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Crisi economica

Le parti sociali si presentano unite all’incontro con il Governo sulla crisi economica

Sindacati e Confindustria hanno stilato un documento comune, dove presentano cinque punti da sottoporre al Governo nell’incontro a Palazzo Chigi. Tutti attendono misure concrete dopo il discorso generico di Berlusconi in Parlamento.
A cura di Antonio Palma
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Incontro governo-parti sociali su crisi economica
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Crisi economica

Atteso incontro per oggi a Palazzo Chigi, tra le Parti Sociali e il Governo, sulla crisi economica e le azioni da intraprendere per aiutare la crescita del nostro Paese. I tre principali sindacati italiani e Confindustria si sono riuniti questa mattina, prima dell’incontro con l’Esecutivo, per stabilire un documento comune da sottoporre all’attenzione del Governo. Nel documento stilato si parla di 5 punti essenziali che il Governo deve prendere necessariamente in considerazione per superare il grave momento che l’Italia sta attraversando.

Per il segretario Nazionale della CGIL, SusannaCamusso, quelli che verranno presentati sono "cinque punti di interventi e proposte per una crescita da attuare subito" concordati dalle parti sociali, che hanno dimostrato di avere molte visioni comuni sulla crisi economica, anche se le differenze rimangono, soprattutto "sul giudizio sulla manovra economica e sul tema delle privatizzazioni". Il “bisogno di dare una sterzata” al Paese è la chiave di lettura del segretario della Cisl, Bonanni, che ha annunciato il documento chiarendo che "bisogna lavorare subito sul fisco, sulle municipalizzate, le infrastrutture e l'energia. Bisogna superare la logica dei veti che ha bloccato lo sviluppo del Paese".

Gli argomenti delle Parti Sociali

Insomma, sì ai tagli in tempo di crisi, ma essi vanno accompagnati da investimenti e azioni che vadano ad influire sulla crescita, perché altrimenti si rischia la stagnazione. L’Italia, affossata già da un debito pubblico enorme, non può permettersi una crescita così lenta come sta avvenendo negli ultimi anni, anche se aggravata da una crisi economica mondiale. Anche il leader della Uil, Angeletti, parla di provvedimenti per la crescita e di investimenti da attuare subito, magari eliminando qualche regola di troppo.

Il discorso del Presidente Berlusconi, ieri in Parlamento, certo non ha impressionato né per i toni né nel contenuto, come ha detto Bonanni “E' stato un discorso generico, tutto da verificare oggi", le parti sociali si attendono dal Governo mosse decisive che “entrino nel merito per circoscrivere i problemi”. Bonanni ha aggiunto “chiediamo concretezza su alcuni aspetti come il fisco, i poteri speciali per appalti e energia, i costi della politica e dell'amministrazione”. Anche per la Camusso il discorso del Premier non ha avuto nessun peso, neanche quando ha accennato ad un cambiamento dello Statuto dei lavoratori, che la leader della CGIL derubrica a semplice provocazione. "A nessuna delle parti interessa percorrere un percorso di divisioni su questo fronte perché ridurre i diritti dei lavoratori non ha mai portato alla crescita” ha chiarito la Camusso, ma chissà come la pensa la Marcegaglia in proposito, visto che nessuna delle partecipanti alla riunione ha voluto chiarire quale sia la posizione al riguardo.

Intanto nell’aprire il vertice ufficiale di confronto Silvio Berlusconi ha esordito rassicurando “sediamo a questo tavolo per arrivar a Patti che possano essere utili al Paese”, l’Italia tutta lo spera.

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