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Libia: arrivano gli aerei senza pilota dagli USA. E Gheddafi tuona contro l’Italia

La decisione dell’Italia di spedire in Libia 10 istruttori militari con il compito di addestrare i ribelli, adottata anche da Gran Bretagna e Francia, ha fatto andare su tutte le furie il Colonnello.
A cura di Biagio Chiariello
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Gheddafi minaccia l’Italia, attraverso le parole della televisione di stato libica, mezzo preferito dal governo di Tripoli per divulgare i suoi proclami. L'intimidazione arriva dal ministro degli esteri che si rivolge al nostro paese, così come a Gran Bretagna e Francia, tutti accomunati dal termine "neocrociati". "Questi Paesi devono stare attenti alle conseguenze di una simile decisione" poarole che si rivolgono a quegli stati che hanno deciso di aiutare gli insorti, inviando 10 istruttori militari che dovranno migliore le capacità offensive dei pro-democratici, un esercito composto da molti giovani alle prime armi. E' durissimo il portavoce del Governo, Mussa Ibrahim: "In molte città si sono formate milizie per contrastare una possibile invasione della Nato. Se la Nato viene a Misurata o in qualsiasi altra città libica scateneremo l'inferno contro di loro. Saremo una palla di fuoco… Faremo cose dieci volte peggiori di quanto accaduto in Iraq".

Dopo la risoluzione ONU che lo scorso mese portò all'approvazione di una No Fly Zone, congiuntamente all'attacco della Francia, molti pensarono che quella in Libia sarebbe stata niente più che una guerra-lampo; ma le prime impressioni si sono rivelate erronee: nonostante l'incedere dei ribelli e il supporto NATO, l'epilogo del conflitto libico sembra essere tutt'altro che vicino. Secondo un rapporto della NATO, dall’inizio delle operazioni militari, il 19 marzo scorso, si sono contate 3.148 missioni aeree di cui 1.311 bombardamenti su target sensibili libici. L'obiettivo è, dunque, quello di dare una scossa all'evidente impasse. A tal proposito il Presidente americano, Barack Obama, avrebbero acconsentito all'uso dei aerei senza pilota, i Predator.  Si tratta di droni, velivoli da guerra sprovvisti di pilota, dal funzionamento quindi completamente elettronico, che consentono attacchi di precisione e sono particolarmente adatti per le aree urbane come Misurata, dove la forza aerea della NATO è stata in grado di proteggere i civili. I Predator si sono dimostrati un'arma efficace in Pakistan e in altre zone dove le forze americane non avevano uomini sul terreno.

A Misurata 7 civili sono rimasti uccisi nei combattimenti per conquistare la via principale della città, Tripoli Street, portando a 20 il numero di morti in tre giorni. Misurata è stata assediata dalle forze di governo per quasi due mesi, con i gruppi dei diritti umani che hanno denunciato la morte di almeno 1.000 persone e 3.000 feriti.

"Le truppe del colonnello Gheddafi stanno seguitando nei loro attacchi feroci, tra cui l'assedio di Misurata," ha riferito il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, a Washington. "Abbiamo le prove che le forze del Rais potrebbero aver utilizzato bombe a grappolo contro il proprio popolo". I funzionari libici hanno ripetutamente negato l'uso delle bombe a grappolo, che deflagrano, spargendo bombe più piccole, molto esplosive, su una vasta area e sono particolarmente letali nelle zone residenziali. Tuttavia, Human Rights Watch ha comunicato di aver rinvenuto resti di bombe a grappolo utilizzate dalle forze governative a Misurata.

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