Letta cambia idea: Biancofiore non sarà sottosegretario alle Pari Opportunità
Michaela Biancofiore si occuperà di Pubblica amministrazione e non di Pari Opportunità. A comunicarlo è il presidente del Consiglio Enrico Letta che ha fatto sapere che, appunto, al neo sottosegretario (la cui nomina aveva scatenato molte polemiche) non verranno assegnati compiti nell’ambito delle deleghe per le Pari opportunità, lo sport e le politiche giovanili bensì nell’ambito delle deleghe per la Pubblica amministrazione e la semplificazione. La decisione è giunta dopo la lettura stamani di una intervista del neo sottosegretario. Ieri il presidente Letta aveva richiamato la squadra di governo a sobrietà nella organizzazione dei ministeri ma soprattutto nelle dichiarazioni, facendo notare come una squadra bipartisan deve avere necessariamente massimo rispetto reciproco. L'intervista di stamani sarebbe stata considerata, dunque, una infrazione delle regole annunciate dal premier. La modifica delle deleghe, secondo quanto si apprende da fonti di governo, sarebbe “l’ultima chance” per la sottosegretaria Biancofiore.
Le reazioni (positive) delle associazioni gay, diritti civili e Vendola – "Fa bene Enrico Letta a non assegnare la delega alle Pari Opportunità alla Biancofiore" lo dice Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center. "L'esponente del Pdl – continua Marrazzo – non è certo la persona giusta per affrontare questioni che hanno bisogno di un confronto sereno. Attaccare le associazioni gay come ha fatto oggi la Biancofiore è segno di presunzione. Se c'è chi deve fare autocritica sul mancato avanzamento dei diritti civili in Italia questa è la politica, non certo i movimenti". Sulla stessa scia è Aurelio Mancuso, presidente Equality Italia: "Ringraziamo il presidente del Consiglio Enrico Letta per aver compreso che Micaela Biancofiore non poteva esser sottosegretario alle Pari Opportunità, decidendo così di spostarla ad altre funzioni di governo", dice Mancuso. "Si tratta -aggiunge – di una vittoria per tutte le associazioni che si battono per i diritti civili – osserva Mancuso – che ieri hanno giustamente protestato per una nomina inopportuna di una esponente del Pdl che si è sempre dichiarata contro la dignità delle persone omosessuali e transessuali. "Almeno la decenza è salva" scrive su twitter il leader di Sel Nichi Vendola.