Concluso il vertice delle delegazioni Pd e M5S con Conte. La trattativa tra i due partiti che dovrebbero formare la nuova squadra di governo è sembrata di nuovo in salita. Ieri l'intervento di Di Maio alla Camera ha fatto infuriare i dem. Quello del leader pentastellato è suonato infatti come un ultimatum: "O ci sono i nostri punti nel programma di governo o si torna al voto". Ma dopo l'incontro a Palazzo Chigi lo strappo pare ricucito.
- Terminato incontro a Palazzo Chigi. Delrio: "Passi avanti sul programma" 31 Agosto
- Di Maio riunisce stato maggiore M5S per fare il punto sul governo 31 Agosto
- Vertice delle delegazioni Pd e M5S a Palazzo Chigi con il premier incaricato Conte 31 Agosto
- Governo a rischio, Conte pronto a rinunciare 31 Agosto
- Governo, il premier incaricato Conte al Quirinale per un colloquio con Mattarella 31 Agosto
Terminato incontro a Palazzo Chigi. Delrio: "Passi avanti sul programma"
Le delegazioni di Pd e M5s hanno terminato l'incontro con Giuseppe Conte a Palazzo Chigi e, uscendo, hanno risposto alle domande dei cronisti.
Sono stati compiuti "passi avanti" sul programma condiviso da M5s e Pd per dare vita a un nuovo governo. Lo ha riferito il capogruppo dem alla Camera, Graziano Delrio, a margine dell'incontro con il premier incaricato. Quest'ultimo, ha aggiunto, "si incaricherà di fare una sintesi quasi definitiva".
"Non mi risultano mal di pancia" nel M5s, "è chiaro che stiamo tenendo il punto sul programma, sull'agenda politica". Lo ha riferito il capogruppo M5s Francesco D'Uva, al termine dell'incontro con la delegazione Pd e il premier incaricato Giuseppe Conte. "Abbiamo parlato di programmi e del documento che abbiamo già condiviso per vedere se si può andare incontro alle istanze di tutte le forze politiche interessate. Si sta lavorando per andare avanti. I tempi? Il prima possibile", ha aggiunto D'Uva.
M5s-Pd, Salvini: “Governo truffa, italiani usino la legittima difesa”
“Quel Partito Democratico che noi abbiamo mandato a casa, a Roma sta cercando di arraffare qualche poltrona. Volere è potere, ma se vogliono andare avanti con la truffa facciano pure. Avranno noi come avversari, saremo pronti, paese per paese, comunità per comunità a difendere i risultati" così il leader leghista Matteo Salvini è tornato a scagliarsi contro il previsto esecutivo M5s-pd, aggiungendo: "Gli italiani avranno diritto a esercitare democraticamente e pacificamente la legittima difesa contro questo Governo”. “Dal Pd, che è il partito dei poteri forti, non ci aspettiamo nulla. Per i 5stelle, che è un partito entrato in Parlamento per rivoluzionare, cambiare e ribaltare, sedersi al tavolo con Renzi e Prodi è una fine triste" ha proseguito il ministro dell’interno uscente, concludendo: “Adesso possono scappare dalle elezioni per un mese, sei mesi o un anno, ma non all'infinito. Prima o poi si tornerà a votare. Se non in autunno, tra sei mesi, otto mesi, un anno, poi governeremo noi per i prossimi 15 anni"
Grillo si appella ai giovani Pd: “Abbiamo occasione unica"
“Non ci accorgiamo del momento storico, del momento straordinario che è questo. C’è da riprogettare il mondo. C’è da rivedere i paradigmi della crescita, capire cosa deve crescere e cosa no. C’è da rivedere i sistemi industriali, la mobilità… Dovremmo sederci a parlare di questo, ci vorrebbe dell’euforia invece ci abbruttiamo con il posto lo do a questo o a quello, i 10 o i venti punti”, così Beppe Grillo, in un video pubblicato sul suo blog, critica i meccanismi con i quali si sta portando avanti la trattativa tra m5s e Pd per la formazione di un nuovo governo guidato da Giuseppe Conte. Nel suo messaggio il fondatore del Movimento 5 Stelle lancia anche un appello ai giovani del Pd. “Mi rivolgo ai ragazzi del Partito democratico, è il vostro momento, abbiamo un’occasione unica che non si ripeterà mai più. Cerchiamo di compattare i pensieri e di sognare un’idea di nazione, che tipo di società vogliamo”.
Pd: "Accolte gran parte delle nostre proposte"
Che le trattative per la formazione del nuovo governo stiano andando bene lo confermano anche fonti del Pd dopo l'incontro di oggi tra la delegazione Dem, quella del M5S e il premier incaricato Giuseppe Conte. Secondo il Pd sarebbero state accolte gran parte delle loro richieste "a partire dal taglio del cuneo fiscale a favore dei lavoratori, da una nuova legge sull'immigrazione, dal blocco dell'aumento dell'Iva e dallo sblocco immediato delle infrastrutture".
M5s: "Col Pd passi avanti sui punti chiave"
Il M5S avrebbe ottenuto dal premier incaricato Giuseppe Conte alcune rassicurazioni su punti chiave del programma del nuovo governo. In particolare il Movimento avrebbe ottenuto il via libera allo stop a nuovi inceneritori, lo stop a nuove concessioni sulle trivelle, alla revisione delle concessioni autostradali, al taglio parlamentari nel primo calendario utile alla Camera, lotta all'immigrazione clandestina alla criminalità e all'evasione fiscale. Lo fanno sapere fonti pentastellate dopo la riunione del Movimento 5 Stelle per fare il punto sulla situazione delle trattative col Pd.
Di Maio riunisce stato maggiore M5S per fare il punto sul governo
Luigi Di Maio ha riunito lo stato maggiore del M5s per fare il punto sulla situazione della formazione del governo. La riunione è in corso in un appartamento privato del centro di Roma e vi prendono parte i "big" dei 5 Stelle, inclusi i capigruppo alla Camera e al Senato.
Raggi e Appendino favorevoli all'accordo col PD
“Sono favorevole all’accordo e spero che si formi un governo con il presidente Conte, una persona straordinaria”. Lo ha detto la sindaca di Torino, Chiara Appendino (M5S), intervenendo a Marina di Versiliana alla festa del ‘Fatto Quotidiano’. “L’idea di andare alle elezioni – ha affermato Appendino nel suo intervento a Marina di Pietrasanta – e non mettere in sicurezza provvedimenti come il reddito di cittadinanza, che un governo a trazione leghista potrebbe mettere in discussione, non sarà la soluzione migliore per la nostra base elettorale. Ma quando rappresenti le istituzioni rappresenti prima il Paese, e poi la tua forza politica. Se pensi solo al consenso non sempre fai le scelte giuste”. “Questo – ha concluso la sindaca pentastellata– noi amministratori lo sappiamo bene”.
A fargli eco è la collega a Roma, Virginia Raggi (M5S): “Luigi Di Maio ha ribadito con grande forza la centralità del programma rispetto alle persone. Ma adesso che l’incarico è stato affidato a Conte, ora che le due forze hanno espresso le loro legittime esigenze, è fondamentale che rimettano la palla al presidente Conte che deve trovare un punto di sintesi”, ha detto la sindaca della Capitale, intervenendo alla Versiliana (Marina di Pietrasanta) alla festa del ‘Fatto quotidiano’. “Ripeto, ci sta anche puntare i piedi sulla centralità del programma ma in questo momento, visto che ognuno ha giocato le sue carte, bisognerebbe tacere e passare la palla a Conte. Credo che Conte sia una garanzia per tutti gli italiani e saprà trovare una sintesi tra due forze politiche che, a ben guardare, hanno anche punti in comune da sviluppare. Bisogna ritornare a fare un po' più di politica e un po' meno spettacolo”. Per Raggi “Conte è un persona molto equilibrata, una parola che in politica manca da un po' di tempo”.
Vertice delle delegazioni Pd e M5S a Palazzo Chigi con il premier incaricato Conte
È in corso da oltre un'ora a palazzo Chigi l'atteso incontro del chiarimento sulla formazione del nuovo governo fra il premier incaricato Giuseppe Conte, che questa mattina ha avuto un colloquio al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. All'appuntamento con Conte partecipano solo capigruppo parlamentari: Francesco D'Uva e Stefano Patuanelli per i Cinque Stelle e Graziano Delrio e Andrea Marcucci per il Pd. Al primo incontro di ieri a palazzo Chigi, invece, per il Pd c'erano il vicesegretario Andrea Orlando e dall'ex ministro Dario Franceschini.
Conte bis, la trattativa prosegue. D'Uva (M5S): "Sono fiducioso che si possa trovare un accordo"
"Sono qui di sabato mattina e andiamo a sentire. E sono fiducioso che si possa trovare un accordo". Così il capogruppo di M5s alla Camera Francesco D'Uva entrando a Palazzo Chigi per l'incontro col premier incaricato Giuseppe Conte e la delegazione del Pd.
Conte bis, appello di Salvini a Mattarella: "Metta fine a questo vergognoso mercato di poltrone"
"Presidente Mattarella, basta, metta fine a questo vergognoso mercato delle poltrone, convochi le elezioni e restituisca la parola e la dignità agli Italiani". E' quanto chiede il leader della Lega Matteo salvini al capo dello Stato in una dichiarazione.
Governo a rischio, Delrio: "Inaccettabile aut aut del M5S a Conte"
"Negli incontri siamo sempre stati costruttivi, ieri i 10 punti sono diventati 20 e si è si è detto o questi o non si fa il governo. A me sembra un ultimatum ed è totalmente inaccettabile che si pongano ultimatum al presidente del Consiglio. Adesso vediamo con che spirito ci si siede a questo tavolo, se con aut aut o volendo discutere per il bene degli italiani". Così il capogruppo del Pd alla Camera Graziano Delrio, entrando a Palazzo Chigi per l'incontro previsto con il premier incaricato Giuseppe Conte e la delegazione del M5s.
Conte bis in bilico, Pd chiede un chiarimento al presidente del Consiglio incaricato
"Vogliamo un chiarimento sul programma e di questo stiamo parlando con il presidente Conte". Così la vicesegretaria Pd Paola De Micheli in una breve dichiarazione alla stampa davanti al Nazareno. "Continuiamo a lavorare a un programma serio per gli italiani e non accettiamo ultimatum", ha detto, senza rispondere a domande dei cronisti.
Di Battista: "Ultimatum del M5S? Paradossale, i 20 punti sono stati promessi dal Pd agli elettori"
"Ieri alcuni esponenti del Partito Democratico hanno parlato di "ultimatum" del Movimento 5 Stelle. È davvero paradossale il fatto che quelli del Pd considerino ‘ultimatum' idee e soluzioni sacrosante per il benessere collettivo". Lo ha scritto su Facebook Alessandro Di Battista che aggiunge: "Oltretutto nei 20 punti presentati ieri ci sono quelle riforme che il PD e i suoi derivati hanno promesso per 20 anni senza mai realizzarle preferendo cedere agli ultimatum (quelli veri) di Berlusconi. Parlerò poco in questi giorni ma una cosa la voglio dire. Il Pd si dovrebbe preoccupare degli ‘ultimatum' che gli hanno dato ripetutamente milioni di elettori o ex-elettori. Sono loro ad avergli detto: ‘o fate una legge sul conflitto di interessi o andate a casa'. Sono loro che hanno votato sì al referendum sull'acqua pubblica e ancora aspettato che venga rispettato. Sono loro che oggi chiedono a gran voce la revoca delle concessioni autostradali ai Benetton. Il Movimento gli ha messo su un piatto d'argento soluzioni e proposte e loro si lamentano pure?".
"Ieri – aggiunge – Luigi ha parlato come ha il dovere di parlare il Capo politico del Movimento. Ha parlato come avrei parlato io e migliaia di attivisti. Ha parlato a nome di un Movimento che un anno e mezzo fa ha vinto le elezioni proprio perché ha proposto gli stessi temi di ieri. Ripeto, il Movimento ha un enorme potere contrattuale e questo rappresenta un'occasione per portare a casa risultati attesi dai cittadini italiani da 20 anni. Se poi gli esponenti del Pd dovessero far saltare tutto perché non vogliono fermare inceneritori e trivellazioni, non intendono colpire i conflitti di interessi che generano accentramento di potere, non pensano di salvaguardare l'acqua pubblica o di redimersi dopo anni di regalie fatte proprio da loro ai Benetton beh, lo spiegheranno ai loro elettori e lì, forse, capiranno il significato della parola ‘ultimatum'".
Governo a rischio, Conte pronto a rinunciare
In mattinata, dopo l'incontro al Colle con il Capo dello Stato Sergio Mattarella sono emersi in ambienti parlamentari della maggioranza timori che il presidente del Consiglio incaricato Conte stia ipotizzando la possibilità di rinunciare al mandato conferitogli dal Capo dello Stato, alla luce delle difficoltà emerse nelle ultime ore, dopo che Luigi Di Maio ha lanciato il suo ultimatum al Partito democratico.
Governo, il premier incaricato Conte al Quirinale per un colloquio con Mattarella
Il presidente del consiglio incaricato Giuseppe Conte è a colloquio con il Capo dello Stato Sergio Mattarella. Conte è uscito in auto da Palazzo Chigi dopo le dieci ed è entrato al Quirinale poco dopo.
Totoministri Conte bis, Fioramonti (M5S): "Mi piacerebbe guidare l'Istruzione"
Nel totoministri di queste ore per il Conte bis è stato fatto anche il suo nome. Stiamo parlando del pentastellato Lorenzo Fioramonti, viceministro del M5s all'Istruzione, che in un'intervista al Corriere della Sera dice: "Mi piacerebbe portare avanti il percorso che ho iniziato".
Secondo Fioramonti, "la scuola, la formazione e la ricerca devono essere al centro del programma perché ormai la conoscenza è il nuovo petrolio. Ma per rilanciare il settore bisogna chiudere la piaga del precariato di scuola, università e enti di ricerca".
"Ci vogliono – spiega – investimenti di rilievo, certo. Qualcosa abbiamo già fatto con il governo passato", "abbiamo fatto alcuni provvedimenti importanti ma non significativi. Credo che serva un miliardo aggiuntivo per l'Università e due per la scuola: dobbiamo dare un orizzonte a scienziati e ricercatori che a 45 anni sono ancora supplenti e a quegli insegnanti precari da molti anni. I fondi si possono trovare con interventi fiscali mirati, quella che chiamo l'Iva strategica".
A una domanda su un possibile aumento delle tasse risponde: "Bastano delle micro tasse di scopo: una sulle merendine, una sulle bevande zuccherate, un'altra sui biglietti aerei. Sono beni dannosi per la salute e servizi inquinanti. Ho calcolato che così si possono ricavare 2,5 miliardi". Si potrebbero così aumentare gli stipendi degli insegnanti? "Vedremo le possibilità – risponde -, di certo dobbiamo risolvere il problema delle classi pollaio: i miei figli vanno a scuola in Germania e lì sono 21 in classe".
Governo, Gentiloni chiede a Conte un'accelerazione per risolvere la crisi
"Non pretendo uno sprint, ma un'accelerazione gioverebbe. Alle possibilità di risolvere la crisi e soprattutto alla dignità della politica. Aspettando Rousseau". Lo ha scritto su Twitter il presidente del Pd Paolo Gentiloni.
Conte bis in salita, Pd attacca: "Di Maio poltronista non ha chiuso con la Lega"
"Di Maio accusa gli altri di volere le poltrone ma il poltronista casomai è lui". Lo ha detto, in un'intervista a Repubblica, il tesoriere del Pd, Luigi Zanda, secondo il quale inoltre le posizioni del capo politico dei 5 stelle possono fare pensare "che i suoi rapporti con la Lega non siano chiusi per sempre". La trattativa tra i due partiti è sempre più difficile, con Di Maio che ieri ha minacciato di far saltare l'accordo con i dem, se non entreranno nel programma i 20 punti che ieri il leader della Lega ha affidato al premier incaricato Conte. L'accusa del Pd è però che Di Maio sia piuttosto interessato al suo incarico di vicepremier nella squadra del nuovo governo.
"Di Maio non lo capisco – ha aggiunto Zanda -Parla spesso degli altri accusandoli di essere poltronisti. Ma nell'ultimo governo ne occupava tre di poltrone: due ministeri e quella di vice premier. In più era il capo politico del Movimento. Significa che le sue poltrone erano quattro. In fatto di poltrone non scherza".
"Un governo serve all'Italia – ha spiegato -, ma non a qualsiasi costo. Serve un governo solido negli obiettivi condivisi e nella qualità dei suoi componenti" ma, "l'intesa sul programma deve essere verificata ancora, nonostante le nostre insistenze, è stata rallentata anche dall'iniziale richiesta di Di Maio della vice presidenza del Consiglio e del ministero dell'Interno".
"Gli inumani e incostituzionali decreti sicurezza vanno abrogati. Se la parola dà fastidio, allora diciamo che vanno radicalmente riscritti. Sulle politiche migratorie è chiaro che dobbiamo fare la guerra ai trafficanti, gestire i flussi, responsabilizzare la Ue. Ma basta con i porti chiusi e un Mediterraneo cimitero di migranti. Trovo molto irritante che durante la trattativa per la formazione del nuovo governo i ministri Toninelli e Trenta abbiano controfirmato, evidentemente condividendolo, il decreto che sta tenendo da giorni e giorni in alto mare una nave piena di migranti, a cui è vietato avvicinarsi a Lampedusa".