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Letta si dimette. Cominciano le consultazioni: no di Lega Nord e M5S

Dopo la decisione della direzione del Pd, il Premier è salito al Colle per rimettere il mandato nelle mani di Napolitano. Le consultazioni dovrebbero chiudersi domani, non parteciperanno Lega e M5S.
A cura di Antonio Palma
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22.00- Civati: "Perchè facciamo un altro governo con questi signori" – "Quasi quasi fondo il Nuovo Centro Sinistra”. La polemica è lanciata da Pippo Civati.  Il post comincia provocatoriamente:  “recupero una dozzina di senatori. Poi vado da Renzi e gli dico il contrario di quello che propongono Formigoni e Sacconi, oggi sui giornali. Nuovo Centro Destra contro Nuovo Centro Sinistra (anche Sinistra e basta, che il Centro è dappertutto)”.

21.00 – Obama chiama Letta: "Tra noi una sincera amicizia" – Nel giorno delle dimissioni di Letta, Barack Obama ha voluto esprimere l’apprezzamento della Casa Bianca al premier uscente . Il presidente  USAha chiamato direttamente dall’Air Force One per comunicare a Letta , "la sincera amicizia" nei confronti del capo del governo uscente, complimentandosi per il ruolo svolto dall’esecutivo nella politica estera.

20.25 – Berlusconi: "Onore al coraggio di Renzi, ma questa non è democrazia" –  "Con quello che è successo al suo interno "possiamo dubitare" che il Pd "sia democratico", comunque "onore alla persona che è stata capace di farlo", "a Renzi faccio gli auguri di tutto cuore ma questo non significa che ciò che sta accadendo non vada iscritto in ciò che non può succedere in una democrazia". Lo dice Berlusconi nel comizio in Sardegna.

19.45 – Berlusconi: "Io ultimo premier eletto, complotto dal Colle" –  "Sono l'ultimo premier che è stato eletto dal popolo". Lo ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, chiudendo la campagna elettorale di Ugo Cappellacci per la corsa alla presidenza della Regione. Il Cavaliere ha poi parlato di una "strategia di distruzione" ordinata dal Colle, dal Pd e dall'Anm. Ha poi attaccato di nuovo la sinistra che, per "timore che non sarebbe più risuscita a togliermi di mezzo".

18.20 – Cominciate le consultazioni: prima Grasso, poi Boldrini – Con l'arrivo del presidente del Senato, Pietro Grasso, al Colle sono state avviate al Quirinale le consultazioni per la formazione del nuovo governo. Grasso non ha rilasciato dichiarazioni. In questo momento al Colle c'è il presidente della Camera, Laura Boldrini.

Ore 16.00 – Consultazioni dalle 17 con Grasso, il M5S non parteciperà –  Come già annunciato, non ci sarà alcun passaggio Parlamentare dopo le dimissioni da Premier di Enrico Letta. Il Presidente della Repubblica avvierà immediatamente le consultazioni con i partiti parlamentari per poi affidare l'incarico di formare un nuovo governo. Per velocizzare i tempi dal Quirinale hanno deciso che le consultazioni inizieranno già questo pomeriggio a partire dalle ore 17. Come annunciato in una nota della Presidenza della Repubblica, il primo a salire al Colle, come consuetudine, sarà il presidente del Senato, Pietro Grasso, seguito poi subito dopo, alle 17.45, dal presidente della Camera, Laura Boldrini. Le consultazioni poi riprenderanno domani mattina e si concluderanno in serata. Intanto, dopo una votazione interna, dal Movimento Cinque Stelle hanno fatto già sapere che non parteciperanno alle consultazioni con Napolitano.

Ore 15:00 – Donato Marra, al Quirinale, legge il comunicato del Capo dello Stato in cui si spiega di aver ricevuto le dimissioni irrevocabili di Enrico Letta: "Essendogli venuto meno il sostegno della principale forza di Governo, il presidente del Consiglio ritiene che un ulteriore passaggio parlamentare non potrebbe offrire elementi tali da indurlo a soprassedere alle dimissioni. Il Presidente della Repubblica non può che prendere atto di ciò e il Parlamento potrà esprimersi quando sarà chiamato a dare la fiducia al prossimo Governo". Insomma, come per i casi Monti e Berlusconi, non ci sarà una ratifica parlamentare della sfiducia e Napolitano avvierà subito rapide consultazioni, che inizieranno oggi pomeriggio e si concluderanno domani.

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Ore 13:30 – Mentre Letta è a colloquio con Giorgio Napolitano, le agenzie riferiscono dell'intervento da Berlino del portavoce di Angela Merkel: "Seguiamo con grande attenzione gli sviluppi della situazione e ci auguriamo che la soluzione sia rapida". Intanto sul sito ufficiale del Governo solo uno scarno comunicato sulla conclusione del Consiglio dei ministri.

Ore 12: 45 – Enrico Letta, al termine del Consiglio dei ministri, si è recato al Quirinale, dove rassegnerà il mandato nella mani del Presidente della Repubblica. Lo ha annunciato lui stesso via twitter, ringraziando i tanti messaggi di sostegno ricevuti in queste ore (lo aveva fatto anche poco fa sulla sua pagina facebook).

Ore 11:30 – È l'Ansa a riportare le parole che il Sindaco di Firenze avrebbe scambiato con alcuni suoi concittadini: "Per me è delicato dirvi che questo è uno dei momenti più belli da cinque anni a questa parte". Il riferimento è ovviamente alla fine della sua esperienza da Sindaco, incompatibile con l'incarico di Governo che si appresta ad ottenere da Giorgio Napolitano.

Ore 11:20 – Si comincia a delineare la "scaletta" dei passaggi istituzionali che porteranno alle dimissioni del presidente del Consiglio in carica. Fra pochi minuti comincerà l'ultimo Consiglio dei ministri della gestione Letta, durante il quale verranno ratificati gli ultimi provvedimenti in scadenza; nel pomeriggio, verso le 16, Letta salirà al Colle per rassegnare le sue dimissioni. Con buona probabilità ulteriori chiarimenti li fornirà lo stesso Letta nel corso della conferenza stampa successiva al Cdm.

Il Governo è al capolinea. Come annunciato ieri dallo stesso Presidente del Consiglio, infatti, Enrico Letta questa mattina dopo un breve consiglio dei ministri  in programma alle 11.30 si recherà al Quirinale per consegnare le dimissioni in mano al Capo dello Stato. Una scelta maturata ieri dopo le decisioni assunte dalla Direzione nazionale del Partito Democratico che di fatto lo ha sfiduciato chiedendo un nuovo Esecutivo. Il Pd infatti ha votato a stragrande maggioranza per la relazione del segretario Matteo Renzi che già aveva chiesto un passo indietro a Letta e un "nuovo governo per uscire dalla palude". "Siamo davanti a un bivio: da un lato le elezioni, dall'altro la possibilità di trasformare questa legislatura in una legislatura costituente, non si può più stare nel mezzo" ha spiegato il Sindaco di Firenze, ribadendo la necessità di  "una nuova fase, con un nuovo governo di legislatura, per fare le riforme". Dopo le dimissioni formali del Premier, il Presidente della Repubblica, per accorciare i tempi, molto probabilmente stabilirà subito un calendario delle consultazioni con i partiti  in Parlamento per capire quali sono le intenzioni dei gruppi politici e a chi affidare il nuovo incarico di formare il Governo.

Nuovo incarico – Giorgio Napolitano infatti ha sempre escluso un ritorno immediato alle elezioni e quindi si cercherà una nuova coalizione di governo. L'incarico di avviare nuove consultazioni per trovare una maggioranza parlamentare dovrebbe essere affidato nella mani di Matteo Renzi. Un compito che non si prospetta facile visto le prese di posizione di molti leader come Alfano, che già hanno imposto paletti e fatto richieste ben precise al segretario Pd, senza trascurare l'opposizione interna allo stesso Partito Democratico.

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