Le ultime notizie sull'attacco terroristico avvenuto nella notte a Vienna, in Austria. La capitale austriaca è stata colpita al cuore da un attacco compiuto in sei punti del centro della città, nell'ultima sera prima del lockdown, che nel Paese scatta da oggi. L'Isis ha rivendicato l'attacco, lo riferisce la direttrice del Site. Sono al momento quattro le vittime. Un assalitore è stato ucciso dalla polizia: si tratta di Kujtim Fejzulai, un ventenne nato a Vienna da genitori macedoni e simpatizzante dell'Isis già condannato perché aveva tentato di andare in Siria. Il ministro dell'interno Nehammer ha spiegato che al momento non ci sono prove di un secondo killer ma si cercano eventuali complici. La prima sparatoria è avvenuta vicino alla sinagoga, che però era chiusa già da un paio d'ore e forse non era nel mirino. Subito dopo è iniziata la corsa dei terroristi per le vie della città.
- L'Isis rivendica l'attacco terroristico a Vienna 03 Novembre
- Attentato Vienna, Ministero: "Nessuna prova di un secondo killer, 14 arresti" 03 Novembre
- Kurz: "Attentato islamista per colpire la nostra democrazia, non ci lasceremo spaventare" 03 Novembre
- Attentato a Vienna, tre sospetti ancora in fuga 03 Novembre
- Il terrorista ucciso era nato a Vienna e aveva origini albanesi 03 Novembre
- Vienna, il terrorista ucciso era un rifugiato di 30 anni 03 Novembre
- Attacco terroristico a Vienna, salgono a tre le vittime 03 Novembre
L'Isis rivendica l'attacco terroristico a Vienna
L'Isis ha rivendicato l'attentato terroristico di lunedì sera a Vienna. Lo riferisce la direttrice del Site, Rita Katz. In una dichiarazione sui propri mezzi di propaganda, l'Isis ha affermato che Abu Dujana al-Albani ha effettuato l'attacco con pistole e coltelli come "soldato del califfato".
Due giovani arrestati in Svizzera in relazione all'attentato di Vienna, hanno 18 e 24 anni
La polizia svizzera ha riferito di aver arrestato due giovani in relazione all'attentato di Vienna. Gli arrestati sono cittadini svizzeri e hanno 18 e 24 anni. L'operazione è avvenuta a Winterthur, nei pressi di Zurigo.
Attentato Vienna, Ministero: "Nessuna prova di un secondo killer, 14 arresti"
Al momento non c'è nessuna prova certa di un secondo killer in azione durante l'attentato di Vienna di lunedì sera, lo ha dichiarato il ministro dell'Interno austriaco Karl Nehammer in una conferenza stampa nel pomeriggio in cui ha spiegato che nell'attacco sono state uccise quattro persone più l'autore dell'attentato. Complessivamente sono 22 le persone rimaste ferite. Tra cui un poliziotto che è stato operato nella notte ed è grave anche se in condizioni stabili. Nehammer ha confermato infine che sono state effettuate 18 perquisizioni domiciliari tra Vienna e la Bassa Austria e 14 persone sono state poste in stato di fermo. In precedenza anche il governatore dell'Alta Austria ha confermato una perquisizione domiciliare e un arresto a Linz. A Vienna comunque l'allerta resta alta.
Vienna, Papa: "Basta violenza, solo l'amore spegne l'odio"
"Esprimo dolore e sgomento per l'attacco terroristico a Vienna e prego per le vittime e i loro familiari. Basta con la violenza! Costruiamo insieme pace e fraternità. Solo l'amore spegne l'odio", è il messaggio che Papa Francesco ha voluto lanciare in un tweet dopo il sanguinoso attentato di Vienna.
Vienna, Di Maio: “In Europa servono più controlli sui flussi migratori”
Dopo l’attentato a Vienna, Luigi Di Maio chiede più controlli sui flussi migratori verso l’Europa e di introdurre in Ue un Patriot Act all’americana, cioè un quadro normativo europeo sullo stampo di quello introdotto da Washington dopo gli attacchi del 2001 per combattere il terrorismo. “Bisogna stringere i controlli nelle moschee e alzare l’attenzione sui flussi migratori illegali. Rappresentano un rischio, serve realismo”, h commenta il ministro degli Esteri.
Chiusa l'ambasciata italiana a Vienna
L'ambasciata italiana a Vienna è stata chiusa dopo i fatti di ieri nella capitale austriaca, al pari delle altre rappresentanze diplomatiche. "Per ragioni di sicurezza dopo gli avvenimenti di ieri sera a Vienna la Cancelleria Consolare rimarrà chiusa nella giornata odierna" si legge sul sito della rappresentanza diplomatica. "Cari connazionali, in relazione ai recenti accadimenti segnaliamo che, in caso di necessità, potete contattare il numero di emergenza della Cancelleria Consolare dell’Ambasciata d’Italia a Vienna: +43. (0)676.708.4884” aggiungono dal'ambasciata
Spettatori bloccati per l'attacco a Vienna, l'orchestra filarmonica improvvisa un concerto
Durante i momenti di terrore per l'attacco a Vienna, l'orchestra filarmonica ha continuato a suonare anche dopo la fine del concerto per rassicurare gli spettatori bloccati all'interno del teatro dell'Opera dalla stessa polizia dopo l'attentato terroristico. "La polizia ci ha tenuti al sicuro all'interno del teatro dell'Opera. Mentre aspettavamo, alcuni membri dell'orchestra filarmonica hanno iniziato a suonare", ha raccontato una donna che ha condiviso il bel gesto dei musicisti della Wiener Staatsoper.
Avvocato del killer di Vienna: "Veniva da una famiglia perfettamente normale"
"Veniva da una famiglia perfettamente normale. Per me è stato solo un ragazzo che ha avuto la sfortuna di incontrare gli amici sbagliati. Se non fosse andato in una moschea ma a boxe, sarebbe diventato un pugile", con queste parole l'avvocato difensore dell'attentatore di Vienna ha descritto il ragazzo di venti anni autore dell'attacco poi ucciso dalla polizia lunedì sera a Vienna ha sparato ad almeno quattro persone. "Non avrei mai immaginato che potesse diventare un assassino" ha aggiunto il legale.
Premier Kurz depone corona di fiori nel centro di Vienna
Tutte le massime autorità riunite oggi nel centro di Vienna per depositare una corona di fiori in ricordo delle vittime del sanguinoso attentato terroristico di lunedì sera. Oltre al cancelliere Sebastian Kurzpresenti, presenti tutti i più importanti rappresentanti della politica federale austriaca come il presidente Alexander Van der Bellen, il ministro dell'Interno e i capi dei partiti di opposizione a cui si son affiancati il sindaco di Vienna e il presidente della comunità ebraica
Comunità islamica austriaca condanna l'attentato: “È un attacco alla nostra Vienna"
Anche il presidente della Comunità islamica in Austria, Ümit Vural, ha condannato pubblicamente l'attacco terroristico a Vienna. "Siamo ancora profondamente colpiti, scossi e sbalorditi", ha detto in una dichiarazione martedì. È stato un "atto vile e atroce" ha aggiunto assicurando che il killer ucciso dalla polizia non aveva alcuna contatto con la comunità religiosa. "È un attacco alla nostra Vienna, per la prima volta il terrore ha colpito anche noi. Ora è importante che l'intera società si unisca e si opponga a una scissione. Il nostro sistema legale liberale è più forte della violenza e del terrore", ha detto Vural.
Un minuto di silenzio seguito dal suono delle campane delle chiese in tutta Vienna
Un minuto di silenzio seguito dal rumore delle campagne di tutte le chiese di Vienna, così la capitale austriaca ogi ha voluto commemorare le vittime del terribile attacco terroristico avvenuto lunedì sera in centro. Dopo il minuto di silenzio alle 12:00, ci sarà la deposizione di una corona di fiori da parte delle autorità. Il governo federale austriaco ha deciso anche di proclamare il lutto nazionale di tre giorni durante i quali gli edifici pubblici avranno le bandiere a mezz'asta
Due arresti per l'attentato di Vienna, decine di perquisizioni in tutta l'Austria
Decine di perquisizioni domiciliari in tutta l'Austria dopo l'attentato a Vienna. La polizia in particolare sta concentrando la sua azione a St. Pölten, capoluogo della Bassa Austria, dove sono stati effettuati anche due arresti. Il giovane attentatore ucciso infatti risiedeva proprio nella cittadina a ovest di Vienna. I media locali riferiscono che sotto esame ci sono i contatti del killer, in particolare le forze speciali avrebbero fatto irruzione in un condominio di fronte all'ospedale universitario.
Attacco terroristico Vienna, ferito poliziotto di 28 anni: è in terapia intensiva
Tra i feriti dell'attentato di Vienna c'è anche un poliziotto le cui condizioni sarebbero critiche. Secondo le autorità, il poliziotto ha 28 anni ed era in servizio una stazione di polizia nel centro di Vienna. Ha incrociato un terrorista nella zona di Seitenstettengasse quando l'attacco nella capitale austriaca era già iniziato ed è stato colpito da diversi proiettili. L'agente è stato soccorso e trasporto in ospedale dove ora è ricoverato nell'unità di terapia intensiva. L'attacco ha finora provocato quattro morti: due uomini e due donne. dopo i tre morti di lunedì sera, il ministro dell'Interno Nehammer ha confermato che una delle donne ferite è morta in ospedale oggi.
Stadttempel, la sinagoga di Vienna sopravvissuta all’Olocausto e all’attentato del 1981
Lo Stadttempel, la sinagoga di Vienna nei cui pressi ieri sera è iniziato l’attacco terroristico alla capitale austriaca, è l’unico luogo di culto per ebrei a non essere stato distrutto durante la Seconda guerra mondiale ed essere tuttora attivo. Nel 1981, durante un bar mitzvah, era stato oggetto di un altro attacco terroristico che aveva causato due morti e decine di feriti.
Attentato Vienna, killer uscito dal carcere un anno fa: arrestato perché voleva andare in Siria
L'attentatore di Vienna ucciso dalla polizia era stato già condannato a 22 mesi per aver tentato di unirsi all'Isis nell'aprile dello scorso anno ma era stato poi rilasciato in anticipo a dicembre in quanto giovane adulto e quindi beneficiario di un regime privilegiato previsto dalla legge austriaca a tutela dei più piccoli. Lo ha precisato il ministro dell'Interno Karl Nehammer.
Cosa sappiamo fino ad ora dell'attentatore ucciso a Vienna
L'attentatore ucciso dalla polizia nell'attacco di ieri sera a Vienna si chiamava Kujtim Fejzulai, aveva 20 anni, era nato e cresciuto nella capitale austriaca ma aveva origini macedoni. I genitori, della Macedonia del Nord, non sono legati all'estremismo islamico. Secondo il ministro dell'Interno, Karl Nehammer, il ragazzo era un sostenitore dello Stato islamico. Il 25 aprile 2019 era stato condannato a 22 mesi di carcere per aver tentato di partire per la Siria per unirsi all'Isis. Il 5 dicembre dello scorso anno è stato rilasciato in anticipo, prima di provare a ripartire a luglio. Era in una lista della polizia di novanta individui da tenere sotto controllo.
Il ventenne è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dalle forze di polizia vicino alla Ruprechtskirche. "Era equipaggiato con una finta cintura esplosiva e un lungo fucile automatico, una pistola e un machete per portare a termine questo atroce attacco a cittadini innocenti", ha spiegato il ministro dell'Interno. Nehammer ha confermato che, prima dell'attacco, l'attentatore aveva pubblicato una foto sul suo account di Instagram che lo mostrava con due delle armi che avrebbe poi usato in seguito.
Oggi sinagoghe e scuole ebraiche chiuse in tutta l'Austria
La Israelitische Kultusgemeinde (Ikg) in Austria, l'organizzazione che rappresenta la comunità ebraica, ha fatto sapere che tutte le sinagoghe, scuole ed istituzioni ebraiche rimarranno chiuse in tutto il Paese, dopo l'attentato di ieri a Vienna. La decisione riguarda anche tutti i ristoranti kosher, i supermercati ebraici e i centri culturali, come ha spiegato il portavoce di Ikg, Erich Nuler, al quotidiano Der Strandard. La zona della sinagoga di Vienna è il luogo da cui è partito l'attacco di ieri, in cui sono state uccise quattro persone. Nuler ha ribadito che ancora non è chiaro se la comunita' ebraica fosse l'obiettivo degli attentatori. "Al momento non ci sono prove chiare di chi o perché questo attacco sia stato effettuato. Pertanto, è troppo presto per dire se si intendesse colpire specificamente la comunità ebraica", ha spiegato anche il rabbino capo di Vienna Jaron Engelmayer.
Rafforzati i controlli ai valichi di frontiera con l'Austria
A seguito dell'attentato di ieri sera a Vienna, in cui sono morte 4 persone, sono stati sensibilizzati i servizi di controllo ai valichi di frontiera con l'Austria, a partire da quelli al Brennero. Ai servizi, secondo quando si apprende, partecipano anche i militari dell'Esercito. La Germania ha disposto un rafforzamento dei controlli di polizia alla frontiera con l'Austria. "Si tratta di una priorità tattica", ha detto un portavoce della polizia federale all'Afp, allo scopo di "osservare se ci sono anomalie negli ambiti pertinenti". Le forze di sicurezza austriache sono ancora impegnate in una caccia all'uomo con centinaia di agenti.
Attentato a Vienna, quali sono i sei luoghi dell'attacco
Sono sei i punti della città in cui sono stati esplosi dei colpi di arma da fuoco durante l'attacco terroristico di ieri sera nel centro di Vienna. I funzionari locali precisano che si tratta di Morzinplatz, Salzgries, Seitenstettengasse, Graben, Bauernmarkt e Fleischmarkt.
Mattarella: "Vile attentato, l'Italia si stringe nel lutto al popolo austriaco"
"Il vile attentato che ha avuto luogo ieri sera a Vienna ha suscitato in Italia orrore e profonda tristezza. In questa drammatica circostanza gli Italiani tutti si stringono nel lutto all'amico popolo austriaco, con sentimenti di particolare vicinanza nei confronti delle famiglie delle vittime, dei feriti – cui auguriamo un pronto e completo ristabilimento – e dei cittadini viennesi". È quanto si legge nel messaggio che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al presidente Federale della Repubblica d'Austria, S.E. Alexander Van der Bellen. "Nel porgerle le espressioni del più sincero cordoglio e della netta ripulsa per questo proditorio attacco ai comuni valori di libertà e pacifica convivenza, rinnovo la determinazione della Repubblica Italiana a collaborare con l'Austria nella lotta contro ogni forma di terrorismo", conclude il capo dello Stato.
Attacco Vienna, 15 perquisizioni e diversi arresti tra contatti dell'attentatore ucciso
Il ministro dell'Interno austriaco, Karl Nehammer, ha detto che sono state effettuate perquisizioni in quindici luoghi diversi, con l'arresto di diverse persone potenzialmente coinvolte nell'attentato terroristico di ieri sera a Vienna. Le forze speciali austriache sono andate agli indirizzi trovati tra i contatti dell'attentatore ucciso. Secondo quanto riporta il quotidiano Kurier, due persone sarebbero state arrestate a St. Polten, senza opporre resistenza. Intanto il ministro dell'Interno ha anche confermato l'identikit dell'attentatore: Kurtin S., ventenne nato e cresciuto a Vienna con origini albanesi.
Kurz: "Attentato islamista per colpire la nostra democrazia, non ci lasceremo spaventare"
"Profondamente sconvolto mi rivolgo a voi concittadini, in questa ora buia della nostra Repubblica". Il cancelliere Sebastian Kurz ha confermato che l'attacco di ieri sera a Vienna è stato un attentato islamista, "dettato dell'odio, dall'odio per il nostro modello di vita". Si è trattato di "un attentato alla nostra libera società. Abbiamo sempre visto il nostro paese come un'isola felice. Purtroppo non è così. C'è odio nei confronti della nostra democrazia".
"Ma è chiaro che non ci lasceremo spaventare", e "difenderemo con tutte le nostre forze" il nostro modello di vita. "Non cadremo nella trappola del terrorismo", ha aggiunto. "Noi dobbiamo essere coscienti che non c'è una una battaglia fra cristiani e musulmani, o fra l'Austria e i migranti. No. Questa è una lotta fra le molte persone che credono nella pace e alcuni che auspicano la guerra. È una lotta fra civiltà e barbarie. E questa lotta l'affronteremo con ogni determinazione".
Attacco Vienna, l'attentatore ucciso dalla polizia aveva precedenti per terrorismo
L'attentatore ventenne ucciso dalla polizia austriaca ieri sera, dopo l'attacco terroristico a Vienna, aveva precedenti per terrorismo. Inoltre, secondo le prime informazioni, il giovane aveva la doppia cittadinanza austriaca e della Macedonia del Nord, paese dove sono nati i suoi genitori.
Vienna, Salvini: "Nemici mortali dell'Europa sono due, il virus e il terrorismo islamico"
"Dopo Nizza, Vienna. Ormai è chiaro che i nemici mortali dell'Europa sono due: il Virus e il terrorismo islamico. Basta buonismo e accoglienza per tutti: tolleranza zero verso i fanatici islamici che si annidano nelle nostre società, chiudere i porti, controllare i confini, proteggere i nostri figli, difendere la nostra identità", ha scritto su Facebook Matteo Salvini, leader della Lega. "Ci stringiamo alle famiglie delle vittime del vile attentato avvenuto a Vienna. È l'ennesimo attacco perpetrato da terroristi islamici al cuore dell'Europa. Difendere l'Occidente e i suoi valori di libertà è una priorità assoluta", hanno scritto i deputati della Lega Paolo Formentini, vicepresidente della commissione Esteri della Camera, e Alessandro Giglio Vigna, capogruppo in commissione Politiche Ue.
Il rabbino capo di Vienna: "Non sappiamo se i terroristi volevano colpire la comunità ebraica"
"Siamo scioccati da questo attacco e dalla sua crudeltà". A parlare è il rabbino capo di Vienna, Jaron Engelmayer. Il religioso ha raccontato al Sir come la comunità ebraica sta vivendo queste ore drammatiche dopo l'attacco terroristico multiplo, che ha provocato almeno quattro morti e 17 feriti. Tutto è cominciato ieri sera verso le 20, quando un gruppo di uomini vestiti di bianco e armati di kalashnikov ha iniziato a sparare vicino alla sinagoga in Seitenstettengasse, nel centro della capitale austriaca.
"Al momento non ci sono prove chiare di chi o perché questo attacco sia stato effettuato. Pertanto, è troppo presto per dire se si intendesse colpire specificamente la comunità ebraica", ha aggiunto il rabbino capo di Vienna. "Le persone non si sentono al sicuro e le forze di sicurezza funzionano bene. Siamo scioccati dall'attacco e dalla sua crudeltà. Vienna è una città dove le persone vivono insieme in pace. Siamo profondamente tristi e dispiaciuti per le vittime e preghiamo per i feriti".
In una nota, la comunità ebraica di Vienna, la Israelitische kultusgemeinde Wien, ha ribadito che quando sono partiti i primi spari, il tempio cittadino era già chiuso e la preghiera della sera era già terminata. "Se la sinagoga sia stata anche l'obiettivo dell'attacco non può essere attualmente né confermato né escluso. La situazione non è stata del tutto chiarita. Le nostre forze di sicurezza sono in stretto contatto con la polizia".
Vienna, governo decide tre giorni di lutto nazionale
Dopo l'attentato di Vienna di ieri sera il governo austriaco ha decretato tre giorni di lutto nazionale. Lo scrive l'Apa.
Attentato Vienna, le forze speciali irrompono in appartamento vicino alla capitale
Questa mattina le forze speciali austriache hanno fatto irruzione in un appartamento in Fuhrmannsgasse a Sankt Poelten, città a circa sessanta chilometri da Vienna. L'operazione di polizia sarebbe legata all'attacco terroristico di ieri sera nella capitale austriaca. L'appartamento avrebbe un collegamento con gli autori dell'attentato. Secondo il giornale austriaco Kurier le forze speciali Cobra sono entrate in azione verso le 4:30 di questa mattina e non hanno incontrato resistenza da parte dei residenti. "Vivo qui da 25 anni e finora tutto è stato tranquillo. Fino ad oggi, al mattino, quando la polizia è arrivata all'improvviso", racconta una donna residente nel palazzo.
Attentato a Vienna, tre sospetti ancora in fuga
Il bilancio dell'attentato avvenuto nella notte a Vienna al momento è di quattro le vittime. Ci sarebbero tre sospetti ancora in fuga. L'attentatore rimasto ucciso nello scontro con la polizia risulta legato o almeno simpatizzante dell'Isis. Questi elementi sono stati confermati dal ministro dell'Interno austriaco durante la conferenza stampa. Nell'attentato, oltre alle vittime, si contano 17 feriti, tra i quali sette ricoverati in ospedale sarebbero in pericolo di vita.
La comunità islamica austriaca ha offerto la propria "cooperazione totale" alle forze di sicurezza dopo l'attentato terroristico di Vienna. Anche se "attualmente non sappiamo sull'autore o sugli autori dell'attacco di quanto non abbia reso noto il ministero dell'Interno", spiega una portavoce, "ora si esaminerà se si tratti di qualcuno che abbia avuto connessioni con la comunità". L'attentato di ieri sera "ha scioccato i musulmani" austriaci, ha aggiunto la portavoce.
Attacco Vienna: sono 7 i feriti gravi, in tutto 17 i ricoverati
Sono sette i feriti che attualmente si trovano in pericolo di vita a causa dell'attacco terroristico di ieri sera a Vienna. Lo ha riferito questa mattina un portavoce della sanità locale all'agenzia di stampa austriaca Apa. In totale sono diciassette le persone ricoverate, tra i diversi ospedali viennesi, la maggior parte con ferite da arma da fuoco, ma alcune anche con tagli. Il poliziotto ferito nell'attacco è stabile, ma la sua condizione resta comunque "critica".
Vienna, il rabbino Schlomo Hofmeister: "Ho visto i terroristi sparare almeno cento colpi"
Il rabbino Schlomo Hofmeister, che vive in un appartamento che si trova proprio sopra la sinagoga della città – l'unica tra le 93 sinagoghe viennesi a non essere stata distrutta durante l’Olocausto – ha raccontato al Kurier che gli assalitori hanno sparato a caso alle persone che si trovavano nel giardino di un pub in Judengasse e Seitenstettengasse: "L'attentatore si è mosso in direzione di Hoher Markt e della chiesa di San Ruperto", ma non avrebbe mirato alla sinagoga. "Molte persone volevano probabilmente approfittare dell'ultima sera per uscire prima del lockdown".
"Ho sentito dei colpi d'arma da fuoco. Mi sono affacciato alla mia finestra e ho visto uno degli assalitori entrare in più bar e ristoranti, che sono tutti allineati lungo la via. La gente scappava in tutte le direzioni, e c'erano uno o due terroristi che li rincorrevano. Hanno sparato almeno cento colpi contro l'edificio con armi di grosso calibro".