L'offerta era nell'aria da tempo e, come ricorderete, non erano mancate le polemiche con gli interventi dei Governi nazionali e l'imbarazzo di Nicolas Sarkozy durante una conferenza stampa. Questa mattina dunque, il colosso francese Lactalis, gruppo industriale di dimensione multinazionale che opera appunto nel settore lattiero caseario, ha formalizzato un'Opa (offerta pubblica d'acquisto) per l'acquisizione della totalità delle azioni ordinarie di Parmalat. Il prezzo fissato da Lactalis è di 2,6 euro ad azione, per un'operazione che complessivamente si aggira sui 3,4 miliardi di euro e che sarà finanziata da quattro colossi bancari come Credit Agricole, Hsbc, Natixis e Société Générale.
Come riportato dal Sole 24ore, "il prezzo offerto incorpora un premio del 21,3% circa rispetto al prezzo di borsa delle azioni di Parmalat degli ultimi dodici mesi e, inoltre, del 33,6% rispetto all'enterprise value per azione (calcolato come capitalizzazione di Borsa al netto della posizione finanziaria netta e delle interessenze di minoranza per azione) degli ultimi dodici mesi". Immediato il riscontro positivo della Borsa, con le quotazioni del titolo Parmalat che sono salite di oltre il 10% con il valore che si è allineato proprio ai 2,6 euro dell'opa transalpina.
Il management transalpino poi, per bocca del Presidente Emmanuel Besnier, ha inteso spiegare la portata di un progetto "di crescita ambiziosa per Parmalat", precisando che il gruppo continuerà ad avere "sede, organizzazione e testa in Italia". Quello che i francesi immaginano è insomma un "progetto di valorizzazione su scala internazionale" che sia "complementare a livello geografico e di scelte industriali" alla casa madre Lactalis, sempre nel "rispetto dell`italianità di Parmalat". Il tutto a pochi giorni dalla discussa sentenza di assoluzione dall'accusa di aggiotaggio per le banche coinvolte nel caso Parmalat e in (una certo non casuale) coincidenza con l'incontro fra il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ed il Presidente francese Nicolas Sarkozy, che si terrà nella giornata di oggi a Roma per discutere delle nuove scelte nel quadro della crisi libica, con la partecipazione diretta dell'Italia a bombardamenti aerei mirati.