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L’ambasciatore francese rientra a Roma: “I leader italiani si sono rammaricati”

La Francia invia nuovamente l’ambasciatore in Italia, Christian Masset, a Roma, dopo averlo richiamato la scorsa settimana in seguito allo scontro con il governo guidato da Giuseppe Conte. La ministra per gli Affari europei, Nathalie Loiseau, spiega che la decisione è stata presa dopo le frasi degli esponenti del governo italiano che si sono mostrati “rammaricati”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Torna il sereno tra Italia e Francia. L’ambasciatore francese a Roma, Christian Masset, ripartirà oggi per tornare in Italia. Ad annunciarlo è stata la ministra per gli Affari europei, Nathalie Loiseau, in un’intervista a Rtl. Masset era stato richiamato poco più di una settimana fa a Parigi al culmine dello scontro diplomatico tra i due Paesi: il governo francese aveva, in particolare, ritenuto “inaccettabili i continui attacchi da parte dell’esecutivo italiano” e, soprattutto, di Luigi Di Maio dopo l’incontro con un rappresentante dei gilet gialli. “Abbiamo ascoltato i leader politici, che si erano lasciati andare a parole o comportamenti francamente scortesi e inaccettabili, rammaricarsi”, afferma Loiseau.

La ministra francese spiega di aver sentito Salvinidire che non voleva una guerra con la Francia” e ricorda la telefonata avvenuta tra il presidente Emmanuel Macron e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella quale i due capi di Stato hanno ribadito l’importanza dei rapporti tra i due Paesi. “Hanno detto insieme quanto sia importante l'amicizia tra Francia e Italia, quanto i due paesi hanno bisogno di uno dell'altro. L’Italia ha bisogno della Francia, quindi lavoriamo insieme”, aggiunge Loiseau.

Sul ritorno dell’ambasciatore francese in Italia interviene anche il ministro degli Affari esteri parigino, Jean-Yves Le Drian. Questa mattina assicurava che Masset sarebbe rientrato “molto presto”, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Ma Le Drian non ha risparmiato critiche al governo italiano e all’atteggiamento dei due vicepresidenti del Consiglio, Di Maio e Salvini, nei confronti della Francia. Sotto accusa soprattutto l’incontro tra Di Maio e alcuni rappresentanti dei gilet gialli, un avvenimento con cui, secondo il ministro francese, “è stato superato il limite”. Di Maio, per Le Drian, avrebbe “incontrato persone che fanno appello all’insurrezione e all’opposizione armata”, come in effetti confermato proprio da Christophe Chalencon in un fuorionda con Piazza Pulita nel quale si diceva pronto all’inizio di una guerra civile, con tanto di paramilitari pronti a un golpe. Le Drian assicura comunque che la cooperazione tra i due Paesi resta forte in molti settori, a partire dall’immigrazione e dall’estradizione dei terroristi italiani richiesta a gran voce dal Viminale.

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