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Libia: al via la prima missione dei Tornado italiani armati di missili

E’ partita la prima missione dei Tornado italiani armati di missili e diretti in Libia. Dalla base di Trapani Birgi sarebbero partita una coppia di Tornado Ids (Interdiction and Strike), muniti di armamenti di precisione.
A cura di Alfonso Biondi
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Missione italiana in Libia

Fonti della Difesa rivelano che è stata effettuata la prima missione dei caccia Tornado italiani sulla Libia. Una coppia di Tornado Ids (Interdiction and Strike) impiegati nella missione sarebbe partita dalla base di Trapani Birgi: tali veivoli sono muniti di missili e di armamenti di precisione che consentono di individuare in maniera molto precisa gli obiettivi da colpire. Al momento però non ci sono conferme ufficiali di un avvenuto bombardamento.

In direzione Libia, sempre da Trapani, sarebbe dovuto partire anche un caccia F-16 ma, a causa di un'avaria in fase di decollo, il mezzo è stato costretto a restare a terra. La rimozione del caccia dalla pista è durata circa un'ora e mezza. Nonostante la pista utilizzata fosse comune sia alla base che all'aeroporto civile, non si sono registrati disagi al traffico civile.

Come annunciato ieri dal Ministro La Russa, i caccia messi a disposizione della Nato sono 12, 8 dei quali sarebbero pronti già da ieri per bombardare la Libia. La prima missione dei Tornado è quindi partita. Adesso sarà interessante capire come si evolverà la situazione politica in Italia, perché tanto le opposizioni quanto la Lega Nord non hanno assolutamente approvato la decisione di Berlusconi di bombardare la Libia. Una decisione che, stando a quanto detto da Bossi, il Presidente del Consiglio avrebbe preso in totale autonomia e senza che il Consiglio dei Ministri avesse mai approvato un provvedimento del genere.

Per questo motivo la votazione parlamentare sulla questione libica che si terrà il 3 maggio, come deciso dalla conferenza dei capigruppo dopo la mozione del Pd,  sarà fondamentale non solo per tastare la compattezza del governo, ma anche per capire come l'Italia deciderà di muoversi nella delicata faccenda. Prima del 3 maggio, però, sicuramente la questione sarà ampiamente dibattuta nelle sedi istituzionali. Oggi, ad esempio, è previsto un colloquio tra  Berlusconi e il capo dello Stato Giorgio Napolitano. Scopo dell'incontro è il vicino rimpasto di governo, ma non c'è alcun dubbio che emergeranno anche indicazioni importanti sulla questione libica.

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