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L’invasione televisiva di Berlusconi costa caro ai Tg: 800 mila euro di multa

Maxi multe a Tg1 e Tg4: 258mila euro. Sanzioni di 100euro a testa a Tg2, Tg5 e Studio Aperto. Per quanto riguarda i tg della Rai la sanzione verrà pagata dallo Stato e quindi dai cittadini.
A cura di Biagio Chiariello
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Il discorso a reti unificate di Silvio Berlusconi dello scorso venerdì 20 maggio è costato caro alle emittenti che lo hanno ospitato: la Commissione servizi e prodotti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha infatti comminato una maxi multa ai cinque telegiornali coinvolti per un totale di 800mila euro. Mazzata per Tg1 e al Tg4 a cui va la sanzione massima prevista dalla legge (poiché recidive) pari a 258.230 euro. Se la cavano "solo" con 100mila euro a testa Tg2, Tg5 e Studio Aperto. "Violazione dei regolamenti elettorali", spiega in una nota l’organismo di garanzia presieduto da Corrado Calabrò, che non ha potuto esimersi dalle sanzionare le emittenti televisive, con tanto di monito: “L’Autorità ribadisce che vige il dovere di equilibrio e completezza di informazione fino alla conclusione della campagna elettorale con i ballottaggi in corso”.

L'invasione televisiva del premier era stata immediatamente criticata dalle opposizioni. Bersani l'aveva definita "da Bielorussia". Non era mancato neanche l'ammonimento del presidente Rai, Paolo Garimberti. Il tutto, va ricordato, a venti giorni dal richiamo della stessa Agcom a causa “di un’obiettiva sovraesposizione del presidente del Consiglio" in alcune trasmissioni Rai.

Non si è fatta attendere la reazione dei vertici Mediaset, che si dicono "allibiti" della multa e che ricorreranno "immediatamente" al TAR. Analogo il commento di Augusto Minzolini, direttore del Tg1, che si dice "esterrefatto […] secondo l’Autorità, il capo del governo non doveva essere intervistato”. E' "furibondo" il direttore del Tg4 Emilio Fede e a fargli eco è Clemente Mimun, direttore del Tg5, per cui la sanzione si tratta di una pesante intimidazione.

Chi invece si dice soddisfatto per la multa è Antonio Di Pietro: "La sanzione rappresenta una punizione per non aver rispettato la legge, ma per quanto riguarda i tg della Rai, questa multa verrà pagata dallo Stato e quindi dai cittadini". Più precisamente le sanzioni pecuniarie per il maxi-comizio di Berlusconi dovranno pagarle gli abbonati Rai (per quel che riguarda i 358 mila euro comminati dall'Agcom alla Tv di Stato), oltre che gli acquirenti di spazi pubblicitari. A tal proposito il leader dell'Idv annuncia aun esposto alla Corte dei Conti per danno erariale, "per identificare i responsabili del grave costo che il servizio pubblico dovrà pagare per quelle interviste".

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