La mamma di Yara chiede: “Perché ci avete detto che era viva?”
Vivere la quotidianità con la propria famiglia, senza pensare che possa essere interrotta bruscamente da un folle assassino privo di scrupoli e di un briciolo di umanità. 92 giorni senza sapere, senza certezze, con il cuore appesantito dall'angoscia più dolorosa, che solo una madre empaticamente può immaginare. Maura Gambirasio, sabato scorso è stata investita dalla più terribile delle notizie: la sua bambina, quella che le riempiva le giornate con i suoi immensi sorrisi, è stata trovata in un campo incolto a pochi chilometri da casa. Abbandonata tra l'erba alta chissà da chi e chissà perché.
In questi 92 giorni la speranza non l'ha mai lasciata, come potrebbe una madre rinunciare all'idea di rivedere sana e salva la propria bambina, inghiottita nel vuoto senza lasciare tracce. Ma la speranza non significa certezza e, di questo, la signora Maura ha chiesto conferma al questore di Bergamo Vincenzo Ricciardi, che ieri mattina l'ha accompagnata, insieme al marito Fulvio, all'istituto di Medicina legale di Milano, dove è in corso l'autopsia sul corpicino di Yara.
Perché in questi mesi ci avete detto che Yara era viva? Sulla base di cosa?
Questa la domanda che Maura Gambirasio ha rivolto al questore prima del riconoscimento, una domanda che pesa come un macigno perché sono stati gli stessi investigatori a tenere accesa la speranza che Yara potesse essere ancora viva.
Il 10 dicembre Gilberto Caldarozzi, il capo dello Sco (il Servizio centrale operativo della polizia di Stato), durante una visita a Brembate, ha dichiarato: "La speranza di ritrovare viva Yara c'è sempre, si deve avere fiducia nelle indagini". Ricordiamo che Caldarozzi ha risolto il caso del piccolo Tommy e l'arresto di Bernardo Provenzano.
L'11 dicembre Massimo Meroni, il capo della Procura di Bergamo, durante una conferenza stampa, ha dichiarato: "Polizia e carabinieri stanno lavorando concretamente nella speranza di riportare Yara viva alla sua famiglia, perché non ci sono elementi seri, fortunatamente, di senso contrario".
L'11 gennaio, dopo un mese, il questore di Bergamo Vincenzo Ricciardi ha dichiarato alla stampa: "La ragazza è viva e la troveremo, basta solo un pizzico di fortuna".
La speranza non significa certezza, la signora Maura ne è ben consapevole, nonostante l'immenso dolore provato negli ultimi due giorni. Ed è per questo che chiede i motivi per i quali le è stato detto che Yara era viva. Troppe le domande che hanno bisogno di una risposta; si dovrà partire dal risultato dell'autopsia sul corpo di Yara Gambirasio, che spiegherà agli inquirenti cosa accaduto quel maledetto 26 novembre.