Le indagini della magistratura torinese vanno avanti a 360° per capire i responsabili delle scene di panico di sabato sera in Piazza San Carlo. Polemiche in merito alla sicurezza che il Comune non avrebbe garantito: "Faremo accertamenti per capire se qualcuno ha sbagliato".
- Esce dal coma Kelvin, il bambino di 7 anni gravemente ferito in Piazza San Carlo 05 Giugno
- Torino: giovane a torso nudo voleva solo calmare la folla 05 Giugno
- Sta meglio il bambino di 7 anni ferito. Stabili ma gravi le due donne coinvolte 05 Giugno
- Scagionato il ragazzo a torso nudo con lo zainetto 05 Giugno
- Cosa sappiamo finora su quanto successo a Torino sabato sera 05 Giugno
Cosa sappiamo finora su quanto successo a Torino sabato sera
Non è chiaro cosa abbiamo provocato la psicosi da attentato terroristico che ha generato il caso in piazza San Carlo a Torino durante proiezione in diretta della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid, provocando 1527 feriti (tre sono in gravi condizioni). Inizialmente si pensava che fosse stata la "bravata" di qualche giovane, ma la procura ha poi assicurato che non ci sono indagati, né ipotesi di reato". Così il procuratore di Torino, Armando Spataro. "Prima di tutto è necessario ricostruire la dinamica precisa dei fatti", ha aggiunto a margine della cerimonia per la festa dei Carabinieri. Nel pomeriggio è previsto un vertice in Procura per fare il punto sull'inchiesta.
Le indagini della magistratura del capoluogo piemontese vanno comunque avanti a 360°. E in tal senso si sta cercando di capire come è stato possibile introdurre così tante bottiglie di vetro nella piazza che hanno poi portato al ferito di decine e decine di persone durante la fuga dopo le “esplosioni”. Gli agenti hanno inoltre posto sotto sequestro “la ringhiera delle scale del parcheggio sotterraneo crollata sotto il peso della folla”. Sembra che sia stata pressione esercitata dalla folla a causarne il cedimento, con la susseguente caduta di alcuni spettatori nella rampa sottostante. L’area è tuttora presidiata, in attesa che la procura disponga accertamenti. Controlli anche nei negozi e nelle abitazioni dove la gente ha cercato riparo, provocando danneggiamenti. “La nostra priorità – afferma il questore Angelo Sanna – è quella di accertare le cause che hanno scatenato il panico. Per questo motivo invitiamo tutti gli spettatori presenti nella piazza a contattarci, per aiutarci a ricostruire gli venti della serata”.
Il Comune di Torino si è limitato a riferire, in una nota, "che il soggetto organizzatore" della serata in piazza per la Champions ieri, Turismo Torino, "ha operato con le medesime modalità messe in atto nel 2015 in occasione della finale proiettata il 6 giugno". Anche in quel caso "la Città, con propria delibera, aveva incaricato Turismo Torino quale soggetto organizzatore e non era stato approvato alcun provvedimento di ulteriore limitazione nella vendita di vetro e metallo, oltre a ciò che è previsto dall'art. 8 bis del Regolamento di Polizia urbana". In altre parole: la responsabilità non è nostra. "Per ciò che concerne la presenza di venditori abusivi – spiega la sindaca Appendino – sono in corso le verifiche da parte dell'Amministrazione per individuare le eventuali responsabilità.
Sempre in merito all’inchiesta, è stato scagionato il ragazzo a petto nudo che, un attimo prima che si creasse il panico, sembrava comportarsi in modo anomalo: è fermo in mezzo al fuggi fuggi, a torso nudo, con uno zainetto nero in spalla e le braccia allargate quasi a voler simulare l’atteggiamento di un kamikaze. Il giovane ha spiegato di aver sotto cercato di calmare la folla con quel gesto. Sempre per la ricerca di informazioni, la Questura ha messo a disposizione due indirizzi mail: ufficiostampa.questura.to@poliziadistato.it, e digos.quest.to@pecps.poliziadistato.it.