Secondo l'ultimo bollettino della Protezione civile ci sono 1835 malati in Italia, 52 i morti, di cui 18 solo oggi, e un totale di 149 persone guarite, 66 in più rispetto a ieri. Poliziotto contagiato a Roma, richiamati 98 pazienti dal pronto soccorso di Tor Vergata, e primo morto nelle Marche. Tra gli infetti, anche l'assessore della Regione Lombardia Alessandro Mattinzoli. Le scuole restano chiuse nelle zone rosse del focolaio dell'epidemia, dalla Lombardia all'Emilia Romagna e al Veneto. Scuole chiuse per un'altra settimana anche in Piemonte. Riapre il Duomo di Milano. Anche nel mondo aumenta il numero contagi e l'Ue aumenta il livello di allerta. Borsa, Milano chiude in flessione dell'1,50%
- Piemonte, scuole chiuse tutta la settimana 02 Marzo
- 18 nuovi morti in Italia, oggi 66 guariti 02 Marzo
- Oms: “Pandemia si può contenere, preoccupa epidemia Italia” 02 Marzo
Lagarde: “Pronti a misure appropriate e mirate se necessario”
La Bce "monitora da vicino gli sviluppi e le implicazioni sull'economia" del coronavirus ed è pronta “a prendere le misure appropriate e mirate, se necessario". È quanto fa sapere il presidente della Bce, Christine Lagarde. Il vice presidente Luis de Guindos durante un intervento a Londra ha detto a sua volta che l’epidemia potrebbe penalizzare la crescita economica e la Banca centrale europea è pronta ad adeguare tutti i suoi strumenti a seconda della necessità. “Restiamo vigili e seguiremo da vicino tutti i dati in arrivo”, così de Guindos riferendosi all’impatto dell’epidemia.
membro task-force Usa ipotizza dimensione pandemica
"Abbiamo a che fare chiaramente con una malattia infettiva emergente che ora ha raggiunto proporzioni di epidemia e probabilmente proporzioni pandemiche". A dire la sua sull'emergenza coronavirus Covid-19 è Anthony Fauci, direttore dell'Istituto malattie infettive degli Stati Uniti e membro della task-force della Casa bianca contro il nuovo virus. Le dichiarazioni di Fauci in un'intervista a Nbc News.
In Lombardia barista serve al bancone: sanzionato e denunciato
Sorpreso dai militari dell’Arma a servire bevande al bancone e non ai tavolini, come disposto dall'ordinanza di Regione Lombardia che mira a ridurre al minimo i contatti per limitare la diffusione del coronavirus, un barista di Rivolta d'Adda, nella provincia di Cremona, è stato multato e denunciato a piede libero. Il barista è accusato di non aver osservato le disposizioni sui locali pubblici e di aver violato l'ordinanza regionale che vieta fra altro gli assembramenti dopo le ore 18 e, nello specifico caso dei bar, punta a contrastare lo sviluppo del contagio evitando contatti ravvicinati fra i clienti. L'equipaggio dei carabinieri che ha eseguito la verifica era impegnato in un servizio di controllo dedicato. Il reato ipotizzato prevede come pena massima in caso di condanna il carcere fino a tre mesi.
Volata Wall Street, per Dj maggior rialzo storia
Durante l’emergenza coronavirus Wall Street vola e mette a segno il rally maggiore dal dicembre 2008. Il Dow Jones sale del 5,10 percento in quello che rappresenta il maggior rialzo della storia in termini di punti guadagnati, 1.294.
Basilicata: un uomo di 46 anni primo caso positivo
Primo caso di infezione da coronavirus in Basilicata: il paziente è un uomo di 46 anni, "proveniente dalla Lombardia", che vive a Trecchina (Potenza). A darne notizia il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. L'uomo positivo al Covid-19, riferisce il governatore, "non presenta nessun sintomo grave" ed è nella sua casa, assistito e seguito dai medici.
Rinviato esame di abilitazione dei laureati in Medicina. L’appello: “Fateci abilitare”
A una settimana dalla pubblicazione dell’Ordinanza Ministeriale che disponeva il rinvio della II sessione dell’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo per l’anno 2019, i neo laureati in attesa abilitarsi denunciano una grave situazione di stallo e incertezza. “In questi giorni i casi di infezione da coronavirus sono aumentati in maniera esponenziale, il numero dei malati al momento attuale si attesta a oltre 1500, i decessi sono 42. Il fronte del contagio si è esteso dal Nord Italia alle regioni centrali e alla Sardegna, configurando uno stato di emergenza in rapida evoluzione. A causa della comparsa di nuovi focolai, in diversi ospedali è stato necessario mettere in quarantena un numero considerevole di componenti del personale sanitario”, si legge in un comunicato diffuso dal collettivo “fateci abilitare”.
La carenza di medici ha reso necessaria la mobilitazione di personale da altri ospedali e ha portato ad ipotizzare il richiamo in servizio di medici in pensione. “Totalmente invariata, invece, è rimasta la situazione di 5700 neolaureati in attesa di abilitarsi per poter dare un aiuto concreto in questa condizione di emergenza sanitaria. L’incertezza, la frustrazione e il senso di abbandono da parte delle Istituzioni continuano ad alimentare una situazione paradossale per noi giovani medici che assistiamo alla chiamata disperata del Sistema Sanitario Nazionale nei confronti di medici, specializzandi e infermieri (e studenti in qualche caso), rimanendo in una situazione di stagnante impotenza”, prosegue la denuncia dei neo laureati secondo cui a pagare le conseguenze di tutto questo non è solo il personale sanitario, ma ogni cittadino italiano.
“Con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1 Marzo 2020 viene disposta la ‘sospensione delle procedure concorsuali pubbliche e private ad esclusione dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi gli esami di stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo’. In altre parole, viene concesso al Ministero dell’Università e della Ricerca (MIUR) il nulla osta per la programmazione di una nuova data per l’esame di Stato, senza che venga data una chiara indicazione né sui tempi necessari, né sulle modalità di esecuzione dell’esame”, prosegue la nota. I neo laureati parlano di “un palese tentativo di prendere tempo”.
Quindi la loro richiesta: “Chiediamo al Ministero dell’Università e della Ricerca una soluzione quanto prima e, nello specifico: che venga garantito a tutti i laureati il regolare svolgimento della prova dell’esame di Stato, se ritenuto necessario, anche in maniera differenziata tra le diverse Regioni per venire incontro alle differenti situazioni emergenziali evidenziatesi nelle diverse zone del Paese; che, in alternativa, sia disposto lo svolgimento della prova per via telematica con identità SPID, onde evitare l’aggregazione di un numero elevato di persone in ambienti universitari; che, in alternativa, con provvedimento di natura straordinaria, considerata la situazione di emergenza in cui si trova attualmente tutto il Paese, sia riconosciuta sufficiente, ai fini abilitativi alla professione di medico chirurgo, la valutazione di idoneità conseguita al termine del tirocinio pratico-valutativo svolto nei mesi di novembre, dicembre e gennaio”.
Primo caso di Coronavirus nel Salento: infezione contratta in Lombardia
Registrato un nuovo caso di coronavirus in Puglia, il primo nel Salento. A comunicarlo è la Regione Puglia in una nota. Il caso di Covid-19 è stato rilevato dal Laboratorio di microbiologia e virologia dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce. Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, sulla base di quanto gli ha riferito il direttore del Dipartimento Politiche della salute Vito Montanaro comunica che a Lecce è stato rilevato un nuovo caso positivo e che il tampone è stato inviato al laboratorio di riferimento del Policlinico di Bari per il test di conferma e per il successivo inoltro all'Istituto superiore di Sanità. Dalle prime informazioni riferite dal paziente ai sanitari l'infezione sarebbe stata contratta in Lombardia. "Il direttore del dipartimento di Prevenzione della Asl di Lecce ha avviato l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche e l'attività di contact tracing per provvedere all'isolamento fiduciario domiciliare di eventuali contatti stretti", si legge nella nota della Regione.
Primo caso di Coronavirus in Trentino: è una donna di 83 anni
Una donna di Trento, di 83 anni, è risultata positiva al coronavirus: lo ha confermato il governatore della Regione del Trentino, Maurizio Fugatti. La donna aveva iniziato a mostrare dei sintomi da influenza che erano peggiorati nei giorni scorsi, spingendola a recarsi all'ospedale di Santa Chiara. I medici hanno deciso di ricoverarla per polmonite, ma stamattina è stato effettuato il tampone per Sars-Cov-2. Al quale è risultata positiva.
Al momento le condizioni della donna, che è ricoverata presso il reparto di malattie infettive, sono buone. "Visto quanto sta succedendo in Italia sapevamo che prima o poi sarebbe arrivato anche qui. Siamo pronti comunque per far fronte all’emergenza", ha detto il governatore che domani deciderà se chiudere nuovamente le scuole in Trentino.
Tutti negativi i tamponi effettuati ai membri della Giunta regionale Lombardia
"Sono tutti negativi gli esiti dei tamponi per l'accertamento del coronavirus effettuati questa mattina ai componenti della Giunta regionale a seguito della positività riscontrata nella notte per l'assessore Alessandro Mattinzoli", ha affermato l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. Che ha poi aggiunto: "I test sono stati eseguiti in ottemperanza con le procedure previste dai protocolli di Regione Lombardia, condivise con il Ministero della Salute e l'Istituto Superiore di sanità per gli operatori pubblici che svolgono funzioni ritenute essenziali".
La Regione aveva comunicato oggi in una nota che l'assessore Mattinzoli fosse risultato positivo, spiegando che si stessero effettuando anche controlli per tutta la Giunta. Per lo stesso motivo era anche stata rinviata la visita prevista per altri assessori negli ospedali di Lodi, Codogno e Cremona. "Una volta ottenuti gli esiti, attiveremo le procedure previste dai protocolli di Regione Lombardia, condivise con il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di sanità per i contatti diretti", concludeva la nota.
Controlli della temperatura per i deputati di Montecitorio
I deputati e tutti coloro che devono entrare alla Camera dovranno farsi misurare la temperatura agli ingressi di Montecitorio: "Si comunica che, dando seguito a quanto previsto al paragrafo 2.6 della deliberazione del Collegio dei Questori del 25 febbraio 2020, a far data da martedì 3 marzo 2020 presso gli ingressi di Palazzo Montecitorio sarà rilevata la temperatura corporea da parte di personale sanitario a tutti coloro che accedono al Palazzo medesimo". Questo il messaggio arrivato a tutta l'amministrazione e ai deputati di Montecitorio.
Segretario di Stato Pompeo parla con Di Maio: "Gli Usa appoggiano l'Italia"
Mike Pompeo, il segretario di Stato statunitense, si è detto soddisfatto della chiacchierata avuta oggi con il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in cui ha espresso tutto l'appoggio di Washington a Roma nell'emergenza del coronavirus. Oggi Donald Trump ha anche annunciato di aver chiesto all'industria farmaceutica americana di "accellerare" per quanto riguarda lo sviluppo di un vaccino contro il Sars-Cov-2. Il bilancio delle vittime da coronavirus negli Stati Uniti al momento è di cinque persone.
Piemonte, scuole chiuse tutta la settimana
A causa dell'emergenza coronavirus le scuole rimarranno chiuse in Piemonte per tutta la settimana. Lo ha annunciato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, al termine dell'unità di crisi. Scuole ancora chiuse anche nelle regioni del Nord-Italia colpite maggiormente dall'epidemia. I casi accertati di coronavirus in Piemonte sono 51 secondo l'ultimo aggiornamento del pomeriggio di oggi della Protezione Civile.
Richiamati 98 pazienti del pronto soccorso di Tor Vergata: contatti col poliziotto
A seguito dell'indagine epidemiologica svolta dalla direzione sanitaria dal Policlinico di Tor Vergata e dal Seresmi (Servizio regionale per l'epidemiologia, sorveglianza e controllo delle malattie infettive dello Spallanzani) sono state richiamate 98 persone che hanno avuto accesso al pronto soccorso di Tor Vergata a Roma nei giorni 26 e 27 febbraio e che sono potenzialmente venuti a contatto con l'agente di Polizia che si era recato al pronto soccorso e ora ricoverato all'Istituto Spallanzani. È quanto rende noto l’Assessorato alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio. "Di questi 15 risultano sintomatici e andranno valutati clinicamente ed eventualmente verranno sottoposti al test per il Covid-19", si legge nella nota. "Sono 6 gli operatori sanitari del pronto soccorso, un agente di Polizia e due operatori della vigilanza in servizio presso l'ospedale posti in sorveglianza sanitaria domiciliare, tutti asintomatici – aggiunge quindi l'assessorato – Si ribadisce l'appello, in presenza di sintomi e di un link epidemiologico, di non recarsi ai pronto soccorso, ma di chiamare il numero verde 800.118.800".
Veneto, casi di contagio saliti a 291
Sono saliti a 291 (contro i 273 di questa mattina) i casi positivi di coronavirus in Veneto. Di questi 71 sono ricoverati in ospedale (17 in terapia intensiva). Al focolaio di Vo' appartengono 88 pazienti, 82 a Treviso (con un aumento di 10 casi), 33 a Padova, 14 a Limena, 14 a Verona, 6 a Mirano, 4 a Belluno, 3 a Vicenza. Per altri tre casi è in corso l'assegnazione epidemiologica.
Comunità cinese in Lombardia dona oltre 30mila mascherine: "Li ringraziamo"
"La comunità cinese, in particolare l'Unione generale delle Scuole di lingua cinese di Milano, ci ha donato 30000 mascherine a 4 veli, 600 mascherine Ffp3, beati loro che sono riuscite a trovarle, 400 Ffp2 e 30000 guanti monouso". Ad annunciarlo è Davide Caparini, assessore regionale al Bilancio di Regione Lombardia in video collegamento per la conferenza stampa di aggiornamento sul Coronavirus. "Sono stati molto generosi e li ringraziamo", ha aggiunto l’assessore.
Iss: “Ci sono piccole catene di trasmissione rintracciabili”
"Sul caso di Roma abbiamo avuto una comunicazione preliminare. Per ora a Roma ci sono piccole catene di trasmissione rintracciabili, la situazione è sotto controllo al momento". A dirlo Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità, nel corso del punto stampa sul coronavirus presso la sede del Dipartimento.
Borsa, Milano chiude in flessione dell'1,50%
Piazza Affari chiude la prima seduta della settimana in calo. Il Ftse Mib cede l'1,50% a 21.665 punti. L'indice è sui livelli dei primi giorni di ottobre scorso. Lo spread tra il Btp e il Bund chiude in rialzo a quota 177 dopo aver sfondato il massimo da agosto 2019 di 185 punti. Il rendimento del decennale si attesta a 1,16% per il timore che la diffusione del coronavirus possa provocare uno stop delle principali economie globali. L'Italia, percepita come epicentro dell'emergenza sanitaria ed economica europea, è il Paese più colpito e risente anche del fatto che la Bce oggi ha escluso interventi nell'immediato.
Iss: primi effetti misure di prevenzione tra 1 o 2 settimane
"Siccome il tempo di incubazione medio è di 5-6 giorni e massimo di 12-13 giorni, per vedere degli effetti delle misure di prevenzione e controllo è necessario attendere almeno una o due settimane". È quanto ha spiegato Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità, durante il punto stampa sul coronavirus nella sede della Protezione Civile. "L'effetto delle misure – ha concluso Rezza – ci sarà entro 10-14 giorni". "Queste misure anche draconiane applicate in alcune zone probabilmente andranno anche estese. Non possiamo vedere subito effetti", ha aggiunto Rezza.
Ryanair riduce 25% voli da e per l'Italia
La compagnia low cost Ryanair ha ridotto il piano di voli a corto raggio, principalmente da e verso l'Italia, fino al 25 percento per 3 settimane. La decisione – lo spiega Ryanair in una nota – è stata presa dopo il calo significativo delle prenotazioni tra marzo e inizio aprile, dovuto all’epidemia di Coronavirus. La compagnia ha precisato di non vedere per ora un impatto concreto delle cancellazioni sulla guidance sui profitti di quest'anno e che "è troppo presto" per ipotizzare quali effetti il coronavirus avrà sugli utili dell'esercizio 2021.
Fontana: "La mia collaboratrice praticamente guarita"
"La nostra collaboratrice della presidenza che si trovava ricoverata sta per essere dimessa in queste ore. Poi tornerà a casa sua ma è praticamente guarita e in attesa dell'ultimo tampone. Sono molto contento per lei, siamo sulla strada giusta", ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana parlando della sua stretta collaboratrice che era risultata positiva al coronavirus.
18 nuovi morti in Italia, oggi 66 guariti
Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli in conferenza stampa ha fornito gli ultimi aggiornamenti sulla epidemia di coronavirus in Italia. Registrate oggi 18 nuove vittime, 15 in Lombardia e 3 in Emilia Romagna. Il totale dei morti sale dunque a 52. Aumentano però anche le persone guarite: solo oggi 66, per un totale di 149 guariti. Sono 1835 gli ammalati per coronavirus in Italia, con un incremento di 258 persone rispetto a ieri.
Lombardia, 1254 casi positivi, 38 morti, 2 guariti nella zona rossa
Nella conferenza stampa del pomeriggio per fare il punto sull’emergenza coronavirus in Lombardia, dopo l’intervento in video collegamento del governatore Attilio Fontana, l’assessore al Welfare Giulio Gallera ha fornito gli ultimi numeri sull’epidemia. Gallera ha dato notizia di 1254 casi positivi da Covid-19 in regione, 38 morti ma anche due persone guarite nella zona rossa. Due persone che sono state dimesse dall’ospedale Sacco. Gallera ha inoltre parlato di 200 posti letto in più in terapia intensiva e annunciato l’acquisto di macchinari per aiutare la respirazione dei pazienti. Per l'emergenza Coronavirus "stiamo incrementando a circa 200 i posti in terapia intensiva", ha spiegato Gallera. "Questo ci consentirà di reggere l'urto" dei nuovi pazienti contagiati che presumibilmente arriveranno nelle prossime ore. Le ultime persone decedute a causa del coronavirus, ha inoltre sottolineato Gallera, "sono tutti anziani di età tra gli 80 e i 94 anni e con patologie correlate".
Fontana: “Mattinzoli sta meglio, presto tornerà a combattere questa battaglia”
Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana è intervenuto in diretta streaming per partecipare alla quotidiana conferenza stampa sul coronavirus. Il pensiero del governatore è rivolto all’assessore allo Sviluppo economico della Regione Lombardia, Alessandro Mattinzoli, risultato positivo al Covid-19 e attualmente ricoverato agli Spedali Civili di Brescia. "La notizia principale è che l'assessore Mattinzoli è stato accertato positivo al coronavirus, continuiamo a rivolgergli l'in bocca al lupo. Sta meglio, sta uscendo dalla febbre che aveva e so che presto tornerà con noi a combattere insieme questa battaglia".
Il professor Caruso: "Il picco lo avremo tra marzo e aprile"
L’obiettivo è quello di eseguire duecento analisi al giorno di altrettanti tamponi effettuati su persone con sintomi riconducibili all’infezione da nuovo coronavirus. Un numero che dovrebbe garantire l’autosufficienza per le strutture bresciane, con l’auspicio di ricevere campioni biologici anche da fuori provincia ed alleggerire i tre laboratori di riferimento lombardi. Se lo prefigge l’Asst Spedali Civili attraverso il Laboratorio di Microbiologia e Virologia diretto dal professor Arnaldo Caruso. Al Giornale di Brescia il professore ha parlato del virus nato in Cina e arrivato in Italia manifestandosi in due focolai distinti, forse collegati. “Non sappiamo, perché non abbiamo investigatori epidemiologici come negli Usa dove, con metodo scientifico, ricostruiscono in modo non frammentario i contatti della persona contagiata. Credo che all’inizio in Italia sia stato fatto qualche errore, giustificato anche dalla novità del virus e dalla non conoscenza di alcune caratteristiche che si sono evidenziate nel tempo. Tra queste, il periodo di incubazione, il fatto che fosse contagiosa anche una persona asintomatica e la corretta osservazione di sintomi specifici e aspecifici. Così, anziché chiudere le frontiere con quarantena rigida per tutte le persone in arrivo dalla Cina, le autorità sanitarie italiane hanno deciso di sorvegliare ed isolare solo i pazienti sintomatici. In Europa non è andata meglio. Anzi, mi sembra che siano stati ancor più superficiali di noi”.
Caruso ha parlato di “comportamento da manuale” riferendosi alla quarantena alla Cecchignola degli italiani rientrati da Wuhan. Ma ha detto di essere convinto che, anche con tutte le precauzioni possibili, un virus nuovo e potenzialmente pandemico è difficile limitarlo a un’area geografica. Perché si è sviluppato un importante focolaio in Italia? Secondo il professore perché siamo uno dei Paesi maggiormente scelti come meta dai turisti cinesi, oltre ad avere numerose comunità di cittadini originari della Cina e che hanno contatti costanti con il loro Paese, ma a suo dire presto assisteremo a infezioni più diffuse della nostra anche nel resto dell’Europa. Il professore di Brescia ha parlato anche del possibile picco del Covid-19: “Osservando l’andamento in Cina, il picco lo dovremmo avere tra fine marzo ed aprile. Poi i contagi diminuiranno, ma ricompariranno in autunno quando il virus si potrebbe essere trasformato in un ospite umano, meno aggressivo di quello che circola ora”.
Cina, casi continuano a diminuire: ieri 206 contagi, numero più basso da 22 gennaio
"I casi di Covid-19 in Cina continuano a diminuire. Ieri sono stati riportati 206 nuovi casi all'Oms, il numero più basso dal 22 gennaio. Solo 8 sono stati registrati al di fuori della provincia di Hubei". Lo ha detto in una conferenza stampa sul coronavirus a Ginevra il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus. Fuori dalla Cina si contano 8.739 casi in 61 Paesi, con 127 morti.
Oms: “Pandemia si può contenere, preoccupa epidemia Italia”
"Contenere il Covid19 è fattibile e deve rimanere la massima priorità per tutti i paesi. Con misure precoci e aggressive, possono interrompere la trasmissione". A parlare è il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, che dice di monitorare la situazione ogni momento di ogni giorno. “L'Oms non esiterà a descrivere questo coronavirus come una pandemia se questo è ciò che i dati suggeriranno", ha aggiunto. "Questo virus è unico e ha caratteristiche uniche, non è l'influenza. Siamo in un territorio incerto, non avevamo mai visto prima un virus respiratorio trasmesso a livello di comunità, ma che può essere contenuto con misure specifiche. Se fosse stato influenza, non sarebbe stato possibile farlo. Il contenimento deve rimanere la priorità principale”, ha detto quindi Ghebreyesus in conferenza stampa a Ginevra sul coronavirus. "Nelle ultime 24 ore ci sono stati quasi 9 volte più casi di Covid-19 segnalati all'estero che all'interno della Cina. Le epidemie nella Repubblica di Corea, in Italia, in Giappone e in Iran, dove oggi sono arrivati i nostri esperti, sono la nostra più grande preoccupazione”, ha quindi spiegato il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità. "Con misure precoci e aggressive, i Paesi possono fermare la trasmissione di Covid-19 e salvare vite", ha sottolineato in conferenza stampa.
Galli: “Poche speranze di chiudere in tempi brevi”
Ci sono poche speranze che l'epidemia di coronavirus SarsCov2 in Italia possa esaurirsi in tempi rapidi: a dirlo è l'infettivologo Massimo Galli, dell'Università di Milano e primario dell'ospedale Sacco, sulla base delle analisi epidemiologiche finora condotte in Cina, in particolare a Wuhan, città epicentro dell'epidemia. "I modelli matematici fatti su Wuhan e applicati alla situazione in Italia non ci danno speranza di chiudere la storia in tempi brevi", ha rilevato Galli. "Rispetto a Wuhan forse in Italia le misure restrittive sono state poste in atto in modo più tempestivo, anche se siamo stati addirittura criticati per le misure adottate prima sui voli in arrivo dalla Cina e poi per il contenimento nelle zone colpite", ha aggiunto. Il prossimo passo, ha concluso, è arrivare rapidamente a definire quanto estesa è stata l'epidemia nella zona rossa in Lombardia e se altri casi sono stati generati dai primi registrati.
Coronavirus Italia, riapre San Luigi dei francesi a Roma: rischio contagio escluso
“Ogni rischio di eventuale di contagio da parte di un sacerdote della chiesa San Luigi dei Francesi è stato escluso da parte dei servizi del sistema regionale ASL Roma 1”. È quanto fa sapere l’ambasciata francese presso la Santa Sede. “Conformemente alle direttive le misure precauzionali nei confronti dei sacerdoti della comunità sono state revocate. La chiesa di San Luigi dei Francesi riaprirà mercoledì al pubblico”, aggiunge l’ambasciata.
A Crema medico e infermiera del pronto soccorso in rianimazione
Un medico anestesista e un'infermiera del pronto soccorso di Crema (Cremona) positivi al coronavirus sono ricoverati in rianimazione. La donna è stata trasferita all'ospedale di Brescia mentre il collega è a Cremona. Per far fronte all’emergenza coronavirus, l’Ospedale di Crema, già dai primi giorni, ha sospeso le attività in elezione e ha provveduto a riorganizzarsi internamente, per destinare a pazienti sintomatici, il 5° e il 6° piano della struttura ospedaliera, per un totale di 70 posti letto. È inoltre in corso l’individuazione di un’ulteriore area con posti letto da destinare ai pazienti in osservazione dal Pronto Soccorso. Attualmente la situazione appare ai limiti della criticità, in considerazione delle continue richieste di intervento per pazienti compromessi, che necessitano di assistenza ventilatoria e ricovero in Terapia Intensiva.
L'assessore Mattinzoli: “Sono assolutamente tranquillo”
“Sto riposando e sono assolutamente tranquillo”. A parlare è l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Lombardia, Alessandro Mattinzoli, risultato positivo al Coronavirus e attualmente ricoverato agli Spedali Civili di Brescia. “Desidero rivolgere un ringraziamento al direttore generale dell’Asst Garda e a tutto lo staff del Pronto soccorso di Desenzano. Così come a tutti i sanitari che mi stanno seguendo con umanità e competenza. Il mio pensiero, lo ribadisco, va anzitutto a loro che in questi giorni stanno lavorando senza tregua. Ho potuto constatare di persona quello che stanno facendo in modo davvero straordinario. Il mio pensiero va inoltre alla mia famiglia già in quarantena, ma che sta bene, al mio staff e tutti i dipendenti della Regione. Un grazie al presidente Attilio Fontana e a tutta la giunta per i messaggi che mi arrivano e a tutte le persone che mi stanno incoraggiando”, ha aggiunto l’assessore. “Sono convinto – ha concluso Mattinzoli – che guarirò in fretta come tutti i contagiati, ma da assessore allo Sviluppo Economico non posso non pensare all’economia lombarda e nazionale che ora più che mai ha bisogno di una grande mano per poter ripartire più forte di prima”.