Letta ora fa sul serio: “Subito una verifica”. Siamo al capolinea del Governo?
Come abbastanza evidente, il botta e risposta fra il Capo dello Stato ed i capigruppo del Popolo della Libertà a Camera e Senato non poteva certamente non avere ripercussioni immediate sulla stabilità del Governo presieduto da Enrico Letta. Così, subito dopo la replica stizzita di Brunetta e Schifani a Giorgio Napolitano ("Legittimo parlare di colpo di Stato nell'applicazione della legge Severino e nella volontà della magistratura di perseguitare Silvio Berlusconi"), filtrano le prime indiscrezioni sullo "stato d'animo" del Presidente del Consiglio.
Stando a quanto si apprende in queste ore, infatti, Enrico Letta sarebbe determinato a chiedere una verifica di Governo al momento del suo ritorno dal viaggio negli Stati Uniti, dove si trova al momento dopo aver partecipato alla sessantottesima assemblea generale dell'Onu (tuttora in corso) e dopo aver presentato il piano per attrarre investimenti dall'estero denominato Destinazione Italia. In altre parole, dunque, Letta intende incontrare i leader del Popolo della Libertà e verificare di persona quali siano le loro reali intenzioni, avendo ben presente che con ogni probabilità la Giunta per le Elezioni confermerà la decadenza di Silvio Berlusconi dalla carica di senatore. È chiaro, infatti, che il Presidente del Consiglio non ha alcuna intenzione di farsi logorare da uno stillicidio di dichiarazioni, mezze minacce, penultimatum e via discorrendo. Ed è per questo che non si esclude un passo indietro, con dimissioni che metterebbero il Popolo della Libertà di fronte alla responsabilità di aver affossato il Governo proprio alla vigilia del voto sulla legge di stabilità, giudicata fondamentale per il futuro dell'esecutivo.
