È il giorno dopo gli attentati che hanno sconvolto Parigi. 129 morti e oltre 350 feriti; tre esplosioni, 6 luoghi colpiti. Diffusi i video drammatici degli ostaggi al Bataclan che cercano di salvarsi da morte certa.
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- Uno dei kamikaze aveva il biglietto e voleva entrare allo stadio 14 Novembre
- Procuratore: "Uno dei terroristi era parigino, l'altro siriano" 14 Novembre
- Procuratore di Parigi: "Terroristi perfettamente coordinati" 14 Novembre
- Procuratore di Parigi: "I terroristi hanno parlato di Iraq e Siria" 14 Novembre
- Il Procuratore di Parigi: 129 morti, 352 feriti 14 Novembre
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Tre sospetti fermati in Belgio
Tre sospetti sono stati fermati a Bruxelles. Del gruppo farebbe parte il francese residente in Belgio che avrebbe noleggiato la Polo nera utilizzata per raggiungere il Bataclan. L'uomo non era schedato dai servizi segreti francesi, mentre sarebbe persona nota per le autorità belghe. I tre erano stati controllati stamane all'altezza di Cambrai mentre rientravano a Bruxelles
La mappa e la cronologia degli attentati: i 30 minuti che hanno messo in ginocchio Parigi
Trenta minuti è il tempo intercorso tra il primo attacco e l'ultima esplosione. Una strage concertata e preparata in maniera militare che ha consentito a tre gruppi di terroristi a bordo di tre auto nere – due Seat e una Polo – di colpire Parigi in 8 punti. Le autorità hanno dichiarato morti 7 terroristi, solo di uno si conosce l'identità. Le indagini sulla Polo nera hanno consentito di accertare che si tratta di un'auto a noleggio, affittata da un francese residente in Belgio che poi è stato controllato stamane mentre cercava di attraversare la frontiera in compagnia di altre due persone. L'unico attentatore identificato è un ragazzo di 30 anni nato a Courcouronne, periferia di Parigi. Nel suo casellario giudiziario 8 segnalazioni per infrazioni minori. Nel 2010 era stato indicato come "radicale" ma non è mai stato associato a gruppi terroristici. Il drammatico bilancio degli attentati è di 129 morti, 350 feriti di cui 99 in condizioni gravi.
21.20 Prima esplosione kamikaze all'esterno dello stadio
Avenue Jules Rimet. Alle 21.25 la prima esplosione, uno dei tre attentatori dello Stade de France si fa esplodere dopo essere stato allontanato dai servizi di controllo dello stadio, nonostante avesse il biglietto, per via della sua cintura. L'attentatore kamikaze si fa esplodere all'esterno della porta D dello stadio. L'esplosione uccide l'attentatore e un passante. La cintura conteneva esplosivo TATP con l'aggiunta di bulloni per rendere più violento l'impatto
21.25 Attacco al bar Le Carillon e al Ristorante Le Petit Cambodge
Un commando a bordo di una Seat Leon nera arriva all'angolo tra la rue Alibert e la rue Bichat. Sparano sulle persone sedute all'esterno del bar Le Carillon e del ristorante Le Petit Cambodge. Armati di fucili Ak-47 Kalashnikov uccidono 15 persone e altre 10 restano in gravi condizioni
21.30 Seconda Esplosione all'esterno dello stadio
Alle 21.30 una seconda esplosione, un secondo kamikaze attiva un gilet pieno TATP e bulloni, facendosi saltare in aria all'esterno della Porta H in Rue Rimet
21.32 Attacco al bar La Bonne Biere
Un commando a bordo di una Seat Nera apre il fuoco contro le persone all'esterno del bar la Bonne Bière all'angolo tra la rue de la Fontaine au Roi e la rue Faubourg du Temple. Le armi usate sono dei fucili Ak-47 Kalashnikov. Cinque persone muoiono sotto i colpi di fucile, altre 8 sono in condizioni disperate.
21.36 Attacco al bar La Belle Equipe
Attacco al bar La Belle Equipe al 92 rue de Charonne. La Seat nera prosegue verso il bar vicino Bastille e il comando uccide 9 persone e ferisce in maniera grave altre 19 che lottano tra la vita e la morte. A bordo lo stesso gruppo che aveva sparato, armato di Kalashnikov, poco prima al bar La Bonne Biere
21.40 Kamikaze al bar Comptoir Voltaire
Un kamikaze si fa esplodere presso ill bar Comptoir Voltaire. La cintura era fatta di esplosivo TATP e bulloni atti ad amplificare la potenza distruttiva. Una sola persona resta gravemente ferita e lotta tra la vita e la morte. Il kamikaze è morto nell'attentato
21.40 Arrivo degli attentatori al Bataclan
Il commando di 3 persone – armate di Kalashnikov – arriva a bordo di una Polo nera affittata da un francese residente in Belgio. I terroristi fanno irruzione presso la sala concerti Bataclan, raggruppano tutti i presenti ai piedi del palco e poco dopo iniziano una lenta e terribile esecuzione che porterà alla morte di 89 persone. Durante l'attacco hanno evocato l'Iraq e la Siria. Poco prima dell'intervento delle teste di cuoio – alle 00.20 – due attentatori fanno esplodere i giubbotti contenenti TATP. Mentre il terzo attentatore è stato ucciso dalle forze di polizia francesi nel corso dell'irruzione.
21.53 Terza esplosione all'esterno dello Stade de France
Una terza esplosione all'esterno del McDonald provoca tre morti. La cintura esplosiva era costituita da esplosivo TATP e bulloni per aumentare l'effetto distruttivo
Uno dei kamikaze aveva il biglietto e voleva entrare allo stadio
Uno dei kamikaze che si sono fatti esplodere aveva il biglietto per entrare allo stadio. Al momento della perquisizione gli agenti hanno scoperto la cintura esplosiva ed hanno allontanato l'uomo, che a quel punto si è fatto saltare in aria.
Procuratore: "Uno dei terroristi era parigino, l'altro siriano"
Allo stato attuale, ha detto il Procuratore, si sa solo che uno degli attentatori è nato in un sobborgo di Parigi e l'altro aveva passaporto siriano.
Procuratore di Parigi: "Terroristi perfettamente coordinati"
Il Procuratore di Parigi ha spiegato che, allo stato attuale delle indagini, è possibile dire solo che i terroristi erano perfettamente coordinati tra loro e che l'inchiesta farà in modo di scovare tutti i complici e gli "sponsor". Molins ha detto che uno dei terroristi è nato il 21 novembre 1985 a Courcouronnes, ed era noto alle forze dell'ordine per una serie di piccoli reati che gli sono costati otto condanne tra il 2004 e il 2010. L'uomo, tuttavia, non è mai finito in carcere e non si sospettava fosse coinvolto in un'organizzazione di estremisti islamici.
I kamikaze erano armati con fucili AK47 e ciascuno di loro indossava un giubbetto imbottito di esplosivo (perossido di azoto), azionato da una carica elettrica collegata a una batteria.
Procuratore di Parigi: "I terroristi hanno parlato di Iraq e Siria"
Il procuratore Molins ha spiegato alcuni risvolti dell'attacco al Bataclan. Stando alla sua ricostruzione, da una Polo nera sono usciti tre individui dotati di armi da guerra che hanno fatto irruzione nel teatro, hanno aperto il fuoco e preso in ostaggio gli spettatori di un concerto. I terroristi hanno parlato di Iraq e Siria e sono stati uccisi durante l'irruzione dei reparti speciali.
Il Procuratore di Parigi: 129 morti, 352 feriti
Sta parlando in conferenza stampa il procuratore di Parigi Francois Molins. Il magistrato ha prima di tutto fatto un bilancio, ancora provvisorio: sono 129 i morti, 352 i feriti, 99 dei quali gravissimi.
I primi nomi delle vittime degli attentati
La BBC ha reso noti i nomi di alcune delle 128 vittime degli attentati di Parigi: si tratta di Djamila Houd, 41 anni, francese; Thomas Ayad, 34 anni, francese ucciso al Bataclan; Valentin Ribet, anch'egli cittadino transalpino. Per finire lo spagnolo Juan Alberto Gonzalez. L'uomo si trovava insieme alla moglie al Bataclan, il locale attaccato dai terroristi durante un concerto: la donna era riuscita a fuggire mentre il marito era stato caricato su un'ambulanza e da allora la famiglia non ne aveva più avuto notizie.
Uno degli attentatori del Bataclan noto all'intelligence francese da 5 anni
Uno dei responsabili della strage al teatro Bataclan di Parigi si chiamava Ismael M., aveva 30 anni ed era di nazionalità francese. Ma soprattutto era schedato negli archivi dei servizi segreti transalpini dal 2010, secondo quanto si apprende da fonti vicine all'inchiesta.
Ucciso in un raid USA il capo dell'Isis in Libia
Wisam al Zubaidi, anche noto come Abu Nabil al Anbari, leader dello Stato Islamico in Libia, è stato ucciso in un raid americano condotto con un drone americano a guida laser, poche ore dopo gli attentati di Parigi. Lo confermano fonti statunitensi.
Renzi: "Attacco di Parigi è un cambio di passo dei terroristi"
"Compito di chi governa è quello di dire con chiarezza agli italiani che non abbiamo minacce circostanziate ma l'attacco di Parigi è un cambio di passo della minaccia terroristica in Occidente". Lo ha dichiarato, secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, il premier Matteo Renzi rivolgendosi ai capigruppo.
Inquirenti: "Non sappiamo se il passaporto del rifugiato apparteneva al kamikaze"
Gli inquirenti che stanno indagando sui responsabili degli attentati di Parigi hanno confermato che il passaporto trovato accanto a un kamikaze è di un rifugiato siriano transitato dalla Grecia, ma hanno anche specificato che ciò non significa che il profugo e l'attentatore siano la stessa persona.
Belgio, arresti nei quartieri di Bruxelles
La polizia belga ha realizzato una serie di blitz arrestando numerose persone a Bruxelles: si tratta di individui sospettati di aver preso parte all'organizzazione degli attentati di Parigi, secondo quanto riferito dall'agenzia stampa Associated Press.
Kerry: "Per sconfiggere l'Isis necessario trovare una soluzione al conflitto in Siria"
John Kerry, segretario di Stato Usa, ha tenuto a Vienna una conferenza stampa parlando degli attentati di ieri sera nella capitale francese: "Non si è trattato solo di un attacco a Parigi, ma a tutta l'umanità". Kerry ha quindi aggiunto che lo Stato Islamico non può essere sconfitto senza una soluzione al conflitto in Siria: "E' per questo che stiamo cercando una soluzione diplomatica a Vienna".
Il passaporto accanto a un kamikaze è di un rifugiato siriano registrato a Lesbo
Il passaporto ritrovato accanto ad uno dei kamikaze della strage di Parigi è stato identificato come appartenente ad un rifugiato siriano registrato a Lesbo il 3 ottobre. Lo ha detto il vice ministro dell'Interno greco Nikolaos Toskas, secondo quanto riporta la tv greca Antenna
news. Va chiarito, comunque, che la presenza del passaporto accanto al cadavere non prova che sia quello del kamikaze.
Media belgi: "Tre terroristi venivano da Bruxelles"
Tre degli terroristi autori dell'attentato di Parigi sarebbero belgi e proverrebbero dal quartiere di Molenbeek di Bruxelles, da cui provenivano già alcuni dei responsabili del blitz di gennaio in Belgio. Lo riporta il quotidiano belga Dh online. Sono invece in corso, secondo la tv Rtbf, perquisizioni nel quartiere e una persona sarebbe stata arrestata.
Una cellula autosufficiente dell'Isis all'origine degli attacchi
Secondo fonti dell'intelligence britannica citate dalla BBC all'origine degli attentati parigini ci sarebbe una cellula "autosufficiente" dell'Isis formata da reduci dalla Siria.
Hamas condanna l'attentato a Parigi
Bassem Naim, capo del Consiglio delle Relazioni Internazionali di Hamas, ha rilasciato dichiarazioni all'agenzia di stampa AFP condannando "le aggressioni e la barbarie" dell'attentato a Parigi.
Lunedì riapriranno le scuole di Parigi
Bernard Cazeneuve, ministro degli interni francese, ha tenuto un discorso alla nazione spiegando di aver potenziato ai massimi livelli la sorveglianza in tutta l'area metropolitana di Parigi, in particolare quella del centro, dove sono stati schierati altri 1500 agenti di polizia. Il ministro ha comunicato anche che lunedì riapriranno le scuole.
Il fidanzato di Valeria Solesin: "Non so dove sia"
Neanche Andrea Ravagni, fidanzato di Valeria Solesin, la giovane veneziana che ieri sera si trovava al Bataclan a Parigi, ha notizie di lei. La coppia si trovava nel teatro e stava assistendo al concerto insieme a Chiara, sorella di Ravegni, e al fidanzato di quest'ultima, Stefano Peretti, di Verona. "Al momento dell'attacco terroristico con Valeria si sono persi e tuttora non si hanno notizie della ragazza" Ravagni e la sorella Chiara sono di Dro, in Trentino, figli di Corrado Ravagnani e Marina Angeli, noti nell'Alto Garda trentino. I due, così come il fidanzato di lei, Stefano Peretti, di Verona, sono rimasti lievemente feriti, ma sono in salvo. "Ha detto – ha spiegato al Tg regionale della Rai del Trentino la zia dei trentini – che è stata una cosa incredibile, indescrivibile, momenti di pazzia che hanno vissuto in diretta. Un dramma. Vogliamo rivederli. All'appello manca la compagna di Andrea, si sta sperando che sia tra i sopravvissuti. Da tre anni Andrea, aveva seguito Valeria a Parigi".
Amsterdam, aereo francese bloccato in aeroporto per minaccia bomba
Un aereo della compagnia francese Air France è stato evacuato pochi minuti prima del decollo dall'aeroporto di Amsterdam inseguito ad alcune minacce su una possibile bomba a bordo circolate su twitter.
Organizzato sit in in Bretagna contro l'immigrazione. Arrestati alcuni manifestanti
La Francia sembra intenzionata ad usare il pugno di ferro anche contro il razzismo. Diverse persone sono state sottoposte a fermo di polizia perché manifestavano contro l'immigrazione a Pontivy, nel centro della Bretagna. Il corteo era stato organizzato Adsav, un'organizzazione di estrema destra che già mesi fa aveva chiesto a gran voce la chiusura di una moschea a Brest.
La Francia temeva un "grosso incidente" e spiegò cosa fare ai bimbi delle elementari
La Francia temeva un attentato terroristico. Lo dimostra il fatto che proprio ieri mattina, all'uscita dalle scuole, ai bambini è stato consegnato un messaggio contenente le regole da seguire in caso di "grossi incidenti". Solo poche ore più tardi dei commando di terroristi affiliati all'Isis avrebbero ucciso 128 persone.
Una candela accesa per la Francia. L'appello su Whatsapp
Una candela accesa sulle finestre di tutte le case in solidarietà con il popolo francese: è l'appello rivolto a "tutte le nazioni, etnie e religioni diverse" che circola su WhatsApp. "Siamo tutti fratelli! che brilli ovunque lo spirito di vita e non bagliori di morte" si legge nel messaggio, che si conclude con un invito al passaparola.
"L'11 settembre francese"
Un quotidiano libanese titola: "E' l'11 settembre francese".
Assad a Hollande: "Le politiche francesi in Medio Oriente all'origine del terrorismo"
Le strategia politiche di alcuni paesi occidentali in Medio Oriente – e tra questi anche la Francia – sono responsabili dell'espansione del terrorismo internazionale. L'ha dichiarato il presidente siriano Bashar al Assad, che ha esortato Hollande a cambiare e "lavorare per l'interesse del popolo francese" criticandolo di aver ignorato gli "avvertimenti" dati anni fa. "Spiegai ad Hollande cosa sarebbe potuto accadere in Europa se l'Occidente avesse continuato ad appoggiare gli estremisti in Siria".
Parigi "naviga e non affonda". Il graffito di un artista a Repubblique
Fluctuat nec mergitur significa "naviga e non affonda". E' il graffito realizzato a Repubblique e dedicato da un artista alla città di Parigi.
Al Jazeera: "Accordo USA - Russia per un cessate il fuoco in Siria"
A Vienna, dove si stanno tenendo i Sirian Talks, Stati Uniti e Russia avrebbero raggiunto un accordo per un cessate il fuoco e una sospensione delle azioni militari. Lo rivela Al Jazeera.