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Landini lancia la sua coalizione sociale: “La politica non è proprietà privata”

Il segretario Fiomn ha aperto oggi l’evento per il lancio della ‘coalizione sociale’, avvertendo: “Chi pensa a un nuovo partito sbaglia. E se ne vada a casa”.
A cura di Antonio Palma
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"La politica non è proprietà privata", è questo uno dei passaggi chiave del discorso del segretario della Fiom, Maurizio Landini, che proprio oggi ha aperto a Roma i lavori per la costruzione di una "coalizione sociale" che metti al centro le politiche del lavoro e il welfare. Il cantiere politico, che ha come obiettivo quello di accorpare movimenti e mondo dell’associazionismo per quella "domanda di giustizia sociale ora inascoltata e senza rappresentanza", è stato inaugurato questa mattina nel corso di un’assemblea convocata nela sede del sindacato. All'incontro erano presenti i membri di diverse associazioni, da Arci a Giustizia e Libertà, da Libera ad Articolo 21, ma anche singoli membri di altre reti. Si è trattato di un appuntamento "per dibattere in modo libero e aperto", e per creare una "visione nuova del lavoro, della cittadinanza, del welfare e della società", come è scritto nell'invito, ma che a sorpresa, si è svolto a porte chiuse. Del resto l'attenzione meditativa era tanta e Landini probabilmente non voleva attirare troppa attenzione in una fase delicata come questa.

Coalizione sociale sarà "indipendente e autonoma"

Il numero uno del sindacato dei metalmeccanici della Cgil ha tenuto a ribadire più volte che non si tratterà di un partito ma che la nuova coalizione sociale sarà "indipendente e autonoma" dai partiti. "Chi pensa sia iniziata una fase preparatoria per la nascita di un nuovo partito sbaglia. E se ne vada a casa", ha ribadito infatti il leader della Fiom aprendo l'incontro nella sede nazionale del suo sindacato. La volontà di formare questa "coalizione sociale" nasce, secondo Landini, da due assunti, "la fine del lavoro" e quello secondo cui "la società non esiste, esistono solo gli individui e il potere che li governa" con cui è stato creato "lo spettro di un futuro già presente con cui siamo chiamati a fare i conti in tutta Europa" e che sta scatenando "una guerra tra poveri". Per il segretario Fiom  "l'elemento di novità è che questa azione mette al centro come si realizzano i diritti dei cittadini, a partire dal diritto al lavoro". L'obiettivo della "coalizione sociale" è proprio quello di "difendere i diritti di tutti"

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