Con un risultato a sorpresa il Leave vince il referendum sulla Brexit nel Regno Unito con il 52% dei voti. Il Premier Cameron ha annunciato le dimissioni. Mercati finanziari crollano, l'Europa sbigottita.
- Il Regno Unito ha deciso, addio all’Unione Europea 24 Giugno
- Ue: "Non è la fine dell'Unione Europea, Uk fuori al più presto possibile" 24 Giugno
- Giro di telefonate tra i leader europei: colloquio Renzi - Merkel 24 Giugno
- Renzi: "L'Ue va cambiata ma è il nostro futuro" 24 Giugno
- David Cameron si dimette 24 Giugno
Il Regno Unito ha deciso, addio all’Unione Europea
Dopo una campagna elettorale intensa e costellata anche di episodi drammatici, il referendum sulla Brexit si è concluso con la vittoria del sì: Il Regno Unito lascia l'Unione Europea. A favoe del Leave si sono espressi il 52% degli elettori . Una notizia per nulla attesa visto che tutti gli ultimi sondaggi svolti alla vigilia del voto davanti il Remain avanti e che potrebbe scatenare un terremoto politico nel Paese. Il Premier David Cameron ha già annunciato le sue dimissioni chieste a gran voce da Farage. Un atto atteso dopo aver voluto il referendum ed essersi schierato apertamente a favore del Remain. Esultano gli anti europeisti, in particolare Farage che ha parlato di un voto "della gente contro i poteri forti" e di "un'alba di un Regno Unito indipendente". Altrettanto pesanti porrebbero essere ora le ripercussioni in Unione Europea soprattutto dal punto di vista economico. I primi segnali da questo punto di vista son arrivati dalla sterlina che finora ha perso già il 10% nei confronti del dollaro e dai mercati che sono crollati in apertura di seduta. Intanto i vertici Ue hanno convocato riunioni urgenti a tutti i livelli così come hanno fatto i vari governi dei Paesi membri.
Brexit, Obama: "Ho parlato con Cameron e Merkel"
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha dichiarato di aver "parlato con David Cameron qualche ora fa e sulla base della nostra conversazione sono convinto che la transizione del Regno Unito avverrà nella maniera più consona". Obama ha anche aggiunto chee relazioni di Washington con Londra non cambieranno e di aver interloquito anche con la cancelliera tedesca Angela Merkel.
Questo pomeriggio il presidente Usa aveva commentato i risultati del referendum sulla Brexit auspicando che i negoziati che si apriranno tra Regno Unito e Ue "assicurino stabilità, sicurezza, prosperità per l'Europa, la Gran Bretagna, l'Irlanda del Nord e per tutto il mondo".
"Cos'è l'Ue?" è la seconda ricerca su Google nel Regno Unito dopo il referendum Brexit
Secondo Google Trends la seconda domanda più cercata sul motore di ricerca dagli utenti del Regno Unito dalla diffusione dei risultati definitivi del referendum sulla Brexit è stata "Cos'è l'Ue"? La prima, invece, riguarda gli effetti di lasciare l'Unione europea.
Brexit, Gentiloni: "L'Europa non può far finta di niente, c'è molto da cambiare"
Brexit, domani Renzi a Parigi da Hollande
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi si recherà domani a Parigi dal presidente francese François Hollande. All'ordine del giorno del meeting ci sono gli sviluppi in Europa dopo la Brexit. L'incontro di domani precede quello di lunedì a Berlino tra Renzi, Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel.
Brexit, Putin: "Ci saranno sicuramente conseguenze per il mondo e per la Russia"
"Il risultato del referendum in Gran Bretagna avrà senz'altro conseguenze per il mondo e per la Russia". Così il presidente russo, Vladimir Putin, ha commentato la vittoria del "leave" nel referendum di ieri nel Regno Unito. Lo riferisce Interfax. La Brexit, ha aggiunto, mostra "il malcontento per lo stato della sicurezza e la mancanza di appetito per sovvenzionare altre economie". Putin ha infine dichiarato di non credere "che il voto del Regno Unito sull'uscita dall'Unione Europea influenzerà le sanzioni economiche imposte alla Russia da parte della Ue".
"Voglio la cittadinanza italiana": 31 britannici scrivono a Consolato a Londra dopo Brexit
Il giorno dopo il referendum sulla Brexit, fonti diplomatiche hanno riferito che sono arrivate trentuno richieste al Consolato italiano a Londra di ottenere la cittadinanza del nostro paese. Una di queste, resa nota dall'Ansa, inizia così: "Aluce dell'orribile decisione presa dal mio Paese di lasciare l'Unione europea, vorrei chiedere la cittadinanza italiana. Mia madre è italiana, è nata in Italia e ha ancora la cittadinanza italiana". Altre quattro richieste simili, inoltrate da cittadini britannici con legami di parentela con italiani, sono arrivate, invece, al Consolato di Edimburgo.
Tsipras: "Brexit sia monito per Ue a cambiare la sua politica e combattere euroscettici"
Una "giornata difficile, che conferma la crisi di identità in Europa" e assesta un colpo all'Unione europea". Il primo ministro greco Alexis Tsipras ha commentato così la vittoria della Brexit, parlando di un referendum che deve servire da monito all'Ue per "cambiare la sua politica" ed evitare il rischio di imboccare "una pericolosa strada verso la regressione".
"Il discorso presuntuoso degli eurocrati infiamma i popoli – ha aggiunto – Abbiamo bisogno di cambiamenti nelle politiche e nelle mentalità per erigere una barriera all'euroscetticismo" e alle politiche nazionaliste e di estrema destra. Secondo il premier ellenico, la vittoria della Brexit sarà o "il risveglio del sonnambulo che cammina nel vuoto o l'inizio di una pericolosa regressione per i nostri popoli"; e ha ricordato che "le politiche di austerità che hanno aggravato le ineguaglianze" o quelle delle "migrazioni alla carte" e della chiusura delle frontiere hanno contribuito "ad aggravare le ineguaglianze e il fossato fra il Nord e il Sud dell'Europa".
Juncker rassicura impiegati britannici a Bruxelles: "Non perderete il lavoro"
I funzionari britannici gli impiegati assunti in questi anni dalle istituzioni europee a Bruxelles non perderanno il loro lavoro nonostante l'uscita del Regno Unito dall'Ue. Ad assicurarlo è stato il Presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker in una lettera inviata al personale. "Nello stesso spirito di lealtà che tutti voi avete dimostrato lasciando il cappello della vostra nazionalità fuori dalla porta, ci prometto che lavorerò con i presidenti delle altre istituzioni Ue per garantire che tutti noi possiamo continuare a contare sul vostro grande talento" ha assicurato Juncker.
Germania e Francia presenteranno un documento comune
Germania e Francia presenteranno un documento comune sul futuro della Ue ai sei ministri degli Esteri dei Paesi fondatori che si riuniranno domani a Berlino. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier. "L'Europa ha bisogno di un orientamento, e Germania e Francia in questo momento hanno una speciale responsabilità" ha spiegato il rappresentante del governo tedesco. Intanto da fonti diplomatiche si apprende che si è tenuta da poco una riunione telefonica tra i ministri delle finanze del G7 per discutere della situazione economica e finanziaria dopo i risultati sul referendum Brexit
Mercati eruopei in profondo rosso
A metà giornata le Borse europee non sembrano affatto aver smaltito la notizia di questa mattina con i risultati sul referendum per la Brexit. Tutte le principali piazze finanziarie del Vecchio Continente infatti fanno registrare ribassi sostanziosi che secondo gli esperti rappresentano il peggior calo mai visto dai tempi dell'affare Lehman Brothers . Tra le peggiori Piazza Affari che perde oltre il 10% dopo che in mattinata non era riuscita nemmeno ad aprire a causa dell’estrema volatilità. Ancora peggio Madrid che perde oltre il 12%. Parigi cede l',8%, Francoforte il 6,7%. Londra, dopo essere arrivata a -8,7%, ora fa segnare un-4,4% anche a causa della svalutazione della sterlina che continua a perdere sull'euro
Brexit, Renzi in conferenza stampa: "UE adesso deve rimanere unita"
"Il popolo britannico ha scelto, noi rispettiamo la decisione. Ora si volta pagina», così Matteo Renzi ha commentato a mentre fredda, in conferenza stampa da Palazzo Chigi, quanto avvenuto nel Regno Unito con il referendum sulla Brexit. "Sono qui per dirvi che l'Italia farà la sua parte nel percorso che si apre. Il governo e le istituzioni europee sono nelle condizioni di garantire con ogni mezzo la stabilità finanziaria e la sicurezza dei consumatori" ha spiegato Renzi rassicurando sul fatto che "l'Italia è tornata solida". "I nostro Paese ha il dovere di offrire questa solidità anche agli altri partner europei e per questo siamo impegnati fin da domani, a iniziare dai ministri degli esteri, e poi lunedì a Berlino in un incontro con Merkel e Hollande" ha proseguito il Premier, concludendo: "Oggi è un giorno senza precedenti, un giorno non facile. Ma l'Europa ha dimostrato nel corso della sua storia di essere più forte di ogni e qualsiasi difficoltà". Secondo fonti di Palazzo Chigi, prima delle dichirazioni Renzi ha sentito al telefono David Cameron.
Brexit, Papa: "È volontà del popolo, ora garantire la convivenza"
Il voto sulla Brexit nel Regno Unito "è la volontà del popolo", così Papa Francesco ha commentato i risultati sul voto che ha sancito l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea. "È stata la volontà espressa dal popolo e questo chiede a tutti noi una grande responsabilità per garantire il bene del popolo del Regno Unito e anche il bene e la convivenza di tutto il continente europeo" ha spiegato il Pontefice sull'aereo che lo sta portando verso l’Armenia.
Merkel sprona gli altri leader: "Ho invitato Hollande e Renzi a Berlino"
Il risultato del referendum sulla Brexit nel Regno Unito è stato un "taglio netto per l'Europa", ma ora è il momento di reagire. Lo ha dichiarato la cancelliera tedesca Angela Merkel da Berlino spronando gli altri leader dei Paesi membri dell'unione Europea ad agire. "Ora serve un'analisi calma e composta dell'esito del referendum" ha spiegato Merkel, annunciando di aver invitato nella capitale tedesca per i prossimi giorni i leader di Italia e Francia oltre al presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. "Ho invitato per lunedì a Berlino Francois Hollande, il presidente del Consiglio europeo Tusk e Matteo Renzi per parlare del futuro dell'Ue" ha spiegato Merkel. Probabile che l'invito sia arrivato attraverso una telefonata diretta visto che i quattro leader si erano già sentiti questa mattina via telefono. "La Brexit è una grande prova per l'Europa. Dobbiamo mostrare solidità e forza" aveva dichiarato Hollande, aggiungendo: "Oggi, davanti al pericolo immenso degli estremismi e dei populismi un soprassalto è necessario". Anche Renzi aveva commentato: "Dobbiamo cambiare l'Ue per renderla più umana e più giusta. Ma l'Europa è la nostra casa, è il nostro futuro"
Ue: "Non è la fine dell'Unione Europea, Uk fuori al più presto possibile"
"Siamo di fronte a situazione senza precedenti, ma saremo uniti nella nostra risposta. L'Unione di 27 stati membri continuerà". È quanto hanno dichiarato poco fa dai presidenti delle istituzioni Ue al termine dell'incontro urgente, avvenuto nella sede della Commissione europea a Bruxelles, in relazione ai risultati del referendum sulla Brexit che ha sancito l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea. "Il popolo britannico con un processo libero e democratico ha espresso la volontà di lasciare l'Unione europea. Siamo dispiaciuti, ma lo rispettiamo" hanno scritto in un nota il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz ed il presidente di turno, il premier olandese Mark Rutte. "Ci aspettiamo che il governo del Regno Unito dia effetto alla decisione del popolo britannico al più presto possibile, per quanto doloroso il processo potrà essere", hanno affermano i quattro presidenti Ue ricordando che l'accordo raggiunto da Cameron con la Ue nel febbraio scorso "non entrerà in vigore e cessa di esistere".
M5S: "Vogliamo un'Europa che sia una comunità, referendum sull'euro in Italia"
Nel Regno unito "ha vinto la democrazia diretta e perso l'Europa delle banche", è questa la posizione del Movimento Cinque Stelle sull'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea. A spiegarlo il portavoce del Movimento Cinque Stelle alla Camera dei deputati, Danilo Toninelli e il componente del direttorio pentastellato, Luigi Di Maio. La Gran Bretagna è fuori dall'Unione Europea. Lo hanno deciso i cittadini britannici con il referendum. È la strada più cara al Movimento 5 Stelle, quella di chiedere ai cittadini un parere sugli argomenti decisivi per i popoli. Nessun governo deve aver paura delle espressioni democratiche del proprio popolo, anzi deve considerare il suo volere come il più autorevole dei mandati" ha scritto Di Maio, ricordando che "Ci sono milioni e milioni di cittadini europei sempre più critici, che non si riconoscono in questa Unione fatta di banche e ricatti economici".
"Il MoVimento 5 Stelle ha sempre creduto che a dover decidere sulle questioni decisive debba essere il popolo, infatti abbiamo raccolto le firme per il referendum sull'euro per far decidere gli italiani sulla sovranità monetaria" ha sottolineato vice presidente della Camera, aggiungendo: "Il LEAVE del Regno Unito sancisce il fallimento delle politiche comunitarie volte all’austerità e all’egoismo degli Stati membri, incapaci di essere una comunità". "Vogliamo un'Europa che sia una comunità e non un'unione di banche e lobby. Ora la parola ai cittadini" ha concluso Di Maio
Bce pronta a fornire liquidità
Dopo il tracollo delle borse e i timori per una instabilità che si potrebbe prolungare ancora per molto, in mattinata è intervenuta la Banca Centrale Europea assicurando il suo intervento in casa di necessità. "La Bce è pronta a assicurare Liquidità addizionali, se necessario, in euro e in valute estere" hanno spiegato infatti dall'ente guidato dal Mario Draghi in una nota al termine di una riunione di emergenza. "Le banche dell'Eurozona sono resilienti in termini di capitale e liquidità" spiega la nota assicurando che la Bce "è in stretto contatto con le banche e i rispettivi organi di controllo" e che sta "monitorando con molta attenzione l'andamento dei mercati". L'istituto centrale europeo ha assicurato di essere pronto all'emergenza ed è in stretto coordinamento con le altre banche centrali per coordinare gli sforzi. Del resto, come spiegato anche da Moody's, l'incertezza e l'instabilità è destinata a perdurare nel tempo. "Si preannuncia un prolungato periodo di incertezza che peserà su risultati economici e finanziari in Uk. La Brexit avrà impatto su investimenti e fiducia nel Paese con effetti negativi sul credito sovrano Uk e degli altri emittenti del Paese, tra l'altro per i possibili cambiamenti nelle relazioni commerciali con la Ue" hanno spiegato dall'agenzia .
Giro di telefonate tra i leader europei: colloquio Renzi - Merkel
Giro di telefonate questa mattina tra i principali leader europei per discutere preliminarmente delle soluzioni da adottare dopo la vittoria del sì al referendum per l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea. Il nostro Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha avuto un colloquio telefonico con la cancelliera tedesca Angela Merkel. Poco prima invece la stesa Merkel aveva sentito il presidente francese, Francois Hollande, che a sua volta aveva già chiamato il presidente del consiglio dell'Ue, Donald Tusk.
Ministero Economia: "Limitati effetti per l'Italia"
"L'uscita del Regno Unito dall'Unione europea avrà effetti comunque limitati sull'economia reale italiana", è quanto assicura il ministero dell'Economia e delle Finanze italiano dopo la vittoria del sì alla Brexit nel Regno Unito. Dopo la notizia, al ministero infatti si è riunito il comitato per la salvaguardia della stabilità finanziaria presieduto dal ministro Pier Carlo Padoan con la presenza del governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco e del presidente della Commissione nazionale per le società e la Borsa Giuseppe Vegas. Alla fne è stato deciso di rilasciare una nota di rassicurazioni. Per il Mef "la solidità dei fondamentali delle imprese tornerà presto a prevalere sulla volatilità dei mercati finanziari". "Cosa succede dopo è una domanda da chiedere al Regno Unito. Per quanto riguarda gli altri Paesi dell'Unione europea, stiamo monitorando attentamante gli sviluppi sui mercati finanziari", ha sottolineato Padoan.
Trump esulta: "I britannici si sono ripresi il Paese"
"È una grande notizia, è un voto strabiliante perché le persone sono arrabbiate", così il candidato Repubblicano alle presidenziali Usa Donald Trump ha commentato il voto sull'uscita del Regno unito dall'Unione Europea. "I britannici si son ripresi il loro paese" ha aggiunto Trump che oggi è in Scozia per inaugurare il suo esclusivo resort e golf club nella località di Ayrshire. In realtà prorpio in Scozia ha vintyo invece il fronte del Remain scatenando una nuova polemica con Londra
Borse crollano e lo spread schizza in alto
In attesa delle conseguenze a livello politico con i trattati con l'Ue che andranno modificati, ora l'attenzione si concentra sulle conseguenze economiche e finanziare della vittoria del Leave nel referendum sulla Brexit che stanno facendo sentire i loro effetti con terremoti sui mercati finanziari del Vecchio Continente e non solo. Non è un caso che subito dopo il discorso di Cameron alla nazione abbia parlato proprio il governatore della banca centrale inglese, Mark Carney, assicurando che erano stati preparati i piani per una simile evenienza. Carney ha spiegato che la Bank of England non esiterà a prendere misure addizionali ed è pronto a fornire extra fondi per 250 miliardi di sterline. Intanto Piazza Affari è tra le peggiori e con l'indice Ftse Mib che cede oltre l'11%. Stessa situazione per Madrid, mentre Parigi perde il 9%, Francoforte il 7% e Londra l'8%, mentre Atene addirittura il 14%. Anhe lo spread tra Btp e Bund è schizzato fino a 191 punti base per poi ripiegare sotto quota 170 a 165 punti. Il divario tra i titoli spagnoli e tedeschi ha sfiorato i 200 punti base e ora si è ridotto a 173 punti.
Vertice tra i fondatori dell'Ue sabato
Per discutere della Brexit ci sarà un vertice dei ministri degli esteri dei sei stati fondatori dell'Ue sabato a Berlino. Lo ha confermato questa mattina il ministro degli Esteri tedesco Frank Walter Steinmeier. Alla riunione parteciperanno l'italiano Paolo Gentiloni, il francese Jean-Marc Ayrault, il belga Didier Reynders, il lussemburghese Iean Asselborn e l'olandese Bert Koenders. Successivamente potrebbe esserci un nuovo vertice informale a 27. Lo ha proposto il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. "Non nascondo che volevamo un risultato diverso. Sono pienamente cosciente di quanto grave e anche drammatico sia questo momento politicamente. Ora non c'è modo di prevedere tutte le conseguenze politiche ma fino a quando il Regno unito non lascia formalmente l'Ue applicheremo le norme comunitarie" ha spiegato Tusk, assicurando che l'Unione europea "è preparata anche per questo scenario negativo" e che "tutte le procedure per il ritiro del Regno Unito dalla Ue sono chiare e scritte nei Trattati".
Renzi: "L'Ue va cambiata ma è il nostro futuro"
"Dobbiamo cambiarla per renderla più umana e più giusta. Ma l'Europa è la nostra casa, è il nostro futuro", è il primo commento pubblico del Presidente del Consiglio Matteo Renzi dopo la vittoria del Leave al referendum sulla Brexit nel Regno Unito. Reniz ha già partecipato ad una riunione urgente convocata a Palazo Chigi e nei prossimi giorni parteciperà ai vertici Ue sulla questione
David Cameron si dimette
David Cameron rassegna le sue dimissioni da premier britannico. Il Leader dei conservatori lo ha annunciato in un'attesa conferenza stampa davanti a Downing Street dopo la vittoria del no all'Europa nel referendum sulla Brexit. Cameron dovrebbe rimanere al suo posto solo lo stretto necessario prima dell'organizzazione delle nuove elezioni. "Non ci saranno cambiamenti immediati per i cittadini dell'Unione Europea che vivono in Gran Bretagna e per i britannici che vivono in altri Paesi dell'Unione Europea" ha assicurato Cameron spiegando che ora servirà un trattato con l'Ue per stabilire le modalità di uscita del Regno Unito dall'Ue. "Il popolo britannico ha votato per uscire dall'Europa e la volontà del popolo britannico sarà rispettata" ha spiegato il Premier rivelando che non sarà lui però a condurre le trattative per l'accordo con l'Ue. "Dobbiamo ora prepararsi ad una rinegoziazione con l'UE. E questo richiede una forte leadership determinata e impegnata" ha concluso Cameron rivelando che lascerà anche la guida del partito conservatore che in ottobre eleggerà il nuovo leader.
Vertice straordinario a Palazzo Chigi con Renzi, Visco e Padoan
Tutti i leader europei hanno convocato riunioni d'urgenza dei loro governi dopo quanto accaduto nel Regno Unito. Riunione d'urgenza anche a Palazzo Chigi. Presso la Sala Situazioni della Presidenza del Consiglio infatti si è tenuta una riunione convocata da Matteo Renzi sugli esiti del referendum inglese. Al vertice hanno partecipato il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, il Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, il Ministro per lo Sviluppo Economico Carlo Calenda, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Marco Minniti e il Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco.
Tracollo di tutte le borse europee in apertura
Come era prevedibile dopo la vittoria del sì alla Brexit, si è aperta con una valanga di crolli la giornata dei mercati finanziari europei. In apertura di seduta sia Parigi che Madrid perdono oltre l'8%, non va meglio proprio a Londra dove L'indice Ftse 100 a poche battute dall'avvio cede l'8%. Addirittura contrattazioni praticamente sospese a Milano dove tutti i principali titoli sono stati sospesi per alta volatilità e quindi l'indice Ftse Mib è rimasto ad un -0,1% che però risulta di fatto non indicativo.
Vertice urgente rappresentanti Ue
Convocato nelle prossime ore un vertice urgente dei rappresentanti delle istituzioni Ue per parlare dei risultati del referendum sulla Brexit. Lo riferiscono fonti della Commissione Ue. Alla riunione, presieduta dal presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker, parteciperanno i presidenti delle tre istituzioni europee con il premier olandese Mark Rutte, titolare della presidenza di turno della Ue. "La decisione della Gran Bretagna di lasciare l'Ue non innescherà decisioni simili in altri Stati membri" ha tentato di rassicurare il presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz, aggiungendo: "Non ci sarà alcuna reazione a catena non credo che altri Paesi saranno incoraggiati a percorrere questa strada pericolosa". "Ora mi aspetto che il negoziato sulle condizioni della Brexit fra l'Ue e il Regno Unito cominci rapidamente, e che non si trascini per anni: non sarebbe nell'interesse di nessuna delle due parti. Negozieremo seriamente, ma con il Regno Unito come Paese terzo" ha concluso Schulz,
Cameron non si dimette
Nonostante i risultati del referendum sulla Brexit che di fatto sanciscono una sua sconfitta, il Premier britannico Dadid Cameron per ora non si dimette. Lo ha precisato il ministro degli Esteri di Londra Philip Hammond dove le voci di un imminente addio di Cameron alla carica di Premier. "Restiamo al lavoro con l'obiettivo di stabilizzare la situazione nel breve periodo e trovare le migliori soluzioni nel lungo periodo" ha spiegato il Ministro non stante le continue richieste di dimissioni da parte degli anti europeisti come Farage
Portavoce M5S: "Ha vinto la democrazia e perso l'Europa delle banche"
"Ha vinto la democrazia e perso l'Europa delle banche", così a caldo ha commentato i risultati del referendum sulla Brexit il portavoce del Movimento Cinque Stelle alla Camera dei deputati, Danilo Toninelli. "I britannici hanno scelto la Brexit, Il vento di cambiamento è sempre più forte!" ha scritto su twitter il deputato pentastellato.
Scozia e Irlanda del Nord votano in massa per l'Ue e ora rilanciano: "Via dall'Uk "
Dopo la vittoria del fronte del sì al referendum Brexit, Scozia e Irlanda del Nord rilanciano le campagne per l'indipendenza. Come mostrano i risultati definitivi, infatti, scozzesi e irlandesi hanno votato in massa per rimanere in Ue a differenza del resto del Regno Unito e ora la tensione è alle stelle. "Noi siamo europei. E vogliamo rimanere nell'Unione Europea. La Scozia ha consegnato un voto chiaro, senza equivoci, per la permanenza nella Ue e accolgo con favore questo sostegno al nostro status europeo", ha chiaro infatti il Premier scozzese Sturgeon. Ancora più duro il suo predecessore Salmond che chiede un altro referendum per uscire dal Regno Unito dopo quello di due anni fa. Il voto ha riacceso gli animi anche in Irlanda del Nord, dove il vicepremier McGuinness ha tuonato: "Con l'uscita della Gran Bretagna dall'Ue, l'Irlanda dovrebbe andare al voto per la propria riunificazione