La replica di Galati al pezzo ‘Impresentabili, ex renziani, riciclati e omofobi: c’è di tutto tra i candidati del centrodestra’
Il sottoscritto avv. Mario Mazza, in qualità di difensore dell’On. Giuseppe Galati, che sottoscrive per adesione e mandato, con la presente richiede formalmente la rettifica dell’articolo, apparso sulla pagina online in data 07.02.2018, nel corpo del quale veniva evidenziato con il titolo “Impresentabili, ex benzinai, riciclati e omofobi: c’è di tutto tra i candidati del centrodestra” che, tra i soggetti impresentabili, vi era anche l’Onorevole Giuseppe Galati contro cui era stato ipotizzato il reato di corruzione, ma non sono stati trovati “elementi sufficienti a delinearne la condotta”. In sostanza è stato sostenuto dai giudici il suo coinvolgimento nella vicenda giudiziaria ma non ci sono prove del suo reale intervento, così il gip ha respinto la richiesta di arresto.
Ebbene, in merito a quanto da voi indicato in relazione a tale procedimento penale, ovvero che era stato ipotizzato che l’Onorevole Giuseppe Galati si era reso responsabile del reato di corruzione, attraverso il suo coinvolgimento nella vicenda giudiziaria, bisogna precisare che lo stesso, in data 28.06.2017, è stato prosciolto dal Gip di Reggio Calabria, per assoluta mancanza di indizi a suo carico.
Infatti, per come rappresentato da parte del Pm Dda procedente, nella stessa richiesta di archiviazione – datata 24.05.2017 – veniva evidenziata l’assenza di qualsiasi elemento indiziario che potesse legittimare un procedimento penale nei confronti dell’On. Galati, tenuto conto che lo stesso non aveva posto in essere alcuna condotta che potesse far desumere un suo coinvolgimento nella commissione del reato ipotizzato.
Pertanto, l’articolo da voi pubblicato in dato 07.02.2018 riporta un dato parziale, riferendo dell’esistenza di un procedimento penale, asserendo che i giudici hanno sostenuto un coinvolgimento dell’On. Galati nella vicenda giudiziaria, senza però riferire che la stessa vicenda giudiziaria si è conclusa nei suoi confronti con decreto di archiviazione di infondatezza della notizia di reato, con grave pregiudizio nei confronti dello stesso e della sua onorabilità, soprattutto allorquando viene associato ai soggetti impresentabili.
Non vi è dubbio che l’articolo ha travalicato il diritto di cronaca dal momento che si è discostato dalla verità oggettiva, alterando e modificando, in senso diffamatorio, il contenuto della notizia, risalente nel tempo, senza previa verifica della sua fondatezza, alla luce dell’intervenuta archiviazione del procedimento.
Infatti, ogni soggetto coinvolto in un’indagine di natura penale è titolare dell’interesse primaria a che la propria immagine non resti offesa da notizie di stampa che riferiscano dell’iniziale coinvolgimento ed ignorino, invece, l’esito positivo delle indagini stesse.