per cento, in questi giorni di emergenza coronavirus. Operazione delle Fiamme Gialle anche a Piacenza, Bologna e Napoli. L'indagine, coordinata dai sostituti procuratori Eugenia Bianca Maria Baj Macario e Maura Ripamento, si è basata sull’analisi dell’imponente mole di dati messi a disposizione dai gestori dei principali portali di commercio elettronico "permettendo di individuare nove soggetti, nazionali ed esteri, attivi in Italia, che hanno innalzato i prezzi dal 100 al 400 per cento del valore di mercato antecedente alla crisi sanitaria in atto”.
la Francia blocca i prezzi di gel disinfettanti
Il consiglio dei ministri francese adotterà un decreto per fissare i prezzi dei gel disinfettanti dopo "casi isolati" che si sono verificati nel Paese di impennate "inaccettabili dei prezzi" durante l'emergenza coronavirus. Lo ha detto il ministro dell'Economia, Bruno Le Maire. "Vi annuncio che adotteremo oggi un decreto che bloccherà i prezzi dei gel – ha detto il ministro alla tv BFM – c'è una scarsità di questi prodotti e si sono registrati casi isolati di impennate inaccettabili dei prezzi". Il ministro francese ha voluto anche ricordare che "è egualmente efficace lavarsi le mani con il sapone".
Tir per Gorizia fermo al Brennero, autisti non vogliono venire in Italia
"Si registrano le prime conseguenze extra sanitarie dovute alla diffusione del Coronavirus: un mezzo pesante, proveniente dalla Germania, che avrebbe dovuto consegnare materiali a Gorizia per i lavori di sistemazione di una scuola, è rimasto fermo al Brennero, perché non si trovano autisti disposti a guidarlo in Italia". A renderlo noto è il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, informato dell'accaduto dai propri uffici municipali. A quanto si è appreso, i conducenti del tir non sarebbero soltanto impauriti dalla possibilità di contrarre il nuovo coronavirus, ma vogliono evitare l'eventuale quarantena che potrebbe essere loro imposta al rientro in patria, fermandosi così per 15 giorni.
Vendevano "antidoti" per il Covid-19, denunciati 14 imprenditori
Un "Coronavirus Shop", questa la denominazione riportata in uno dei tanti siti individuati dalla Guardia di Finanza di Torino che sta proseguendo le indagini dopo una maxi operazione che ha visto migliaia di articoli, spacciati come "antidoti" contro il virus, venduti a prezzi folli. Mascherine, guanti, tute e altri prodotti igienizzanti venivano pubblicizzati dai venditori come adatti a garantire l'immunità totale dal COVID-19. Salgono a 33 in pochi giorni i truffatori pronti a garantire una protezione totale dal contagio dal Coronavirus, grazie all'utilizzo delle più disparate apparecchiature ovvero dispositivi di protezione individuale di facile reperibilità sul mercato. Anche in questo caso i prezzi alla vendita per ogni articolo hanno raggiunto le migliaia di euro. I Baschi verdi del Gruppo Pronto Impiego Torino hanno identificato altri 14 imprenditori, tutti italiani, responsabili di frode in commercio. Rischiano ora fino a 2 anni di reclusione. La frode scoperta dalla Guardia di Finanza torinese riguarda tutto il territorio nazionale. Torino, Cosenza, Napoli, Foggia, Rimini, Salerno, Caserta, Modena, Cagliari, Campobasso, Mantova e Macerata le province coinvolte nell’operazione. I Finanzieri hanno inoltre segnalato all'Autorità Giudiziaria le 16 società coinvolte per la responsabilità amministrativa derivante dalla commissione dei reati, violazioni che prevedono sanzioni e pene severissime.
Contagiato dipendente Amazon a Seattle
C'è anche un dipendente Amazon tra le persone contagiate dal nuovo coronavirus in Usa. Lo comunica lo stesso colosso dell'ecommerce spiegando che un dipendente del centro di Seattle è risultato positivo al test del Covid-19. Secondo una e-mail inviata a tutti i membri dello staff di Seattle e Bellevue, Washington, l'impiegato si è ammalato per la prima volta il 25 febbraio e da allora non è più tornato al lavoro. La società ha dichiarato di aver avvisato direttamente tutti i colleghi che erano stati in stretto contatto con il paziente per gli opportuni controlli.
per le autorità cinesi trasmissione anche da feci e urina
Il contagio da Coronavirus Covid-19 può essere trasmesso anche attraverso le feci e l'urina, lo hanno riconosciuto le autorità sanitarie cinesi in base ad alcuni studi scientifici condotti nel Paese dopo l'emergenza coronavirus. La diffusione dell'infezione attraverso le feci e l'urina è stata riconosciuta infatti come una modalità aggiuntiva di trasmissione nell'ultimo piano di diagnosi e trattamento del coronavirus in Cina emanato dalla Commissione sanitaria nazionale di Pechino. Le indicazioni citano una ricerca in cui sono state trovate tracce di coronavirus nei campioni di feci dei pazienti. Le autorità sanitarie cinesi hanno sottolineato però che le vie aeree e il contatto ravvicinato con le persone infette restano le principali modalità di diffusione del coronavirus.