video suggerito
video suggerito
Deficit / PIL al 2,4%

L’Europa boccia il Def: “Preoccupati dal deficit, distanti dal percorso indicato”

La manovra italiana non piace all’Ue e lo dicono chiaramente gli esponenti della Commissione europea che chiedono al governo un passo indietro rispetto al Def: “Il Def a prima vista sembra costituire una deviazione significativa dal percorso di bilancio indicato dal Consiglio Ue, il che è motivo di seria preoccupazione”.
A cura di Stefano Rizzuti
1.691 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

L’Europa boccia la nota di aggiornamento al Def, il Documento di economia e finanza, in una lettera inviata al governo italiano in cui esprime chiaramente tutte le perplessità sui numeri previsti dal Def. Secondo i commissari europei – la lettera è scritta dal vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis e dal commissario agli Affari economici Pierre Moscovici – finanziare in deficit le misure previste dalla prossima manovra è contrario a ciò che prevede il Patto di stabilità: “Il Def a prima vista sembra costituire una deviazione significativa dal percorso di bilancio indicato dal Consiglio Ue, il che è motivo di seria preoccupazione”.

L’Ue chiede un passo indietro all’Italia sulla manovra: “Chiediamo alle autorità italiane di assicurare che la manovra sia in linea con le regole fiscali comuni”. Il governo ora deve decidere, entro il 15 ottobre, se e come apportare modifiche alla linea finora decisa che verrà espressa nella legge di bilancio. La Commissione, in caso di mancati cambiamenti, sembra essere pronta a bocciare la manovra e ad aprire una procedura di infrazione su debito e deficit.

I commissari si soffermano sui numeri: “In base alle stime italiane i nuovi target corrispondono ad un deterioramento del deficit strutturale di 0,8% del Pil nel 2019”. L’Ue, invece, chiede all’Italia “di assicurare che il tasso di crescita nominale della spesa netta primaria non superi lo 0,1% nel 2019, che corrisponde ad un aggiustamento strutturale di 0,6% del pil nel 2019”. In ogni caso, la valutazione effettiva arriverà solo dopo l’invio della bozza di legge di stabilità, non prima del 15 ottobre. Dombrovskis e Moscovici, comunque, assicurano massima “disponibilità a un dialogo costruttivo”.

Poco prima della diffusione della lettera inviata dai commissari europei, era stato il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, a tentare di rassicurare tutti, parlando di preoccupazioni "non fondate". Nonostante lo stesso ministro ammetta che il deficit è in aumento "rispetto a quello che avevamo previsto in precedenza": "Non sono preoccupato perché la manovra aumenta moderatamente il deficit ma, allo stesso tempo, consentirà di far scendere il rapporto debito/Pil nei prossimi anni di quattro punti percentuali. Non è molto ma è la prima volta che questo accade". E Tria ironizza su qualche possibile divergenza tra lui e la linea del governo: "Un ministro del Tesoro non ama divergere dal pareggio di bilancio. Il pareggio di bilancio è il sogno di ogni ministro dell'Economia".

1.691 CONDIVISIONI
146 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views