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Emergenza Rifiuti

La nave della monnezza: una soluzione originale al problema rifiuti

Da due dirigenti del comando dei vigili del fuoco di Napoli arriva la possibile soluzione all’emergenza rifiuti: creare un sito di trasferenza marittimo a bordo di una portacontainer. Un’idea originale e concreta.
A cura di Alfonso Biondi
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Di necessità virtù. Mentre a Napoli e provincia, nonostante i piccoli miglioramenti delle ultime ore, la situazione rimane drammatica, due uomini del Comando provinciale dei vigili del fuoco di Napoli propongono una soluzione originale e innovativa al problema spazzatura.

La proposta dell' architetto Alfonso Giglio e dell’ingegnere Giuseppe Salvati è quella di creare un sito di trasferenza marittimo a bordo di una portacontainer, all’ormeggio nel porto di Napoli o in qualsiasi altro scalo della Regione. Il piano, già inviato al prefetto De Martino, consentirebbe di sbarazzarsi agevolmente delle 7-8 tonnellate di rifiuti che sommergono il capoluogo campano e la provincia. Si tratterebbe, in estrema sintesi, di stoccare temporaneamente i rifiuti su una nave.

I vantaggi del progetto sarebbero molti. Innanzitutto non verrebbero aperti nuovi siti, evitando così le proteste delle comunità locali interessate, che spesso pesano come macigni soprattutto dal punto di vista politico. Non ci sarebbero poi pericoli per la salute della popolazione né si sentirebbero miasmi pestilenziali dei rifiuti; non ci sarebbe poi il pericolo di infiltrazioni di percolato nel terreno, data l'impermeabilità della nave.

I rifiuti verrebbero raccolti normalmente in strada all'interno di grandi cassoni destinati al trasporto merci. Tali cassoni sarebbero poi portati a bordo della nave e posizionati nella stiva che verrebbe riempita, per quanto possibile, con acqua di mare che consentirebbe di diluire il percolato fuoriuscito dal container. I rifiuti, inoltre, potrebbero restare nella stiva per molto più tempo rispetto a sito di trasferenza terrestre. La stiva sarebbe poi svuotata con delle pompe e il percolato diluito sarebbe trasportato agli impianti di depurazione con delle autocisterne. I rifiuti solidi, invece, sarebbero avviati ai consueti trattamenti.

Un'analisi dettagliata dei costi non è stata ancora sviluppata, ma l'operazione potrebbe essere addirittura più economica rispetto ad altre alternative portate avanti durante altri picchi dell'emergenza rifiuti. Adesso bisognerà ragionare bene sulla fattibilità del progetto, ma l'impressione è che si tratti davvero di una buona idea. Di necessità virtù.

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