La precarietà del mondo e della vita al centro della Performance Art Week di Venezia
Manca poco al Venice Performance Art Week, l'evento straordinario con i pionieri della Body Art storica, quest'anno dedicato alla precarietà del mondo e della vita. La performance art è quella particolare forma d'arte dove a differenza del teatro tutto è estemporaneo, effimero, reale: spesso si assiste ad azioni estreme con al centro il corpo nella sua accezione più vera e carnale per un linguaggio espressivo che non conosce compromessi tra vita e morte. Questo lo scenario estremo e coinvolgente di uno degli eventi artistici più attesi dell'anno.
La più grande mostra-evento di performance del mondo
Dal 10 al 17 dicembre a Venezia prenderà vita nelle sedi storiche dell'European Cultural Centre di Venezia, Palazzo Mora e Palazzo Michiel, la terza edizione del Venice International Performance Art Week, denominata "Fragile Body/Material Body", a cura di VestAndPage, che vedrà la partecipazione dei protagonisti della Performance Art e Body art universale: già definita la più grande mostra-evento di performance del mondo, tra i nomi spiccano Marina Abramović, John Cage, Hermann Nitsch, Yoko Ono, Bill Viola, Andy Warhol, Orlan, STELARC.
Cura e fragilità al centro della riflessione
Cura e fragilità sono i concetti ai quali si ispira l’evento: una riflessione sulla precarietà delle cose del mondo e della vita.
Tra gli artisti anche il duo italiano Kyrahm e Julius Kaiser, attive negli ambiti della Performance Art e del Film d’artista da oltre 10 anni:
“Ma la mia formazione nell'ambito della Performance inizia 20 anni fa, nei primi anni del liceo attraverso gli insegnamenti del mio professore d'arte e scultore Mimmo Pesce venuto a mancare recentemente”, racconta Kyrahm. Le due autrici, attiviste, registe e performer, da sempre attente ai fenomeni sociali, saranno presenti con diverse performance live e film d'artista:
dal 10 al 17 dicembre in mostra “(A)mare Conchiglie” di Kyrahm e Julius Kaiser
videoperformance di una suggestiva azione avvenuta dal vivo con protagonisti migranti dal mare ed ex emigrati italiani che raccontano le loro storie in una tavolata in mezzo al mare. Per la realizzazione della performance e film le artiste hanno cercato per settimane i protagonisti nei centri di accoglienza e nelle strade.
L'amore nelle sue differenti forme
L'11 Dicembre alle ore 19 sarà riproposto "Ecce (H)omo, Guerrieri" di Kyrahm, performance live sulla fragilità umana e l'amore nelle sue differenti forme: attivismo LGBTQ, diritto all'affettività per tutti i corpi, sessualità nella disabilità, fierezza e dignità nella vecchiaia e nella malattia i temi affrontati con Nicola Fornoni, Kyrahm, Imma Mercadante, Fulvia Patrizia Olivieri, Pepijoy, Lilli Quitadamo, Marco Fioramanti, Silvia Valeri, Alessio Brugnoli e Emanuela Cinà . Spiega l'artista Kyrahm:
Con umiltà ho riunito queste persone che hanno accettato di prendere parte ai tableaux vivants dove mettono a nudo corpo e anima, guerrieri in lotta che mostrano volontariamente se stessi ed il loro vissuto senza pelle: una famiglia arcobaleno con una neonata e una delle sue due mamme, una donna e l’amore per la sua compagna con la quale è stata insieme per 23 anni, l’abbraccio tra donatori di sangue e riceventi, una Venere dai capelli d'argento che osserva il suo volto segnato dal tempo, il coraggio di chi trova la forza di comunicar un messaggio d'amore nonostante la difficile lotta contro il cancro, l’amore di un figlio che si prende cura della madre anziana. E poi il ruolo fondamentale della voce: la voce di chi non c’è più, la voce che cambia col tempo e con la malattia, il soprano che accompagna ed eleva.
Ampio spazio alla fierezza del ‘genere'
"L'orgoglio del corpo in transizione ha una valenza politica e culturale profonda", queste le parole di Kyrahm e Julius Kaiser sulla tematica del ‘genere', che il 12 Dicembre alle ore 19 sarà riproposta nella loro performance storica "Obsolescenza del Genere" con Milena Bargiacchi, Elias Ferpecto, Kyrahm, Julius Kaiser, Jurij Zoltan Kurgan, indicata tra le 30 migliori performance gender exploration del mondo, vincitrice del Premio Arte Laguna di Venezia nel 2009, e nella versione video miglior film per il Festival del Cinema Arcipelago nel 2015, nella sezione comizi d'Amore dedicata a Pier Paolo Pasolini.
"Ho da sempre sentito una forte responsabilità durante la ‘vestizione': rappresenta la fluidità dei ruoli sociali di genere"
racconta Julius Kaiser a proposito della performance "Obsolescenza del Genere". Il 14 Dicembre alle ore 10.30-12.30 saranno inoltre presentati due film: "Drag King, il sogno di Julia” – regia Claudio Del Signore con protagonista Julius Kaiser sull'esperienza del fenomeno drag king – e "OLTRE IL CORPO", nuovo film prodotto da Human Installations, regia Kyrahm e Julius Kaiser, con interviste a protagonisti del mondo dell'arte tra cui Ron Athey, Collettivo Cercle, Marco Fioramanti, Kyrahm, Anton Perich, Gonzalo Rabanal e VestAndPage.