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Le Olimpiadi che non meritavamo

Il Governo non sosterrà la candidatura di Roma per ospitare le Olimpiadi del 2020. Una scelta di puro realismo che, al di là del fascino dell’evento, è anche una decisione di buonsenso. Perchè Roma non merita “queste” Olimpiadi, non merita sprechi e disfunzioni, corruzione e illegalità.
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Roma2020

"Siamo arrivati alla conclusione unanime che il governo non ritiene che sarebbe responsabile nelle attuali condizioni dell'Italia assumere un impegno di garanzia. Non ci sentiamo di prendere un impegno finanziario che potrebbe in futuro mettere a rischio il denaro dei contribuenti". Con queste parole Mario Monti ha annunciato la decisione del Governo di non sostenere la candidatura di Roma come città ospitante i Giochi Olimpici del 2020. Un decisione tutto sommato attesa, ma anche l'ennesimo colpo per la credibilità dei soggetti che avevano scommesso sulla possibilità di portare a Roma la rassegna olimpica. In primis il Sindaco Gianni Alemanno, già nell'occhio del ciclone per la gestione "paradossale" dell'emergenza (?) neve nei giorni passati. A seguire anche i vertici del CONI, che già avevano avuto screzi di non poco conto con i vertici dell'Esecutivo guidato dall'ex Presidente della Bocconi. Ma soprattutto è una decisione che spazza via gli appetiti ed i "sogni di gloria" del solito gruppetto di impresari – faccendieri – speculatori pronto ad ogni "emergenza" o "grande evento" che si presenti. Già, perché è inutile girarci intorno e non lanciarsi neanche in "imprese del genere". Fino a che non saranno trasparenza, legalità e buonsenso a guidare le macchine organizzative di amministrazioni locali e Governi centrali. Fino a che la corruzione resterà pratica diffusa a tutti i livelli. Fino a che la "politica dell'emergenza" resterà l'unica soluzione per rimpinguare i bilanci e "far girare l'economia". Fino a che non passerà il concetto che per rendere vivibile, funzionale e moderna una città non è necessario attendere la benedizione divina di un "evento colossale".

PS: E' evidente che una tale linea sconta il limite di un ragionamento basato sul pregresso e in effetti nulla vieta che amministrazioni serie e competenti siano in grado di invertire una "tendenza tutta italiana". Così come del resto, il realismo con il quale Monti ha affrontato la questione tiene conto anche dei gravosi impegni già assunti in sede europea, con i meccanismi finanziari approvati nell'eurovertice di Bruxelles che in linea di massima comporteranno pesanti manovre anche per gli anni a venire. Dunque, in buona sostanza: senza risorse, all'apice della crisi, con il rischio di "infiltrazioni" e di sperpero di denaro, in una città "in default" dopo una semplice nevicata (certo, con responsabilità evidenti dell'attuale amministrazione), con una organizzazione affidata ad una classe dirigente "sempre uguale a se stessa da decenni"…erano queste le Olimpiadi che sognavamo e che Roma meritava? Roma merita altro, merita di essere valorizzata "a prescindere", con strutture, progetti e sogni all'altezza della sua storia. E il Belpaese merita che a "pensare" il futuro siano uomini nuovi…

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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