La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha parlato al Senato a pochi giorni dal Consiglio europeo del 23 e 24 marzo. In tema migranti, la premier ha dichiarato che servono "adeguati stanziamenti economici" per fermare i flussi migratori e che va garantito il "diritto di non essere costretto a migrare". Sul naufragio di Cutro ha sottolineato: "La mia coscienza è perfettamente a posto. Non esistono prove che il governo italiano avrebbe potuto fare di più. Io sono una madre". Meloni ha parlato anche della guerra in Ucraina e ha annunciato che l'Italia aumenterà la sua spesa militare fino al 2% del Pil: "Non abbiamo mai nascosto di volerlo fare, in linea con i governi precedenti".
L'opposizione si è concentrata soprattutto sulla questione migranti, con Carlo Calenda che ha chiesto al governo di ammettere che le cose non hanno funzionato. Per quanto riguarda l'Ucraina, invece, la senatrice del Movimento 5 stelle Alessandra Maiorino ha chiesto a Meloni di chiarire se "stiamo per entrare in guerra con la Russia". Anche Massimiliano Romeo, capogruppo leghista, ha sottolineato che la fornitura di armi "va bene" ma l'Europa deve lavorare di più sulla diplomazia per arrivare "almeno a una tregua".
Domani Giorgia Meloni parla alla Camera dalle 9.30
Domani mattina, 22 marzo, si ripeterà l'intervento della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, questa volta alla Camera. Meloni ha già depositato il testo del suo intervento, identico a quello svolto oggi al Senato, perciò non rileggerà il discorso. All'inizio della seduta, alle 9.30, i deputati inizieranno direttamente rispondendo alle parole di Meloni, poi la leader del governo prenderà la parola per la replica.
Von der Leyen dice che ha avuto una "buona telefonata" con Giorgia Meloni
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si sono sentite al telefono per parlare dell'agenda del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo. La leader del governo italiano ha detto di aver condiviso "l'urgenza di agire a livello europeo sulla migrazione. Von der Leyen ha twittato: "Buona telefonata con la prima ministra Giorgia Meloni sulla migrazione in vista del Consiglio europeo. Dobbiamo continuare ad agire in modo rapido e coordinato. È così che abbiamo fatti buoni progressi finora. Abbiamo discusso della necessità di sostenere i partner nordafricani, prevenire partenze irregolari e perdite di vite umane in mare".
Il presidente ucraino Zelensky parlerà al Consiglio europeo in videochiamata
All'inizio dell'incontro "il presidente Zelensky si unirà a noi in videoconferenza". Lo ha scritto Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, invitando formalmente i leader Ue all'incontro del 23 e 24 marzo. "Ribadiamo come sempre il nostro impegno incrollabile per assistere l'Ucraina. Il nostro obiettivo è fornire l'Ucraina con un milione di munizioni nei prossimi 12 mesi", ha scritto Michel.
Di cosa si parlerà al Consiglio europeo del 23 e 24 marzo
Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, lo ha scritto nella lettera di invito ai leader europei: il primo tema sarà la guerra in Ucraina, con particolare attenzione alla necessità di "aumentare la produzione di munizioni" per le forniture ucraine. In agenda anche l'energia, la politica commerciale dell'Ue e la competitività. Per quanto riguarda le migrazioni, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen darà una "breve informativa" su quanto è seguito allo scorso Consiglio del 9 febbraio. Infine, i leader incontreranno Christine Lagarde della Banca centrale europea per discutere la situazione "economica e finanziaria" della zona euro.
Anche Elly Schlein sarà a Bruxelles il 23 marzo per il Consiglio europeo
Elly Schlein sarà a Bruxelles giovedì 23 marzo, come Giorgia Meloni. La segretaria del Partito democratico parteciperà al pre-vertice dei socialisti europei in preparazione del Consiglio europeo, che sarà focalizzato sulla situazione economica, sulla crisi migratoria e sull'Ucraina. Incontrerà con il presidente del Pse – l'ex premier svedese Stefan Lofven – e altri leader socialisti. Schlein avrà anche un faccia a faccia con il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans, il commissario Paolo Gentiloni e con gli europarlamentari del Partito Democratico
La lettera dell'Ue all'Italia sui figli di coppie gay: "Tutti i Paesi riconoscano i loro diritti"
Il 23 e 24 marzo Giorgia Meloni andrà a Bruxelles per l'incontro del Consiglio europeo, che raccoglie i capi di Stato e di governo dei 27 Paesi membri Ue. Sempre da Bruxelles, ma dalla sede della Commissione europea, è arrivata invece una lettera che interviene in uno dei temi più caldi del dibattito politico: il riconoscimento dei diritti dei figli di coppie omogenitoriali. Rispondendo a un'interrogazione del M5s, il commissario europeo della Giustizia Didier Reynders ha scritto che tutti gli Stati europei hanno "l'obbligo di riconoscere la filiazione di un minore con genitori dello stesso sesso".
Domani Giorgia Meloni andrà a colazione con Mattarella per parlare del Consiglio europeo
L'agenda della presidente del Consiglio Giorgia Meloni prevede che, dopo l'intervento alla Camera per presentare le sue comunicazioni al Consiglio europeo del 23 e 24 marzo, la leader di Fratelli d'Italia parteciperà a una "colazione di lavoro": alle 13.30 al Quirinale sarà ospitata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, insieme ai ministri competenti, per discutere dell'incontro di Bruxelles.
Paita (Iv): "Il governo si era scordato il nucleare, grazie a noi se ne parlerà a Bruxelles"
Raffaella Paita, capogruppo di Azione e Italia viva al Senato, ha detto in un video pubblicato sui social che "la risoluzione presentata dalla maggioranza" per le dichiarazioni di Giorgia Meloni al Consiglio europeo del 23 e 24 marzo "non conteneva neppure un punto relativo al nucleare, un fatto incredibile. Solo la nostra strategia in Aula ha permesso di recuperare questo vuoto". Il governo "va in Europa a parlare di energia e si dimentica, dopo la pessima figura del ministro Pichetto Fratin, dl tema del nucleare, che è un tema decisivo, importantissimo".
Tajani riferirà giovedì alle 14.30 sull'esito del Consiglio Ue
Giovedì 23 marzo, alle ore 14:30, presso l'aula convegni del Senato, le commissioni riunite Esteri di Senato e Camera svolgono l'audizione del ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, sugli esiti del Consiglio Esteri dell'Unione europea del 20 marzo 2023.
A che ora parlerà domani Giorgia Meloni alla Camera
Giorgia Meloni interverrà domani alla Camera, per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo. La presidente del Consiglio ha già depositato in Aula il testo del discorso pronunciato oggi in Senato. Domani mattina alle 9.30 inizierà la discussione e Meloni prenderà la parola in replica.
Giorgia Meloni ha consegnato il testo delle sue comunicazioni alla Camera
Giorgia Meloni ha lasciato il Senato per andare alla Camera e consegnare il testo delle comunicazioni illustrate già a Palazzo Madama in vista del Consiglio europeo in programma il 23 e 24 marzo a Bruxelles. L’Aula di Montecitorio è convocata per domattina alle 9.30.
Energia, quali sono le proposte che arriveranno al Consiglio europeo
Al Consiglio europeo di giovedì e venerdì, i capi di Stato e governo inviteranno la Commissione europea “a finalizzare rapidamente la valutazione delle misure di emergenza adottate nel 2022” per fronteggiare la crisi energetica “e, se necessario, a proporre l'estensione della loro applicazione”. È quanto si legge nell'ultima bozza.
Il Senato approva la mozione di maggioranza sul Qatargate
Via libera dell'Aula della Camera alla mozione di maggioranza sulle iniziative in relazione alla vicenda Qatargate. Respinto, invece, il testo del Pd così come cospicue parti dei documenti presentati da AVS e M5S. Il Terzo Polo non ha partecipato alle votazioni dei testi di maggioranza e del Pd.
Il Senato ha approvato la risoluzione di maggioranza per parti separate
L'Aula del Senato ha approvato la risoluzione di maggioranza per parti separate sulle comunicazioni della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del vertice a Bruxelles di giovedì e venerdì, in cui i capi di Stato e di governo discuteranno principalmente di sostegno all'Ucraina e di migranti.
Malan: "Meloni va al Consiglio Ue con sostegno della maggioranza e dei cittadini"
"Meloni va al Consiglio europeo con il sostegno della maggioranza del Parlamento e dei cittadini che ci dicono di andare avanti e di tenere duro. Siamo in buone mani. La sua forza viene anche dal fatto che tra un anno si voterà per il Parlamento europeo: l'Italia potrà avere ancora più forza". Lo ha detto Lucio Malan, capogruppo di FdI al Senato, al termine della dichiarazione sulla risoluzione di maggioranza alle comunicazioni del premier sul Consiglio europeo del 23 e 24 marzo.
Romeo: "Nella Nato serve più equilibrio, Italia deve ritrovare suo peso nell'Alleanza"
Durante le dichiarazioni di voto in Senato sulle comunicazioni di Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo, il capogruppo leghista Massimiliano Romeo ha detto che tutto il suo partito conta sulla presidente del Consiglio per aprire al dialogo. "Spesso in questi mesi siamo stati di fronte al deserto della diplomazia in Ucraina. Nell'Alleanza atlantica serve più equilibrio, bisogna ritrovare il peso dell'Italia e del centro Europa, almeno per arrivare a una tregua. Comprendiamo che non sia facile fare delle proposte nella Nato, altrimenti si è accusati di collaborazionismo. Ma che libertà è quella di criticare ogni opinione quella che si scosta dal pensiero dominante? Si chiama piuttosto dolce tirannia. Ok sostegno all'Ucraina ma dobbiamo anche tutelare i nostri interessi".
Maiorino (M5s): "Presidente Meloni, stiamo per entrare in guerra con la Russia?"
Alessandra Maiorino, senatrice del Movimento 5 stelle, è intervenuta nel dibattito sull'invio di armi all'Ucraina: "L'ingiustificata invasione dell'Ucraina ad opera della Russia è degenerata al punto che oggi siamo alle porte di un conflitto nucleare. Non pensate che sia il momento di fermarsi e riflettere? È chiaro, fuori da quest'aula, che il sistema di invio continuo delle armi non funziona. Ma qui dentro si continua a portarlo avanti. Ora Zelensky chiede caccia bombardieri e sottomarini, veniamo a sapere anche che ci sono soldati ucraini in addestramento sul suolo italiano. La presidente Meloni lo chiarisca: vi siete posti un limite all'escalation militare? Stiamo per entrare in guerra? Abbia il coraggio di chiarirlo. Lo dico anche al Pd: chi porta avanti l'escalation militare non può essere favorevole anche a un percorso di pace. Basta con l'ipocrisia"
Ronzulli (FI): "L'Europa deve lavorare per la pace in Ucraina, come chiede Berlusconi"
"Non abbiamo mai avuto esitazione, e non l'avremo mai, a condannare l'invasione russa dell'Ucraina. La via dell'Occidente, e quindi anche quella dell'Italia, deve essere il sostegno anche armato all'Ucraina. Allo stesso tempo, questa politica non esclude la ricerca della pace". Lo ha detto Licia Ronzulli, capogruppo di Forza Italia al Senato. "L'Europa, come il presidente Berlusconi chiede da tempo, deve diventare un soggetto politico che svolge un ruolo importante per la pace e la sicurezza di tutti, soprattutto del popolo ucraino, che va posto nelle condizioni di difendersi sempre".
Calenda: "I migranti in mare vanno salvati sempre, a Cutro non ha funzionato nulla"
"Il primo principio è che le persone in mare si salvano sempre: mettere le Ong in condizione di non operare al meglio è assurdo. Così come non riconoscere che a Cutro non ha funzionato nulla". Lo ha detto Carlo Calenda nel suo intervento in Senato dopo le parole di Giorgia Meloni. "È necessario ripristinare una missione europea di pattugliamento come Sophia, che in cinque anni ha salvato quarantamila naufraghi prima che Matteo Salvini decidesse di farla chiudere". Allo stesso tempo, però, "non è possibile neanche accogliere indiscriminatamente tutte le persone che arrivano in Italia" e "non bisogna litigare con i Paesi a noi confinanti: se aumentano i controlli alle frontiere, più migranti restano in Italia". Lavorare con la Libia "è purtroppo ineludibile, ma la destra non può ignorare che spesso la Guardia costiera libica è connivente con i trafficanti, serve anche lì personale Frontex". Infine, sulla cittadinanza, "introdurre lo ius culturae – la cittadinanza a chi finisce un ciclo di studi – vorrebbe dire forgiare nuovi italiani e dare forza alla nazione".
De Cristofaro (Avs): "Meloni non ha neanche menzionato il piano di pace cinese, perché?"
"Il numero di soldati ucraini che si addestrano sfiora il livello di belligeranza. Le iniziative diplomatiche dell'Unione europea finora sono state quasi inesistenti, e il suo governo ha seguito la stessa linea", ha detto Peppe De Cristofaro, senatore dell'Alleanza Verdi-Sinistra. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni "non ha neanche menzionato il piano cinese per la pace: non dico di aderirvi, è un piano discutibile e anche ambiguo per quanto riguarda il tema fondamentale dell'integrità territoriale dell'Ucraina, ma perlomeno di dargli attenzione. E di non fare finta che non esista.
Meloni: "Siamo un membro Nato, anche se qualcuno vorrebbe la resa dell'Ucraina..."
"Siamo un membro della Nato e condividiamo la posizione sull'aggressione russa in Ucraina. Ci sono partiti che auspicano la resa dell'Ucraina o un'alleanza con la Cina, ma noi non siamo di questo avviso". Lo ha detto Giorgia Meloni in replica in Senato. "Anche il governo Conte ha aumentato le spese militari".
Naufragio di Cutro, Meloni: "La mia coscienza è perfettamente a posto"
"La mia coscienza è perfettamente a posto, spero che sia a posto anche quella di chi usa la morte di povera gente per fare propaganda". Lo ha detto Giorgia Meloni, in replica al Senato, parlando del naufragio di Cutro. "Non esistono prove che il governo italiano avrebbe potuto fare di più, lo fa ogni giorno – ha continuato – Io sono una madre".
L'Italia aumenterà le spese militari, dice Giorgia Meloni
“Non abbiamo mai fatto mistero di voler aumentare la spesa militare. Non facciamo come i governi precedenti, noi la faccia ce la mettiamo convinti che rispettare gli impegni sia vitale per tutelare la credibilità e la sovranità nazionale”: lo ha detto Giorgia Meloni intervenendo nell’Aula del Senato prima del Consiglio europeo.
Fregolent (Azione-Italia Viva): "Meloni chiedeva di indagare Renzi per strage colposa"
"È così lontana la Meloni che chiedeva di indagare Renzi per strage colposa dopo un naufragio nel Mediterraneo, bene, cresciamo tutti…". E' un passaggio dell'intervento in Aula della senatrice di Azione-Iv Silvia Fregolent nell'ambito della discussione generale a Palazzo Madama dopo le comunicazioni della premier in vista del Consiglio Europeo.
Biancofiore (Noi Moderati): "Maggioranza e opposizione siano unite su migranti e Ucraina"
"Maggioranza ed opposizione dovrebbero essere sui grandi temi come quello dei migranti sulla stessa sponda". Lo dice nell'Aula del Senato Michaela Biancofiore di NM nel dibattito sulle comunicazioni del presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista del prossimo Consiglio Ue. Quanto all'Ucraina, Biancofiore ribadisce la "necessità per l'Italia di assumere un ruolo per la pace".
Lorefice (M5s): "Gli esseri umani migrano da milioni di anni, non è una novità"
"Gli esseri umani migrano da due milioni di anni, per vari motivi, non è una novità. Il problema è il modo adeguato per affrontare il problema". Lo ha detto Pietro Lorefice (M5s), durante la discussione generale in Senato dopo le comunicazioni della premier Meloni che aveva parlato di "emergenza" immigrazione. "Uno dei motivi per cui le persone migrano – ha proseguito Lorefice – sono le guerre, e il luogo di partenza principale, la Libia, è stata destabilizzata nel 2011 e lei ha avuto un ruolo visto che era nel governo che ha appoggiato la guerra". L'esponente di M5s ha ricordato come in passato Meloni avesse attribuito a Francia e Gran Bretagna la destabilizzazione della Libia: "la Libia è una spina nel fianco: riesce ad avere un rapporto con gli amici francesi su questo punto?". Infine Lorefice è tornato sull'affermazione della premier per cui "per fermare i movimenti secondari dei migranti all'interno della Ue occorre fermare quelli primari". "E' una battuta alla Catalano, presidente, che non basta. Dobbiamo chiedere con forza che anche il flusso dei migranti economici sia regolato da un patto di livello europeo". "Non abbiamo intenzione di indebolire l'Italia o i cittadini italiani come lei ha affermato – ha concluso -, se attacchiamo lei e il suo governo lo facciamo in modo oggettivo. Aveva parlato di blocchi navali e non lo ha fatto, fortunatamente, ora servono soluzioni praticabili".
Cosa ha detto Giorgia Meloni nel suo discorso in Senato prima del Consiglio Ue
Giorgia Meloni è intervenuta al Senato in vista del Consiglio Europeo del 23 e 24 marzo: “Prima di ogni ipotetico diritto a emigrare, ogni essere umano ha il diritto a non essere costretto a migrare in cerca di una vita migliore. È esattamente l’aspetto che Europa e Occidente in questi anni hanno colpevolmente trascurato”.
Meloni: "La voce dell'Italia sarà sempre più forte in Europa"
"La voce dell'Italia sarà una voce sempre più forte in Europa. È questo il mandato che porteremo avanti". Lo ha detto Giorgia Meloni in conclusione delle sue comunicazioni in vista del Consiglio Ue.
Case green e stop auto a benzina dal 2035, Meloni: "Danneggiano cittadini e imprese"
La presidente del Consiglio si è scagliata contro le direttive su case green e sullo stop alle auto a combustibili fossili dal 2035: "Rischiano di danneggiare cittadini e imprese e creare nuove dipendenze proprio mentre ci stiamo liberando da quella dal gas russo".
L'Italia è pronta ad aiutare l'Ucraina nella ricostruzione, dice Meloni
"L'Italia è pronta a dare il suo contributo sulla ricostruzione dell'Ucraina – ha detto ancora Giorgia Meloni in Senato – non abbiamo mai nascosto di voler aumentare le spese militari, in linea con quanto fatto con i governi precedenti".