Lampedusa, scontri al porto e nella Tendopoli di Manduria. Partono 500 immigrati, diretti a Napoli
L'emergenza immigrati a Lampedusa non accenna a migliorare, nonostante le condizioni meteo più stabili hanno permesso nella giornata di oggi la partenza della nave San Marco con a bordo 500 immigrati tunisini diretti al porto di Napoli, da cui saranno smistati nei centri di accoglienza allestiti nel casertano e nel potentino. Nel primo pomeriggio, al porto di Lampedusa e al Centro di accoglienza di Manduria si sono registrati episodi di tensione, scontri e il tentativo di suicidio da parte di un immigrato. La senatrice Adriana Poli Bortone, giunta con una delegazione per accertare le condizioni della tendopoli di Manduria, è stata tenuta all'esterno della struttura dalla Polizia a causa dei momenti di tensione che si sono registrati all'interno.
Gli immigrati tunisini di Manduria avrebbero cominciato una violenta sassaiola nei confronti delle forze dell'ordine, a causa della mancanza di cibo e servizi igienici. Soltanto ieri, dopo le polemiche sulle fughe di massa degli ultimi giorni, 150 immigrati che stavano cercando di lasciare il centro sono stati fermati dalla Polizia e scortati nella tendopoli.
La senatrice Poli Bortone ha dichiarato: “Sono momenti delicati per le Forze dell'ordine e non intendevo creare ulteriore confusione”, l'accesso al campo è stato interdetto anche al sindaco di Manduria, Paolo Tommasino. Dalle notizie che trapelano dall'interno, sembra che un tunisino abbia tentato di darsi fuoco nella tendopoli, ma è stato prontamente bloccato dalle forze dell'ordine.
Al porto di Lampedusa, isola candidata da Berlusconi al Nobel per la pace, i tunisini tenuti per settimane al freddo si sono quasi scontrati con la Polizia al momento dell'imbarco per raggiungere la nave San Marco, pronta a trasportare 500 di loro a Napoli. Criticato il sistema di selezione degli immigrati da trasferire: un funzionario li ha scelti al caso tra la folla di 3 mila persone stipate sul molo. Così in molti hanno cominciato uno sciopero della fame, bloccando anche il camion dei rifornimenti diretto al porto.
Intanto, una delegazione di centrosinistra ha fatto fuggire centinaia di immigrati dalla tendopoli di Manduria, in cui non è rimasto più nessuno. SI attende una nuova ondata di arrivi a Ventimiglia, la Lampedusa del nord.
