Hanno superato quota 220 i casi di Coronavirus in Italia ad oggi, lunedì 24 febbraio. I morti accertati sono sette. Al termine di un Consiglio dei ministri straordinario sono state varate misure drastiche per cercare di contenere i contagi. I focolai in Italia sono al momento due, uno nella Bassa lodigiana e l'altro a Vo' Euganeo. Per gli oltre 50mila cittadini di 11 Comuni in queste zone – Casalpusterlengo, Codogno, Castiglione d’Adda, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano e Vo’ – è stato deciso l'isolamento totale: nessuno potrà entrare o uscire, salvo casi eccezionali. Annullate quattro partite della Serie A, sospese le attività delle università in Lombardia, Veneto, Trentino ma anche a Ferrara. Chiuse le scuole in Lombardia, Piemonte e Veneto, sospesi tutti gli eventi pubblici anche il noto Carnevale di Venezia. Chiuso anche il Duomo di Milano.
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Un morto a Crema: è la terza vittima in Italia
Un'altra persona è morta oggi a Crema: era ricoverata nel reparto di oncologia e oltre al coronavirus aveva già altri gravi problemi di salute. Si tratta della terza vittima in Italia, la seconda delle quali in Lombardia. Al momento nella regione i casi positivi sono 112, di questi 53 sono ricoverati in ospedale mentre gli altri sono in quarantena a casa.
In Lombardia 112 positivi. 53 ricoverati, 17 in terapia intensiva
Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana in conferenza stampa sta facendo il punto della situazione sui casi di contagio da coronavirus: il governatore ha specificato che tutti i casi sono stati individuati nella "zona rossa" e che si stanno compiendo i massimi sforzi per evitare che qualcuno possa allontanarsi da quest'area. Il resto della Lombardia è considerata "zona gialla" e in quest'area si sta intervenendo per evitare situazioni dove il contagio potrebbe essere più facile (manifestazioni sportive, musei, scuole).
L'assessore al Welfare della Regione Lombardia ha aggiunto che è stato riscontrato un focolaio in Veneto e un secondo nel basso lodigiano, in Lombardia. Altri casi accertati in Piemonte. Le regioni stanno adottando provvedimenti per ridurre al massimo gli assembramenti. Per questo le scuole saranno chiuse da un minimo di sette a un massimo di 14 giorni. Non si terranno messe, manifestazioni sportive ed eventi sia al chiuso che all'aperto. Dalle 18 in poi chiuderanno cinema, pub, discoteche, luoghi di intrattenimento".
Per quanto concerne la Regione Lombardia Gallera ha fornito dati aggiornati sui contagi: "Abbiamo processato più di 800 tamponi: 112 soggetti positivi. Media di soggetti positivi del 12%. Sui 112 positivi 53 sono ricoverati in ospedale, e di questi solo 17 persone sono in terapia intensiva".
Emilia Romagna chiude le scuole: "Attività sospese dagli asili alle università"
Dopo Lombardia, Veneto e Piemonte anche l'Emilia Romagna chiude le scuole a causa del coronavirus. Il presidente Stefano Bonaccini ha infatti ordinato la sospensione delle attività scolastiche di ogni ordine e grado, dagli asili nido alle università, e lo stop manifestazioni ed eventi di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, delle gite di istruzione e dei concorsi.
"Abbiamo deciso di mettere in campo una serie di provvedimenti per far sì che si possa fronteggiare la diffusione del virus offrendo le migliori condizioni possibili di sicurezza e tutela ai cittadini – afferma il presidente Bonaccini -. E voglio davvero ringraziare tutti i professionisti della sanità, e parlo di medici, biologi, tecnici, infermieri e quanti sono al lavoro da giorni, per quanto stanno facendo, che è davvero straordinario". Bonaccini ha costantemente riunito il Comitato di coordinamento regionale, gli assessori competenti e anche i componenti della nuova Giunta, informati della situazione e delle misure adottate. Si stanno valutando misure ulteriori per Piacenza e il territorio piacentino, d'intesa con le istituzioni locali.
Conte: "I contagi cresceranno ma non dobbiamo spaventarci"
Intervenuto in conferenza stampa il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dichiarato: "Sono rimasto sorpreso da questa esplosione di casi che sono stati tenuti sotto controllo fino a poco tempo fa. La linea della massima precauzione ha pagato anche se sembrerebbe di no". Il premier ha aggiunto: "Dobbiamo perseguire la linea della massima precauzione. Stiamo cercando di individuare e circoscrivere i focolai, faremo di tutto per contenere i contagi", ha aggiunto il premier.
Conte ha quindi spiegato che i casi "sono una decina in più rispetto dei 132 contagi", "non dobbiamo spaventarci se questo numero potrà crescere ancora. Siamo stati l’unico paese europeo a chiudere i voli da e per la Cina. Noi abbiamo fatto veramente tutto quello che potevamo fare, sempre su suggerimento del comitato tecnico-scientifico. È chiaro che diventa un fatto fortuito, perché se scappa dalle maglie una persona allora si aggiungono anche fattori personali. L’importante è cercare di contenerlo, non dobbiamo rassegnarci al fatto che ormai si sta diffondendo il contagio”.
Nel lodigiano 500 uomini a controllo dei varchi: "Chi entra, non può uscire"
E' imponente lo schieramento di uomini e mezzi messo in campo dalla polizia per contenere l'espansione del coronavirus. Cinquecento agenti controlleranno 24 ore al giorno i trentacinque varchi di accesso alla zona rossa nel lodigiano, comprendente il territorio di 10 comuni: le forze dell'ordine stanno avvisando gli automobilisti che, una volta entrati, non potranno più uscire. I blocchi agli ingressi dei dieci comuni, come previsto dalle disposizioni del governo, scatteranno tra pochi minuti.
Marine Le Pen: "Necessario controllare le frontiere con l'Italia"
Marine Le Pen, esponente dell'estrema destra francese, in un'intervista rilasciata al programma Grand Jury di Rtl-Lci-Le Figaro ha dichiarato: "Oggi o domani potrebbero essere necessari controlli alle frontiere" con l'Italia. "Il governo deve essere in grado di prevederlo e preferisco che faccia di più o troppo che non abbastanza. Al momento non ha fatto abbastanza visto che consente i voli dalla Cina". Quanto ai controlli alle frontiere, "saranno necessari se l'epidemia finisce fuori controllo in Italia".
Intanto il ministro della Salute, Olivier Véran, si è detto "attento alla situazione in Italia" e ha considerato "molto probabile" la possibilità di nuovi casi in Francia. Per affrontare adeguatamente l'epidemia il paese sta aumentando il "numero di laboratori dotati di test diagnostici per poter arrivare a condurre diverse migliaia di analisi al giorno e su tutto il territorio, contro i 400 di oggi".
Di Maio: "Abbiamo riportato a casa dalla Cina 100 italiani. Tutti negativi al coronavirus"
Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha fatto il punto della situazione in merito agli italiani presenti in Cina. Dall’Unità di Crisi della Farnesina il ministro si è collegato con l’Ambasciata a Pechino: "Ad oggi abbiamo riportato in Italia circa 100 italiani che avevano chiesto assistenza, lo abbiamo fatto in condizioni di estrema sicurezza. Ognuno di loro è risultato negativo al test del Coronavirus. Il lavoro dell’unità di Crisi e del nostro corpo diplomatico è stato importante e va sostenuto da tutti. Si continua ad operare h24, sette giorni su sette, per monitorare e assistere centinaia di persone ogni giorno che hanno bisogno di aiuto. Anche grazie alle nostre Ambasciate siamo in continuo contatto con tutti gli italiani all’estero e con quelli rientrati in Italia. Uno sforzo immane da parte di donne e uomini della Farnesina che stanno lavorando senza sosta per supportare al meglio i nostri cittadini".
Quattro casi di Coronavirus nella bergamasca
Sono quattro – e non uno come si era pensato inizialmente – i casi di coronavirus nella Bergamasca, dove nel pomeriggio è stato chiuso il Pronto soccorso dell'ospedale di Alzano Lombardo, dove si sono registrati due casi (un paziente e un infermiere). Il Pronto soccorso è in isolamento e si sta valutando se chiudere l'intero nosocomio. Gli altri due casi si sono registrati a Seriate e Bergamo.
Burioni contro la direttrice dell'ospedale Sacco. "Coronavirus come influenza? E' una scemenza"
In un articolo pubblicato sul sito Medical Fact il virologo Roberto Burioni ha replicato a chi, come la direttrice del laboratorio dell’ospedale Sacco Maria Rita Gismondo, aveva parlato del coronavirus come “poco più di un’influenza”: “Qualcuno, da tempo, ripete una scemenza di dimensioni gigantesche: la malattia causata dal Coronavirus sarebbe poco più di un’influenza. Ebbene, questo purtroppo non è vero”.
Burioni ha ricordato che “in questo momento in Italia sono segnalati 132 casi confermati e 26 di questi sono in rianimazione (circa il 20%). Sono numeri che non hanno niente a che vedere con l’influenza (i casi gravi finora registrati sono circa lo 0,003% del totale). Questo ci impone di non omettere nessuno sforzo per tentare di contenere il contagio. Niente panico, ma niente bugie”.
Piemonte: "Contagiati tre cinesi, sono arrivati in Italia 19 febbraio"
I tre cinesi residenti in provincia di Cuneo e positivi al Coronavirus sono tornati in Italia il 19 febbraio, dopo aver trascorso un periodo in Cina. Al momento non è stato comunicato il tragitto che hanno seguito, ma è probabile che abbiano fatto scalo in Europa prima di raggiungere la loro residenza italiana."Cerchiamo di risalire ai contatti che hanno avuto negli ultimi giorni – ha spiegato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – stiamo facendo tutte le analisi e le verifiche per identificare il ceppo del contagio. Siamo in stretto rapporto con la Presidenza del Consiglio e con le altre regioni e a brevissimo ci sarà un'ordinanza a firma mia e del ministro della Salute". In tutto i contagiati in Piemonte sono sei. Le altre tre persone sono residenti nel Torinese, un 40enne e una coppia tutti entrati in contatto con il focolaio lombardo
L'OMS invia ispettori in Italia: "Siamo preoccupati"
Il direttore per l'Europa dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), Hans Kluge, ha annunciato su Twitter: "Sto inviando un team dell'Oms Europe in Italia per lavorare insieme per conoscere la diffusione del virus e contenerlo. Mi unirò per supportare il ministero Salute italiano". Kluge esprime anche "preoccupazione per i casi italiani in aumento e la mancata chiarezza sui collegamenti" fra i contagi.
Fontana: "Se la situazione degenera pronti a fare come a Wuhan"
Il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, rispondendo alle domande di Lucia Annunciata nel corso della trasmisione Mezz'ora in Più di Rai3, ha dichiarato: "Se la situazione dovesse degenerare, nella fase due si potrebbero assumere iniziative più drastiche e rigorose" che in Cina sono state adottate "a Wuhan". Il governatore si è però detto "convinto che non si arriverà a questo".
"Se la situazione dovesse degenerare al punto di non essere nelle condizioni di controllare il contagio si può pensare a delle iniziative di quel genere – ha spiegato Fontana -. Sono convinto che non si debba e non si arriverà ad una situazione del genere, ma nel caso ciò dovesse avvenire, ne dovremo prendere atto e dovremo assumere questo genere di" iniziative. "Questa è una fase che è pronta a scattare nel momento in cui dovessero verificarsi le condizioni. Adesso – ha sottolineato – le condizioni non ci sono".
Un nuovo caso in provincia di Bergamo
Una persona è risultata positiva al coronavirus in provincia di Bergamo e per questo è stato immediatamente convocato in Prefettura un vertice d'urgenza. Fino a ieri sera nessun caso era stato accertato, con quattro casi sospetti esaminati dall’ospedale Papa Giovanni di Bergamo: due sono risultati negativi già sabato, per gli altri due si attende il risultato e non si sa se il caso accertato ora riguarda uno di questi due in fase di attesa.
L'Isola D'Ischia vieta lo sbarco dei cittadini veneti e lombardi
I sindaci dei sei comuni dell'Isola d'Ischia hanno diramato un'ordinanza per vietare lo sbarco dei residenti in Lombardia e in Veneto, per i cittadini cinesi provenienti dall’aree dell’epidemia e per chi vi abbia soggiornato negli ultimi 14 giorni. Il provvedimento è valido fino al 9 marzo.
Le trasmissioni Mediaset in onda senza pubblico per evitare il contagio
Anche la televisione fa la sua parte per tentare di ostacolare la diffusione di coronavirus. A seguito della richiesta della Regione Lombardia di evitare la frequentazione di luoghi affollati sia Le Iene che Live-Non è la D'Urso hanno deciso, per la prima volta nella loro storia, di andare in onda senza pubblico in studio. "Per la prima volta in 24 anni di storia del programma (Le Iene, ndr) andremo in onda senza pubblico in studio nelle prossime puntate di martedì 25 e giovedì 27 febbraio, come sempre dalle 21.20 su Italia1, in cui vi parleremo naturalmente anche dell’emergenza Coronavirus."
Messe sospese in tutta la Lombardia per evitare il contagio
Tutte le funzioni religiose in tutta la Lombardia sono state sospese e gli oratori sono stati chiusi. Così le diocesi hanno recepito l'ordinanza della Regione Lombardia per l'emergenza coronavirus.
Già da ieri monsignor Franco Agnesi, dell’arcidiocesi di Milano, aveva preso misure eccezionali. "In considerazione delle circostanze che si stanno creando e in evoluzione, dovute al contagio da COVID-19 (Coronavirus) presente anche nel nostro territorio – recita il comunicato – si suggerisce che la Comunione eucaristica possa essere distribuita sulla mano, secondo le norme liturgiche vigenti". Questo per evitare che la saliva, come potrebbe accadere nel caso della particola ricevuta in bocca diventi strumento di diffusione dell’infezione.
Fontana (Lombardia): "Impensabile isolare Milano"
Il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, sollecitato a Lucia Annunziata, conduttrice della trasmissione Mezz'ora in Più, sulla tipologia di misure che intende prendere per contrastare il coronavirus, ha dichiarato: "Non pensiamo di isolare Milano. Sarebbe impensabile". Il governatore ha spiegato che sono state prese iniziative "settoriali" come chiudere scuole e università.
Il bollettino medico dello Spallanzani: "Migliorano le condizioni della coppia cinese"
L'Istituto Spallanzani di Roma ha diramato il 24esimo bollettino medico sulle condizioni dei pazienti ricoverati nella struttura e affetti da coronavirus: "La coppia di cittadini cinesi provenienti dalla città di Wuhan, casi confermati di COVID – 19 continua a essere ricoverata nel nostro Istituto. Il marito sta meglio, non necessita di terapia con ossigeno, si alimenta autonomamente e ha ripreso la deambulazione autonoma con appoggio. Risulta negativo ai test per la ricerca del COViD-19. La moglie, vigile e orientata, è in respiro spontaneo è ancora ricoverata in terapia intensiva, e non necessita più di supporto ventilatorio. Necessita ancora di monitoraggio per la presenza di patologie preesistenti".
Quanto allo studente italiano proveniente dalla città di Wuhan "è ancora ricoverato ed è in ottime condizioni di salute e di umore". Ad oggi, 23 febbraio, allo Spallanzani sono stati valutati 93 pazienti sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus. Di questi, 66, risultati negativi al test, sono stati dimessi. Ventisette i pazienti tutt’ora ricoverati: "Due sono i casi confermati di COVID – 19 (la coppia cinese). Ventitré sono i casi sottoposti al test che risulta tutt’ora in corso. Due sono i casi che rimangono ricoverati per altri motivi".
Controlli di polizia 24 ore al giorno a 35 varchi della zona rossa lodigiana
Le pattuglie delle forze di polizia controlleranno 24 ore al giorno i trentacinque varchi di accesso alla zona rossa nel lodigiano, comprendente il territorio di 10 comuni, e 8 varchi per entrare nel territorio di Vo' Euganeo. Il piano di cinturazione delle zone individuate come focolaio dalla diffusione del Coronavirus è stato definito questa mattina al Dipartimento di Pubblica Sicurezza presieduta dal capo della Polizia Franco Gabrielli, in contatto costante con i prefetti di Lodi e Padova.
Il teatro La Scala di Milano sospende tutte le rappresentazioni
Il teatro alla Scala ha deciso di sospendere "tutte le rappresentazioni a titolo cautelativo in attesa di disposizioni". Ieri si è tenuta la prima dell'opera Il turco in Italia, ma da oggi sono stati annullati tutti gli spettacoli a partire dal recital del soprano Aleksandra Kurzak. La decisione è stata presa prima dell'emanazione ufficiale dell'ordinanza firmata dal presidente della Lombardia Attilio Fontana con il ministro della Salute Roberto Speranza. La pinacoteca di Brera questa mattina era aperta, ma i visitatori sono stati invitati a uscire appena arrivata l'ordinanza della Regione.
Scuole chiuse per una settimana anche in Piemonte
Anche le scuole piemontesi di ogni ordine e grado resteranno chiuse una settimana, a decorrere da domani (lunedì 24 febbraio) a seguito dell'emergenza Coronavirus. E' quanto emerso dalla riunione che si sta svolgendo nella sede della Protezione civile di Torino a cui partecipano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, la sindaca Chiara Appendino, il prefetto Claudio Palomba e i rappresentanti delle forze dell'ordine.
Morto un terzo passeggero sulla nave Diamond Princess
Un terzo passeggero della nave da crociera Diamond Princess, che si trova in quarantena in un porto giapponese, è deceduto dopo aver contratto a bordo il nuovo coronavirus della polmonite. Lo ha reso noto il ministero della Sanità a Tokyo. L'uomo, un giapponese di circa 80 anni, era stato trasferito dalla nave a un ospedale locale dopo che era risultato positivo al Covid-19. Il governo non ha spiegato però quando l'uomo si fosse ammalato né quando avesse cominciato le cure.
Spallanzani: "Migliora anche la donna della coppia cinese"
La coppia di cittadini cinesi provenienti dalla città di Wuhan e contagiati dal coronavirus continuano ad essere ricoverati allo Spalanzani di Roma. L'istituto ha fatto sapere che "il marito sta meglio", e come già comunicato nei giorni scorsi, "non necessita di terapia con ossigeno, si alimenta autonomamente e ha ripreso la deambulazione autonoma con appoggio. Risulta negativo ai test per la ricerca del Covid-19. La moglie, vigile e orientata, è in respiro spontaneo, è ancora ricoverata in terapia intensiva, e non necessita più di supporto ventilatorio. Necessita ancora di monitoraggio per la presenza di patologie preesistenti". Lo riporta il bollettino odierno dell'Istituto Spallanzani di Roma.
L'Università di Genova sospende esami e lezioni per una settimana
Nel tentativo di prevenire il rischio di contagio da coronavirus l'Università di Genova "ha deciso cautelativamente di sospendere per una settimana ogni attività didattica (lezioni e esami) a partire da domani, lunedì 24 febbraio". Lo ha annunciato il rettore dell'Ateneo Paolo Comanducci stamani.
A Roma rinviato il test di ammissione a medicina per quasi 3mila studenti
L'Università Campus Bio-Medico di Roma, alla luce del principio di massima precauzione sul fenomeno Coronavirus, in coerenza con la propria missione di attenzione alla persona umana e nel rispetto degli appelli di invito alla prudenza promossi dalle Istituzioni, ha disposto il rinvio della prova di ammissione al Corso di laurea in Medicina e Chirurgia previsto presso la Fiera di Roma per martedì 25 febbraio.
Al test avrebbero dovuto partecipare più di 2.800 candidati da tutta Italia di cui una parte proveniente dalle regioni del Nord oggetto di restrizioni da parte delle Istituzioni preposte. La decisione assunta dall'Università è frutto della volontà di tutelare il bene della salute delle persone, anche in considerazione della provenienza dei candidati da tutto il paese, e nell’ottica di non sfavorire gli aspiranti medici provenienti da zone ove sono in atto misure restrittive degli spostamenti.
Il test è stato rinviato a data da destinarsi.
Zaia: "Stop al carnevale di Venezia"
Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, ha annunciato lo stop a tutte le manifestazioni del carnevale: "Le manifestazioni in corso andranno ad esaurimento, ma da questa sera è previsto il blocco del Carnevale di Venezia e di tutte le manifestazioni anche sportive fino al 1 di marzo compreso". Il governatore ha annunciato che saranno chiuse anche "fiere e musei". "l'ordinanza è operativa da subito e entrerà in vigore dalla mezzanotte", ha aggiunto.
Zaia: "In Veneto scuole chiuse fino al primo marzo"
Aveva annunciato misure drastiche, e stanno arrivando. Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha emesso un'ordinanza che prevede la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado in Veneto fino al 1 marzo compreso.
Assessore Lombardia: "Guariscono quasi tutti i contagiati dal coronavirus"
Giulio Gallera, assessore al welfare della Regione Lombardia, intervistato da SkyTg24 ha fornito rassicuranti informazioni sui casi di coronavirus: "Molto più della metà delle persone non sta particolarmente male, guariscono quasi tutti. Il 20% finisce in terapia intensiva". "Abbiamo adottato misure di grande precauzione per il contenimento di questo virus, per evitare la diffusione dell'infezione che però ad oggi non ha effetti drammatici", ha concluso Gallera.
Zaia: "In arrivo misure drastiche". A rischio il carnevale di Venezia
Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha annunciato la possibilità che il carnevale venga sospeso a partire da domani dopo la notizia di due casi di coronavirus registrati all'ospedale della città: "Aspettiamo i referti medici , poi vedremo per ulteriori misure restrittive sul fronte della sicurezza. Ma per oggi abbiamo valutato che non c'erano tutte le condizioni per far svolgere regolarmente la giornata di Carnevale di oggi, è probabile che però quella di stasera sia l'ultima. La decisione non spetta a me, attendiamo cosa deciderà il presidente della Regione Luca Zaia".
Il governatore ha annunciato: "Dobbiamo adottare misure drastiche, stiamo lavorando da ieri ad un provvedimento per contrastare la presenza del Coronavirus. Quando sarà pronto e al momento debito verrà comunicato con gli elementi che vogliamo adottare e tutte le procedure".
Scuole e musei chiusi in Lombardia, sospesi tutti gli eventi
Scuole e musei chiusi e tutti gli eventi sospesi in Lombardia. Una decisione drastica quella comunicata in una nota dalla Regione. Sospesi tutti gli eventi in programma: prevista la sospensione dei servizi educativi dell'infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per gli anziani ad esclusione degli specializzandi e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza. L'ordinanza della Regione dispone anche la sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura e la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere sportivo e religioso. Il provvedimento resterà in vigore fino a nuova ordinanza.