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La vignetta di Charlie Hebdo sul terremoto in Italia: persone sepolte da strati di pasta

Sull’ultimo numero del giornale satirico francese Charlie Hebdo compare una vignetta sul devastante terremoto che ha colpito il Centro Italia: una vignetta che ha fatto subito esplodere la reazione sui social.
A cura di Susanna Picone
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La matita appuntita di Charlie Hebdo non risparmia l’Italia ferita dal devastante terremoto che ha colpito le regioni del Centro il 24 agosto scorso. Nell’ultimo numero del giornale satirico francese è apparsa infatti una vignetta firmata da Felix in cui si vedono vittime del sisma sporche di sangue e persone sepolte sotto strati di pasta. “Terremoto all'italiana: penne al sugo di pomodoro, penne gratinate, lasagne”, si legge nelle didascalie che accompagnano i disegni. La vignetta sul terremoto è pubblicata nell'ultima pagina del giornale in edicola, che in copertina ha invece una vignetta sul burkini. Nella stessa ultima pagina del giornale in cui compare la vignetta sul sisma la tragedia che ha colpito l’Italia viene affrontata anche con una serie di battute: “Circa 300 morti in un terremoto in Italia. Ancora non si sa che il sisma abbia gridato ‘Allah akbar' prima di tremare”.

La vignetta pubblicata da Charlie Hebdo: "Terremoto all'italiana: penne al sugo di pomodoro, penne gratinate, lasagne"
La vignetta pubblicata da Charlie Hebdo: "Terremoto all'italiana: penne al sugo di pomodoro, penne gratinate, lasagne"

Polemiche in Italia per la vignetta di Charlie Hebdo sul terremoto – In Italia la vignetta di Charlie Hebdo è stata subito accompagnata da diverse reazioni, in gran parte anche critiche nei confronti del giornale satirico francese. Molti, ad esempio, hanno definito la vignetta di Charlie Hebdo “agghiacciante”, “di cattivo gusto” e “cattiva”. Qualcuno scrive anche “Non siamo più Charlie”, facendo chiaro riferimento allo slogan che aveva invaso la rete dopo l’attentato subito dalla redazione del giornale francese nel gennaio dello scorso anno. Qualcun altro ha scritto di augurarsi che adesso, dopo il dramma italiano, qualche francese si indigni per la mancanza di rispetto nei confronti delle vittime e delle loro famiglie.

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