La pornostar Ginevra Hollander “uccisa con violente bastonate al capo”
Federica Giacomini, alias Ginevra Hollander, sarebbe stata ammazzato con alcune violentissime bastonate sulla testa. Lo ha stabilito la perizia del medico legale Paolo Montisci sul corpo della donna, rinvenuto 100 metri di profondità nelle acque del lago di Garda, tra Brenzone e Malcesine, avvolto in un involucro di nylon dentro una cassa di plastica. Ad eseguire l’autopsia il dottor Paolo Montisci di Padova per conto della Procura di Vicenza, che ha già confermato, che il cadavere è proprio quello della 43enne, attrice hard, di cui si erano perse le tracce dal gennaio 2014, periodo in cui i genitori ne avevano denunciato la scomparsa. Nella fase di riconoscimento un particolare ha confermato che quello era il corpo della Giacomini: l'assenza della falange del quarto dito della mano destra, handicap che la vittima aveva fin da adolescente. Al ritrovamento si è giunti seguendo le mosse dell’ex fidanzato Franco Mossoni, 55 anni, già condannato per omicidio alla fine degli anni '70, attualmente in cura presso la struttura psichiatrica di Reggio Emilia, dove è rinchiuso per aver fatto irruzione nell'ospedale di Vicenza travestito da Rambo. Il metodo di occultamento del corpo, che almeno nelle intenzione dell’uomo avrebbe dovuto far eliminare quasi ogni traccia, in realtà si è rivelato un eccezionale sistema di conservazione: i resti, protetti dai teli di plastica e tenuti a una temperatura costante di pochissimi gradi sopra lo zero, si sono conservati in maniera quasi perfetta per tutti questi mesi. Ora il pm Silvia Golin potrà procedere nei confronti di Mossoni, ad oggi l'unico indagato per omicidio volontario e sottrazione di cadavere.