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Brexit, è ufficiale: vince il Leave. Il Regno Unito esce dall’Unione Europea

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Si conclude con la vittoria dei Sì alla Brexit una maratona elettorale al cardiopalma per il referendum sull'addio all'Ue. Clamoroso flop degli opinion poll che avevano dato il Remain in netto vantaggio. Nel corso della notte un lungo testa a testa: alle 5.41 l'annuncio ufficiale della Bbc. Farage canta vittoria e chiede dimissioni di Cameron, che ora rischia. Affluenza al 72%.

13:01

Nigel Farage ha votato

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Nigel Farage, grane sostenitore dell'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea, ha votato in un seggio elettorale di Biggin Hill, a sud di Londra.

A cura di Davide Falcioni
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Brexit, alle urne 46 milioni di britannici: dentro o fuori dall’Europa

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È arrivato il giorno più lungo per l’Europa. Oggi la Gran Bretagna vota per scegliere se restare nell’Unione Europea o se votare per la Brexit. Dentro o fuori, come ha avvertito il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker. Non è possibile nessun altro compromesso. Sono 46,5 milioni gli elettori chiamati a rispondere “Leave” o “Remain” al referendum sull'Ue. Le urne sono aperte dalle 7 ora locale fino alle 23. I primi risultati ufficiali sono previsti all'alba di venerdì ed entro le 8 si potrà sapere se il Regno Unito resterà nell'Unione Europea o si distaccherà da essa. Nelle ultime ore i pro e anti Brexit hanno compiuto gli ultimi sforzi nella battaglia per convincere gli indecisi alla vigilia del referendum sulla permanenza o meno del Paese nell’Unione Europea. Gli ultimi sondaggi davano il “Remain” in leggerissimo vantaggio nelle intenzioni di voto.

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Cameron contro Johnson – Il primo ministro conservatore David Cameron ha sostenuto la causa anti Brexit in un'intervista pubblicata sulla prima pagina del Guardian. Il premier ha affermato che scegliendo di rimanere in Europa gli elettori invieranno un “messaggio chiaro” e cioè che il Regno Unito non si è “ripiegato su se stesso”. La Gran Bretagna, ha detto più volte, è e sarà “più prospera, più forte e più sicura” se resta “in un’Unione Europea riformata”. Per Boris Johnson, leader dei conservatori pro-Brexit, uscire dall'Ue significa “riprendere il controllo dei nostri commerci, dell'immigrazione e della nostra democrazia”. L’ex sindaco di Londra ha invocato per oggi il sogno di un “Independence Day” del Regno Unito. “Se votiamo per lasciare l’Europa e riprendere il controllo credo che potremmo definire questo giorno come d’indipendenza per il Paese”, ha ammesso Johnson accusando i rivali che vogliono rimanere nell’Ue di voler “spingere” il Paese definitivamente in fondo alla pattumiera.

Il ricordo di Jo Cox – Nelle ultime battute della campagna elettorale è entrata anche la commemorazione di Jo Cox, la parlamentare laburista assassinata una settimana fa. “Se Jo fosse viva oggi passerebbe il suo quarantaduesimo compleanno per le strade della sua città a dire alla gente che la Gran Bretagna è più forte nell'Unione europea”, ha detto il marito parlando davanti a centinaia di persone riunite in Trafalgar Square.

A cura di Davide Falcioni
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