Il vicepresidente del Consiglio e leader della Lega, Matteo Salvini, certifica la crisi di governo e mette fine alla maggioranza formata da Carroccio e Movimento 5 Stelle: "Andiamo subito in Parlamento per prendere atto che non c'è più una maggioranza e restituiamo velocemente la parola agli elettori". Conte porta la crisi in Parlamento e accusa Salvini: "Vuole capitalizzare, con il voto, il consenso di cui il partito gode".
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- L'annuncio di Salvini: "Non c'è più maggioranza, andiamo al voto" 08 Agosto
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L'annuncio di Salvini: "Non c'è più maggioranza, andiamo al voto"
"Andiamo subito in Parlamento per prendere atto che non c'è più una maggioranza, come evidente dal voto sulla Tav, e restituiamo velocemente la parola agli elettori". Ad annunciarlo, attraverso una nota, è Matteo Salvini. Nella nota diffusa dal vicepresidente del Consiglio si legge ancora: "Inutile andare avanti a colpi di NO e di litigi, come nelle ultime settimane, gli Italiani hanno bisogno di certezze e di un governo che faccia, non di "Signor No". Non vogliamo poltrone o ministri in più, non vogliamo rimpasti o governi tecnici: dopo questo governo (che ha fatto tante cose buone) ci sono solo le elezioni. L'ho ribadito oggi al presidente Conte: andiamo subito in Parlamento per prendere atto che non c'è più una maggioranza, come evidente dal voto sulla Tav e dai ripetuti insulti a me e alla Lega da parte degli "alleati", e restituiamo velocemente la parola agli elettori. Le vacanze non possono essere una scusa per perdere tempo e i parlamentari (a meno che non vogliano a tutti i costi salvare la poltrona) possono tornare a lavorare la settimana prossima, come fanno milioni di Italiani".
Di Maio: "Giornata difficile ma sono tranquillo, siamo pagati per lavorare per italiani"
“Sono tranquillo, stiamo lavorando per il Paese. Ci sono dei colloqui in corso ma io sono pagato per lavorare per gli italiani”: è questo il commento del vicepresidente del Consiglio e capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, intercettato dai cronisti vicino Palazzo Chigi. Di Maio ha lasciato Chigi per per andare al compleanno del fratello e ha parlato di una “giornata difficile”, ribadendo anche: “Stiamo lavorando per il Paese, sono tranquillo". Sull’ipotesi di una parlamentarizzazione della crisi, il ministro del Lavoro replica: “Non ci sono i se, quello che posso dire è che stiamo lavorando per il Paese”.
Renzi su crisi di governo: "Pagliacciata. Si dimettano Conte, Salvini e Di Maio"
Per l'ex presidente del Consiglio, Matteo Renzi, l'ipotesi della crisi di governo e gli scontri nella maggioranza sono nient'altro che una "pagliacciata". E per questo motivo il senatore del Pd chiede al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e ai suoi vice, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, di dimettersi. In un post su Facebook, pubblicato anche per ricordare il suo appuntamento a Santomato di questa sera, Renzi scrive: "Io dico che questa pagliacciata sulla pelle del Paese ha stancato. Dovrebbero dimettersi tutti e tre: Salvini, Di Maio e il Premier se qualcuno si ricorda di avvisarlo".
Perché l'ipotesi di un voto in autunno è improbabile
Il voto in autunno, per l'Italia, sarebbe una novità assoluta. Le elezioni anticipate di cui si parla in queste ore, in caso di crisi di governo, sarebbero un unicum nella storia italiana, che mai ha visto crisi di governo formalizzarsi in pieno agosto portando a un voto tra ottobre e novembre. Tra Salvini e il voto in autunno ci sono una serie di impedimenti che dovrebbero portare a escludere le elezioni immediate, a partire dalla forte accelerazione che andrebbe impressa alla crisi, proseguendo con uno scenario inedito: il ritorno alle urne in piena sessione di bilancio. In sostanza, una crisi di governo ora con tanto di voto anticipato richiederebbe una forzatura inedita da parte di Salvini e della Lega, con il rischio – altissimo – di non riuscire a chiudere la legge di Bilancio entro l'anno, andare in esercizio provvisorio e non poter evitare l'aumento dell'Iva. Una serie di ipotesi, senza dubbio, per nulla gradite al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Governo, Elisabetta Casellati ricevuta al Colle da Mattarella
A quanto si apprende anche la presidente del Senato Elisabetta Casellati, insieme al presidente della Camera Roberto Fico, è stata ricevuta al Colle dal Capo dello Stato Sergio Mattarella.
Governo, anche il presidente della Camera Fico a colloquio da Mattarella
Ore concitate di trattative nell'esecutivo. Il presidente della Camera, Roberto Fico, è al Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Questa mattina è toccato invece al al presidente del Consiglio Conte incontrare il capo dello Stato, per aggiornarlo sulla situazione. Stando a quanto è stato fatto trapelare da ambienti istituzionali i due non hanno parlato di eventuali dimissioni del premier. A quanto si apprende il vicepremier Luigi Di Maio è invece giunto a Palazzo Chigi, dov'è in corso l'incontro del premier Conte con il vicepremier leghista Matteo Salvini. Di Maio sarebbe però nel suo ufficio a lavorare.