Legge di bilancio, vertice a Palazzo Chigi su reddito di cittadinanza, flat tax e pensioni
A poche settimane dal varo della legge di bilancio, il primo banco di prova del governo Conte dalla nomina intervenuta a giugno, gli esponenti della maggioranza si apprestano a presentare ufficialmente le norme che confluiranno nella cosiddetta "finanziaria" da approvare entro la fine del 2018. A Palazzo Chigi si terrà un vertice dove il presidente Conte, il ministro dell'Economia Giovanni Tria e i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini discuteranno principalmente della riforma fiscale, della flat tax, del reddito di cittadinanza e della revisione della Legge Fornero.
Nella giornata di oggi, il premier Giuseppe Conte ha ribadito l'impegno sul reddito di cittadinanza: "Lavoreremo per colmare le disuguaglianze nell'accesso al sistema sanitario e contrastare la povertà e le forme di emarginazione sociale. Misure come il reddito di cittadinanza che il governo si è impegnato a varare, potranno essere utili per reagire a questo". Secondo quanto dichiarato nelle scorse ore, il Movimento 5 Stelle punta principalmente a inserire nella legge di Bilancio il reddito e la pensione di cittadinanza da 780 euro al mese, mentre oppone resistenza a un eventuale condono fino a un milione di euro di debiti (mentre per la pace fiscale a saldo e stralcio fino a 100.000 sembrava essere d'accordo) e per la Flat Tax chiede rassicurazioni riguardo gli sconti fiscali destinati ai più ricchi.
Secondo Di Maio, infatti, l'attuale manovra finanziaria dovrà aiutare le fasce più deboli della popolazione e non quelle più benestanti e proprio con riguardo a questo punto sarebbero sorti scontri con la Lega: il Carroccio vuole una Flat Tax a due aliquote da 15% e 20% inizialmente solo per le partite Iva con fatturato fino a 100.000 euro annuo mentre il Movimento 5 Stelle ha proposto una Flat Tax a tre aliquota, al 15%, 30% e 43%, senza nessuno sconto per chi ha redditi oltre i 75000 euro lordi annui. Il reddito di cittadinanza dovrebbe essere inserito in legge di bilancio, anche se Salvini ha ribadito che non dovrà servire a permettere alla gente "di stare sul divano" a fare nulla, mentre lo scontro si è acceso sulla pensione di cittadinanza.
Il superamento della legge Fornero non è in discussione, ma la Lega punta a una iniziale quota 100 con età minima pensionabile posta a 62 anni, mentre per il Movimento 5 Stelle la priorità è l'innalzamento delle pensioni minime a 780 euro mensili, osteggiato dal consulente del Carroccio Alberto Brambilla. Il sottosegretario agli Interni, Carlo Sibilia, ha dichiarato che si partirà a gennaio "con le pensioni di cittadinanza. Andrà discussa la legge finanziaria ma nel momento in cui verrà depositata si avrà la certezza che ci sono le risorse, perché le abbiamo trovate. Le questioni che pone Tria verranno sicuramente superate se sono ostative rispetto all'erogazione delle pensioni di cittadinanza. Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza lo avremo a marzo 2019".
Di Maio ha anche annunciato che entro dicembre sarà pronto un codice del lavoro che semplificherà la giungla di 140 leggi, in cui ormai non si capisce più nulla: "Il progetto è di abolire 140 leggi e metterle insieme in un unico codice del lavoro. Che consentano a lavoratori e imprenditori di sapere qual è la legge che si applica ai loro problemi è la mia priorità".