La tragica storia di Jessica, sopravvissuta a Toronto e morta a Denver
A Denver, a causa della follia omicida di James Holmes, 24enne arrestato dalla polizia, sono morte nelle ultime ore almeno 12 persone e circa 50, alcuni giovanissimi, sono rimasti feriti. I nomi di tutte le vittime non si conoscono ancora, a parte una di loro, una ragazza di nome Jessica. Lei, Jessica Redfield, era una giovane cronista sportiva, un’appassionata di football, rimasta uccisa mentre assisteva alla prima dell’ultimo episodio di Batman. Lo stesso tragico destino delle altre vittime di Denver ma, se la storia di Jessica sa ancora, se possibile, più di beffa è per un’altra terribile coincidenza che l’aveva segnata.
Jessica, infatti, solo poco più di un mese fa si trovava in Canada, lì era sfuggita alla follia omicida di un altro uomo, quello che aveva sparato in un centro commerciale di Toronto. Era il 2 giugno scorso, lei doveva scegliere cosa mangiare in quel centro commerciale, una scelta che le ha salvato la vita evitandole i colpi di pistola del killer. Un’esperienza terribile che l’aveva segnata profondamente, lo scriveva lei stessa in un blog, lei stessa aveva descritto quei momenti sottolineando come sia fragile la vita, descrivendo il terrore che aveva visto sul volto delle persone. Quello stesso terrore che altri hanno potuto raccontare oggi, ma non lei.
Gli ultimi tweet, a pochi minuti dalla sparatoria – Dall’interno del cinema di Aurora, in attesa di Batman, Jessica aveva preso il cellulare scrivendo di essere lì, di aspettare l’inizio del film e di essere in compagnia di un amico, che è rimasto illeso. Riguardo quell'amico aveva anche scritto poco prima: “Non avrei mai pensato che avrei dovuto costringere un ragazzo a venire a vedere la proiezione di mezzanotte di ‘The Dark Knight Rises' con me”. Quel ragazzo, fortunatamente, è uscito da quella sala, lei, invece, questa volta non è sopravvissuta all’ultimo folle incontrato sul suo cammino.