Le comunicazioni di Giorgia Meloni al Senato in vista del Consiglio Europeo del 27 e 28 giugno 2024: la presidente del Consiglio è intervenuta prima a Montecitorio dalle ore 9:00 e dalle 15:00 è cominciata la discussione al Senato. Al termine è prevista la replica di Meloni e a seguire le dichiarazioni di voto sulle risoluzioni.
Maiorino (M5s): "Meloni al bivio, tradire o sparire"
"Oggi si è presentata in aula ad occhi bassi, senza quella boria che in genere la contraddistingue. Ma il coraggio di dire la verità le è mancato: lo vuole dire agli italiani che il suo obiettivo lo ha fallito, presidente? Invece di invocare falsamente complotti e tradimenti della volontà popolare, lo dirà che non avete raggiunto la maggioranza come vaticinava, e che quelli che lei voleva mandare all'opposizione, ossia socialisti e liberali, hanno chiuso l'accordo, anche con i popolari, ossia con Forza Italia, senza di lei? La sua spregiudicatezza ha portato l'Italia a doversi accontentare che forse ci tirino un osso: una vicepresidenza o comunque nulla più del minimo sindacale. Frattanto il suo amico Viktor Orban ha già tuonato che voterà contro. Dopo questa figuraccia di proporzioni mondiali, Giorgia Meloni si prepara a fare accordi sottobanco con la vituperata sinistra, tradendo la sua famiglia europea dei Conservatori, e dunque scenderà a patti con il Partito Democratico e con i Macroniani, sempre che questi lo consentano, visto il gelo totale tra Francia e Italia, oppure condannerà il nostro Paese alla assoluta ininfluenza? Bel dilemma: tradire o sparire". Lo ha dichiarato la vicepresidente del gruppo M5S al Senato, Alessandra Maiorino, intervenendo nell'aula di Palazzo Madama in dichiarazione di voto dopo le comunicazioni della presidente Meloni in vista del Consiglio europeo.
Bonelli (Avs): "Italia ai margini, Meloni accetti il fallimento"
"Giorgia Meloni deve fare i conti con i suoi fallimenti politici in Europa. Dice che non partecipa ai caminetti ma la realtà è che, a causa delle sue politiche conflittuali e anti-europeiste, è stata messa fuori dalla porta. Le immagini di Gioventù Nazionale hanno fatto il giro d'Europa e del mondo", lo ha detto Angelo Bonelli rispondendo alle domande dei cronisti nei pressi di Montecitorio. Le maggioranze si compongono sulla base dei voti dei cittadini europei e sulla base di questo conservatori e popolari non hanno la maggioranza. Guida un governo che chiede meno Europa ma prende i fondi del Pnrr. Siamo stati messi ai margini per l'inadeguatezza di questa maggioranza che non ha una visione dell'Europa stessa", ha aggiunto il leader di Europa Verde. "Delega alla sburocratizzazione? Se questa è una vittoria. Ma la cosa piú grave e che la Premier Meloni oggi non abbia detto una parola rispetto al massacro del popolo Palestinese, non una parola sullo sterminio di 38.000 civili di cui 21.000 minori. Sulla Palestina si é limitata a parlare di assistenza umanitaria. Una vera vergogna".
Patuanelli (M5s): "Votare Giorgia ma non contare nulla ai tavoli europei"
"Onestamente non fa piacere vedere il presidente del Consiglio di un Paese come l’Italia contare assolutamente nulla sui tavoli europei. Votare ‘Giorgia' e riempire le liste di ‘acchiappapreferenze' è stato un bell’esercizio retorico per spostare qualche punto percentuale, ma alla prova dei fatti invece di andare avanti verso un'Europa solidale dal punto di vista economico, sociale e ambientale, pacifista e inclusiva, ci ritroviamo con accordi blindati senza un reale programma di governo comunitario che non parli la solita lingua fatta di vincoli di bilancio insostenibili e senza alcuna innovazione sostanziale nemmeno sul piano industriale". Lo ha scritto su Facebook il senatore del Movimento 5 stelle, Stefano Patuanelli. "Votare questo Patto di Stabilità, facendolo ingoiare all’opinione pubblica, non è servito a nulla come abbiamo ampiamente denunciato mesi fa. È uno spettacolo, quello offerto anche da Bruxelles, che si sta rivelando abbastanza triste", ha scritto ancora l'esponente M5s.
Renzi risponde a Meloni: "Non è vero che in Europa si vuole fare un torto all'Italia"
"Non è vero che in Europa vogliono fare un torto all'Italia, vogliono premiare una linea politica che non è quella del partito Melonipresiede". Così il leader di Italia Viva Matteo Renzi durante le dichiarazioni di voto sulle risoluzioni al Senato in vista del Consiglio Europeo.
Meloni dice che l'Italia porterà a casa ciò che le spetta
"L'Italia porterà a casa ciò che le spetta", lo ha detto Giorgia Meloni a proposito del Consiglio europeo del 27 e 28 giugno da cui è atteso l'accordo dei 27 leader Ue sui nomi dei futuri vertici delle istituzioni europee.
Botta risposta fra Meloni e Delrio: "Il terzo gruppo europeo non sono i liberali ma Ecr"
Botta e risposta in Aula al Senato, durante le repliche della premier Giorgia Meloni, dopo le comunicazioni in vista del vertice Ue. Facendo riferimento a Ppe, Socialisti e Renew Meloni ha parlato di forze che "si considerano la maggioranza…". A quel punto, il senatore de, Graziano Delrio ha allargato le braccia, dicendo:"Sono la maggioranza". Immediata la replica di Meloni: "Il terzo gruppo non sono i liberali ma i conservatori".
Meloni alle opposizioni: "Grave dire di non trattare con me, rappresento l'Italia"
"Penso che sia abbastanza grave che rappresentanti del popolo italiano dicano ai loro colleghi europei che "non bisogna trattare con la Meloni". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle repliche al Senato alle comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 27 e 28 giugno. "Meloni è la presidente del Consiglio del popolo italiano", ha aggiunto la premier. "Lo dico da persona che dall'opposizione non si e' mai permessa di fare un'affermazione del genere. L'interesse nazionale per me viene prima dell'interesse di partito".
"Tre partiti distribuiscono gli incarichi apicali, non funziona così", dice Meloni
"Tre partiti che si considerano maggioranza distribuiscono incarichi apicali, io credo che questa maggioranza sia molto fragile ma non è questo il tema", ha detto Meloni. "Le istituzioni europee non funzionano così. In teoria, quando gli incarichi apicali europei sono stati "immaginati non sono stati immaginati in una logica di maggioranza-opposizione, ma di incarichi neutrali che dovevano garantire tutti".
Meloni: "Non chiedersi cosa va cambiato in Europa è mancanza di rispetto per i cittadini"
"I risultati delle elezioni dicono che qualcosa in Europa non va. Ma quando si arriva al Consiglio europeo chi prende la parola propone chi debba ricoprire gli incarichi apicali. Io credo che sia una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini il non fare neanche ‘la parte' di chiedersi cosa vada modificato". Lo dice Giorgia Meloni nel corso delle comunicazioni n Aula del Senato in vista della riunione del Consiglio europeo del 27 e 28 giugno.
Ue, Meloni: "Disgregante mettere all'angolo i cittadini che hanno fatto scelte libere"
"È disgregante la linea politica di chi ha come priorità all'interno della costruzione europea l'obiettivo di mettere all'angolo" i cittadini che hanno fatto delle scelte in libere elezioni. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle repliche al Senato alle comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 27 e 28 giugno. "La sfida di quest'Europa è lavorare con rispetto per unire le sue nazioni, cercare punti di sintesi, lavorare insieme sulle grandi materie", ha aggiunto la premier.
La Russa comunica al Senato che sono state presentate sei risoluzioni
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha comunicato al Senato che sono state presentate sei risoluzioni: una della maggioranza; la numero 2 di Italia viva, un'altra del Movimento cinque stelle; una di Azione, la quinta di Alleanza verdi e sinistra e l'ultima del Partito democratico. I contenuti delle risoluzioni ricalcano quelli dei testi presentati questa mattina alla Camera.
Meloni: "Su Assegno unico daremo battaglia contro l'iniziativa Ue"
"Secondo la Commissione Europea l'Assegno unico è discriminatorio nei confronti dei lavoratori stranieri, voi capite che se noi seguissimo l'impostazione irragionevole e ideologica la misura sarebbe insostenibile e finirebbe per togliere queste risorse a 6 milioni di famiglie italiane: intendo dare battaglia contro questa iniziativa e mi auguro che su questo si possa trovare il consenso dell'intero parlamento". Lo ha detto Giorgia Meloni in replica al Senato sul dibattito in vista del Consiglio Europeo.
Casini: "Non vogliamo Meloni a testa in giù in Europa"
"Noi non vogliamo Meloni a testa in giù ma a testa alta. Vogliamo che l'Italia pesi nel prossimo vertice. La premier tratti a nome dell'Italia senza confondere gli interessi che rappresenta come presidente del Consiglio con gli interessi dei sovranisti". Lo dice Pier Ferdinando Casini nel dibattito in aula al Senato sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del prossimo Consiglio europeo.
Sportiello (M5s): "Le parole di Meloni su aborto sconcertanti"
"Le parole della presidente del consiglio sono davvero sconcertanti. Meloni risponde alla mia richiesta di discutere nel prossimo Consiglio Europeo la necessità di garantire l'accesso all'aborto sicuro e legale, negando di portare avanti un'azione politica contro i diritti. Ha davvero il coraggio di affermare che la sua maggioranza e il suo governo non hanno fatto nulla contro i diritti". Lo dichiara in una nota la deputata Gilda Sportiello. "La presidente del consiglio non si prende nemmeno la responsabilità delle posizioni della sua maggioranza, è senza coraggio. Lo sa che è stato approvato un emendamento al Pnrr per far entrare gli antiabortisti nei consultori? Eppure dovrebbe, perché anche la Commissione Europea ha condannato quella scelta giudicandola estranea al Pnrr. Ma la presidente del consiglio lo sa che per mere posizioni ideologiche si sta mettendo in dubbio l'utilizzo di un farmaco, definito salvavita da diverse associazioni scientifiche, utilizzato nei percorsi di affermazione delle giovani e dei giovani adolescenti trans? Eppure dovrebbe saperlo perché è già partito un tavolo al ministero che ha escluso arbitrariamente proprio chi di quella scelta ne pagherà il prezzo. Sa la presidente Meloni che le famiglie in cui i genitori sono persone LGBTQIA+ subiscono discriminazioni, la condanna ed il giudizio del suo governo? Davvero strano che non sappia tutte queste cose, eppure dovrebbe, forse avrebbe dovuto ascoltare le mie parole con maggiore attenzione, ne avrebbe sicuramente imparato qualcosa", ha aggiunto Sportiello. " Si ricorda che solo qualche giorno fa proprio lei durante il G7 ha chiesto di eliminare il riferimento all'accesso all'aborto sicuro e legale dalle conclusioni finali? Eppure addirittura il presidente Macron ha condannato questa posizione pubblicamente e un suo ministro ha rilanciato dimenticando di essere ministro di uno stato laico e dichiarando che non fosse opportuno parlare di aborto in presenza del Papa! Sa che il suo governo considera le donne solo se madri, con più di due figli, e per tutte le altre non ha alzato un dito? Patriarcato, misoginia, omofobia e classismo camminano sulle gambe di questa maggioranza, che non vengano in aula a rinnegare se stessi: non hanno un briciolo di credibilità", conclude.
Mario Monti al Senato: "Il premierato causa della grave crisi in Francia"
"La gravissima crisi della Francia può farci piacere in una certa prospettiva ma e' un gravissimo problema per l'Europa. La ragione di base è che quello è l'unico Stato europeo dove il capo del potere esecutivo è eletto dal popolo. Per governare ha dovuto dilaniare il suo popolo, stiamo attenti a innamorarci di modelli che in questi giorni stanno facendo acqua clamorosamente". Lo ha detto l'ex premier e senatore a vita, Mario Monti durante il dibattito nell'aula di Palazzo Madama.
Braga (Pd): "La destra a Bruxelles sarà ancora più isolata, non ha vinto"
"Un'altra idea di Europa quella che Elly Schlein ha chiesto alla Meloni per rappresentare il nostro Paese. Democrazia, Stato di diritto, solidarieta' contro nazionalismi, foga ideologica ed egoismo dei suoi alleati. La destra al Parlamento europeo e' ancora piu' isolata, non ha vinto". Lo scrive su X Chiara Braga, capogruppo del Partito democratico alla Camera dei deputati.
Tajani: "Chinnici andrà al Parlamento Ue, Tamajo rinuncia al seggio"
"Annuncio una decisione importante che riguarda il nostro movimento politico, stamane durante un lungo incontro con il presidente Schifani e l’assessore Tamajo abbiamo accolto la decisione dell’assessore di mettere a disposizione del partito il suo mandato di parlamentare europeo per permettere a Caterina Chinnici di poter entrare al Parlamento europeo, dove siede da 10 anni, anche per riconoscere in suo gradimento con 94mila preferenze e permettere a Caterina di continuare in Europa la sua lotta contro la criminalità". Lo ha detto il leader di Forza Italia, Antonio Tajani. Edi Tamajo, assessore siciliano alle Attività produttive, che ha ottenuto circa 122mila preferenze alle Europee, “ha dimostrato attaccamento ai colori del partito e ha deciso di rimanere a fare l’assessore nella giunta regionale siciliana e quindi al Parlamento europeo entrerà Caterina Chinnici".
Borghi (Lega) a Meloni: "Eviti di farsi affidare ruoli di peso in Europa"
Nelle prossime cariche europee Meloni "eviti di farsi affidare ruoli di peso, vicepresidente o commissario" con un portafoglio di tutto riguardo, meglio "evitare un ruolo di primo ufficiale" in quello che si profila come "un Titanic". Lo ha dichiarato il senatore leghista Claudio Borghi durante la discussione al Senato per le comunicazioni della premier in vista del prossimo consiglio europeo. "La gestione un po’ stucchevole delle nomine che sta tenendo banco? Io ho apprezzato molto il disappunto con cui lei ha stigmatizzato il sistema del caminetto. Il suo disappunto è anche il nostro. In Unione europea ci saranno sfide enormi che si passano solo con il consenso popolare. Un gruppo di potere vecchio e passato con personaggi che rappresentano solo loro stessi".
Ue, Mattarella: "Non si può prescindere dall'Italia"
"Non si può prescindere dall'Italia". Lo ha detto il presidente della Repubblica nel corso della colazione di lavoro al Quirinale con la premier Giorgia Meloni ed alcuni ministri, in vista del Consiglio europeo che da domani prenderà il via a Bruxelles.
Meloni in Senato accolta da La Russa per il dibattito in vista del Consiglio europeo
Giorgia Meloni è stata accolta dal presidente del Senato Ignazio La Russa, al suo arrivo a Palazzo Madama per il dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo.
Schlein: "Meloni dice che non vuole inciuci con la sinistra? Non si preoccupi, non siamo disponibili"
"Meloni dice che non vuole fare inciuci con la sinistra? Non si preoccupi, questa sinistra non sarà mai disponibile", ha detto Schlein, parlando in dichiarazioni di voto alla Camera. "Noi ad ogni critica rispondiamo nel merito. Meloni dice che opposizione usa toni da guerra civile? Unica guerra la stanno facendo loro ai poveri, contro il salario minimo, contro il Rdc, contro la sanità pubblica, contro i diritti e contro il Sud. Le vittime sono queste, non siete voi. Non Meloni che non ha il coraggio di cacciare chi fa il saluto fascista dal suo partito".
Schlein: "Sui migranti vi siete arresi ai vostri amici nazionalisti come Orban"
"Dobbiamo avere l'ambizione di cambiare per davvero l'Ue, perché diventi l'Europa federale di Ventotene. Finché difendete il diritto di veto starete difendendo i paradisi fiscali che sottraggono risorse al bilancio comune", ha detto Schlein. Per poi parlare di transizione ecologica, dicendo che la risposta non è "piagnucolare sulle scadenze" e fare "vuota propaganda", ma fare proposte insieme. E ancora, Schlein ha ricordato come l'Ue sia nato come processo di pace e che ora debba far sentire il proprio peso diplomatico. Sui migranti, rivolgendosi a Meloni, ha detto: "Il fatto che non si parli più di redistribuzione delle persone che arrivano in Italia non è un successo, ma la vostra resa agli alleati nazionalisti come Orban. Il problema non sono le sue personali simpatie o amicizie, ma con chi fare alleanze strategiche per fare gli interessi nazionali. Così l'Italia conterà sempre meno".
Schlein a Meloni: "Vostri alleati nazionalisti vanno contro interessi dell'Italia"
"Mi aspetto che nella discussione di domani Meloni porti le priorità del Paese e non quelle del suo partito. È difficile fare gli interessi nazionali se in Europa ci si accompagna a chi andava in giro con i cartelli con scritto ‘Nemmeno un centesimo all'Italia'. Meloni convinca i suoi alleati nazionalisti a smettere di ostacolare gli investimenti comuni che servono all'Italia. Chi dice meno Europa non fa gli interessi dell'Italia": lo ha detto Elly Schlein in dichiarazione di voto sulle comunicazioni di Giorgia Meloni in vista del Consiglio Ue.
Conte a Meloni: "Toni da guerra civile? Lei non ha condannato vile aggressione a Donno"
"Presidente Meloni, lei ha contestato alle opposizioni di aver usato toni da guerra civile. È il caso di smetterla con questo finto vittimismo. La guerra civile l'avete scatenata voi con un pestaggio in piena regola in quest'Aula, non ha avuto la responsabilità di condannare la vile aggressione a Donno. Anche oggi ha perso questa occasione", ha detto il leader pentastellato Conte in Aula, annunciando il voto contrario del M5s sulle comunicazioni della premier in vista del Consiglio Ue.
Conte: "Meloni ha un bel dilemma, deve scegliere tra essere coerente o ininfluente in Europa"
Il presidente del M5s Giuseppe Conte è intervento in Aula: "La discussione che farete in Consiglio europeo non cambierà marcia. Da una parte è tentata di offrire i suoi voti per la nuova Commissione, venendo a patti con quel centrosinistra che dite di voler contrastare. Per una volta proverete a rimanere coerenti oppure sarete ininfluenti nel nuovo governo europeo. Un bel dilemma. Lei si trova seduta tra due vicepremier: Tajani i caminetti li ha fatti, Salvini li contrasta in tutto i modi. Non so come facciate ad andare d'accordo. Nessuno si stupirebbe di una sua nuova clamorosa coerenza. Vada in Europa, a prendersi un posto di prestigio, perché questo spetta di diritto all'Italia, terza economia europea. Questa volta non affidiamo un incarico a un parente o a un sodale di partito, solo perché fedele. Noi 5 anni fa siamo andati in Europa con il voto decisivo del M5s e abbiamo ottenuto 209 miliardi per l'Italia. Perché tutti questi timori di fare accordi con la sinistra europea. Non è lei che ha firmato il Patto di Stabilità? A causa di questa firma non potremo investire in sanità e aiutare le famiglie davanti agli aumenti di mutui e bollette".
Bonelli: "Meloni non ha preso le distanze dalla sua Gioventù Nazionale che inneggia al fascismo"
Ha preso la parola Angelo Bonelli (Avs) nel corso delle dichiarazioni di voto dopo le comunicazioni di Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo di giovedì e venerdì: "L'intervento di oggi di Giorgia Meloni sancisce il fallimento della sua politica in Europa, dove è stata marginalizzata. Meloni oggi ha parlato di caminetto, ma lei in quel caminetto ci sarebbe voluta entrare volentieri, solo che la porta gliel'hanno chiusa. Si dovrebbe chiedere perché. Posizioni fortemente conflittuali, sovraniste, e anche un partito che non ha fatto i conti con il passato. Anche oggi Meloni, di fronte a quel drammatico video che abbiamo visto su Fanpage.it. non ha preso le distanze dalla sua Gioventù Nazionale, che inneggia al fascismo, che tanto sdegno ha suscitato in Europa".
Magi: "Meloni prigioniera delle contraddizioni, sui top jobs mente"
"Mi lasci contestare quanto detto dal presidente Meloni. Non è vero che le tre cariche principali, presidente della Commissione, del Consiglio e del Parlamento siano andati ai tre partiti maggiori. Non è vero, è falso. Abbiamo sentito un comizio di Meloni ma presidente lei non riesce a superare le sue ambiguità. Lei non ha espresso una prospettiva per l'Ue e per la tutela degli interessi italiani. È prigioniera delle contraddizioni tra appartenenza politica europea e leadership della sua famiglia europea, appartenenza politica in Italia e propaganda, che abbiamo ascoltato a fiumi. È finita la campagna elettorale, presidente". Così il segretario di Più Europa Riccardo Magi intervenendo nel corso delle dichiarazioni di voto dopo le comunicazioni di Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo di giovedì e venerdì.
La lettera di Ursula von der Leyen ai leader Ue sulle migrazioni alla vigilia del Consiglio Ue
Prima di un importante Consiglio europeo, la presidente uscente della Commissione – Ursula von der Leyen – ha inviato ai leader Ue una lettera sulla strategia in materia di migrazioni, parlando di accordi con Paesi terzi ed esternalizzazione delle domande di asilo.
Al via le dichiarazioni di voto finali sulle risoluzioni relative alle comunicazioni della premier
Al via, in aula alla Camera, le dichiarazioni di voto finali sulle risoluzioni relative alle comunicazioni della presidente Giorgia Meloni, in vista del Consiglio europeo del 27-28 giugno. Sono sette in tutto le risoluzioni presentate: si tratta dei testi della maggioranza, del Partito democratico, del Movimento cinque stelle, di Azione, di Italia viva, di Alleanza verdi e sinistra e di Più Europa. Lo ha annunciato, in Aula, il presidente dell'Assemblea di Montecitorio, Lorenzo Fontana.
Meloni: "Io ambigua? Pd si preoccupi di chi è favorevole a uscita dalla Nato"
"A chi mi accusa di ambiguità voglio rispondere dicendo che in tema di ambiguità sicuramente sono seconda ad altri se le posizioni di alcuni dei vostri" sono favorevoli all'uscita dalla Nato, ha detto ancora la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella replica al dibattito sulle sue comunicazioni alla Camera in vista del consiglio europeo. Ai colleghi del Partito Democratico dico, ha aggiunto, che "prima di parlare dell'ambiguità degli altri bisognerebbe guardarsi in casa".