È nato il governo formato da M5s e Lega e guidato da Giuseppe Conte. Il professore Conte ha ricevuto questa sera l'incarico (che ha accettato) e ha presentato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella la lista dei ministri. Domani la squadra di governo sarà chiamata a prestare giuramento al Quirinale alle 16.
- Nasce il governo M5s-Lega: Conte ha accettato l'incarico e ha consegnato la lista dei ministri 31 Maggio
- Le prime parole di Conte da presidente del Consiglio: "Miglioreremo qualità di vita degli italiani" 31 Maggio
- Mattarella convoca Giuseppe Conte alle 21: gli affiderà l'incarico di formare il governo 31 Maggio
- Cottarelli rimette il mandato: "La nascita del governo politico è la soluzione migliore" 31 Maggio
- Carlo Cottarelli rinuncia all'incarico per far nascere il governo M5s-Lega 31 Maggio
- L'annuncio di Di Maio-Salvini: "Ci sono le condizioni per governo politico con Conte premier" 31 Maggio
- Meloni: "Non sarò ministro, FdI non entrerà nel governo. Ci asterremo sul voto di fiducia" 31 Maggio
Nasce il governo M5s-Lega: Conte ha accettato l'incarico e ha consegnato la lista dei ministri
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito l'incarico di formare il governo al professore Giuseppe Conte. Conte ha accettato l'incarico (senza riserva, consegnando infatti anche la lista dei ministri) e guiderà l'esecutivo formato da M5s e Lega. Il segretario generale del Quirinale, Ugo Zampetti, ha comunicato la notizia ai cronisti: "Il presidente della Repubblica ha ricevuto il professor Giuseppe Conte al quale ha conferito l’incarico di formare il governo. Il professor Conte ha accettato l’incarico e ha presentato la lista dei ministri. Il Giuramento del presidente del Consiglio dei ministri e dei ministri avrà luogo domani alle ore 16". Domani quindi si terrà il giuramento al Quirinale a cui prenderanno parte il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e tutti i ministri indicati al capo dello Stato durante il colloquio al Colle.
Salvini parla da “quasi ministro dell’Interno”: “Al governo gente onesta e di buona volontà”
Il leader della Lega, Matteo Salvini, festeggia da Sondrio la nascita del governo tra Carroccio e MoVimento 5 Stelle, guidato da Giuseppe Conte. "Sono felice di fare il mio primo intervento da quasi ministro nella mia terra, sulle mie montagne, nella mia Lombardia – esordisce Salvini -. Il mio impegno riguarderà la sicurezza di 60 milioni di italiani, una delle mie priorità sarà far sentire la nostra vicinanza alle forze dell’ordine. ‘A casa loro’ sarà una delle nostre priorità. Porte aperte in Italia per la gente per bene, un biglietto di sola andata per casa loro per coloro che vengono per far casino. Piano piano. Mi metterò a disposizione di tutti i sindaci di questo Paese. Sarò il ministro di tutti, però permettetemi di dire che qualcuno ha lavorato meglio e qualcuno meno bene. Nel contratto di governo c’è anche l’impegno a dare un seguito e portare a un fine i referendum sull’autonomia. Penso e spero di girare tutto il Paese, dando un piccolo contributo insieme ai sindaci, combattendo la mafia, la camorra, la ‘ndrangheta, ricordando che la mafia ci ha sempre fatto schifo. Io vi chiedo di esserci vicini in questa esperienza di governo perché da soli non andiamo da nessuna parte. L’Italia è il paese più bello del mondo, non abbiamo niente da invidiare a nessuno. Vedremo di riportarla da protagonista in Europa, con le buone maniere, con educazione, ma sono stufo di governi che negli ultimi anni sono andati a Bruxelles col cappello in mano a chiedere qualche spicciolo. E nessuno si deve permetterci di darci dei pezzenti e dei parassiti".
"Diritto alla sicurezza, ma anche diritto alla vita – continua Salvini -. Voglio far parte di un governo in cui alcune idee sono e rimangono chiare: la mamma si chiama mamma e il papà si chiama papà. Non ci sono genitori 1 e genitori 2. Ci sono bambini che hanno diritto alla libertà di scelta, di educazione, di cura. Vediamo di riportare un po’ di buon senso. Uno dei primi documenti con cui avremo a che fare è il documento finanziario. Oggi al prossimo presidente del Consiglio ho chiesto di prestare attenzione ai 5 miliardi di euro destinati agli immigrati di questo paese. Vorrei dargli una sforbiciata, perché mi sembrano un po’ tantini. Avremo un approccio diverso da quello della signora Boldrini".
Il leader della Lega conclude: "Nella lista dei ministri c’è anche un impegno che avevamo preso: per la prima volta ci sarà un ministero che si occuperà dei cittadini disabili, troppo spesso dimenticati da questo Paese. Penso che ci sia al governo gente di buona volontà, pulita, onesta, che non deve favori a nessuno. Che il buon Dio ce la mandi buona. Oggi è stata una giornata piuttosto impegnativa".
Di Maio: "Dedicato a Gianroberto Casaleggio". M5s: "Il 2 giugno festeggiamo in piazza"
Il capo politico del MoVimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, esulta su Facebook per la nascita del governo formato da M5s e Lega. Un traguardo che dedica a Gianroberto Casaleggio, fondatore del MoVimento. "Grazie davvero a tutti. Il Governo del Cambiamento è realtà! Dedichiamo tutto questo a Gianroberto Casaleggio. Vi abbraccio tutti! Ci vediamo domani!".
Di Maio lancia anche un post sul blog delle Stelle a firma del M5s in cui si parla di un "giorno storico": "Il MoVimento 5 Stelle sta per andare al governo del Paese. Il 2 giugno ci vedremo tutti insieme, con Luigi Di Maio e tutti i nostri portavoce, in piazza della Bocca della verità a Roma alle ore 19 per abbracciarci e caricarci delle energie che ci serviranno per cambiare finalmente l'Italia. Grazie a tutti voi che non avete mai fatto mancare il vostro sostegno".
Mattarella non pronuncia il discorso, saluta e va via
L'ultimo giro di consultazioni, quello che si è concluso con la formazione del governo M5s-Lega guidato da Giuseppe Conte, si chiude con un veloce saluto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che al termine del colloquio con il presidente del Consiglio è uscito per un breve saluto ai giornalisti. "Si è concluso un complesso itinerario con la formazione del governo. Grazie per il lavoro e buon lavoro per il futuro". Mattarella non ha quindi tenuto il solito discorso di rito, ma si è limitato a ringraziare i giornalisti presenti che alla fine gli hanno tributato un applauso.
Le prime parole di Conte da presidente del Consiglio: "Miglioreremo qualità di vita degli italiani"
Dopo aver ricevuto l'incarico di formare il governo formato da M5s e Lega e dopo averlo accettato, consegnando la lista dei ministri nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha parlato davanti ai cronisti: "Vi anticipo che proporrò quale sottosegretario alla presidenza del Consiglio il deputato Giancarlo Giorgetti. Lavoreremo intensamente per realizzare gli obiettivi politici che abbiamo anticipato nel contratto di governo. Lavoreremo con determinazione, per migliorare la qualità di vita di tutti gli italiani”.
Conte ha poi annunciato la lista dei ministri: "Vi leggo la composizione del governo: mi affiancheranno Luigi Di Maio, ministro dello Sviluppo economico e del lavoro, che assumerà anche la funzione di vicepresidente del Consiglio dei ministri. Come anche Salvini, ministro dell’Interno. I ministri senza portafoglio: Riccardo Fraccaro, al quale sarà conferito l’incarico per i Rapporti con il Parlamento. Giulia Bongiorno, per la Pubblica amministrazione. Erika Stefani, Affari regionali e autonomie. Barbara Lezzi, incarico per il Sud. Il deputato Lorenzo Fontana, la Famiglia e la disabilità. Paolo Savona, Affari europei. Ancora, mi affiancheranno: ministero degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi. Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Ministro della Difesa Elisabetta Trenta. Ministro dell’Economia Giovanni Tria. Ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio. Ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli. Ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti. Ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli. Ministro della Salute, Giulia Grillo".
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Martina: "Governo M5s-Lega populista, di destra e pericoloso, mix di estremismo e iniquità"
La notizia della nascita del governo politico formato da M5s e Lega e guidato da Giuseppe Conte è stata commentata su Twitter dal segretario reggente del Partito Democratico, Maurizio Martina. Il quale definisce il governo Lega-M5s "populista e di destra con programma pericoloso per l'Italia". Secondo Martina la loro azione è "un mix di estremismo, antieuropeismo e iniquità". Il "Pd subito al lavoro per costruire alternativa forte e popolare", conclude il segretario reggente del Pd.
Forza Italia: "Saremo all'opposizione, governo pericolosamente a trazione grillina"
Forza Italia sarà all’opposizione del nascente governo M5s-Lega guidato da Giuseppe Conte. “Forza Italia – annuncia su Facebook Mariastella Gelmini – sarà all'opposizione di questo esecutivo giallo-verde, pericolosamente a trazione grillina, a giudicare dal contratto programmatico, e incalzeremo gli amici della Lega affinché al centro ci sia il programma presentato dalla nostra coalizione agli italiani lo scorso 4 marzo”. Gelmini afferma ancora: “Il presidente Berlusconi ha a cuore i problemi reali del Paese e faremo battaglie dalla parte dei cittadini, saremo le loro sentinelle nelle Aule di Camera e Senato”.
Della stessa idea anche Anna Maria Bernini, capogruppo al Senato di Fi. Al Tg1 dichiara: “In questa crisi infinita Forza Italia è stata sempre coerente e responsabile. Noi non condividiamo il programma Cinque stelle-Lega, ma li invitiamo a dare presto un governo a questo Paese, per bloccare la speculazione finanziaria e per tutelare famiglie, imprese, lavoratori e risparmiatori. Chi vuole governare deve essere responsabile”.
Mattarella convoca Giuseppe Conte alle 21: gli affiderà l'incarico di formare il governo
"Il presidente della Repubblica ha convocato per le ore 21 di stasera al Quirinale il professor Giuseppe Conte”: ad annunciarlo è un comunicato letto dal portavoce del capo dello Stato. Mattarella dovrebbe quindi affidare l'incarico di formare il governo a Giuseppe Conte, per guidare un esecutivo formato da M5s e Lega.
Il portavoce di Mattarella ha letto anche un altro comunicato in cui il capo dello Stato ha ringraziato Cottarelli: "Il presidente della Repubblica Mattarella ha espresso il proprio ringraziamento al dottor Carlo Cottarelli per la serietà, il senso delle istituzioni e la costante attenzione all’interesse nazionale" dimostrati durante il periodo in cui ha ricoperto il ruolo di presidente del Consiglio incaricato.
Cottarelli rimette il mandato: "La nascita del governo politico è la soluzione migliore"
Dopo aver rimesso il suo mandato nelle mani del presidente della Repubblica, l'ex presidente del Consiglio incaricato Carlo Cottarelli ha parlato davanti ai giornalisti al Quirinale: "Negli ultimi giorni è stata riaperta e si è concretizzata la prospettiva di un governo politico. Non risulta quindi più necessario formare un governo tecnico e ho rimesso il mandato. È stato per me un grande onore lavorare al servizio del paese, anche se soltanto per qualche giorno. Ringrazio le persone che si erano rese disponibili a far parte di tale governo e i dipendenti della Camera e delle altre organizzazioni dello Stato che hanno consentito la mia attività. Vorrei aggiungere che la formazione di un governo politico è di gran lunga la migliore soluzione per il Paese, anche perché evita la incertezza che deriverebbe da nuove elezioni. Esprimo quindi i miei auguri di cuore, di buon lavoro, al governo che spero si formi al più presto. Grazie e scusate – dice ai cronisti – se negli scorsi giorni sono stato silenzioso con voi”.
Carlo Cottarelli rinuncia all'incarico per far nascere il governo M5s-Lega
Il presidente del Consiglio incaricato, Carlo Cottarelli, ha rimesso l'incarico di formare il governo per permettere la nascita di un governo politico formato da MoVimento 5 Stelle e Lega. Cottarelli è stato convocato al Colle dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel tardo pomeriggio e ha rimesso il suo mandato, come spiegato dal segretario generale del Quirinale, Ugo Zampetti: "Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto Carlo Cottarelli, il quale sciogliendo la riserva gli ha rimesso l'incarico di formare il governo. Il presidente della Repubblica lo ha ringraziato per l'impegno posto nell'adempimento del suo mandato".
Salvini: "Finalmente ci siamo dopo tanti ostacoli, attacchi, minacce e bugie"
Il leader della Lega Matteo Salvini commenta su Facebook le novità delle ultime ore e l'accordo raggiunto con il MoVimento 5 Stelle per la nascita di un governo politico guidato da Giuseppe Conte. "Impegno, coerenza, ascolto, lavoro, pazienza, buon senso, testa e cuore per il bene degli italiani – scrive Salvini su Facebook -. Forse finalmente ci siamo, dopo tanti ostacoli, attacchi, minacce e bugie. Grazie per la fiducia Amici, vi voglio bene e sappiate che avrò bisogno di voi".
Cottarelli convocato al Quirinale alle 19.30: dovrebbe rimettere il suo mandato
Carlo Cottarelli, presidente del Consiglio incaricato, è stato convocato al Quirinale per le 19:30. Cottarelli dovrebbe andare al Colle per rimettere il suo mandato e permettere così la nascita di un esecutivo politico guidato da Giuseppe Conte e formato da MoVimento 5 Stelle e Lega, come annunciato da Luigi Di Maio e Matteo Salvini attraverso una nota congiunta.
L'annuncio di Di Maio-Salvini: "Ci sono le condizioni per governo politico con Conte premier"
Luigi Di Maio e Matteo Salvini comunicano attraverso una nota congiunta che l'accordo per la formazione di un governo politico c'è e il governo nascerà. A confermarlo anche Giancarlo Giorgetti, numero due della Lega, che risponde a chi gli chiede se l'accordo è fatto con un semplice "sì". "Ci sono tutte le condizioni per un governo politico M5S-Lega", si legge invece nella nota congiunta dei due leader.
Di Maio e Salvini, sempre attraverso una nota congiunta, comunicano che il presidente del Consiglio di questo esecutivo sarà Giuseppe Conte, proprio come era già stato annunciato durante il precedente tentativo, fallito dopo il braccio di ferro con il Quirinale sul nome di Paolo Savona come ministro dell'Economia. Subito dopo l'annuncio di Salvini e Di Maio, il Quirinale ha aperto la sala stampa ai giornalisti: segnale che importanti sviluppo sono in arrivo. Difatti, pochi minuti dopo è arrivata anche la notizia della convocazione del presidente del Consiglio incaricato, Carlo Cottarelli, al Quirinale, probabilmente per rimettere il suo mandato.
Meloni: "Non sarò ministro, FdI non entrerà nel governo. Ci asterremo sul voto di fiducia"
Fratelli d’Italia non ha chiesto poltrone e non entrerà nel governo, ma si asterrà sul voto di fiducia. A comunicarlo è la presidente di FdI, Giorgia Meloni, annunciando che non sarà ministro, almeno secondo quanto deciso finora nelle trattative per la formazione dell’esecutivo. “Fdi – afferma Meloni – non ha mai chiesto poltrone di ministro né per me né per altri né abbiamo chiesto di entrare al governo. Abbiamo detto che per patriottismo daremo una mano al governo che sta nascendo astenendoci sulla fiducia perché l'Italia è sotto attacco”. E su se stessa aggiunge: “Non mi risulta” che sarò ministro della Difesa.
Meloni, parlando con i cronisti, racconta anche cosa è successo durante le trattative per la formazione del governo delle ultime ore: "Mi pare di capire che Salvini abbia parlato del nostro ingresso per rafforzare il centrodestra ma abbia ricevuto il no dei Cinque Stelle. Va bene, mi dispiace e non mi fa ben sperare per il futuro di questo governo".
Salvini: "Ultime ore di lavoro per il governo, ce la stiamo mettendo tutta"
Salvini ha appena pubblicato un post su Facebook, in cui conferma l'esito positivo delle trattative con il leader pentastellato Luigi Di Maio: "Ultime ore di lavoro per il governo, ce la stiamo mettendo tutta! Intanto la cronaca ci riporta alla dura realtà, con un immigrato che spenna i piccioni in pieno giorno e in mezzo alla strada… A casa!!!". E pubblica il video in cui si vede la scena descritta. Il leader della Lega nel nuovo governo con Conte premier sarebbe il titolare del Viminale.
Cottarelli al Quirinale: nuovo incontro informale con Mattarella
Il presidente del Consiglio incaricato, Carlo Cottarelli, ha lasciato il palazzo di Montecitorio – dove sta lavorando all'eventuale squadra di governo (che potrebbe saltare per favorire un esecutivo politico) in questi giorni – ed è andato al Quirinale. Cottarelli sta incontrando Mattarella in un altro colloquio informale, l'ennesimo dopo quelli avvenuti ieri sia in mattinata che nel pomeriggio. Nell'ultimo di questi incontri, Cottarelli e Mattarella avevano condiviso la linea da seguire: attendere sviluppi su un possibile governo M5s-Lega che renderebbe quindi inutile la nascita di un governo del presidente che traghetti l'Italia fino alle elezioni e che proprio Cottarelli dovrebbe guidare.
Verso il governo Lega-M5S: Conte al vertice con Salvini e Di Maio
Le trattative per la nascita di un esecutivo politico sembrerebbero ormai in discesa. Il professor Giuseppe Conte, da poco giunto alla Camera da Firenze, sta partecipando al vertice con Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Conte è arrivato a Montecitorio in taxi, accompagnato dal deputato M5S Alfonso Bonafede.
La squadra del governo Lega-M5S rimane quella presentata da Conte: Savona alle Politiche comunitarie
Il vertice tra Salvini e Di Maio va avanti da oltre un'ora. Fonti vicine al M5S rivelano a Fanpage.it che la squadra di governo dovrebbe essere confermata, e i ministri che erano pronti a giurare domenica scorsa sarebbero gli stessi. La casella da definire resta naturalmente quella del Mef, da cui dovrebbe essere spostato l'economista no-euro Paolo Savona, che potrebbe essere il titolare delle Politiche comunitarie. Per tutti gli altri dicasteri non sono attese modifiche. Ci sarebbero quindi per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro (M5s), alla Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno (Lega), agli Affari regionali e autonomie Enrica Stefani (Lega), per il Sud Barbara Lezzi (M5s), alla casella della Disabilità Lorenzo Fontana (Lega), per la Giustizia Alfonso Bonafede (M5s), alle Politiche agricole Gianmarco Centinaio (Lega), alle Infrastrutture Mauro Coltorti, come ministro dell'Istruzione Marco Bussetti, ai Beni culturali e turismo Alberto Bonisoli, alla Salute Giulia Grillo (capogruppo alla Camera M5s), agli Esteri Enzo Moavero Milanesi.
L'incognita è anche quella del ministero della Difesa, che potrebbe essere guidato da Giorgia Meloni. L'ipotesi dell'ingresso di FdI nel governo non piacerebbe a una parte consistente del M5S. La leader di FdI ha avuto un colloquio con il segretario del Carroccio, prima del vertice tra quest'ultimo e Di Maio.
Incontro Di Maio-Salvini: FdI pronto a entrare nel governo
La maggioranza che dovrebbe formare il nuovo governo potrebbe cambiare, allargandosi. Ad aggiungersi a Lega e MoVimento 5 Stelle ci sarebbe infatti Fratelli d’Italia. Poco fa la sua presidente Giorgia Meloni ha incontrato il segretario del Carroccio, Matteo Salvini. E subito dopo Salvini ha iniziato un colloquio con il capo politico del M5s, Luigi Di Maio, tutt’ora in corso. L’incontro tra Salvini e Meloni sembra portare importanti sviluppi: FdI, infatti, potrebbe decidere di sostenere l’esecutivo, come afferma Ignazio La Russa. “Confermo quanto detto da Meloni: di fronte a un'esigenza drammatica dell'Italia, che potrebbe trovarsi a votare a luglio e trovarsi sotto gli attacchi finanziari, noi abbiamo espresso la disponibilità a rafforzare il governo. Con quali forme e con quali metodi non è ancora stato deciso, se ne comincia semmai a discutere adesso”, spiega. Ora i due leader di Lega e M5s si stanno incontrando a Montecitorio e stanno discutendo sia del possibile ingresso nel governo – stabilendo con quale forma – di Fratelli d’Italia, sia della proposta di Di Maio di spostare Paolo Savona dall’Economia a un altro ministero. Salvini potrebbe accettare la proposta pentastellata per far tornare in pista l’ipotesi di un governo M5s-Lega (e forse anche FdI), guidato da Giuseppe Conte, ex presidente del Consiglio incaricato prima che il suo mandato naufragasse proprio sul nome di Savona. Fonti del MoVimento 5 Stelle comunicano che invece l'ipotesi di un allargamento della maggioranza a FdI "non è sul tavolo".
Veltroni: "M5S e Lega hanno ingannato gli elettori. Il Pd non può stare fermo a guardare"
A colloquio con il fondatore di Repubblica, Walter Veltroni cerca di spiegare le ragioni della crisi istituzionale che sta colpendo l'Italia e le motivazioni che hanno portato il Partito Democratico alla débâcle elettorale: "La sinistra farebbe un errore gravissimo a pensare a fronti indistinti contro il populismo. Il populismo moderno si batte con la radicalità di un riformismo che aggredisca il tema della precarietà e quello dell'equità fiscale", ha spiegato Veltroni a Eugenio Scalfari.
"Molti elettori di sinistra che hanno votato per i pentastellati non lo hanno fatto certo per avere un governo con la destra estrema. Bisogna parlare a quei milioni di italiani che hanno abbandonato il Pd. Ma non lo si farà tornando al Novecento. E non lo si farà neanche continuando le divisioni, le risse, le beghe correntizie che deprimono chiunque. Specchio ne è stata la riunione del massimo organismo del Pd che, invece di discutere di una gravissima crisi democratica, ha finito col litigare sulla data delle primarie. Da fuori, ma con passione e amore, dico loro: ma non vedete quello che sta accadendo?".
"Unitevi, smettete di farvi le guerre. Affidate a Gentiloni il compito di ricucire politicamente l'identità del Pd, fate un gruppo dirigente plurale, non perché composto da correnti prive di politica, ma perché fondato sulle intelligenze di giovani dirigenti e dei leader più rappresentativi. Apritevi, cercate energie nella società, nelle lotte popolari, nella cultura (che non è una parolaccia). E se si voterà, fate così le liste. E poi cercate alleanze, fate una coalizione vera con forze reali della politica e della società. Unito, aperto, nel popolo. Ecco il Pd e la sinistra di cui credo oggi abbia bisogno l'Italia, la democrazia italiana", prosegue Veltroni.
"Se nascerà un governo di centrodestra non ci sarà nulla da festeggiare, per la sinistra. Importanti conquiste civili e sociali saranno messe in discussione e il mix di spirito antieuropeo e di incompetenza, di cui abbiamo avuto prova in questi giorni, potranno precipitare il Paese in una crisi grave. La sinistra non può stare ferma e coltivare il tanto peggio tanto meglio. È un momento davvero drammatico, c'è sconcerto nell'opinione pubblica, la politica è stata ridotta a un gioco spregiudicato, deprivato di regole e etica. Le forze populiste hanno ingannato il popolo. Gli uni, la Lega, hanno accettato il veto sul loro principale alleato del centrodestra e gli altri, il M5s, hanno riportato in vita la vecchia teoria andreottiana dei forni. Il tutto in un delirio di colpi di scena che hanno indebolito l'Italia, la democrazia e le tasche dei cittadini. Lo dico da italiano: fermatevi".
M5S apre a Giorgia Meloni: "Se si sta al contratto nel governo può stare anche FdI"
"Se si sta al contratto la discussione è aperta a tutti e nel governo può stare anche Fratelli d'Italia". Così Carlo Sibilia, arrivando a Montecitorio, risponde a chi gli chiede se i 5S siano disponibili all'ingresso di FdI di Giorgia Meloni nel governo. La leader di FdI oggi ha annullato i suoi impegni elettorali in Puglia per seguire da vicino le trattative per il governo.
Lo conferma anche il capogruppo del M5S al Senato Danilo Toninelli: "Nessuno ha il veto a sostenere un contratto di governo, se piace ad altre forze politiche mica possiamo rifiutare la fiducia di altri. Anzi". Il M5S è ancora in attesa di un segnale da parte della Lega, in merito alla proposta di spostare Paolo Savona dall'Economia a un altro dicastero.
Ma se in un primo momento si era parlato anche della possibilità che un eventuale ministero della Difesa fosse affidato proprio a Giorgia Meloni o a Guido Crosetto, il M5S precisa adesso che quest'ipotesi non è sul tavolo.
Casellati al Quirinale per un colloquio. Salvini incontra Di Maio a Roma e annulla gli impegni
Continuano i coloqui al Quirnale. Il presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati è stata ricevuta da Mattarella per un colloquio. Dopo l'incontro durato circa 20 minuti il presidente di Palazzo Madama è uscita dal palazzo accompagnata dalla scorta.
E intanto, dopo che Matteo Salvini ha fatto sapere di aver annullato i suoi impegni in Lombardia per recarsi a Roma e incontrare il leader pentastellato Luigi Di Maio. Anche Giorgia Meloni, la leader di FdI, ha cancellato due appuntamenti elettorali previsti oggi in Puglia. A quanto si è saputo le ragioni dell'annullamento dell'agenda odierna sono da ricercare nella crisi politica in atto e nella necessità di seguire da vicino gli ulteriori sviluppi.
Calenda: "Salvini e Di Maio apprendisti stregoni, mandano ltalia in default"
"Eravamo in una situazione di bonaccia economica ed ora ci siamo autoinflitti una crisi finanziaria, perché sono usciti fuori programmi e dichiarazioni deliranti. Sono contrario ai governi tecnici ma il governo politico va bene se non distrugge in poche settimane il risparmio degli italiani. Il problema è che rischiano di mandare l'Italia in default". Lo afferma il ministro dello Sviluppo economico uscente Carlo Calenda intervistato a Circo Massimo su Radio Capital. "Il documento di Savona è surreale – aggiunge parlando della potenziale uscita dall'euro dell'Italia – i conti correnti, i titoli di Stato, le banche, il credito alle imprese… collassa tutto. Siamo davanti a apprendisti stregoni".
E attacca: "Siamo di fronte ad un teatrino vergognoso, disdicevole, appresso alle dichiarazioni di due ragazzi. Invece che farsi i selfie e i video su Facebook devono capire che non sono più un videogame. Ora devono guidare una macchina vera". La vicenda politica italiana è ormai, secondo Calenda, "kafkiana", in mano a due protagonisti che "nella vita non hanno mai gestito nemmeno un chiosco di bibite".
"È una roba che non si è mai vista, mai successa in un Paese occidentale. Noi abbiamo perso la capacità di arrabbiarci, ma la cosa è surreale", ha insistito. Le prossime elezioni, che il ministro uscente auspica , saranno dirimenti, come quelle del 1948, ha ribadito, quando l'Italia fu chiamata a decidere "se andare nel blocco comunista o restare in Occidente".