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Opinioni

Legambiente: Fermare il nucleare per una vera “rivoluzione energetica”

Fanpage intervista Lucia Venturi della Segreteria Nazionale di Legambiente: l’emergenza di Fukushima, le politiche ambientali del Governo e la sfida del Referendum.
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Le ultime notizie in arrivo dal Giappone, con la crisi nucleare nella centrale di Fukushima che sta tenendo il mondo col fiato sospeso, il cruciale appuntamento del referendum del 12 giugno,  i progetti sul nucleare del Governo Berlusconi ed ancora, la consapevolezza ambientale e la "rivoluzione energetica": ecco alcuni dei temi "caldi" degli ultimi giorni, rilanciati in modo continuo e spesso confusionario da media e social network. Per fare il punto della situazione ed avere una visione più chiara e precisa, fanpage ha contattato Lucia Venturi, della segreteria nazionale di Legambiente, la quale ha accettato di buon grado a rispondere alle nostre domande, regalandoci riflessioni importanti ed una serie di spunti interessanti.

Ovviamente non possiamo non cominciare da ciò che sta succedendo in Giappone. Il terremoto e lo tsunami, con i danni alle centrali nucleari stanno tenendo letteralmente il mondo con il fiato sospeso. In base alle informazioni che abbiamo, che idea è possibile farsi della situazione nelle centrali nucleari giapponesi?

Le informazioni sono spesso dissonanti ma quello che sembra da qua, leggendo i vari rapporti sia delle agenzie istituzionali che di istituti indipendenti, è che la situazione sia molto grave e che il livello in cui classificare l’incidente sia più il 6 della scala Ines che non il 5, come è stato detto. Il peggiore incidente nucleare dopo Cernobyl, in cui si arrivò al livello più alto delle scala di gravità, che è 7. Tutti e sei i reattori della centrale sono coinvolti e si parla di costruire almeno su due di essi un sarcofago di cemento come per il reattore ucraino.

Le informazioni che arrivano sono spesso confuse e a volte contraddittorie: più nello specifico, spesso ci si chiede se il Governo giapponese ed i tecnici stiano "raccontando la verità". Insomma, quali sono gli scenari che si prospettano?

La contaminazione sembra già piuttosto evidente in molte matrici, dall’acqua al latte a molti alimenti, soprattutto le verdure. Ed è la stessa Tepco, l’azienda proprietaria delle centrali, a dire che cesio e iodio radioattivo in dosi molte volte superiori al normale sono già stati trovati nell'acqua di mare nelle vicinanze di Fuikushima. Notizia che era assolutamente attesa, dato che è stata utilizzata acqua di mare per raffreddare i reattori e che certo non è stata contenuta dopo il suo utilizzo, ma rilasciata direttamente nell’ambiente.

La posizione di Legambiente sul nucleare è sempre stata chiara e definita. Chiaramente la crisi in Giappone riapre necessariamente il dibattito con alcuni Stati europei che hanno manifestato disponibilità a rivedere alcune procedure. Dal Governo italiano solo qualche timido ripensamento (nelle ultime ore si parla di moratoria di un anno)…

No Nuke Legambiente

Il ripensamento  c’è… a parole!. Ancora una volta siamo agli annunci cui non seguono gli atti conseguenti: pratica di cui questo Governo è molto edotto. Si parla di una pausa di ripensamento, di una moratoria di un anno ma nel frattempo si continua ad andare avanti con le norme per individuare i criteri con cui costruire le centrali e si tagliano in maniera draconiana le gambe alle rinnovabili. Pinocchio era meno bugiardo!

Uno dei quesiti dell'imminente referendum tocca proprio il tema del nucleare. Molti analisti avevano espresso perplessità circa la possibilità di raggiungere il quorum: ritenete che le drammatiche notizie provenienti dal Giappone possano contribuire in qualche modo a creare quel "nuovo movimento nucleare in grado di vincere a freddo" la sfida della consultazione?

Credo proprio di si e i molti sondaggi compiuti in questi giorni dai vari quotidiani o istituti specializzati lo confermano. I risultati del sondaggio sul sentimento degli italiani rispetto al nucleare, commissionato a "La Repubblica"  alla società  internazionale di ricerche di mercato Gnresearch, sono piuttosto espliciti: Il 75% su un campione di 1000 persone intervistate si dice contrario, in particolare il 59% "molto contrario" alla costruzione di nuove centrali e il17% "abbastanza contrario",. Risultati che tornano con quanto già raccolto ad esempio sul sito del Sole24ore, che non è certo un quotidiano antinucleare, che qualche giorno fa aveva raggiunto più del 70% delle opinioni contrarie.

Più in generale, in sintesi, perchè ritenete il nucleare un "disastro per il Paese"?

Perché non serve per rispettare gli impegni europei per il 20-20-20 entro il 2020, ovvero la riduzione del 20% delle emissioni di Co2, l’incremento del 20% di rinnovabili e stessa percentuale di efficienza energetica. Perché è costoso più delle rinnovabili, perché è pericoloso e le immagini dei 6 reattori della centrale di Fuikushima, lo dimostrano in maniera evidente, perché non si è ancora risolto il problema di dove e come smaltire le scorie che produce , perché non ci aiuta a risolvere il problema della dipendenza energetica: saremo dipendenti dall’uranio e dalla tecnologia, nel senso che dovremo importare entrambe.
E poi perché la rivoluzione energetica cui vorremmo che partecipasse il nostro paese è impostata su un modello completamente diverso da quello rappresentato dal nucleare: distribuito anziché concentrato. E questo è un modello che solo con le energie rinnovabili sarà possibile raggiungere.

Il Governo invece sembra voler andare avanti ad ogni costo, cercando in qualche modo legittimazione nel "confronto con i cittadini" attraverso strumenti diversi, fra i quali rientra il forum nucleare". Qual è la vostra posizione riguardo a questo "progetto", alla luce anche delle ultime polemiche sugli spot e sui contenuti fatti circolare in tv e sul web?

Un progetto che si può riassumere nel modello di politica marketing tanto caro a questo Governo: non è così che si fa informazione e tantomeno può essere considerato un modo per che comunicare con i cittadini.

Le immagini dal Giappone hanno avuto un enorme impatto emozionale su miliardi di persone. Tralasciando catastrofismo e paradossali profezie, potrebbe essere il momento per una nuova "consapevolezza ambientale"?

Ce lo auguriamo vivamente. Il pianeta è in crisi profonda per l’attuale modello di sviluppo. Serve un ripensamento che dovrà certamente passare anche dalla consapevolezza e dalle azioni individuali.

E se è questa la direzione da seguire, qual è il vostro giudizio sull'operato del Governo in tema "ambientale"? (Ogni riferimento al recente decreto sulle rinnovabili non è casuale…)

Se fossi un insegnante non opterei nemmeno per il rinvio a settembre: sarebbe una bocciatura immediata!

Parlando della vostra organizzazione, quali sono i prossimi appuntamenti, oltre al referendum che tra l'altro vi vede in prima linea anche per quanto concerne i quesiti "sull'acqua pubblica"?

In questi mesi siamo molto impegnati sia a livello nazionale che a livello dei circoli locali per l’informazione sui temi dei due referendum che ci stanno a cuore: nucleare e acqua. Questo naturalmente non significa che tutte le altre campagne e l’attività quotidiana nei circoli vengano messi in secondo piano. In questi giorni ad esempio è in atto la nostra storica campagna sull’inquinamento atmosferico ed acustico nelle città: il Treno Verde . E’ evidente che cerchiamo di utilizzare anche queste occasioni per far conoscere ciò che facciamo anche in tema di energia, di acqua così come sui temi della solidarietà. Ma intanto colgo l’occasione per invitare tutti alla manifestazione nazionale che ci sarà sabato 26 a Roma. Vedi ogni occasione è buona per diffondere il nostro messaggio!

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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