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Gregoretti, Senato manda Salvini a processo: 152 sì. L’ex ministro: “Lo affronto con orgoglio”

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È arrivato il giorno del voto definitivo in Senato sull'autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini, richiesta dal Tribunale dei ministri di Catania che ha accusato il leader della Lega di sequestro di persona per aver trattenuto 131 migranti soccorsi nel Mediterraneo a bordo della nave militare Gregoretti e averne negato lo sbarco per quasi sei giorni. Lo scorso 20 gennaio la Giunta per le immunità parlamentari aveva dato il via libera all'autorizzazione a procedere contro Salvini: mentre i senatori della maggioranza avevano abbandonato l'aula, in polemica sulle tempistiche del voto, i parlamentari del Carroccio avevano votato per mandare Salvini in tribunale, dietro esplicita richiesta dell'ex ministro dell'Interno che continua ad affermare di aver agito nell'interesse del Paese, una condotta che non può essere considerata un crimine.

09:30

Centrodestra tenta di salvare Salvini: presentato ordine del giorno contro autorizzazione a procedere

Ieri sera le forze del centrodestra, Fratelli d'Italia e Forza Italia, avevano presentato un ordine del giorno al Senato per poter ribaltare la decisione presa dalla Giunta delle Immunità: "Il Senato – si legge nel documento – non potrebbe mai prescindere dalla valutazione oggettiva del precedente della Diciotti e dal decisum adottato in tale circostanza: una soluzione diversa potrebbe infatti essere prospettata solo qualora le divergenze tra i due casi fossero ritenute tali da giustificare, attenendosi ad un principio di ragionevolezza, un'eventuale decisione difforme rispetto a quella adottata per il caso Diciotti".

A cura di Annalisa Girardi
09:19

Oggi voto definitivo del Senato sul caso Gregoretti, Salvini: "Difendere i confini era mio dovere"

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È arrivato il giorno del voto definitivo in Senato sull'autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini, richiesta dal Tribunale dei ministri di Catania che ha accusato il leader della Lega di sequestro di persona per aver trattenuto 131 migranti soccorsi nel Mediterraneo a bordo della nave militare Gregoretti e averne negato lo sbarco per quasi sei giorni. Lo scorso 20 gennaio la Giunta per le immunità parlamentari aveva dato il via libera all'autorizzazione a procedere contro Salvini: mentre i senatori della maggioranza avevano abbandonato l'aula, in polemica sulle tempistiche del voto, i parlamentari del Carroccio avevano votato per mandare Salvini in tribunale, dietro esplicita richiesta dell'ex ministro dell'Interno che continua ad affermare di aver agito nell'interesse del Paese, una condotta che non può essere considerata un crimine.

Ieri sera Fratelli d'Italia e Forza Italia avevano tentato un salvataggio all'ultimo minuto per salvare Salvini dal processo, presentando un ordine del giorno a Palazzo Madama per ribaltare l'esito del voto dello scorso 20 gennaio della Giunta delle Immunità di palazzo Madama. Un documento che richiamava al caso Diciotti per dimostrare come l'azione dell'ex ministro dell'Interno fosse legittima. "Se dovrò andare in Tribunale, spiegherò ai giudici che difendere i confini del mio Paese e proteggere i cittadini era un mio dovere e, serenamente, mi recherò in quell'aula a rappresentare milioni di italiani, perché ho fatto semplicemente ciò che mi chiedevano: controllare chi entra e chi esce dall'Italia, come a casa mia. Male non fare, paura non avere", scrive su Twitter il leader leghista.

Nei giorni scorsi indiscrezioni di stampa avevano affermato che Salvini, dietro suggerimento della senatrice leghista Giulia Bongiorno, avesse chiesto ai parlamentari leghisti di non votare più l'autorizzazione a procedere contro di lui, come fatto in precedenza. L'ex ministro avrebbe cambiato idea e non spingerebbe più i suoi ad approvare il via libera al processo dopo l'avvertimento secondo cui un voto favorevole dei leghisti indebolirebbe troppo la strategia difensiva. In questo caso i senatori leghisti, con ogni probabilità, abbandoneranno l'aula al momento del voto.

A cura di Annalisa Girardi
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