La risposta di Formigli a Travaglio: “Le tue accuse fanno acqua da tutte le parti”
Update 18.45 – Continua la querelle Travaglio-Formigli(-Grasso) – Al post di Formigli, risponde infatti nuovamente Travaglio su Il Fatto. "Naturalmente – scrive Travaglio – la mia ricostruzione è vera e ringrazio il simpatico Formigli, cui sono felice di aver regalato un quarto d'ora di celebrità, per averla confermata con l'aria di smentirla…".
"Caro Marco, da un po' di tempo le tue ricostruzioni fanno acqua da tutte le parti". E' uno dei passaggi più importanti della lunga "lettera" su Facebook con cui Corrado Formigli risponde a Marco Travaglio in merito al caso della lite in diretta a Servizio Pubblico su La7 del giornalista del Fatto Quotidiano con Pietro Grasso. Dopo aver ribadito le sue accuse al presidente del Senato, Travaglio oggi ha tirato in ballo il conduttore di Piazzapulita: "Ma negli stessi minuti s’intromette nottetempo il simpatico Corrado Formigli, che non c’entra nulla di nulla, invitando Grasso via twitter a tenere il duello a Piazza Pulita" scrive il vicedirettore del Fatto.
Formigli replica così:
Non mi sono "intromesso". Ho semplicemente offerto il mio spazio di approfondimento dato che Grasso in diretta ne ha chiesto uno per il confronto. E visto che Grasso parlava di un programma prima di giovedi e che io conduco un programma, per giunta alla stessa ora e sulla stessa rete di Servizio pubblico, e prima di giovedì, non si può dire che non c'entrassi "nulla di nulla". Lo dimostra il fatto che, subito dopo di noi, altri programmi della rete e non solo si sono fatti avanti per ospitare il confronto. Tutti "intromessi"? Dovevamo tutti rimanere zitti e buoni in segno di religioso rispetto? E magari aspettando, far sì che il confronto si tenesse su una rete concorrente di La7? La tv vive di confronti, di contraddittorio, di eventi. E quando una notizia esce da un programma diventa di tutti. Perché avrei dovuto lasciar cadere la richiesta del presidente del Senato? Un confronto Grasso-Travaglio a Piazzapulita, organizzato in modo aperto e leale, sarebbe stato un evento interessante. E non credo di essere l'unico a pensarlo.
Formigli replica punto per punto al pezzo di Travaglio. "Formigli – scrive il giornalista del Fatto – mi convoca con un gentile sms per lunedì nel suo programma già bell'e pronto, manco fossi la sua colf". Il conduttore di Piazza Pulita spiega però che il suo messaggio ( "Ciao Marco allora lunedì sei con noi a Piazzapulita per il confronto con Grasso? Se vuoi ne parliamo appena ti liberi") è tutt'altro che una "convocazione". Piuttosto, dice, è "un invito, con tanto di punto interrogativo e proposta di discutere le modalità di un programma che, come risulta dal messaggio, non appare ‘bell'e pronto' ma da costruire assieme. Quanto alla colf, vorrei tranquillizzare Marco: mi rivolgo alla persona che mi aiuta in casa con lo stesso rispetto che uso con chiunque altro. A giudicare dai toni, temo che lui non faccia lo stesso. Falsa, a detta di Formigli, sarebbe anche la risposta che Travaglio oggi riporta nel suo pezzo:
Non è vero che Travaglio nel suo sms abbia risposto che "il confronto avverrà nel programma che ha originato la polemica e con cui collaboro in esclusiva". Il suo sms dice così: "No grazie. Lo faccio da Michele oppure sulla web tv del Fatto e di Servizio Pubblico". La web tv del Fatto è evidentemente un programma diverso da quello che ha originato la polemica, cioè Servizio Pubblico. Se Marco cita le fonti, che almeno le citi correttamente. Specie se la fonte è lui stesso. Quanto all'esclusiva, mi risulta che per Travaglio non sia valsa in numerose altre occasioni. Torna in vigore quando viene invitato a Piazzapulita?
E "ridicola", scrive ancora Formigli è "l'idea che il direttore di La7 Paolo Ruffini si sia accordato ‘alle sue spalle' con me e Grasso. Sono stato io a invitare Grasso e Travaglio ed è stato Grasso ad accettare l'invito su Twitter alle 7.31 del mattino dopo la puntata di Servizio Pubblico.
Ma Travaglio di come sono andati i fatti se ne frega. E invoca le maniere forti: "Spetterebbe a Ruffini mettere a posto Formigli e tutelare la dignità del programma di punta di La7". Lasciamo stare la prosa da manganello, qui mica stiamo parlando di liberali. Ma che cosa avrebbe dovuto fare Ruffini? Sigillare gli studi di Piazzapulita, far prelevare il Presidente del Senato e deportarlo nottetempo a Servizio Pubblico per tutelare la dignità umiliata di Travaglio? Raccogliendo velocemente la richiesta di Grasso di fare un confronto, ho fatto il giornalista. Cioè il mio mestiere.
Caro Marco, da un po' di tempo le tue ricostruzioni fanno acqua da tutte le parti. Sui giudizi non metto bocca, ma allo stravolgimento completo dei fatti e alle accuse mosse a vanvera non si può non rispondere. Soprattutto quando chi scrive bugie si atteggia da anni a giudice delle falsità altrui.
Vedi Marco, il fatto che io abbia lasciato la redazione di Michele Santoro due anni fa per tentare la mia strada, con un mio gruppo di lavoro e un programma che si sta facendo spazio e sta guadagnando ascolti grazie a molti bravi e giovani giornalisti, non implica per forza che si debba essere nemici. Si cresce, ci si appassiona, si gareggia sul piano delle notizie e degli ospiti. Collaboriamo sulla stessa rete in giorni diversi. I buoni ascolti di Servizio Pubblico sono anche per noi un'ottima notizia, così come dovrebbero esserlo per Servizio Pubblico quelli di Piazzapulita. Emancipazione, mercato, competizione. Attenzione alle esigenze del pubblico. Non sono brutte parole, come sai bene. L'ospite della settimana, Marco, era Pietro Grasso. Ci siamo limitati a invitarlo al confronto, e lo abbiamo fatto prima degli altri e prima che qualche altra rete lo facesse al nostro posto.
Tutto quello che ho scritto qui vale fino a domani, alle 21.15, quando su La7 inizierà Piazzapulita. Allora le considerazioni e i risentimenti personali verranno messi da parte per realizzare una trasmissione giornalistica corretta e imparziale. Le porte dello studio rimarranno aperte per te fino all'ultimo momento utile, e se vuoi anche al telefono. Altrimenti il Presidente del Senato lo intervisterò io, da solo, facendogli tutte le domande che, credo, il pubblico si aspetta. Nello spirito di un contradditorio che è il sale del nostro mestiere. Su un fatto che non è privato, ma interessa tutto il paese.