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Lampedusa: trasferiti 2.300 immigrati. Berlusconi accusa la Tunisia, Frattini contro la Francia

Tra i principali centri in cui verranno accolti i profughi vi è Manduria, dove è stata allestita una tendopoli che già ospita 800 persone.
A cura di Biagio Chiariello
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Inizia a sfollarsi Lampedusa. Dopo le dichiarazioni di Berlusconi che aveva assicurato che il problema sarebbe stato risolto entro 48 ore, l'isola comincia a respirare. Dopo i 1.700 tunisini di questa mattina, altri 600, stanno lasciando Lampedusa a bordo di uno dei traghetti predisposti dal governo. Entrambe le imbarcazioni sono dirette a Taranto, mentre 200 sono stati portati via con due ponti aerei in altri centri di accoglienza italiani. Tra quelli principali vi è Manduria, dove, come abbiamo visto attraverso lo sguardo di un vigile del Fuoco, è stata allestita una tendopoli che già ospita 800 persone, a fronte di una capienza di 2.300 unità. A Lampedusa, dunque, rimangono 3.731 extracomunitari accampati ancora sulla collinetta sovrastante il porto Vecchio.  La zona dovrebbe essere oggetto di una disinfestazione, iniziata in mattinata dalla piccola spiaggia davanti al porto.

Nella notte è affondato un barcone di immigrati. Tra i morti anche un bambino, anche se il numero delle vittime – 11 si era detto in origine – non è ancora accertato. Il gruppo era partito dalle coste libiche e poi soccorso da uno o due pescherecci egiziani. Mentre un'altra carretta del mare con una trentina di migranti a bordo è stata soccorsa in mattinata dalla Guardia costiera e arriverà presto al porto. Ieri sono sbarcati progressivamente 500 migranti.

Nel frattempo il premier se la prende con la Tunisia, rea di non aver rispettato l'accordo per il contrasto dell'immigrazione clandestina: "Il Cdm sta esaminando i rapporti con la Tunisia – ha detto Silvio Berlusconi – il governo della Tunisia aveva garantito che avrebbe fermato la partenza di barche e navi dai suoi porti, noi avevamo promesso un aiuto finanziario per la ripresa dell'economia, ma tutto quello che ci avevano assicurato non è avvenuto'‘.

Duro anche il Ministro Franco Frattini, che definisce “assolutamente inerte la Ue” e accusa fortemente Parigi di “grave mancanza di solidarietà nel respingere in Italia i tunisini che varcano il confine di Ventimiglia”. Il capo della Farnesina a Mattino Cinque, ha sottolineato come sia “clamorosa l'assenza di solidarietà da parte di tutti i paesi europei compresi quelli verso i quali molti tunisini vorrebbero andare."

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