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A4, bus studenti contro pilone, 16 morti: “Fumo nero e scintille dal bus in marcia”

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Un autobus con a bordo un gruppo di studenti ungheresi è dapprima finito contro un pilone dell'A4 all'altezza di Verona Est, poi ha preso fuoco. Nell'urto alcuni degli occupanti sarebbero stati sbalzati via, mentre altri sono rimasti bloccati all'interno tra le fiamme. Sedici i morti, trentanove i feriti.

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Morti i due figli del prof "eroe": "Non è riuscito a salvarli"

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Sono entrambi morti Laura e Balazs, i figli del professore di educazione fisica Gyorgy Vigh, uno dei pochi sopravvissuti nello schianto del pullman che trasportava un gruppo di studenti ungheresi in gita. Gyorgy è il professore che, dopo essere scampato al tremendo impatto, era rientrato più volte all’interno del pullman tentando fino all’ultimo di tirare fuori dalle lamiere i ragazzi. A confermare la morte di Laura e Balazs Vigh è stato il console generale d’Ungheria a Milano: “Non è riuscito a salvarli. Sul pullman c’era anche la moglie, che ha visto morire la figlia senza poter fare nulla”.

A cura di Redazione
14:39

Nessuna notizia sulla sorte dell'autista del bus: vittime e feriti ancora da identificare

verona

Ancora nessuna notizia sulla sorte dell'autista dell'autobus che nella mattinata del 21 novembre si è improvvisamente schiantato contro un pilone autostradale nei pressi dell'uscita di Verona. "Non sappiamo ancora se l'autista è morto o ferito", ha spiegato Girolamo Lacquaniti, dirigente della polizia stradale della città veneta, sottolineando che a rendere difficoltose le operazioni di accertamento è soprattutto la presenza di numerose vittime ancora da identificare, nonché due feriti gravi attualmente ricoverati all'ospedale di Borgo Trento e che ancora risultano essere senza identità.

A cura di Charlotte Matteini
19:14

Studenti morti carbonizzati sul bus, poliziotti regalano scarpe ai superstiti

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A cura di Davide Falcioni
18:37

Un testimone: "Ho visto fumo nero e scintille uscire dal bus in marcia"

"Ho visto il pullman sputare fuoco nero dal motore. Fumo e scintille. Eravamo all'altezza di Desenzano ho provato a segnalare il problema con il clacson e i fari ma non ho ottenuto risposta". Nella ricerca delle cause della tragedia di Verona peserà con ogni probabilità anche la testimonianza del camionista slovacco che ha seguito a lungo il bus ungherese ieri notte. L'uomo, che copre tutti i giorni la tratta Milano-Lubjana è sconcertato. "Ho fatto di tutto – ha detto parlando con i giornalisti – ma il bus si è allontanato a 110 all'ora. L'ho ritrovato più tardi in fiamme".

A cura di Davide Falcioni
15:48

Bus ungherese: in corso deposizioni, ragazzi in lacrime

Si stanno svolgendo in un hotel nei pressi di Verona Sud le deposizioni dei sopravvissuti dell'incidente del bus ungherese. E' la polizia a raccogliere le testimonianze e a provvedere ai prelievi del dna di quanti si sono salvati nel pullman della morte, che si è schiantato contro un pilastro in cemento in A4, a San Martino Buonalbergo, dopo essere partito da Saint Vincent in Francia per il rientro in Ungheria dopo una settimana bianca. Molti i giovani che escono in lacrime dalla stanza dopo la deposizione. All'interno funzionari di polizia, traduttori, uno psicologo e un frate cappuccino, padre Cipriano, ungherese, chiamato dal console dal convento di Mestre. "Sono molto abbattuti – spiega il religioso – Purtroppo molti ancora non sanno della fine di alcuni loro compagni". In hotel, alla spicciolata, arrivano italiani amici di ungheresi o anche semplici cittadini, come una persona giunta da Vicenza, che ha portato capi di abbigliamento per i ragazzi, alcuni dei quali sono ancora avvolti nelle coperte di questa notte.

A cura di Davide Falcioni
15:09

Una vittima ha rotto il vetro del bus con un martelletto

Un martelletto accanto a una delle vittime, forse uno studente, e i vetri dei finestrini rotti: è quello che hanno trovato gli agenti della polizia stradale all'interno dell'autobus finito contro un pilone e distrutto dalle fiamme lungo l'autostrada A4 a Verona. "Possiamo presumere – ha detto il dirigente della polizia stradale di Verona, Gerolamo Lacquaniti – che possa aver cercato di spaccare i finestrini per uscire dal pullman ma e' morto in seguito ai traumi riportati nell'impatto. E' stato comunque un gesto eroico legato forse anche alla disperazione del momento che probabilmente ha consentito ad altre persone di uscire dal mezzo in fiamme".

A cura di Davide Falcioni
13:13

Polemiche in Ungheria per informazioni tardive: famiglie avvertite da studenti illesi

Polemiche in Ungheria contro le autorità di Budapest, accusate di aver attivato il numero telefonico di emergenza per i familiari solo intorno alle 9 del mattino, diverse ore dopo l'incidente che ha coinvolto il bus di studenti di ritorno da una gita. La stampa locale scrive che i primi a informare le famiglie, chiamando con i loro cellulari, sono stati gli studenti rimasti illesi.

A cura di Claudia Torrisi
12:49

Anche dall'esame della carcassa del bus si cercano le cause della tragedia

Ciò che resta del pullman ungherese schiantatosi la notte scorsa a Verona Est, sulla A4, provocando la morte di 16 dei suoi 55 passeggeri, è solo uno scheletro di lamiere e plastica colata annerite. La carcassa si trova ora in uno spazio della società autrostradale a Verona Est, nemmeno 300 metri in linea d'aria dal luogo dell'incidente. Sul luogo stanno lavorando tecnici e operai della A4, impegnati anche a verificare le condizioni di stabilità del pilastro contro cui il mezzo pesante si è schiantato. Quel che resta dell'autobus, che gronda ancora acqua utilizzata dai pompieri per spegnere le fiamme, è stato posto sotto sequestro. Nel bagagliaio sventrato sono riconoscibili ancora decine di valige annerite dal fumo, alcune con le plastiche completamente liquefatte. Anche dall'analisi di questi resti, oltre a ciò che resta della parte tecnica, i periti trarranno i risultati per dare una spiegazione alla tragedia.

A cura di Claudia Torrisi
12:34

Bandiere a mezz'asta nel liceo di Budapest frequentato dalle vittime dell'incidente

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La facciata del liceo Szinnyei di Budapest, a cui appartengono le sedici vittime e i feriti dell'incindente di questa notte a Verona, è stata listata a lutto. Nell'autobus che si è schiantato contro un pilone e ha poi preso fuoco si trovavano studenti e docenti della scuola.

A cura di Claudia Torrisi
12:22

Liceo organizza ogni anno settimana bianca, prof educazione fisica accompagnano studenti

Il liceo Szinyei Merse di Budapest, quello delle vittime della tragedia del bus ungherese, organizza ogni anno una settimana bianca in Francia, sempre nella stessa stazione sciistica. Secondo quanto ha raccontato uno degli studenti del liceo al quotidiano online Hvg, a guidare la comitiva sono generalmente insegnanti di educazione fisica che amano passare il tempo con gli studenti.

A cura di Claudia Torrisi
11:53

Tra le possibili cause dell'incidente un problema a una ruota del bus

Tra le cause del terribile incidente di questa notte sulla A4, alle porte di Verona, c'è anche un possibile problema a una ruota, che poi potrebbe aver causato lo sbandamento fatale del pullman. L'ipotesi è tra quelle in questo momento al vaglio della polizia stradale di Verona per fare chiarezza sulle cause dello schianto. Gli investigatori stanno ascoltando diverse testimonianze, tra cui quella di un camionista che una trentina di chilometri prima del luogo dell'incidente ha segnalato di aver visto una ruota del pullman avere qualche problema. Una segnalazione che, se confermata e al pari delle altre, potrebbe servire a rendere più chiaro quanto avvenuto.

A cura di Claudia Torrisi
11:40

Un testimone: "Immagini terribili, ho visto gente che bruciava viva"

"Ho visto gente che bruciava viva, sono immagini terribili che non potrò mai dimenticare", ha raccontato uno degli automobilisti testimone dell'incidente del pullman ungherese sulla A4. "Sono sceso – ha aggiunto – e mi sono diretto a piedi per vedere se ci fosse bisogno di aiuto. Si sentiva urlare le persone si mettevano le mani nei capelli. C'erano un paio di corpi che bruciavano, ancora vivi" e altri "che erano stati sbalzati fuori dal pullman, ragazzi che erano usciti dal finestrino, in maniche corte, urlavano disperati in preda al terrore. Scene disumane". L'automobilista è quindi tornato in auto: "C'erano 3 gradi sotto zero, non si poteva restare fermi con il motore spento. Poco prima delle tre hanno liberato la carreggiata e siamo potuti ripartire. Ho scorto solo la carcassa del pullman, ormai completamente distrutto".

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A cura di Claudia Torrisi
11:21

Sopravvissuti al rogo: "Il bus era una trappola di fuoco, l'impatto ci ha colti nel sonno"

I racconti dei sopravvissuti al rogo in A4 a Verona, incontrati dal console generale d'Ungheria a Milano, Judit Timaffy, parlano di un bus diventato "una trappola che subito ha preso fuoco". Gli studenti e alcuni adulti che li accompagnavano hanno detto che l'impatto li ha colti nel sonno. "Si erano fermati circa un'ora prima a una stazione di servizio per fare una sosta. Poi erano ripartiti e molti mi hanno detto che avevano preso sonno e sono stati svegliati dall'impatto", ha spiegato la console.

A cura di Claudia Torrisi
11:11

Console ungherese: "Un professore di educazione fisica ha salvato molte vite"

I passeggeri coinvolti nell'incidente del bus sulla A4, in prossimità di Verona, sono studenti e docenti di un liceo classico di Budapest. A dirlo è stato il console generale di Ungheria a Milano, Judit Timaffy, giunta nella città veneta, dove ha incontrato alcuni dei sopravvissuti. Il console è in contatto con le autorità ungheresi, in particolare con il presidente della Repubblica e il ministro degli Esteri.

"Le persone che erano sedute nella parte posteriore del pullman si sono salvate rompendo i vetri e uscendo tra le urla e il panico. Un professore di educazione fisica ha salvato molti di quelli che erano a bordo rientrando più volte nel mezzo" per "salvare più vite possibili", ha spiegato Timaffy, che ha incontrato il docente. "Mi ha raccontato di aver visto alzarsi le fiamme, l'abitacolo del pullman subito invaso da un denso fumo", ha spiegato. Il professore si trova ricoverato con ustioni profonde sulla schiena e lesioni.

A cura di Claudia Torrisi
11:06

Mattarella al presidente ungherese: "Cordoglio e impegno nei soccorsi"

"Ho appreso con profonda tristezza e commozione del tragico incidente stradale avvenuto oggi nei pressi di Verona, nel quale hanno perso la vita numerosi giovani ungheresi e molti altri sono rimasti feriti. In questo momento di dolore – e nell'assicurarle il massimo impegno e la più ampia disponibilità di tutte le autorità coinvolte nelle operazioni di soccorso – porgo a Lei, alle famiglie delle vittime e all'amico popolo ungherese, a nome di tutti gli italiani e mio personale, il più sincero cordoglio, unito all'auspicio di un pronto ristabilimento dei feriti". Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio al Presidente della Repubblica di Ungheria, Janos Ader.

A cura di Claudia Torrisi
11:02

Nel bus c'erano anche alcuni genitori. Esame del Dna per identificare vittime

Per identificare alcune delle vittime del rogo del pullman di studenti e docenti di un liceo classico di Budapest, accompagnati da genitori, avvenuto nella notte a Verona, potrà essere utile solo l'esame del Dna. Le famiglie delle persone che erano a bordo del veicolo sono state avvertite e – come ricorda il console generale d'Ungheria a Milano, Judit Timaffy – sono già in viaggio per raggiungere Verona. In queste ore si sta procedendo anche alla identificazione delle persone sopravvissute, una quarantina.

A cura di Claudia Torrisi
06:52

A4, Bus di studenti ungheresi si schianta contro pilone e prende fuoco: 16 morti

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Un autobus ha preso fuoco dopo essersi schiantato contro un pilone dell'autostrada A4, nel Comune di San Martino Buon Albergo in prossimità dell'uscita Verona Est. Il bilancio è di sedici morti. A bordo c'erano cinquantacinquattro passeggeri e due autisti, tutti ungheresi: la maggior parte studenti tra i 14 e i 18 anni, di ritorno a Budapest dopo una gita sulla neve in Francia.

Trentanove i feriti, ventisei dei quali portati negli ospedali di Verona: uno è in coma, dodici sono gravi, tredici leggeri. Dodici persone, invece, sono state soccorse sul posto e poi portate in un albergo vicino. I corpi recuperati a bordo sono carbonizzati, e sarà difficile il riconoscimento. Alcuni familiari sarebbero già in viaggio verso l'Italia.

L'autobus è finito contro un pilone, sbandando senza coinvolgere altri mezzi, e poi avrebbe preso fuoco. Nell'urto alcuni degli occupanti sarebbero stati sbalzati via, mentre altri sono rimasti bloccati all'interno tra le fiamme. I soccorritori parlano di una tragedia enorme e sono entrati nella carcassa bruciata del bus per costatare il numero delle vittime. Non è escluso che tra le persone decedute vi sia il conducente dell’autobus: è stato trovato il corpo di una vittima dalla struttura fisica più grande, il che farebbe supporre appunto che possa trattarsi del conducente sbalzato fuori dall’impatto. Un'altra ipotesi è che a bordo ci fosse anche la famiglia dell'autista: tra i corpi senza vita irriconoscibili, infatti, ce ne sarebbe uno molto più piccolo, come di un bambino.

Ancora ignote le cause dell'incidente, tutte le ipotesi sono al vaglio: da un cedimento del mezzo a un malore del conducente. La magistratura ha aperto un'inchiesta per chiarire le responsabilità, le indagini sono condotte dalla polizia stradale di Verona, assieme alla scientifica di Padova e Verona.

"È troppo presto per dire quale sia stata la causa di questa tragedia", ha spiegato dirigente della polizia stradale di Verona, Gerolamo Lacquaniti. Il tratto autostradale è stato chiuso in direzione Venezia con uscita obbligatoria a Verona Sud. A bordo gran parte dei passeggeri stava dormendo quando il conducente ha perso il controllo del mezzo che è finito contro il guardrail e poi addosso a un pilone prendendo fuoco. Quelli che erano seduti nella parte posteriore si sono messi in salvo rompendo i finestrini. Un professore di educazione fisica, rimasto ustionato alla schiena e ricoverato in uno degli ospedali di Verona, è rientrato piu' volte all'interno dell'abitacolo per cercare di aiutare piu' gente possibile.

A cura di Claudia Torrisi
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