Le condizioni di Sergio Marchionne rimangono gravi: l’ad di Fca sarebbe in coma irreversibile
Le condizioni di Sergio Marchionne restano molto gravi e sarebbero state definite "irreversibili" dai medici dell'ospedale svizzero in cui è ricoverato. Secondo quanto si apprende da una serie di fonti internazionali, l'amministratore delegato del gruppo Fca a fine giugno si era sottoposto a un intervento chirurgico, ma durante il decorso post operatorio sarebbero sopraggiunte complicazioni che hanno compromesso la situazione clinica portandolo alla soglia del coma. Sergio Marchionne si trova in una clinica di Zurigo, l'Universitätsspital, e sarebbe ricoverato in terapia intensiva in condizione di coma irreversibile.
Accanto a lui i due figli Alessio Giacomo e Jonathan Tyler e la compagna Manuela Battezzato, che lavora nella comunicazione del gruppo Fca. Nella giornata di ieri, il gruppo Fca ha comunicato con una lettera "con profonda tristezza" la sostituzione del manager alla guida dell'azienda ormai da 14 anni a causa dell'aggravarsi delle sue condizioni che non avrebbero mai reso possibile un suo ritorno all'attività lavorativa.
Secondo quanto spiega l'inviato di Repubblica a Zurigo, "venerdì le condizioni di Sergio Marchionne sono diventate drammatiche: un primo tentativo infruttuoso di attenuare la sedazione senza che il paziente riuscisse però a respirare da solo, quindi l'aggravamento ancora più deciso, ormai senza ritorno. Il paziente non reagiva più”. La Stampa, storico quotidiano torinese della famiglia Agnelli, racconta invece che "dal 27 giugno, giorno della sua ultima apparizione pubblica a Roma, l’amministratore delegato di Fca Sergio Marchionne non è più uscito dall’Universitätsspital, la clinica universitaria sulla collina poco distante dal centro di Zurigo. Doveva essere un banale intervento chirurgico alla spalla destra. Anche se voci non confermate parlano di una malattia oncologica ben più grave”.