Una giornata cruciale per il Partito Democratico, che celebra l'Assemblea Nazionale in un clima da resa dei conti: presentate due mozioni contrapposte, non è chiaro l'esito finale. I renziani vogliono il congresso subito, gli altri premono per dare a Martina ancora un anno di tempo come reggente del partito.
- Il PD rimanda la resa dei conti interna: Martina resta segretario a tempo 19 Maggio
- Il PD non discuterà del congresso, ma solo della linea politica 19 Maggio
- I renziani vogliono il Congresso, Martina chiede un altro anno da segretario 19 Maggio
Il PD rimanda la resa dei conti interna: Martina resta segretario a tempo
C'era grande attesa per l'assemblea nazionale del Partito Democratico, che avrebbe dovuto esprimersi sul futuro a breve termine del partito e sulla possibilità di avviare da subito il percorso congressuale. Invece, come vi abbiamo raccontato, con un ordine del giorno in apertura di assemblea si è deciso di rinviare la discussione sulla figura del segretario e concentrarsi sulla linea politica. Così, al termine di una giornata interlocutoria, la relazione del segretario reggente Martina è stata aprovata all'unanimità, con soli 8 astenuti. Rimandata, dunque, la resa dei conti fra i renziani e gli esponenti della minoranza, mentre lo stesso Renzi ha scelto di disertare completamente l'evento.
Nel suo intervento, Martina ha chiesto responsabilità ai suoi compagni di partito, spiegando di ritenere imprescindibile che per opporsi al "mix di sogni e incubi" contenuto nel contratto fra Lega e M5s serve l'unità del PD. E ha spiegato che, nonostante ci sarà un congresso anticipato, ora serve tempo per "poter lavorare insieme per portare il partito in modo ordinato, unitario e forte a quell'appuntamento senza ambiguità". Poi ha chiosato: "Non ho l'arroganza di pensare di fare da solo questo lavoro, ma ora tocca a me e lo farò insieme a voi".
Il PD non discuterà del congresso, ma solo della linea politica
L'Assemblea Nazionale del Partito Democratico ha votato un ordine del giorno preliminare per rinviare la discussione sull'eventuale convocazione del congresso e affrontare solo l'analisi politica del momento. Il Presidente Orfini ha posto in votazione un odg votato all'unanimità dall'Ufficio di Presidenza, che però non ha trovato affatto l'unanimità dell'assemblea dei delegati ed è passato solo a maggioranza.
I renziani vogliono il Congresso, Martina chiede un altro anno da segretario
Sono circa mille i delegati che questa mattina si sono dati appuntamento all’hotel Ergife di Roma per l’assemblea nazionale del Partito Democratico, un appuntamento fondamentale per il futuro del partito e, in prospettiva, anche dell’intero campo del centrosinistra. L’assemblea dovrà decidere quale sarà il percorso dopo le dimissioni di Matteo Renzi da segretario e la breve reggenza di Maurizio Martina, che ha gestito la fase post elettorale tra critiche e polemiche. Negli ultimi giorni si era molto parlato della possibilità di estendere ulteriormente il mandato di Martina (lui stesso aveva chiesto “un anno di tempo per ricostruire il PD), prima di celebrare il congresso nel 2019 e dunque procedere a individuare un nuovo segretario. Ma non c’è accordo tra le correnti e pare che la decisione possa essere dunque demandata all’assemblea di oggi.
Un appuntamento in cui si rischia davvero di arrivare allo scontro, considerato che la minoranza ha già cominciato a raccogliere le firme per proporre la candidatura di Martina, mentre i renziani spingono per il Congresso subito. Lo stesso Matteo Renzi dovrebbe parlare in apertura dei lavori e chiarire il proprio orientamento.