Letizia Moratti e la moschea abusiva di Sucate: l’ennesima figuraccia del sindaco di Milano spopola su Twitter
In principio fu la rete, con l'hashtag #morattiquotes nato per deridere le accuse mosse a Giuliano Pisapia dalla sua rivale Letizia Moratti nelle elezioni comunali di Milano 2011. In vista del ballottaggio, il clima all'ombra della Madonnina è diventato bollente: mentre Letizia Moratti denuncia l'aggressione da parte di estremisti di sinistra ai danni dell'anziana madre di un suo assessore, decine di finti rom e finti punkabbestia invadono la città per fare una finta campagna elettorale per Giuliano Pisapia. Infine, alcuni finti operai si sono visti in giro a Milano per fare misteriose rilevazioni in vista della costruzione delle nuove moschee di Pisapia.
La rete si è ribellata a tutto ciò con un nuovo, esilarante, scherzo. L'utente Twitter “Orghl” ha inviato sul social network un messaggio all'account dell'attuale sindaco di Milano: “@letiziamoratti il quartiere Sucate dice no alla moschea abusiva in via Giandomenico Puppa!! Sindaco rispondi! #mirispondi #sucate”. Prontamente, dall'account della Moratti è giunta una risposta a questo accorato appello: “@orghl nessuna tolleranza per le moschee abusive. I luoghi di culto si potranno realizzare secondo le regole previste dal nuovo Pgt”. Peccato che da sindaco uscente, la Moratti dovrebbe sapere che non esiste nessun quartiere “Sucate” e nessuna “via Giandomenico Puppa”.
La figuraccia si è propagata viralmente in rete ed è stato coniato il nuovo hashtag #Sucate. La risposta della rete sta assumendo proporzioni enormi, con diverse combinazioni con il nuovo trend e quello vecchio: #morattiquotes. Ancora una volta si dimostra la distanza tra la politica e le nuove tecnologie e la capacità di internet di mettere in imbarazzo i potenti.