Le tolgono i figli frutto di incesto, lei progetta di rapirli alla famiglia affidataria
I giudici le avevano tolto i figli perché frutto di incesto con il fratello, ma lei ha cercato di riprenderseli organizzando un rapimento in piena regola ai danni della famiglia affidataria. Protagonista del vicenda Betty Colt, uno dei membri della famigerata famiglia Colt balzata agli onori della cronaca in Australia perché considerata uno dei più spaventosi esempi di incesto mai scoperti. La 48enne Betty, a sua volta figlia di due fratelli capostipiti della famiglia, aveva avuto rapporti con uno dei fratelli così come le sue sorelle, portando avanti una generazione frutto di incesti che ha portato alla nascita di bambini con gravi ritardi cognitivi. Dopo la scoperta dell'incredibile vicenda, nel 2013, alcuni ragazzi della famiglia erano stati adottati da altre famiglie e sottoposti a cure psicologiche. A Betty, che era apparsa sempre in colpa per ciò che era successo, era stato concesso la possibilità di vedere periodicamente i propri figli. Durante questi incontri però la donna avrebbe maturato l'idea del rapimento coinvolgendo anche altri parenti.
Il presunto piano di rapimento che la polizia sostiene di aver sventato prevedeva che i suoi due figli scappassero dalla famiglia affidataria di notte tra le 2 e le 4. Ad attenderli ci doveva essere un fuoristrada parcheggiato poco distante dalla casa della loro famiglia affidataria. Da lì poi si sarebbero spostati in un'altra zona dove sarebbe andati a prenderli un loro cugino. La circostanza è stata confermata dai ragazzi ascoltati in tribunale. I due di 15 e 16 anni hanno rivelato che la madre gli aveva consegnato un cellulare chiedendo loro di nasconderlo per future comunicazioni su come fuggire.