Hanno superato quota 220 i casi di Coronavirus in Italia ad oggi, lunedì 24 febbraio. I morti accertati sono sette. Al termine di un Consiglio dei ministri straordinario sono state varate misure drastiche per cercare di contenere i contagi. I focolai in Italia sono al momento due, uno nella Bassa lodigiana e l'altro a Vo' Euganeo. Per gli oltre 50mila cittadini di 11 Comuni in queste zone – Casalpusterlengo, Codogno, Castiglione d’Adda, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano e Vo’ – è stato deciso l'isolamento totale: nessuno potrà entrare o uscire, salvo casi eccezionali. Annullate quattro partite della Serie A, sospese le attività delle università in Lombardia, Veneto, Trentino ma anche a Ferrara. Chiuse le scuole in Lombardia, Piemonte e Veneto, sospesi tutti gli eventi pubblici anche il noto Carnevale di Venezia. Chiuso anche il Duomo di Milano.
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Oms: "Preoccupati per i casi in Italia. Prepariamoci a potenziale pandemia"
"Dobbiamo prepararci per una potenziale pandemia". Lo ha dichiarato il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel suo briefing quotidiano sul nuovo Coronavirus, aggiungendo di essere "profondamente preoccupato per l'improvviso aumento dei casi in Italia, Iran e Corea del Sud". Ghebreyesus ha anche precisato che "al momento fuori dalla Cina ci sono 2074 casi in 28 Paesi e 23 morti". Tuttavia non si può ancora parlare di pandemia, ma solo di epidemia perché "anche se l'allerta è alta non c'è ancora una diffusione del Coronavirus su larga scala a livello mondiale".
A Venezia chiudono il Teatro La Fenice e Piazza San Marco
A Venezia chiudono anche Piazza San Marco e il Teatro la Fenice a causa dell'emergenza Coronavirus. Prevista anche la disinfezione straordinaria di vaporetti e autobus. La Regione Veneto corre così ai ripari dopo il numero di contagi che si sono registrati tra Padova e Venezia. Solo nel comune di Vo' Euganeo ci sono 24 casi positivi, tra cui il primo decesso italiano dovuto al nuovo virus.
Il medico del policlinico di Milano contagiato: "Sto bene. Il peggio è passato"
"Sto abbastanza bene, il peggio è già passato. Spero che tutto proceda per il meglio". A quanto apprende l'AdnKronos Salute da chi ha potuto sentirlo in ospedale, sono queste le parole con cui il dermatologo 50enne del Policlinico di Milano, risultato positivo al nuovo Coronavirus e ricoverato all'ospedale Sacco, descrive il suo stato d'animo oggi. "Quando ho avvertito i primi sintomi, appena rientrato da un congresso in Germania, mi sono presentato al Sacco – ha detto raggiunto al telefono – perché già temevo che fosse qualcosa di meno di banale di una semplice influenza. Lo avevo capito subito".
La Regione Lombardia smentisce il decesso della donna a Brescia
La Regione Lombardia ha smentito il decesso della donna di Crema ricoverata all'ospedale di Brescia per Coronavirus. "In merito alla notizia diffusa dagli organi di stampa in relazione ad una morte agli Spedali Civili di Brescia, sentita la Direzione Sanitaria dell'Azienda Socio Sanitaria Territoriale, Regione Lombardia smentisce tale informazione, precisando che in tale struttura non si è verificato alcun decesso", si legge in una nota. Le vittime del Coronavirus in Italia, dunque, restano ferme a sei.
Nuova vittima in Italia: morto uomo ricoverato al Sacco di Milano
C'è una nuova vittima in Italia del Coronavirus. È il terzo decesso accertato che si verifica nella sola giornata di oggi, lunedì 24 febbraio. Si tratta di un uomo di 80 anni deceduto all'ospedale Sacco di Milano, ma residente a Castiglione d'Adda risultato positivo al Coronavirus. Giovedì scorso era stato portato dal 118 all'ospedale di Lodi per un infarto, stesso giorno in cui era arrivato il 38enne che è stato il primo paziente risultato positivo al virus. L'ottantenne è stato ricoverato in rianimazione e poi, risultato positivo al virus, trasferito al Sacco di Milano dove è deceduto. La Regione Lombardia ha invece smentito il decesso della donna di Crema all'ospedale di Brescia.
Il numero dei contagi in Veneto sale a 32: quattro sono a Venezia
Il numero dei contagi da Coronavirus in Veneto raggiunge quota 32. Solo a Vo' Euganeo, comune di residenza della prima vittima italiana del nuovo virus, sono risultati positivi 24 pazienti. Di questi 8 sono ricoverati a Padova nel reparto di Malattie Infettive, 2 a Padova nel reparto di Terapia Intensiva, mentre 13 non sono ricoverati. Altri quattro si trovano nella zona del cluster Ospedale di Mirano. Di questi uno è il paziente di Oriago di Mira, curato negli ospedali di Mirano e Dolo e poi trasferito a Padova nel reparto di Terapia Intensiva. Non sono invece ricoverati i tre operatori sanitari, la cardiologa, l'infermiere e l'addetta alle pulizie, trovati positivi al test. Infine, altri quattro contagi ci sono a Venezia. Di questi 2 sono i pazienti trovati positivi al test domenica 23 febbraio, un altro paziente è stato trovato positivo lunedì 24 febbraio, un quarto, pur positivo, non è ricoverato perché asintomatico, si trova in osservazione nella propria abitazione.
Zaia: "Casi in Lombardia e Veneto scoperti perché sono stati fatti i test"
"Se cerchi trovi, se non cerchi non trovi". Così ha risposto il governatore del Veneto, Luca Zaia, ai microfoni della trasmissione di La7 L'Aria che tira in relazione all'elevato numero di contagi da Coronavirus che si stanno verificando in Lombardia e Veneto. "L'aspetto negativo – ha continuato – è che abbiamo due casi in più. Uno a Vo', nel Padovano, dove da 19 si arriva a 20 casi. Un altro nel Veneziano, dove ora sono sette. L'aspetto positivo, invece, è che entrambi i casi nuovi sono riferibili ai due cluster che noi abbiamo individuato. Ho letto che l'Italia è la terza realtà al mondo con casi conclamati. Io dico che, quando studi queste cose, ti spiegano bene che ‘se cerchi trovi, se non cerchi non trovi‘. La storia clinica dei casi del Veneto dice cose chiare: nei primi due casi a Vo', dei quali uno è deceduto, dopo giorni e giorni che i pazienti erano ricoverati, al di là delle linee guida, i medici hanno pensato di far eseguire i test per il Coronavirus e questi sono risultati positivi. Pensiamo invece a quanti altri casi di polmoniti o febbri, in tanti altri posti, sono stati archiviati in modo differente".
Friuli Venezia Giulia, Fedriga: "Quarantena per migranti irregolari"
"I migranti irregolari che venissero rintracciati sul territorio del Friuli Venezia Giulia verranno messi in quarantena in via precauzionale come richiesto dalla Regione Friuli Venezia Giulia". Lo ha annunciato il presidente, Massimiliano Fedriga, arrivando a un incontro a Udine con i sindaci della regione, convocato sull'emergenza Coronavirus. Questa richiesta, ha sottolineato, "ha ricevuto l'ok dal Governo".
Militare di Cremona positivo al test: "Disposte misure a tutela del personale"
"Dopo le verifiche condotte sui tamponi faringei, un militare dell’Esercito residente a Cremona e in servizio a Milano è risultato positivo al Coronavirus Covid-19". Lo ha reso l'Esercito italiano con una nota. Il militare risultato positivo era assente dal servizio già da mercoledì della settimana scorsa e si trovava nella propria abitazione quando ha avvertito l’insorgenza della sintomatologia che lo ha indotto ad avvisare il personale sanitario. Immediatamente, a titolo precauzionale, l'Esercito ha predisposto le norme di massima tutela e la "sorveglianza sanitaria" del personale presente nell’infrastruttura in cui era temporaneamente impiegato e che possa essere entrato in contatto con il militare nei giorni precedenti. "In particolare – si legge nel comunicato – sono state prontamente avviate le verifiche sanitarie di tutto il personale della base per il previsto periodo di sorveglianza sanitaria. Subito intraprese inoltre, le attività per procedere alle fasi di disinfezione dei locali interessati. L’Esercito, coinvolto sin dalle prime ore in attività di supporto connesse al rimpatrio dei connazionali dalla Cina e dal Giappone e alla gestione della loro successiva “sorveglianza sanitaria”, già dalla fine del mese di gennaio ha impartito a tutto il proprio personale, le disposizioni necessarie alla tutela della propria salute e alla gestione di evidenze sintomatiche a cui avrebbero potuto far fronte durante il proprio servizio".
Boccia: "Se le regioni agiscono in autonomia creano solo caos"
"Se le regioni agiscono in autonomia creano solo caos". Lo ha detto Francesco Boccia, ministro per gli affari regionali e le autonomie nel Governo Conte II. Sulla questione è intervenuta anche l'Anci: "In questo momento di emergenza sanitaria, è fondamentale non assumere iniziative autonome e non concordate. La situazione di emergenza va fronteggiata con comportamenti e interventi omogenei su territori di scala vasta per rendere più efficaci le misure di contenimento del virus e anche per evitare panico e allarmismo. Anche per noi sindaci, oltre che per i governatori, vale la sollecitazione del ministro Speranza a far riferimento al coordinamento unico nazionale con le regioni che è supportato dalle competenze scientifiche necessarie", ha detto il presidente Antonio Decaro, presidente Anci.
Stop traffico ferroviario tra Lodi e Piacenza: possibili ritardi e treni cancellati
Traffico ferroviario sospeso tra Lodi e Piacenza dalle 13.30. Si tratta della linea convenzionale Milano-Bologna: la sospensione è prevista per controlli sanitari nella stazione di Casalpusterlengo a causa dell'emergenza Coronavirus. Verranno riprogrammati i servizi di trasporto, con i treni a media e lunga percorrenza della linea alta velocità Torino-Milano-Roma-Salerno che subiranno cancellazioni o deviazioni di percorso, passando per Verona/Padova. Il che comporterà probabilmente un allungamento medio dei tempi di viaggio di circa 90 minuti. Per quanto riguarda i treni regionali della linea Milano-Bologna e di quella Bologna-Poggio Rusco sono possibili cancellazioni e limitazioni. Verranno attivati servizi sostitutivi con autobus tra Lodi e Piacenza e tra Bologna e Poggio Rusco.
Sesta vittima in Italia: morta una donna a Brescia
È stata annunciata la sesta vittima del Coronavirus in Italia. Una donna di Crema è morta agli Spedali civili di Brescia, dove era stata trasferita ieri e risultata positiva al Coronavirus. Si tratta di una paziente oncologica e il quadro clinico era già compromesso. È il quinto decesso in Lombardia. La notizia è stata diffusa dall'Ansa, ma deve ancora essere confermata dalla Protezione civile.
La Lega serie A chiede di poter giocare le partite a porte chiuse
La Lega calcio di serie A e il suo presidente, Paolo Dal Pino, hanno inviato una lettera al governo e al ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, al ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, al ministro della Salute, Roberto Speranza, per chiedere che nei territori coinvolti dall'emergenza Coronavirus le partite non vengano sospese, ma possano essere disputate a porte chiuse. La notizia viene riportata dall'Ansa che spiega come si tratti di un atto formale che la Lega mette in atto considerando un "calendario già saturo di impegni" e la necessità che le competizioni si possano concludere "entro il 24 maggio stante l'avvio dei prossimi Europei di calcio". Una richiesta simile dovrebbe essere formulata dalla Figc.
Israele consiglia ai suoi cittadini di non venire in Italia
Israele consiglia ai suoi cittadini di non andare in Italia a causa dell’emergenza Coronavirus. In particolare è il ministro della Sanità israeliano, Yaacov Litzman, a consigliare agli israeliani di “non recarsi in Italia”. Alla Radio militare Litzman afferma: “Stiamo effettuando controlli per stabilire se l'Australia e l'Italia diventeranno paesi i cui arrivi in Israele devono essere isolati al loro ingresso nel nostro territorio. Non abbiamo timore di imporre l'isolamento d'autorità”.
Stop a tutti gli scioperi in Italia fino al 31 marzo
Nessuno sciopero fino al 31 marzo 2020: è questo l’appello che la commissione di Garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali rivolge a tutte le organizzazioni sindacali e alle associazioni professionali. In seguito allo stato di emergenza sanitaria dettato dal Coronavirus, la commissione chiede di non effettuare astensioni collettive dal 25 febbraio al 31 marzo 2020 per evitare un “ulteriore aggravio alle Istituzioni coinvolte nell'attività di prevenzione e contenimento della diffusione del virus”. E già il primo sciopero viene annullato: è il caso della protesta di 24 ore del trasporto aereo prevista per domani. A comunicarlo è la Fit Cisl, che ha differito lo sciopero a data da destinarsi.
In Lombardia il numero dei contagiati sale a 172
Diventano 172 le persone contagiate dal Coronavirus in Lombardia. Tra queste c’è da registrare anche il decesso dell’uomo di 88 anni residente a Caselle Landi, in provincia di Lodi. Le vittime in Lombardia sono quattro, su un totale di cinque decessi in tutta Italia (l’altro caso è quello che si è registrato in Veneto). Ulteriori aggiornamenti sulla situazione in Lombardia verranno forniti durante la conferenza stampa prevista per le ore 17. La Regione invita i cittadini che riscontrano sintomi influenzali a non andare al pronto soccorso, ma a chiamare il numero verde unico regionale 800894545. Per informazioni generali è invece possibile chiamare il 1500, il numero di pubblica utilità attivato dal ministero della Salute.
Nuovo caso nel Modenese: 18 i contagi in Emilia-Romagna
Un nuovo caso di contagio da Coronavirus è stato registrato in Emilia-Romagna: si tratta di un residente nel Modenese che ha lavorato per alcune settimane nel Lodigiano e ora è ricoverato al reparto malattie infettive del Policlinico di Modena. Il caso, dunque, sarebbe riconducibile al focolaio lombardo. A comunicarlo è la Regione. In Emilia-Romagna i contagi accertati, secondo quanto dichiarato dal commissario per l’emergenza Coronavirus Angelo Borrelli, sono 18. Per quanto riguarda il caso del Modenese, la Regione sottolinea come “l’uomo non sia stato prima ricoverato, né abbia avuto contatti con operatori sanitari, essendosi trattato di un percorso ‘pulito', partito dalla sua individuazione nell'ambito dei protocolli previsti e quindi all'accertamento della positività”.
Aereo Alitalia bloccato a Mauritius: in 40 torneranno in Italia
Rientro immediato per le 40 persone a bordo dell’aereo Alitalia arrivato a Mauritius: “In base a disposizioni delle autorità di Mauritius, non trasmesse alla compagnia prima dell'arrivo del volo, lo sbarco di 40 persone provenienti da Lombardia e Veneto sarebbe stato condizionato a una messa in quarantena locale”, fa sapere Alitalia in una nota specificando che il rientro riguarda solamente il rientro delle persone provenienti da Lombardia e Veneto. La compagnia aerea comunica ancora: “Su richiesta degli stessi, ed in costante coordinamento con l'Unità di Crisi della Farnesina, Alitalia ne sta predisponendo il rientro immediato, nonostante nessuno di loro abbia dichiarato sintomi di qualsivoglia malessere”.
Sospesa la domenica gratis ai musei per il primo marzo
Sospensione per l’ingresso gratuito nei musei, nei parchi archeologici e in altre luoghi della cultura dello Stato previsto per domenica primo marzo. L’iniziativa, che si ripete ogni prima domenica del mese, viene interrotta a causa dell’emergenza Coronavirus. Il ministero dei Beni culturali e del turismo, difatti, annuncia che domenica primo marzo l’iniziativa verrà sospesa nell’ottica del contenimento del Coronavirus.
La Figc chiede di autorizzare le partite a porte chiuse
La Figc chiede al governo di permettere di disputare le partite a porte chiuse per far fronte all’emergenza Coronavirus. Una richiesta che nasce dal fatto che una disposizione di questo genere non è specificata nell’ordinanza del ministero della Salute. A riportare la notizia è l’Adnkronos citando fonti federali, quando è in corso il Consiglio Figc.
Suole aperte nelle Marche
Pur non essendo stati registrati casi di contagi da Coronavirus nelle Marche, la Regione avevano deciso di bloccare tutte le manifestazioni pubbliche e di procedere con la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. “Abbiamo deciso il blocco delle manifestazioni pubbliche e la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per quanto riguarda le attività didattiche fino all'Università. Parliamo di luoghi dove ci si incontra, ci si aggrega e riteniamo giusto evitarlo. Ordinanza valida da stanotte a mezzanotte fino al 2 marzo”, è stato l’annuncio del presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, durante una conferenza stampa indetta questa mattina ad Ancona per fare il punto sull’emergenza e sulla situazione nelle Marche. Tuttavia, la decisone è stata poi smentita quindi le scuole resteranno aperte.
Bus proveniente dal Nord Italia bloccato a Lione: l'autista ha una forte tosse
È stato bloccato a Lione un bus proveniente dall’Italia: l’autobus era partito dall’Italia settentrionale e ha raggiunto la città nel sud della Francia. La notizia viene riportata dai media locali che spiegano che lo stop al veicolo è scattato dopo che una passeggera ha chiamato la polizia a causa della “forte e anomala tosse” dell’autista del mezzo, per il timore che si tratti di un caso di Coronavirus. Il pullman Flixbus, con i suoi passeggeri a bordo, è stato bloccato intorno alle 7 all’autostazione di Perrache e per il momento le persone che si trovano sul veicolo “restano confinate”, secondo quanto riporta il sito Le Progres. L’autobus aveva fatto tappa a Torino e a Grenoble. L’autista sarebbe anche stato portato via in ambulanza in seguito a una crisi di tosse.
Chiusa l'Unilever: è l'azienda in cui lavora il 38enne contagiato
Sospesa l’attività allo stabilimento Unilever di Casalpusterlengo, quello in cui lavora il 38enne di Codogno ricoverato in gravi condizioni e considerato il paziente uno del Coronavirus nel lodigiano. L’azienda è momentaneamente chiusa e i tamponi verranno effettuati su tutti i dipendenti dello stabilimento. Un lavoratore dello stabilimento spiega a Fanpage.it: “Siamo fermi come tutti i siti produttivi dei comuni. Stanno facendo i tamponi a tutti e aspettiamo gli esiti”.
D'è la quinta vittima in Italia: 219 i contagiati
Il commissario per l'emergenza Coronavirus, Angelo Borrelli, comunica che le persone morte a causa del Coronavirus sono cinque, di cui quattro in Lombardia e una in Veneto. In totale i contagiati sono 219, come comunicato da Borrelli in conferenza stampa. Si aggiunge, quindi, un nuovo decesso ai quattro già noti: la quinta vittima è un uomo di 88 anni in Lombardia, di Caselle Landi (nel Lodigiano), come comunicato dal capo della Protezione Civile. L'uomo di 88 anni si aggiunge alle altre vittime che, come sottolineato dalle autorità, sono sempre state persone anziane con precarie condizioni di salute.
Per quanto riguarda i contagi, Borrelli fornisce i dati riguardanti le singole Regioni: sono 167 i cittadini della Lombardia risultati positivi, tra questi ci sono anche le quattro persone decedute. In Veneto i casi totali sono 27, compresa la prima vittima italiana. Infine, in Emilia-Romagna i casi sono 18. Il commissario per l’emergenza Coronavirus specifica che – sui 213 attualmente contagiate (escluse vittime e guariti) – sono 99 le persone che si trovano in ospedale, di cui 23 in terapia intensiva, mentre 91 sono in isolamento domiciliare “perché non hanno particolare esigenze di cure da essere ricoverati”.
Il commissario per l'emergenza Coronavirus ci tiene a precisare che l’Italia è un paese sicuro: “In Italia si è intervenuto con misure impegnative, c’è sicurezza e si può venire tranquillamente”. Borrelli precisa anche un elemento riguardanti i focolai, che “sono sempre gli stessi due: sembra essere stato individuato un collegamento tra il focolaio lodigiano e quello padovano, ma non ho conferma ufficiale dalle strutture regionali competenti”.
Bloccato volo Alitalia con 300 persone a Mauritius: "Rimpatrio o quarantena"
Un volo decollato questa mattina da Roma è stato fermato subito dopo l’atterraggio a Mauritius, isola che si trova nell’Oceano indiano. Una scelta dettata dall’emergenza del Coronavirus in Italia e che ha portato a bloccare i passeggeri del volo Alitalia su cui viaggiavano 300 persone. Le autorità locali hanno detto che sarà possibile l’ingresso nel Paese solamente se si accetterà un periodo di quarantena, da osservare in due ospedali della capitale. In alternativa i passeggeri possono scegliere di tornare subito in Italia, senza sbarcare e rimanendo a bordo dello stesso aereo con il quale sono arrivati.
Coronavirus, Sapienza rinvia l'esame di stato per abilitarsi alla professione medica
Rinvio per l’esame di stato per abilitarsi alla professione medica. A stabilirlo è una disposizione della Sapienza con la quale è stata rimandata la prova che era prevista per il 28 febbraio a causa dell'emergenza Coronavirus. Un rinvio a data da destinarsi. A breve l’ateneo fornirà ulteriori indicazioni e ricorda che tutti gli avvisi verranno pubblicati anche sul sito esame.miur.it.
A San Giovanni Rotondo sospese le visite dei pellegrini di Padre Pio
Niente più visite per i pellegrini fedeli di Padre Pio. All’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia, vengono sospese le visite guidate in ospedale di tutti i visitatori. Il provvedimento è stato adottato a scopo precauzionale per contrastare la diffusione del Coronavirus. Le visite guidate venivano effettuate dai gruppi di pellegrini fedeli a Padre Pio. Inoltre, per quanto riguarda le visite ai pazienti ricoverati, sarà consentito “l’ingresso ai soli soggetti titolari di permesso rilasciato dalle rispettive unità operative e in numero di un visitatore per per permesso”.
Due contagi a Saccolungo (nel padovano)
Due contagi per il Coronavirus nel comune di Saccolongo, cittadina in provincia di Padova. A farlo sapere è il sindaco del paese, Steve Garbin. Che su Facebook scrive: “Sul territorio comunale di Saccolungo due persone sono risultate positive al test per il Coronavirus. La prima è ricoverata in ospedale. La seconda, non avendo alcun sintomo, è in isolamento domiciliare e riceve quotidianamente la visita di personale sanitario qualificato. La fonte del loro contagio è già nota. Sono in collegamento con il direttore generale dell’ULSS 6 per il monitoraggio costante della situazione che, in questo momento, risulta essere sotto controllo”. In Veneto, stando alle informazioni comunicate dal presidente di Regione, Luca Zaia, si registrano 27 casi confermati.
Conte ammette: "Forse c'è stata una falla nella prevenzione"
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ipotizza che ci sia “stata una falla nella prevenzione” nel caso del Coronavirus e dei focolai italiani. Una falla nei primi giorni dell'emergenza, quindi, quando non è stato possibile risalire neanche al paziente zero. Conte, comunque, assicura: “Abbiamo impiegato risorse umane e finanziarie incredibili”. Secondo il presidente del Consiglio, in ogni caso, “siamo stati gli unici a fare controlli di massa con i tamponi” e per questo motivo il numero dei contagiati in Italia è così alto.
Arrivano le scorte per i supermercati: "Nessun problema per i magazzini"
Arrivano rassicurazioni per quanto riguarda le scorte dei supermercati nel lodigiano e nel piacentino, luoghi del focolaio del Coronavirus, con interi paesi in quarantena. Non ci dovrebbero essere problemi per le scorte di magazzino e, inoltre, sono state già attivate le consegne extra per rifornire i punti vendita, come assicura la vicepresidente di Confcommercio, Donatella Prampolini. Che spiega: “Nel weekend sono stati sotto assedio e svuotati soprattutto i supermercati del Piacentino. Abbiamo riorganizzato i turni e le risorse di personale per far fronte all'emergenza anche per l'assenza obbligata dei dipendenti della ‘zona rossa’”.