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Libia, Mosca contro l’intervento della coalizione: “Non è autorizzato dall’ONU”

Dure critiche da parte del ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, all’intervento occidentale in Libia che non sarebbe, a suo avviso, autorizzato dall’ONU. La Turchia si offre come mediatrice.
A cura di Cristian Basile
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Lavrov Sergei

Mentre in Libia i ribelli continuano a recuperare terreno grazie ai bombardamenti della coalizione, la Russia ha annunciato che gli attacchi degli alleati, che si sono schierati dalla parte dei ribelli contro le forze del colonnello Gheddafi, sono un intervento illegittimo nella guerra civile del paese nordafricano. Mosca ha insistito che nella risoluzione delle Nazioni Unite per stabilire una no-fly zone non erano contemplati altri tipi di operazioni non strettamente legate ad impedire all'aviazione di Gheddafi di alzarsi in volo.

In quella che, dopo le dichiarazioni di Putin sull'intervento in Libia, è l'ennesima critica della Russia alle forze alleate ed all'operazione "Odissea all'alba", il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, ha dichiarato che la risoluzione dell'ONU ha il solo obiettivo di proteggere i civili. "Abbiamo informazioni, che nessuno smentisce, che gli attacchi della coalizione sono contro colonne di uomini di Gheddafi ed in appoggio ai ribelli", ha affermato Lavrov. "Consideriamo che l'intervento della coalizione in quella che è una guerra civile, non era contemplato nella risoluzione del Consiglio di Sicurezza" ha sentenziato.

Nel frattempo, dopo il passaggio alla Nato del comando di tutte le operazioni militari sulla Libia per far rispettare la risoluzione 1973 dell'Onu (l'embargo, la no fly zone e la protezione dei civili dagli attacchi delle truppe di Gheddafi), la Turchia si è offerta come mediatrice per arrivare ad un cessate il fuoco e per evitare che il paese nordafricano diventi un nuovo Afghanistan o un nuovo Iraq.

A dichiararlo al quotidiano britannico Guardian è stato il premier turco Recep Tayyip Erdogan, il quale ha informato che già sarebbe in contatto con i delegati di Gheddafi e con quelli del Consiglio Nazionale di Transizione di Bengasi. Oggi, intanto, il Qatar ha annunciato che riconoscerà come unico rappresentante della Libia, il Consiglio Nazionale di Transizione.

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