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La proposta di Macron: “Per la sicurezza dell’Europa serve un esercito comune”

Nel suo discorso sull’Unione alla Sorbona di Parigi, il presidente francese Macron ha proposto una difesa comune ed eserciti nazionali composti da soldati di diversi Paesi.
A cura di Maurizia Marcoaldi
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"Creare una forza comune di intervento per arrivare a una cultura strategica e a un'Europa della difesa comune". Questa la proposta avanzata dal presidente francese Emmanuel Macron durante il suo intervento alla Sorbona di Parigi. Macron nel suo discorso ha sviluppato l'idea di un' Europa che non deve lasciare spazio alla divisione, ma anzi rafforzare i vincoli tra i Paesi membri a cominciare proprio dalla difesa comune. L'idea è quella di creare eserciti nazionali composti da soldati di diversi Paesi e creare una forza comune di intervento a livello europeo con "un budget e una dottrina comune". Ciò che manca all'Europa, nella visione del presidente francese, è infatti una cultura strategica comune contro il terrorismo.

E sulla protezione e sulla sicurezza che il presidente francese ha insistito pensando anche a un'accademia comune per la formazione di un'intelligence europea. Per rafforzare l'unione la proposta è quindi quella di affrontare quanto più coesi, e con conseguente efficiente scambio di informazioni, le sfide contemporanee. Tra le idee anche quella di una protezione civile europea che possa intervenire tempestivamente di fronte a eventuali catastrofi naturali e quella di rivedere il trattato di Dublino sui migranti. Per Macron l'Europa deve accogliere chi ha diritto di asilo, ma deve anche essere altrettanto rapida nell'identificare chi quel diritto non lo possiede.

Nel discorso c'è stato spazio anche per la Libia che, a detta della Francia, non può continuare solo a essere terra di emigrazione. L'idea è quindi quella di costituire un "vero ufficio d'asilo europeo per accelerare le procedure di identificazione e di rimpatrio" e di creare "una tassa sulle transazioni finanziarie" che possa innanzitutto essere utilizzata per lo sviluppo dell'Africa.

Per Macron l'Europa non è "morta" ed ha anche aggiunto che la Francia non ha intenzione di lasciare spazio a quanti propongono "odio, divisione, ripiegamento nazionale". Il riferimento è alla Germania con la Cancelliera che esce vincente dalle elezioni ma con ben 8 punti di percentuale in meno rispetto a quelle del 2013. "Continuerò a parlare di Europa perché costituisce la nostra identità e ciò che ci dà futuro", ha sottolineato il presidente.

La visita di Macron all'università di Parigi non è però stata accolta con entusiasmo da tutti i presenti; all'esterno della Sorbona si è riunito un gruppo di contestatori che al grido di "Macron vattene, l'università non è tua" ha espresso il proprio dissenso.

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