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Legittima difesa

Legittima difesa verso l’approvazione definitiva: ok dalla Camera, solo una formalità al Senato

La Camera dei deputati ha dato il via libera al disegno di legge che ridisegna il concetto di legittima difesa: ora manca solo l’ok definitivo del Senato (che a questo punto appare scontato). Passa la linea di Matteo Salvini (e lo slogan “la difesa è sempre legittima), favorevoli 5 Stelle e centrodestra.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il disegno di legge sulla legittima difesa è stato approvato alla Camera con 373 voti favorevoli, 104 contrari e 2 astenuti. Al voto sono scoppiati gli applausi dei deputati di Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega. Il ministro degli Interni Matteo Salvini, intervenuto questa mattina sul provvedimento che ha ottenuto il via libera dall'Aula di Montecitorio, ha detto: "È un sacrosanto diritto per le persone perbene, di cui si parla da anni e che sarà legge entro questo mese". Per la Lega si tratta di una giornata "storica": con questa riforma viene stabilito che la difesa è sempre legittima. Il testo, composto in tutto da 9 articoli, dovrà essere infatti discusso ancora in Senato, dove è stato calendarizzato dal 26 al 28 marzo. La legge che consente al cittadino di sparare a chi si introduce illecitamente nella propria abitazione aveva già ottenuto il primo sì del Senato a ottobre.

Nell'aula della Camera si è riproposto, come ieri, lo scontro verbale tra Forza Italia e Pd. Tutto è partito dall'intervento di Ivan Scalfarotto (Pd) che ha contestato l'uso delle armi, negando che "siano uno strumento neutro, bensì uno strumento di morte" spiegando che "il Parlamento di un Paese dovrebbe pensare a strumenti diversi e alternativi all'uso delle armi. Invece, la destra semplifica questioni complesse e quindi dice: una pistola per tutti. Ma che Paese è questo?", ha tuonato il deputato. Poi rivolgendosi espressamente al presidente della Camera Roberto Fico ha aggiunto: "Sono stupefatto dall'atteggiamento del M5s che non dice nulla, non prende posizione". Dai banchi della sinistra sono partiti appalusi, mentre dai banchi del centrodestra, sono iniziati i fischi. Alla fine del suo intervento, l'ex presidente della Camera Laura Boldrini si è alzata e ha stretto la mano a Scalfarotto. Poi le repliche di Forza Italia. Francesco Cannizzaro ha sentenziato: "Siamo orgogliosi di votare questo provvedimento insieme agli amici della Lega" e Felice Maurizio D'Ettore (FI) ha concluso: "Viva le armi quando si possono usare per legittima difesa". 

"C'è poco da stupirsi che Luigi Di Maio e i 5 Stelle non siano entusiasti dell'intervento sulla legittima difesa: i grillini hanno fatto della sistematica abrasione dei diritti dei cittadini la cifra distintiva della loro esperienza di governo. Il diritto alla difesa, che nasce per tutelare i diritti individuali, è parte integrante del programma con cui il centrodestra si è presentato agli elettori, riscuotendo la maggioranza dei consensi", ha attaccato il deputato di Forza Italia Francesco Paolo Sisto.

Il vicepremier Luigi Di Maio alla fine ha dovuto cedere, perché la riforma era contenuta nel contratto firmato da Lega e M5S: "La legittima difesa è sicuramente una legge della Lega" ma è nel contratto di governo. Io sono leale al contratto e si porta avanti e si vota. Non è che ci sia tutto questo entusiasmo nel M5s", ha detto questa mattina a Rtl, sottolineando che allo stesso modo "non c'era tutto questo entusiasmo della Lega quando abbiamo votato la legge anticorruzione". Alla domanda su cosa non gli piaccia della legittima difesa, Di Maio ha detto di non essere d'accordo con il messaggio: "Approvando questa legge si comincia a dire che si possono utilizzare di più le armi e questo non è il mio modello di Paese. Il mio obiettivo è comunque spiegare ai cittadini che la difesa personale va bene ma i cittadini devono essere difesi prima di tutto dallo Stato e dalle forze dell'ordine". 

Il voto contrario di LeU è stato annunciato in Aula da Michela Rostan: "Diciamo no a questa legge ma soprattutto no a questa cultura. È un provvedimento senza senso se non quello di pura demagogia, per soffiare alle paure non per spegnerle", spiegando che la Camera ha approvato un provvedimento in cui si sostiene che la difesa sia sempre legittima. "Per noi non è sempre legittima – ha detto – va valutata caso per caso e non si può presumere. Se c'è un morto, l'autorità giudiziaria deve valutare e non presumere", ha continuato, concludendo che con questa riforma "è come se sdoganassimo una sorta di pena di morte di fatto".

Per Fratelli d'Italia si è trattato di un "compromesso al ribasso", ma ha votato a favore. Per la deputata di FdI Maria Carolina Varchi questo compromesso risponde allo schema di "forze diametralmente opposte tra loro". Poi rivolgendosi al centrosinistra, ha aggiunto: "Tranquillizziamo la sinistra: nessuno dei pericoli da loro invocati si realizzerà. Questa è una legge che fa poco e non tutto, ma va nella direzione giusta".

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