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Landini pronto a lanciare la sua Podemos, raduno sabato a Roma

Il segretario della Fiom lancia un raduno per parlare del suo progetto di “coalizione sociale” in grado di raccogliere il dissenso anti Renzi.
A cura di Antonio Palma
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Un po' in sordina il segretario Fiom, Maurizio Landini, è pronto a dare vita alla sua Podemos, il movimento politico che nelle intenzioni del sindacalista dovrebbe opporsi alle politiche di austerity e al governo Renzi nello stile di quello spagnolo. Come riporta il Corriere della sera, infatti, con una lettera firmata di suo pugno Landini ha convocato per sabato prossimo a Roma una sorta di costituente del nuovo movimento che dovrebbe dare vita ad una "coalizione sociale", ma non ad un partito, come lui stesso ha tenuto a precisare. L'appuntamento quindi è per le 10 in corso Trieste, nella sede della Fiom nazionale a Roma, con sindacalisti che si confronteranno assieme ad "associazioni, reti, movimenti e personalità" invitati dal segretario dei metalmeccanici della Cgil. "Nelle scorse settimane (…) abbiamo ragionato sulla necessità di un momento assembleare per dibattere in modo libero e aperto l’ipotesi di costruire una ‘coalizione sociale'", spiega Landini nella missiva riportata dal Corriere, aggiungendo: "Dovremmo trovare il modo di dare forma e forza ad un progetto innovativo, individuando punti di programma condivisi".

"Coalizzarsi per una domanda di giustizia sociale"

L'idea emersa dai proclami di Landini è quella di creare un’associazione di associazioni che si collochi a sinistra del Partito democratico e sia in grado di raccogliere il dissenso anti-Renzi. L'appuntamento di sabato però sarà solo il primo di una serie di eventi per raccogliere consensi attorno all'iniziativa in una sorta di tour nazionale con tappe organizzate localmente dalle associazioni che vogliono aderire alla "coalizione sociale" . "Ho avuto la fortuna di potermi confrontare con molti e di condividere sin da subito l’idea che il tentativo di costruire una coalizione sociale muove da una certezza: la politica non è proprietà privata" scrive ancora il segretario Fiom, aggiungendo: "Le politiche della Commissione e della troika anche in Italia stanno mettendo in discussione la democrazia, il lavoro e i suoi diritti, l’istruzione e la formazione, la salute, i beni comuni e la cultura, la giustizia", per questo bisogna superare "il frazionamento e coalizzarsi insieme per una domanda di giustizia sociale sempre più inascoltata e senza rappresentanza". "La coalizione sociale dovrà essere indipendente e autonoma, significa che per camminare dovrà potersi reggere sulle proprie gambe e pensare collettivamente con la propria testa" conclude il leader Fiom.

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